di Eleonora Micheli e Stefania Arcudi
Le Borse europee chiudono positive sulla scommessa che il Parlamento britannico voterà questa sera contro una Brexit senza
accordo, aprendo la strada per un rinvio dell’uscita dalla Ue. Milano si è accodata al coro, chiudendo a +0,57%, con Parigi
+0,68%, Francoforte +0,42% e Madrid +0,37%, mentre Londra ha segnato +0,11%, in vista del voto di questa sera da parte del Parlamento inglese su un’uscita senza accordo della Gran Bretagna dall’Unione europea, dopo il nuovo schiaffo di ieri al deal firmato da Theresa May con Bruxelles. Oggi i parlamentari di
Oltremanica probabilmente voteranno contro l’eventualità di un’uscita disordinata, mentre domani saranno nuovamente chiamati
a decidere se richiedere all’Europa uno slittamento dei tempi di uscita rispetto alla data già fissata al 29 marzo. Lo spread è salito a 249 punti , nonostante sia andata bene l’asta dei Btp, con il Tesoro che ha collocato titoli per quasi 8 miliardi.
Anche Wall Street segna guadagni modesti: Boeing, in forte calo nei giorni scorsi a causa del disastro aereo in Europa, recupera terreno, ma
prevale l’incertezza, anche a causa della Brexit.
Passano per il momento in secondo piano le tensioni commerciali Usa-Cina, che continuano però a mettere sotto pressione gli
industriali (sul FTSE MIBPrysmian -3,42% e Leonardo – Finmeccanica -0,99% tra le peggiori). A Piazza Affari a tenere banco sono state Salvatore Ferragamo (+6,94%), dopo i conti, e Juventus Fc
(+17,42%) dopo la clamorosa vittoria in rimonta contro l’Atletico
Madrid in Champions League, che consente al club bianconero
di passare il turno e di incassare extra ricavi per almeno 16 milioni
di euro. Banche poco mosse, complice uno spread in rialzo
contenuto a 249 punti, contro i 247 della chiusura di ieri. Il rialzo
del petrolio (+1,45% il Wti a maggio e +0,5% il Brent),
dopo il calo a sorpresa delle scorte americane, dà sostegno ai titoli
del comparto (a Milano Saipem, +2,39%, Eni +2,51% e Tenaris +2,97%).