Archive for Marzo, 2019

L’asse Italia-Cina spaventa: Europa e Usa ci isolano già

mercoledì, Marzo 13th, 2019

Francesca Angeli

«Sia la Ue che gli Stati membri possono raggiungere i loro obiettivi rispetto alla Cina solo nella piena unità».

L’Europa, in ritardo, si accorge che nei rapporti con la Cina molti fra i paesi membri hanno preso una strada autonoma, indipendente dalle indicazione della Commissione ed ora che l’Italia sta per firmare il Memorandum d’intesa con la Cina sulla Belt and Road Initiative Bruxelles richiama i partner all’ordine e ricorda che questo documento verrà valutato dalla Commissione Europea «sulla stessa base» di quelli firmati da altri Paesi. A presentare le conclusioni sulla Cina il vicepresidente della Commissione Europea Jyrki Katainen, che ha ricordato che anche per la Belt and Road Initiative valgono le stesse norme che la Ue rispetta sulla concorrenza, sulla trasparenza e l’apertura delle gare d’appalto. Nella comunicazione approvata dal collegio dei commissari si ribadisce che «né l’Ue né alcuno dei suoi Stati membri possono raggiungere con efficacia i propri scopi con la Cina senza che ci sia una piena unità». Eppure sono già 13 i paesi che hanno sottoscritto un Memorandum: Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Grecia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Slovacchia e Slovenia. A gettare acqua sul fuoco il ministro dell’Economia, Giovanni Tria che parla di una tempesta in un bicchier d’acqua. «Si sta facendo credo una gran confusione sul Memorandum che non è un accordo», assicura.

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Il balletto dei paradossi e il conto da pagare

mercoledì, Marzo 13th, 2019

Alessandro Sallusti

C’è un famoso rompicapo che recita: «Questa affermazione è falsa». Se la ritieni vera, vuole dire che stiamo parlando di un falso; se ti sembra falsa vuole dire che è vero il contenuto e quindi si ritorna al falso.

Non se ne esce, un po’ come per la Tav. Si fa o non si fa? I bandi sono partiti o no? A sentire Di Maio la risposta è più di un no, è un «mai più». A sentire Salvini è sì, certamente.

Entrambi festeggiano una loro vittoria politica sostenendo uno l’opposto dell’altro. Solo che a differenza del rompicapo di cui sopra, qui non stiamo parlando di giochi di parole e di paradossi filosofici ma di un buco nella montagna, di miliardi di euro che vanno e vengono, di occupazione e sviluppo. A pensarci bene, in tutto questo c’è della coerenza perché questo governo fin dalla sua gestazione è un paradosso, un rompicapo, e questo «paradossalmente» è la sua unica forza. Il collante tra Lega e Cinque Stelle non è «fare», ma «non fare» nulla che possa portare beneficio all’uno o all’altro, il tutto condito da una babele di dichiarazioni e proclami che c’è da perdere la testa a voler stargli appresso.

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Blutec, la Gdf arresta il presidente e lʼa.d. per lʼaffare Termini Imerese

mercoledì, Marzo 13th, 2019

Roberto Ginatta e Cosimo di Cursi, presidente del consiglio di amministrazione e a.d.della Blutec, sono stati posti agli arresti domiciliari dalla guardia di finanza con l’accusa di malversazione ai danni dello Stato. Avrebbero distratto 16 milioni di euro, parte dei 21 milioni di euro ricevuti da Invitalia per il rilancio dello stabilimento ex Fiat di Termini Imerese. Emesso anche un decreto di sequestro preventivo dell’intero complesso aziendale.

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Matteo Salvini è ovunque (ma poco al Viminale)

mercoledì, Marzo 13th, 2019

di Milena Gabanelli e Gian Antonio Stella

«Star seduti il meno possibile» e «non fidarsi dei pensieri che non sono nati all’aria aperta». Fedele ai moniti in «Ecce homo» di Friedrich Nietzsche, che di superuomini aveva scritto molto, Matteo Salvini va a sedersi nel suo ufficio di ministro degli Interni meno che può. Emerge studiando a tappeto le agenzie Ansa, i comunicati stampa, la cronaca pubblicata dai giornali locali, le apparizioni tv e gli interventi radio, il sito «Salvini premier», la sua pagina Facebook e i resoconti dei consigli dei ministri. Analizzando date e luoghi: sembra proprio che dal giorno del suo insediamento fino a fine febbraio 2019, sia stato presente al Viminale sì e no una decina di giorni al mese (a luglio e ottobre), calando fino a cinque in dicembre. Persino ad agosto, storicamente presidiato dal ministro dell’Interno non per un’antica tradizione rituale tipo la cerimonia della consegna del Ventaglio a Montecitorio, ma perché lo Stato vuole affermare la sua presenza sul territorio anche quando gli italiani sono in ferie, l’instancabile Matteo risulta essere stato sul ponte di comando non più di cinque giorni.

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Gran Bretagna, la democrazia come «farsa», il futuro di un Paese stanco in preda a una crisi di nervi

mercoledì, Marzo 13th, 2019

di Beppe Severgnini

Gran Bretagna, la democrazia come «farsa», il futuro di un Paese stanco in preda a una crisi di nervi

Non è panico, non è rabbia e non è neppure frustrazione: quella che si respira a Londra è stanchezza. Conosco questa città da quarantacinque anni, la frequento per lavoro da trentacinque: non l’ho mai vista così. Il governo britannico non sa cosa fare, e la nazione non riesce a uscire da una situazione che molti commentatori, non sapendo che altro dire, definiscono farcical, farsesca. Ma la farsa induce alla risata. E ridere è oggi l’ultima cosa che hanno voglia di fare, nel Regno Unito.

