Archive for Febbraio, 2019

Ora l’Inps finisce nelle mani di chi ha tagliato le pensioni: accordo per Tridico

giovedì, Febbraio 21st, 2019

Luca Romano

Accordo chiuso tra Lega e Movimento Cinque Stelle per il dopo-Boeri. All’Inps, secondo quanto riferiscono fonti della Lega all’Agi, dovrebbe arrivare Pasquale Tridico.

Superata dunque l’ipotesi Nori che era circolata nelle scorse settimane. Domani in Consiglio dei MInistri dovrebbe arrivare la nomina che andrà dunque ad archiviare l’era Boeri. In questo momento i rapporti tra l’istituto di previdenza sociale e il governo sono tesi.

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La Ue boccia reddito e quota 100: “Così l’Italia riduce la crescita”

giovedì, Febbraio 21st, 2019

Sergio Rame

Nella manovra economica per il 2019 firmata dal governo Conte “non ci sono misure capaci di impattare positivamente sulla crescita di lungo termine”.

È il giudizio contenuto nel Country report dell’Unione europea sull’Italia che arriverà mercoledì prossimo dalla Commissione Ue e che è stato anticipato questa mattina da Repubblica. Il documento, secondo quanto riporta il quotidiano, mette sotto la lente di ingrandimento le misure dell’esecutivo gialloverde i cui effetti, scrivono i commissari di Bruxelles, saranno nefasti per il Pil, il deficit e il debito pubblico. Tanto da rendere l’Italia un fattore di “rischio di contagio” per tutta l’Eurozona.

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Copyright violato, condanna per Facebook

giovedì, Febbraio 21st, 2019

di PIERFRANCESCO DE ROBERTIS

Roma, 21 febbraio 2019 – Mentre a Bruxelles si discute di diritto d’autore, a Roma c’è un giudice che in qualche modo il diritto d’autore già lo tutela rifacendosi alla legislazione attualmente in vigore, che evidentemente a suo avviso già permette alle aziende di far valere i propri diritti. È di questi giorni infatti la notizia che un social network, Facebook, è stato condannato a rifondere i danni per violazione del copyright e diffamazione nei confronti di Mediaset. Siamo nel campo di quel famoso articolo 13 della prossima direttiva Ue che prefigura una responsabilità delle piattaforme online circa i contenuti che vi vengono caricati. Più o meno come avviene con un giornale, una radio o una tv, in cui i direttori sono responsabili di quanto viene pubblicato o trasmesso, anche delle pubblicità. Il tutto a tulela del pubblico, sia di chi potenzialmente può subire una diffamazione o di chi acquistando un giornale o guardando un telegiornale ha diritto a una informazione professionale e responsabile.
 
Nel Far West del web finora ciò non accadeva e non accade, e come sappiamo passa un po’ di tutto. Principalmente nelle grandi piattaforme, in cui vengono caricati anche contenuti protetti dal diritto d’autore oltre a vere e proprie diffamazioni. Il giudice del Tribunale di Roma, nella causa di cui stiamo parlando, ha sentenziato che questo andazzo deve finire. «Per la prima volta in Italia – spiega un comunicato di Mediaset – Facebook è stata condannata per violazione del diritto d’autore e diffamazione, illeciti commessi ospitando link non autorizzati sulle pagine della propria piattaforma. Il contenzioso economico è modesto ma i principitutelati sono cruciali». 

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Nazionalizzare Bankitalia, M5S relatore del testo della Meloni. Pd e Leu: “E’ nata una nuova maggioranza?”

giovedì, Febbraio 21st, 2019

Ilario Lombardo Roma

E’ nata una nuova maggioranza, allargata a Fratelli d’Italia, in nome della nazionalizzazione di Bankitalia? Se lo chiedono le opposizioni che in commissione Finanze alla Camera hanno assistito a un’insolita partnership. Il testo di legge, prima firmataria la leader di Fdi Giorgia Meloni, che prevede la nazionalizzazione completa dell’Istituto di vigilanza di Via Nazionale è arrivato avendo come relatore una deputata del M5S, Francesca Anna Ruggiero.

