Archive for Marzo 11th, 2019

COMUNIICATO STAMPA :Dimissioni da Commissario della Lega Alto Adige – Südtirol

lunedì, Marzo 11th, 2019

In data odierna, al Federale di Milano, ho dato le mie dimissioni da Commissario della Lega Alto Adige – Südtirol per poter dedicare tutto il mio tempo ed il mio impegno all’incarico di assessore provinciale nell’interesse delle cittadine e dei cittadini dell’Alto Adige, di questa terra che amo.

Ringrazio Matteo Salvini per avermi dato la sua fiducia e questa grande opportunità che ha fatto sì che il partito, in cui credo e milito da dieci anni, sia diventato il primo partito italiano in Alto Adige ed un movimento di forte interesse e riferimento anche per il mondo tedesco e ladino; tanto da ottenere, per la prima volta nella storia politica dell’Alto Adige, quattro seggi in consiglio provinciale e la possibilità di governare in maggioranza per poter fare qualcosa di concreto per la nostra provincia.

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Piazza Affari in crescendo, ipotesi Commerz-Deutsche risveglia i bancari

lunedì, Marzo 11th, 2019

–di Eleonora Micheli

Le Borse europee hanno rialzato la testa dopo una settimana di correzione, spinte in alto soprattutto dalle banche, in fibrillazione dopo le indiscrezioni del fine settimana sulla fusione tra Commerzbank e Deutsche Bank, che hanno guadagnato a Francoforte rispettivamente il 7% e il 5%.
A Milano il FTSE MIBha terminato le contrattazioni in progresso dello 0,75%, nonostante lo spread sia peggiorato sopra i 250 punti. Del resto proprio oggi l’Ocse ha indicato che il superindice , quello che anticipa l’attività economica dei prossimi sei-nove mesi, in Italia ha registrato il più ampio calo annuo delle economie industrializzate (scendendo a gennaio a 99,2 punti, di 1,88 punti).
Le Borse europee hanno snobbato anche la notizia che la produzione industriale tedesca lo scorso gennaio ha registrato una contrazione dello 0,8%, peggiore delle attese.

Bene le banche, Unicredit la migliore
Piazza Affari ha beneficiato del recupero delle banche anche perchè la settimana scorsa erano state bersagliate da una pioggia di vendite dopo le decisioni della Bce sui tassi di interesse, che rimarranno attorno allo zero per tutto l’anno.
In più l’istituto centrale ha rivisto al ribasso le stime di crescita sull’economia del Vecchio Continente. L’ipotesi di un’asse Commerzbank-Deutsche Bank, però, ha fatto salire il sottoindice europeo delle banche dell’1,5%. A Milano Unicredit è risultata in prima fila con un progresso del 2,5%. Sono andate bene anche le Ubi Banca, le Banca Pop Er e le Banco Bpm, oltre che leIntesa Sanpaolo.

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Omnibus, Augusto Minzolini: “Grande pantomima M5s-Lega sulla Tav, sappiamo che si farà ma non si può dire”

lunedì, Marzo 11th, 2019

“E’ stata una grande pantomima quella andata in scena in questi giorni”. Augusto Minzolini, ospite di Omnibus, su La7, spiega che i 5 stelle “non possono andare a elezioni ora perché altrimenti prenderebbero una batosta“. Quindi per il giornalista la Tav si farà ma, al momento, non si può dire per ragioni politiche. “Per cambiare la possibilità di fare la Tav, deve essere un’iniziativa del governo e la Lega non vuole. Ma c’è anche una responsabilità di Matteo Salvini sull’incertezza. Un Paese e un governo devono assumersi le proprie responsabilità. Ora è evidente che il partito in maggiore contraddizione con se stesso è il Movimento 5 stelle”.

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Matteo Renzi a L’aria che tira attacca Matteo Salvini: “Vediamo chi si brucia prima”

lunedì, Marzo 11th, 2019

“Io sono stato presidente per tre anni, Matteo Salvini vediamo. In un anno non ha risolto nessun problema”. Matteo Renzi, ospite di Myrta Merlino a L’aria che tira su La7, attacca il ministro dell’Interno: “Vediamo chi si brucia prima”. L’ex premier del Pd aggiunge che “l’atteggiamento del governo sulla Tav ci fa più male a livello internazionale del Bunga Bunga di Berlusconi” e ricorda: “Nel 2013 dissi che il percorso della Tav era eccessivo, quando sono diventato premier ho ridotto il percorso di circa 20 chilometri e diamo il via libera. Se Di Maio e Salvini accettassero un confronto pubblico, li porterei via con le mie argomentazioni”.

