Archive for Marzo 13th, 2019

Matteo Salvini è ovunque (ma poco al Viminale)

mercoledì, Marzo 13th, 2019

di Milena Gabanelli e Gian Antonio Stella

«Star seduti il meno possibile» e «non fidarsi dei pensieri che non sono nati all’aria aperta». Fedele ai moniti in «Ecce homo» di Friedrich Nietzsche, che di superuomini aveva scritto molto, Matteo Salvini va a sedersi nel suo ufficio di ministro degli Interni meno che può. Emerge studiando a tappeto le agenzie Ansa, i comunicati stampa, la cronaca pubblicata dai giornali locali, le apparizioni tv e gli interventi radio, il sito «Salvini premier», la sua pagina Facebook e i resoconti dei consigli dei ministri. Analizzando date e luoghi: sembra proprio che dal giorno del suo insediamento fino a fine febbraio 2019, sia stato presente al Viminale sì e no una decina di giorni al mese (a luglio e ottobre), calando fino a cinque in dicembre. Persino ad agosto, storicamente presidiato dal ministro dell’Interno non per un’antica tradizione rituale tipo la cerimonia della consegna del Ventaglio a Montecitorio, ma perché lo Stato vuole affermare la sua presenza sul territorio anche quando gli italiani sono in ferie, l’instancabile Matteo risulta essere stato sul ponte di comando non più di cinque giorni.

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Gran Bretagna, la democrazia come «farsa», il futuro di un Paese stanco in preda a una crisi di nervi

mercoledì, Marzo 13th, 2019

di Beppe Severgnini

Gran Bretagna, la democrazia come «farsa», il futuro di un Paese stanco in preda a una crisi di nervi

Non è panico, non è rabbia e non è neppure frustrazione: quella che si respira a Londra è stanchezza. Conosco questa città da quarantacinque anni, la frequento per lavoro da trentacinque: non l’ho mai vista così. Il governo britannico non sa cosa fare, e la nazione non riesce a uscire da una situazione che molti commentatori, non sapendo che altro dire, definiscono farcical, farsesca. Ma la farsa induce alla risata. E ridere è oggi l’ultima cosa che hanno voglia di fare, nel Regno Unito.

Il voto di ieri sera — la nuova disfatta parlamentare di Theresa May, la seconda in meno di due mesi — è devastante. Prima che politico e giuridico, il dramma inglese è psicologico. Molti — la maggioranza, ormai — si rendono conto di essere stati ingannati, nel 2016: dalle falsità di chi proponeva la Brexit e dalla sciatteria di chi la rifiutava, David Cameron in testa (ora è in giro per il mondo a tenere conferenze ben pagate, come se la cosa non lo riguardasse). Nessuno sa come andare avanti — uscire dall’Unione Europea senza un accordo? chiedere una proroga? — e nessuno sa come tornare indietro. Indire un secondo referendum? E su cosa, di preciso?

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Brexit, il Parlamento Gb boccia anche l’ultima proposta di May

mercoledì, Marzo 13th, 2019

dal nostro corrispondente ANTONELLO GUERRERA

LONDRA – Il Parlamento inglese ha bocciato con un’ampia maggioranza (391 No a 242 Sì) il nuovo piano presentato da Theresa May per Brexit.

“Mi spiace profondamente, domani si voterà sull’uscita del Regno Unito dall’Europa senza accordo”: così la premier Theresa May, subito dopo la sonora sconfitta. La premier ha lasciato libertà di coscienza ai Tory, ma ha ricordato che la questione è di “fondamentale importanza”.

La premier ha detto che domani voterà contro l’opzione di un no deal in una mozione ad hoc e quindi giovedì onorerà la promessa di mettere ai voti un’ulteriore mozione sulla possibilità che il governo chieda “un breve” rinvio della Brexit rispetto al 29 marzo. Un rinvio – ha precisato – che può essere ottenuto solo se il Parlamento indicherà una strada: Brexit con questo accordo rivisto, con un altro accordo o secondo referendum. Ipotesi “non desiderabili”, ma che “la Camera deve affrontare”.

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Juventus-Atletico Madrid 3-0: Cristiano Ronaldo immenso, ribaltati gli spagnoli

mercoledì, Marzo 13th, 2019

TORINO – Un Cristiano Ronaldo mostruoso trascina la Juventus ai quarti di finale di Champions League con una tripletta che ribalta l’Atletico di Simeone. Alla fine i bianconeri rimontano lo 0-2 dell’andata con un 3-0 meritatissimo, frutto di un gioco di squadra che non si vedeva da tempo in un match capolavoro preparato da Massimiliano Allegri. Nel primo tempo il vantaggio di CR7 che concede il bis nella ripresa, fino al rigore conquistato da un grande Federico Bernardeschi: il portoghese non sbaglia e lo Stadium esplode di gioia per un’impresa storica. Dopo il triplice fischio finale, Ronaldo ‘emulà Simeone facendo al pubblico il celebre gesto delle palle del Cholo.

CHIELLINI SEGNA, MA NON VALE – 4-3-3 per Allegri che in attacco schiera Bernardeschi, Mandzukic e Ronaldo. A centrocampo Emre Can, Pjanic e Matuidi. Sugli esterni Cancelo e Spinazzola con Chiellini e Bonucci al centro della difesa. 4-4-1-1 per Simeone che schiera l’ex bianconero Morata punta avanzata con Griezmann poco dietro. Sugli esterni Koke e Lemar con Rodrigo e Saul in mezzo al campo. In difesa recupera Godin, con lui centrale gioca Gimenez mentre Arias e Juanfran sono i terzini. La Juventus parte fortissima, gioca bene, sbaglia poco e assedia dal primo minuto l’area ospite. Dopo 4′ Chiellini va in gol ma l’arbitro, con l’ausilio del Var, annulla per un fallo di Ronaldo sul portiere. I bianconeri sfruttano le fasce, soprattutto a sinistra dove Spinazzola a tratti è incontenibile, mentre a destra Cancelo tentenna e mai punta Juanfran.

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