«Siamo meravigliati che un provvedimento così ampio e di portata così importante, venga esposto da una esponente del Movimento, proprio quel partito che già nella passata legislatura aveva presentato una proposta quasi identica. La domanda, politica, è sorta spontanea: il governo è d’accordo? Non abbiamo avuto risposta» spiega Luca Pastorino, segretario di presidenza alla Camera per il gruppo Leu. Anche il Pd, con il deputato Claudio Mancini, chiede la stessa cosa, consapevole che se dal punto di vista tecnico è una procedura possibile, dal punto di vista politico invece qualche dubbio diventa più che legittimo in un momento in cui la maggioranza gialloverde ha scatenato un assedio a Bankitalia in nome del cambiamento per scardinarne governance e presupposti di indipendenza. Il testo prevede che dal 1 marzo 2019 (ma la data è relativa) le quote di capitale di Via Nazionale possedute dai soggetti privati (le altre banche in primis) finiscano sotto il controllo del Tesoro attraverso un’acquisizione pubblica secondo il loro valore nominale.

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Tav in Aula. Lega e M5s concordano una mozione “vuota”. Tria a tv francese: “Penso si debba fare”

giovedì, Febbraio 21st, 2019

Forza Italia schiaccia sull’acceleratore e mette Lega e M5s con le spalle al muro. La capogruppo Mariastella Gelmini prende la parola nell’Aula della Camera e annuncia il ritiro degli emendamenti presentati alla riforma costituzionale. Ciò significa che i tempi per l’approvazione saranno più veloci e si potranno discutere subito le mozioni sull’Alta velocità Torino-Lione: “Le nostre proposte rimangono inascoltate – dice l’azzurra – pensiamo quindi che almeno l’Aula si debba esprimere sulla Tav”. Un modo questo per inchiodare la Lega, da sempre favorevole alla grande opera, a prendere una decisione. Un tranello insomma con l’obiettivo di portare il Carroccio, in modo plateale, a non appoggiare una mozione, quella di Forza Italia per la realizzazione dell’opera, di cui condivide i contenuti.

Per il Governo la Torino-Lione resta una questione irrisolta, ma si aggiunge la posizione pesante del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, che parla alla tv pubblica France3 e si schiera con i Sì Tav: “Tutti i cantieri pubblici già cominciati, quelli che sono stati già oggetto di contratti, di trattati, di accordi internazionali, devono realizzarsi” ha risposto il ministro al giornalista francese. “Noi non soltanto dobbiamo rilanciare gli investimenti pubblici, ma dobbiamo mandare un messaggio di serenità a tutti quelli che vogliono investire sul lungo termine in Italia”.

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Venezia, se piazza San Marco finisce all’asta

giovedì, Febbraio 21st, 2019

dal nostro inviato GIAMPAOLO VISETTI

VENEZIA – Battute all’asta, come un pezzo qualsiasi d’antiquariato, le botteghe storiche di piazza San Marco rischiano lo sfratto e l’addio. E’ il contrappasso della Venezia museificata, ridotta a una Disneyland a numero chiuso e presto a pagamento: i locali-icona finiscono nel mirino degli investitori internazionali e i commercianti locali non resistono più. La goccia che fa traboccare il vaso però non piove dall’estero. A versarla in laguna è il nostro Demanio, ossia lo Stato, che per il rinnovo degli affitti commerciali impone una gara europea ogni sei anni, senza diritto di prelazione. Quindici anni fa, fu la vittoria della libera concorrenza e del mercato, nell’interesse delle casse pubbliche. Nel frattempo è esploso il web e la crisi travolge anche le buone intenzioni. I bandi “carbonari”, dalla carta e dai vecchi albi municipali e di sestiere, approdano sulla Rete: non ci possono più ficcare il naso solo i veneziani ben informati, ma tutto il mondo che ogni giorno va a caccia di affari online.

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Separazione delle carriere, la proposta di legge arriva alla Camera. Sulla giustizia una nuova grana per la maggioranza

giovedì, Febbraio 21st, 2019

Ecco nella foto Matteo Salvini a Lucca, un anno e mezzo fa, piegato sul tavolino proprio mentre sta per firmare la legge di iniziativa popolare sponsorizzata dalle Camere penali per separare le carriere dei giudici e dei pubblici ministeri, e dividere pure in due il Csm.

In maniche di camicia, bianca ovviamente, il leader della Lega si poggia sul tavolino dove campeggia il manifesto degli avvocati e dov’è scritto in bella evidenza “separazione delle carriere” con tanto di vignette. Un autografo, ed è fatta.

Un trofeo di certo per Giandomenico Caiazza, il presidente dei penalisti che adesso segue con ansia la sorte della sua legge, appena approdata alla Camera, nella commissione Affari costituzionali in quota Forza Italia, e sicuramente destinata ad aprire nuove frizioni tra Lega e M5S. Perché il Carroccio – non solo con Salvini, ma con tutto il partito, ad esempio il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni – è favorevole a tenere distinta la strada di chi fa il giudice da chi invece sceglie di essere un pubblico accusatore.