Leggi anche: Zingaretti cancella Renzi in diretta da Fabio Fazio. L’ultimo sfregio dentro il Pd: la mossa disperata

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Fca, firmato il rinnovo del contratto per 87mila lavoratori

lunedì, Marzo 11th, 2019

Dopo quattro mesi di trattativa, è stato raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto specifico di lavoro di Fca, Cnh Industrial e Ferrari. Lo hanno firmato Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Associazione Quadri Fiat. Il contratto, relativo al periodo 2019-2022, interessa 87.000 lavoratori in tutto il mondo.

Il rinnovo prevede “un aumento delle retribuzioni del 2% annuo e un rafforzamento del bonus annuale legato agli obiettivi di produttività ed efficienza nell’ambito del Wcm” (World class manufacturing). Il contratto, “in vigore per il quadriennio 2019-2022, si applica anche ai 66mila dipendenti del gruppo in Italia”.

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La Cgil che “sfila” con il Pd adesso chiede la patrimoniale

lunedì, Marzo 11th, 2019

Luca Romano

La Cgil di Maurizio Landini ha un chiodo fisso: la patrimoniale.

Il segreatrio generale del sindacato rosso che ha sfilato insieme ai big del Pd a Milano per la manifestazione “anti-razzista”, adesso manda un messaggio chiaro al governo (e anche alla sinistra): “In Italia serve subito una patrimoniale”. Insomma a quanto pare la ricetta della Cgil è sempre più chiara: punire i ricchi a colpi di tasse. Le parole di Landini sono fin troppo chiare: “Bisogna aumentare le detrazioni, combattere davvero l’evasione e andare verso una tassazione progressiva sia sui redditi che sulle grandi proprietà. Bisogna semplicemente applicare la Costituzione, poi se dà fastidio il nome possiamo anche chiamarla in un altro modo. Noi vediamo che il governo invece su queste cose non risponde e in più c’è grande confusione al loro interno e in molti casi siamo di fronte a dei blocchi, in questo senso chiediamo al governo di aprire con i sindacati una trattativa vera”, spiega a Fanpage.it. Poi rompe gli indugi e parla chiaramente di “patrimoniale”.

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M5s, nuovo atto costitutivo: Di Maio e Casaleggio fondatori, Grillo diventa solo il garante

lunedì, Marzo 11th, 2019

La nuova associazione “Movimento 5 stelle” cambia pelle. Nell’atto costitutivo firmato il 20 dicembre 2017 e reso ora pubblico, infatti, Luigi Di Maio e Davide Casaleggio sono riconosciuti come i nuovi soci fondatori. Mentre il fondatore storico Beppe Grillo figura solo come garante, uno status imparziale che lo rende “padre nobile” del Movimento, svincolandolo anche da altre responsabilità (come a esempio le cause dei cinquestelle espulsi).

Il capo politico e il figlio di Gianroberto Casaleggio diventano quindi i nuovi soci e motori dell’associazione. Viene dato particolare impulso al digitale e alla democrazia diretta,” esercitata attraverso idonee piattaforme internet” per la consultazione degli iscritti. Inolte le sedi a Roma diventano due, una legale e una operativa.

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Ecco i nemici dell’Europa

lunedì, Marzo 11th, 2019

Lorenzo Vita

L’Europa si trova a un bivio. E adesso deve scegliere non solo cosa vuole fare, ma anche cosa vuole essere. Ma queste domande, che in realtà sono dirimenti e che potrebbe cambiare radicalmente il corso della storia del nostro continente, non sembrano interessare realmente i leader europei. Impegnati a mantenere in vita una struttura Ue che invece andrebbe riformata per essere accettata dalla popolazione europea e per contrastare efficacemente le sfide del presente e del futuro, i leader Ue sembrano aver perso completamente la capacità di dare risposte. Ma anche di scegliere definitivamente che cosa fare di questa Europa prima che siano gli altri a decidere al posto nostro. E gli altri sono a Washington ,Mosca e Pechino.

