Archive for Marzo, 2019

Aperta la corsa alla successione a Draghi: chi guiderà la Bce?

domenica, Marzo 17th, 2019

Andrea Muratore

Le elezioni europee di fine maggio non saranno l’unico evento decisivo per la politica comunitaria ad andare in scena nel 2019. Per il prossimo autunno l’Unione è attesa da un appuntamento altrettanto decisivo per il regolamento delle scelte politico-economiche di lungo termine che ne condizioneranno inevitabilmente i destini: la scelta del successore di Mario Draghi alla guida della Banca Centrale Europea. A novembre, infatti, il governatore della Bce concluderà il suo mandato di otto anni, e l’Eurotower dovrà indicare il nome della figura destinata a succedergli.

“Il rallentamento dell’economia europea, arrivato prima del previsto e peggiore di quanto atteso, e i rischi sulla crescita maggiormente sbilanciati verso il basso stanno focalizzando l’attenzione dei mercati sempre più sulle prossime mosse della Banca centrale europea: chi prenderà il posto di Mario Draghi alla guida della Bce dal primo novembre 2019 metterà il suo peso sull’uso degli strumenti a disposizione nella cassetta degli attrezzi della politica monetaria convenzionale e non convenzionale nell’Eurozona”, scrive Il Sole 24 Ore. Draghi ha impegnato la Bce sul lungo periodo anche dopo la fine del quantitative easing. Sotto l’egida di Draghi, ha scritto Luciano Canova su Valori,la Bce ha investito 2,15 trilioni di euro e diretto 362 miliardi verso i titoli italiani. Una cifra sufficiente a consolidare definitivamente l’euro nel lungo periodo? Non è dato sapersi, specie considerando il fatto che il quantitative easing non ha impattato in maniera profonda e durevole sul decisivo versante della crescita.

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Il giallo della modella: i conti che non tornano sull’avvelenamento

domenica, Marzo 17th, 2019

Cristina BassiLuca Fazzo

Si complica ancora, se possibile, il mistero intorno alla morte di Imane Fadil. Smentita dagli scienziati l’ipotesi del «mix di sostanze radioattive», si continua a seguire la pista dell’avvelenamento.

Per tre motivi: la 34enne, teste nei processi sul caso Ruby, riferì proprio questo timore. Presentava sintomi compatibili con la somministrazione di un veleno. E i medici dell’ospedale Humanitas, dove è morta il primo marzo dopo un mese di agonia, hanno effettuato esami in tale direzione.

Il Centro antiveleni dell’Istituto Maugeri di Pavia, diretto da Carlo Locatelli, è un’istituzione in materia. Lì il 26 febbraio l’ospedale ha inviato i campioni per i test tossicologici. Ieri Locatelli, che firmò i referti del 6 marzo, precisa: «Ci è stato richiesto il dosaggio dei metalli, ossia la loro individuazione in liquidi biologici». Sull’avvelenamento e sulla radioattività: «Il nostro Centro non identifica radionuclidi (particelle che emettono radiazioni, ndr) e non effettua misure di radioattività». Gli esperti di Pavia, nel leggere i risultati, non hanno lontanamente pensato a un avvelenamento. Né che i metalli trovati fossero la risposta alle domande sulle cause della morte. Le uniche tre sostanze risultate leggermente sopra la norma sono state cobalto, cromo e molibdeno. Si trattava però di quantità trascurabili. Il più rilevante, il cobalto, aveva una concentrazione dello 0,7 per cento. E questa sostanza è tossica (ma non ancora letale) sopra il 41 per cento. Non solo. Sono sostanze reperibili abbastanza facilmente in commercio.

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Regioni, gli affitti costano mezzo milione al giorno

domenica, Marzo 17th, 2019

Emanuela Fontana

Lo Stato aliena i suoi beni demaniali e le Regioni a fine mese hanno problemi di affitto. Con spese talmente alte, in alcuni casi, che viene da domandarsi perché non si preferisca invece acquistare: 117 milioni di euro sfumati in pigioni ogni anno.

Se si aggiungono costi condominiali, di manutenzione e arredamento, si superano i 170 milioni. Oltre ai 117 milioni di locazioni, cinquantuno sono infatti andati a finire nel 2017 in manutenzione e riparazione di immobili, 4 milioni in spese di condominio. I dati Siope della Banca d’Italia dicono insomma che le Regioni italiane sostengono un impegno economico di 550mila euro al giorno domeniche escluse per le sole mura che occupano. Le spese di condominio da sole corrispondono a 13mila euro quotidiani.