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Borse positive grazie all’ottimismo sui dazi, Piazza Affari in tono minore

mercoledì, Febbraio 20th, 2019

di Chiara Di Cristofaro e Cheo Condina

Le Borse europee chiudono in buon rialzo, con Milano in tono minore (+0,38%), una seduta influenzata positivamente dall’ottimismo degli investitori per un accordo Usa-Cina sul fronte commerciale, dopo le dichiarazioni positive di ieri del presidente americano Donald Trump. Ciò mentre il capo economista della Bce, Peter Praet, ha invece chiarito che la Bce metterà a disposizione delle banche un nuovo round di finanziamenti Tltro, seppur a condizioni meno agevoli rispetto al passato. Sempre in tema di banche centrali oggi è forte l’attesa per le minute dell’ultima riunione della Fed.
A Piazza Affari, con lo spread che sale e chiude a 276 punti per le preoccupazioni sull’economia italiana, brillano titoli legati all’export come Brembo(+5%), Pirelli & C(+3,8%) e Fiat Chrysler Automobiles(+2%) mentre la Juventus Fc sale ancora (+2,7%) a poche ore dal difficile ottavo di finale di Champions contro l’Atletico Madrid. Continuano gli acquisti su Telecom Italia(+0,3%) mentre in coda al listino c’è tutto il comparto del credito complice l’inchiesta sulla vendita dei diamanti che ha coinvolto diversi istituti e in particolare il Banco Bpm(-1,2%). Sul resto del listino esordio super sull’Aim per Neosperience, società specializzata in robotica, che chiude a +38% mentre il titolo del Il Sole 24 Ore segna +22%. Sul mercato valutario l’euro si conferma sopra 1,13 a 1,1348 (da 1,1339 dollari ieri). Vale inoltre 125,7 yen (da 125,39 yen), mentre il dollaro si attesta a 110,7 yen (da 110,59). Il petrolio Wti cresce dell’1,7% a 57,4 dollari al barile.

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Mediaset, Facebook condannato per la pubblicazione di link a contenuti protetti: è la prima volta in Italia

mercoledì, Febbraio 20th, 2019

Ancora un passo avanti nella protezione dei contenuti prodotti dagli editori. Per la prima volta in Italia, Facebook è stato condannato dal Tribunale di Roma per violazione del diritto d’autore e per diffamazione, illeciti commessi ospitando link non autorizzati sulle pagine della propria piattaforma. La svolta nella giurisprudenza italiana a tutela del copyright nasce da una causa avviata da Mediaset, dai risvolti delicati per il precedente che crea.

I fatti, in sintesi. Nel 2012, utenti anonimi aprono una pagina Facebook dedicata a un cartoon trasmesso da Italia Uno, “Kilari”. Alcuni link della pagina conducevano da un lato a contenuti tutelati da diritto d’autore illecitamente caricati su YouTube, dall’altro a pesanti insulti e commenti denigratori indirizzati all’interprete della sigla della serie animata.

Nonostante numerose diffide, Facebook ha scelto negli anni di non rimuovere i contenuti e i link incriminati costringendo Mediaset a ricorrere alla magistratura. E ora, con sentenza n. 3512/2019 del Tribunale di Roma, i giudici hanno condannato Facebook sia per diffamazione sia per violazione del diritto di autore.

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Matteo Orfini litiga con Huffpost sulla giustizia

mercoledì, Febbraio 20th, 2019

Ecco Matteo Orfini. Inizia così: “Vi ho letto, in particolare il pezzo del suo direttore. Avete una linea delirante”. Il presidente del Pd non parla da tempo, dato il suo ruolo super partes nella frase congressuale. Il motivo per cui rompe il silenzio, lo spiega quando mi accoglie nel suo ufficio al Nazareno: “Ho voglia di litigare con voi”.

A me, la linea che lei definisce delirante, sembra sacrosanta. E non lo dico per dovere d’ufficio. Dove è il delirio?

Vede De Angelis, capisco che vent’anni fa io e lei avevamo più capelli e quindi il ricordo di quei giorni ci affascina, ma immaginare di utilizzare le categoria di allora per spiegare quello che sta accadendo in Italia oggi porta a commettere un drammatico errore di prospettiva.

Io vedo questo: voi parlate come Berlusconi sull’inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari i genitori di Renzi, Salvini scappa dal processo e Di Maio lo aiuta. Nessuno nel Parlamento sostiene che magistratura si rispetta sempre e comunque.

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