Quest incapacità di decidere, unita al subentrare di feroci egoismi nazionali ammantati di un falso europeismo (leggi Francia e Germania) stanno corrodendo l’Unione europea in maniera quasi inarrestabile e irreversibile. Bruxelles si sta impegnando da anni a cercare un nemico altrove, additando prima la Russia di Vladimir Putin, poi gli Stati Uniti di Donald Trump, come autori di questo inesorabile declino dell’Ue, corrodendola dall’esterno. Poi è stata data la colpa ai populisti, siano essi di destra o di sinistra, accusando i movimenti critici verso l’Unione europea di voler far fallire il progetto europeo.

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Sebastiano Tusa grande archeologo e caro amico, una vita dedicata al patrimonio culturale

lunedì, Marzo 11th, 2019
  • Giuliano Volpe Archeologo, presidente emerito del Consiglio superiore Beni culturali e paesaggistici del MiBAC

La terribile notizia dell’aereo caduto in Etiopia si carica di un ulteriore dolore per la perdita di un grande archeologo, e un caro amico, Sebastiano Tusa.

Conoscevo Sebastiano da tanto tempo anche per i comuni interessi per l’archeologia subacquea. Recentemente i nostri rapporti si erano stretti per la sua funzione di Assessore ai beni culturali per la Regione Sicilia. Mi aveva chiesto di restare nel Consiglio Regionale dei Beni Culturali, dal quale avevo dato le dimissioni, e avevo accettato per stima nei suoi confronti. L’avevo incontrato recentemente a Palermo in occasione della riunione del Consiglio e per la presentazione del mio libro al Museo Salinas, alla quale aveva voluto partecipare personalmente. L’avevo poi rivisto a Firenze a tourismA, dove aveva organizzato una tavola rotonda per ragionare sul progetto di demolizione del ponte Morandi a Agrigento, e infine l’avevo sentito al telefono pochi giorni fa per organizzare la prossima riunione del Consiglio regionale a Siracusa il prossimo 15 settembre. Aveva infatti accolto il mio suggerimento a organizzare riunioni del Consiglio in varie sedi siciliane per affrontare temi specifici e per segnare un rapporto più stretto tra il Consiglio e l’assessorato e le diverse realtà locali.

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Franco Ferrarotti all’Huffpost: “Il piacere del potere è troppo intenso. Di Maio e Salvini dureranno per 5 anni”

lunedì, Marzo 11th, 2019

Chi vede la crisi di governo, sottovaluta l’eccitazione che dà il comando: “Il piacere del potere è più intenso di un orgasmo. Per questo, Salvini e Di Maio dureranno per tutta la legislatura. Il calcestruzzo del potere che li tiene insieme è molto più forte delle loro opinioni discordanti sulla Tav”. Basta pronunciare la parola “politica” per accendere in Franco Ferrarotti il fuoco di una passione antica: “Mi piaceva così tanto che mi stava mangiando la vita”, dice all’Huffpost. Eppure il nome di Ferrarotti, in Italia, è un sinonimo del termine “sociologia”. Poiché è lui l’uomo che ha innestato, nel corpo tradizionale del sapere italiano, il ramo moderno di questa disciplina, andando allo scontro frontale perfino con Benedetto Croce, che della sociologia fu un grande nemico: “Stroncò la mia traduzione de La teoria della classe agiata di Thorstein Veblen sul Corriere della Sera. Io risposi con due articoli sulla Rivista di Sociologia. E tutti, nel mondo della cultura italiana, si domandarono chi era quell’incosciente che aveva osato contraddire Croce. Ero io, un ragazzo di poco più di vent’anni”.

Il fondatore del Manifesto, Valentino Parlato, in un articolo di molti anni lo definì “un vulcano”. E sembra un’espressione esagerata finché non si è davanti a quest’uomo di novantadue anni, posseduto da una vitalità tale che, una volta uscito di lì, hai anche tu la voglia di leggere tutto, viaggiare in ogni parte del mondo, incontrare più persone possibile: “Nella mia vita, ho avuto quattro o cinque carriere. Non ne ho cercata nemmeno una. Sono loro che mi hanno trovato”. Essere professore, per lui che è stato il primo ad avere la cattedra di una disciplina che non c’era mai stata prima, in Italia, ha significato camminare sulla strada dell’incertezza: “Non ho mai avuto niente da insegnare. Io andavo in aula per professare le mie idee. Nient’altro che questo: le mie idee. Nessuno può presumere di avere la conoscenza. Semmai, è la conoscenza che ha te”.

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