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Regionali Basilicata, Salvini star e centrodestra in testa con ‘Pittella boys’

domenica, Marzo 17th, 2019

Matteo Salvini fa la star nelle piazze del materano e potentino, ma, in vista delle regionali del 24 marzo in Basilicata, il centrodestra vola nei sondaggi non solo per la presenza insistente del vicepremier leghista. Cinque le liste a sostegno dell’ex generale della Guardia di Finanza Vito Bardi, scelto da Forza Italia: per la prima volta il centrodestra sembrerebbe pronto a sfidare il centrosinistra in una terra rimasta democristiana da Emilio Colombo in poi. Perché? Molti ‘capibastone’, ex fedelissimi di Marcello Pittella, l’ex governatore indagato nell’inchiesta giudiziaria per le raccomandazioni in sanità, hanno traslocato verso il centrodestra. Il bipolarismo lucano è servito, laddove il M5s si prepara al tonfo dalla vetta altissima del 44 per cento raggiunta in regione alle politiche 2018: fu il 51 per cento solo a Matera.

Il caso Pittella, esponente della potentissima stirpe di Lauria nel potentino, pesa sul voto ma soprattutto ha pesato sulle liste. Il vento cambia, qui la risolvono cambiando cavallo. Come ha fatto Nicola Benedetto, ex assessore ai Trasporti di Pittella, ora ispiratore della lista a sostegno del candidato presidente Bardi. Oppure Carmine Cicala, fratello di Amedeo, sindaco nel ‘paese del petrolio’ Viggiano, famiglia vicinissima a Pittella: Carmine appunto è ora candidato con la Lega alle regionali. Oppure Franco Cupparo, sindaco di Francavilla, imprenditore candidato nelle liste di Forza Italia eppure uomo di fiducia di Guido Viceconte, che – anche lui – prima era con Silvio Berlusconi, alle ultime politiche candidato col centrosinistra. E ancora: Piergiorgio Quarto, ex presidente della Coldiretti, vicinissimo alla candidatura alla presidenza per il centrosinistra in alternativa a Pittella, ora sta col centrodestra.

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Tra Greta e cantieri

domenica, Marzo 17th, 2019

Sarà un festoso rito di passaggio, come sempre. Le trattative tra e dentro le correnti continueranno fino all’ultimo momento nelle salette adiacenti, come sempre. La platea degli oltre mille delegati sarà chiamata a ratificare decisioni prese altrove da altri, come sempre. Ma farà sentire la propria voce e trasmetterà ai dirigenti gli umori di una base in rapida evoluzione. Il grande protagonista dell’Assemblea nazionale del Partito democratico, che si riunisce per la prima volta nella sua nuova composizione eletta dalle primarie del 3 marzo domani all’Hotel Ergife di Roma, sarà comunque lui: Nicola Zingaretti.

Il nuovo segretario riceverà la proclamazione ufficiale dal presidente della Commissione congressuale Gianni Dal Moro, che esaurisce così la propria funzione, svolta in maniera impeccabile pur in un contesto complicatissimo. Poi Zingaretti prenderà la parola per il tradizionale discorso di insediamento, la cui durata è prevista intorno ai 45 minuti. Poi, alle ore 15.30, come primo atto da segretario, si recherà a rendere omaggio ai caduti per la Resistenza al nazifascismo a Porta San Paolo.

Il nuovo leader dem lavora al suo intervento almeno dall’inizio della settimana e continuerà a limarlo nelle prossime ore, anche grazie ai suggerimenti delle persone a lui più vicine. L’Europa, in vista del voto di maggio, sarà certamente protagonista (e qui sarà interessante notare quanto il segretario doserà i riferimenti al Pse e a Macron, quest’ultimo gradito ai renziani). Quindi il lavoro e l’ambiente, messi non in contrapposizione ma come elementi da tenere insieme per disegnare un nuovo modello di sviluppo sostenibile per il Paese.

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Sempre più contanti in Italia, anche se da Pos e carte prepagate vengono segnali di recupero

domenica, Marzo 17th, 2019

di ANDREA GRECO

MILANO – Resta morboso il rapporto tra gli italiani e il contante, come conferma l’edizione 2019 dell’osservatorio Community cashless society, creato quattro anni fa da The European House – Ambrosetti con i protagonisti della filiera dei pagamenti, tra i quali Intesa Sanpaolo, Mastercard, Nexi, Poste, Visa, Ibm, PayPal, Sia. Lo studio, che sarà presentato a Cernobbio il 4 aprile, mappa 85 economie del mondo, riaggiornando le serie storiche con nuovi dati delle fonti statistiche internazionali. Ne emerge che l’Italia sta rallentando la corsa verso i grandi paesi europei, più solerti nell’uso delle carte di pagamento. “Alla velocità attuale l’Italia raggiungerà la media Ue del valore dei pagamenti con carta nel 2040 (assumendo che i Paesi rivali rimangano fermi)”, si legge nel rapporto, mentre l’organizzazione nata nel 2015 contava di allineare l’Italia entro il 2025.

Sempre più contanti in Italia, anche se da Pos e carte prepagate vengono segnali di recupero
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Via della Seta, Giorgetti: “No accordi se minacciano sicurezza”

domenica, Marzo 17th, 2019

“Dobbiamo fare gli interessi dell’economia italiana, in collaborazione con la Cina, ma senza mettere in discussione il principio della sicurezza nazionale. Le cose che intaccano o minacciano di intaccare la sicurezza del Paese non verranno fatte. Ma su questo siamo d’accordo anche con il M5s, credo”. Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti a margine della sua visita a Made expo alla Fiera di Rho a Milano, in risposta a una domanda sull’accordo commerciale tra Italia e Cina.

Sulle indiscrezioni su un possibile acquisto di parte del debito pubblico italiano da parte della Cina, Giorgetti ha concluso: “Non mi risulta che ci siano accordi sul debito pubblico, se ci fossero andrebbero attentamente valutati”.

di Edoardo Bianchi

REPTV

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Quadro rubato dai nazisti agli Uffizi, Germania pronta a restituire lʼopera

domenica, Marzo 17th, 2019

l “Vaso di fiori” dell’olandese Jan van Huysum, il quadro rubato dai nazisti dalla Galleria degli Uffizi durante la seconda guerra mondiale, potrebbe presto tornare a Firenze. Dopo l’appello delle autorità locali e del direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, Berlino ha assicurato che “anche per il governo federale il dipinto deve senza dubbio tornare a occupare il suo posto originario”. L’opera è attualmente in una collezione privata in Germania.

Firenze, il quadro rubato dai nazisti
“La comunicazione del ministero federale degli Affari esteri della Repubblica Federale di Germania, da’ significativo riscontro al costante impegno che abbiamo posto per il recupero del quadro ‘Vaso di Fiori’, del pittore olandese Jan van Huysum.

“La comunicazione del ministero federale degli Affari esteri della Repubblica Federale di Germania, da’ significativo riscontro al costante impegno che abbiamo posto per il recupero del quadro ‘Vaso di Fiori’, del pittore olandese Jan van Huysum.

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Bankitalia: “Stop a nuove operazioni nella succursale italiana di Ing Bank”

domenica, Marzo 17th, 2019

La Banca d’Italia ha imposto alla succursale italiana di Ing Bank di astenersi dall’intraprendere operazioni con nuova clientela. I clienti in essere non sono interessati dal provvedimento, redatto il 12 marzo. La decisione è stata presa in seguito a una serie di verifiche nel rispetto della normativa di antiriciclaggio. Ing Bank ha comunicato di essere già “attivamente impegnata” nel rafforzare il sistema di controlli interni.

Le verifiche ispettive da parte dell’Istituto centrale sono state effettuate dal primo ottobre 2018 al 18 gennaio 2019. L’impegno di Ing Bank a realizzare rapidamente un “piano di rimedio” per affrontare e rimuovere le carenze della succursale italiana consentirà alla Banca d’Italia di verificare che le debolezze sul fronte antiriciclaggio “siano pienamente rimosse al fine di poter revocare il provvedimento”.

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Guerriglia e saccheggi, i gilet gialli devastano Parigi: 230 fermi

domenica, Marzo 17th, 2019

E’ stato ben più di un ultimatum, come i gilet gialli avevano annunciato per celebrare i quattro mesi dall’inizio del movimento: il 18esimo atto della protesta è degenerato in guerriglia sugli Champs-Élysées. Gravissimi i danni: distrutto il cuore del lusso, da Fouquet’s a Bulgari. Un incendio è divampato in un palazzo, in seguito ai saccheggi dei gilet gialli e dei black-bloc: circa 60 feriti, tra cui un bimbo salvato in extremis. Oltre 32mila i manifestanti, 230 i fermi. “Prenderemo decisioni forti affinché non si ripeta”, ha detto il presidente Macron.

Gilet gialli, violenti scontri a Parigi e negozi saccheggiati

Pesanti le ricadute politiche, con la foto del presidente Macron sorridente sulle piste da sci mentre i casseur imperversavano indisturbati. In poche ore il patrimonio faticosamente accumulato in due mesi di dibattito nazionale dal presidente è andato in fumo. Proprio il numero uno dell’Eliseo ha convocato la riunione dell’unità di crisi del ministero dell’Interno francese. “Quel che è avvenuto sugli Champs-Élysées non si chiama manifestazione. Tutti coloro che erano là sono complici di quanto è accaduto”, ha affermato il numero uno dell’Eliseo.

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