Il voto di ieri sera — la nuova disfatta parlamentare di Theresa May, la seconda in meno di due mesi — è devastante. Prima che politico e giuridico, il dramma inglese è psicologico. Molti — la maggioranza, ormai — si rendono conto di essere stati ingannati, nel 2016: dalle falsità di chi proponeva la Brexit e dalla sciatteria di chi la rifiutava, David Cameron in testa (ora è in giro per il mondo a tenere conferenze ben pagate, come se la cosa non lo riguardasse). Nessuno sa come andare avanti — uscire dall’Unione Europea senza un accordo? chiedere una proroga? — e nessuno sa come tornare indietro. Indire un secondo referendum? E su cosa, di preciso?

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Brexit, il Parlamento Gb boccia anche l’ultima proposta di May

mercoledì, Marzo 13th, 2019

dal nostro corrispondente ANTONELLO GUERRERA

LONDRA – Il Parlamento inglese ha bocciato con un’ampia maggioranza (391 No a 242 Sì) il nuovo piano presentato da Theresa May per Brexit.

“Mi spiace profondamente, domani si voterà sull’uscita del Regno Unito dall’Europa senza accordo”: così la premier Theresa May, subito dopo la sonora sconfitta. La premier ha lasciato libertà di coscienza ai Tory, ma ha ricordato che la questione è di “fondamentale importanza”.

La premier ha detto che domani voterà contro l’opzione di un no deal in una mozione ad hoc e quindi giovedì onorerà la promessa di mettere ai voti un’ulteriore mozione sulla possibilità che il governo chieda “un breve” rinvio della Brexit rispetto al 29 marzo. Un rinvio – ha precisato – che può essere ottenuto solo se il Parlamento indicherà una strada: Brexit con questo accordo rivisto, con un altro accordo o secondo referendum. Ipotesi “non desiderabili”, ma che “la Camera deve affrontare”.

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Juventus-Atletico Madrid 3-0: Cristiano Ronaldo immenso, ribaltati gli spagnoli

mercoledì, Marzo 13th, 2019

TORINO – Un Cristiano Ronaldo mostruoso trascina la Juventus ai quarti di finale di Champions League con una tripletta che ribalta l’Atletico di Simeone. Alla fine i bianconeri rimontano lo 0-2 dell’andata con un 3-0 meritatissimo, frutto di un gioco di squadra che non si vedeva da tempo in un match capolavoro preparato da Massimiliano Allegri. Nel primo tempo il vantaggio di CR7 che concede il bis nella ripresa, fino al rigore conquistato da un grande Federico Bernardeschi: il portoghese non sbaglia e lo Stadium esplode di gioia per un’impresa storica. Dopo il triplice fischio finale, Ronaldo ‘emulà Simeone facendo al pubblico il celebre gesto delle palle del Cholo.

CHIELLINI SEGNA, MA NON VALE – 4-3-3 per Allegri che in attacco schiera Bernardeschi, Mandzukic e Ronaldo. A centrocampo Emre Can, Pjanic e Matuidi. Sugli esterni Cancelo e Spinazzola con Chiellini e Bonucci al centro della difesa. 4-4-1-1 per Simeone che schiera l’ex bianconero Morata punta avanzata con Griezmann poco dietro. Sugli esterni Koke e Lemar con Rodrigo e Saul in mezzo al campo. In difesa recupera Godin, con lui centrale gioca Gimenez mentre Arias e Juanfran sono i terzini. La Juventus parte fortissima, gioca bene, sbaglia poco e assedia dal primo minuto l’area ospite. Dopo 4′ Chiellini va in gol ma l’arbitro, con l’ausilio del Var, annulla per un fallo di Ronaldo sul portiere. I bianconeri sfruttano le fasce, soprattutto a sinistra dove Spinazzola a tratti è incontenibile, mentre a destra Cancelo tentenna e mai punta Juanfran.

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Salvini ai 5S: “Avanti con le grandi opere”. Ma Di Maio: “Basta attacchi al Movimento”

martedì, Marzo 12th, 2019

Dal nostro inviato CONCHITA SANNINO

POLICORO (Matera). “C’è bisogno di fare presto e di fare bene: ci sono 300 cantieri fermi in Italia perché, evidentemente, chi ha governato prima ha dormito. Io sono pronto a votare lo ‘sblocca-cantieri’ e il nuovo codice degli appalti anche questa settimana in Consiglio dei Ministri”. Matteo Salvini riceve cori e abbracci in Lucania e rafforza la sua linea pro-opere pubbliche, a margine dell’ennesimo tour elettorale per provare a conquistare un’altra regione. E non esita ad attaccare i 5Stelle: “Sulle opere pubbliche la penso in maniera diversa rispetto ai miei alleati di governo: c’è bisogno di andare avanti, non di tornare indietro”. Accuse che Di Maio non lascia senza repliche. “Salvini dice che noi non vogliamo le opere? Non è vero ma non voglio commentare, siamo alleati di governo ed entrambi vogliamo che il governo vada avanti. E andrà avanti. Quello che chiedo è basta attacchi gratuiti al M5S, pensiamo a lavorare per il Paese”.
Ma Salvini è in campagna elettorale e pensa agli interessi della Lega. Domenica 24 tocca difatti alla terra finora considerata feudo Pd: il tasto su cui picchia a lungo il ministro dell’Interno e leader della Lega.

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Perché l’Algeria rischia di essere una bomba a orologeria

martedì, Marzo 12th, 2019

Davide Malacaria

Dopo tre settimane di proteste l’Algeria svolta: Abdelaziz Bouteflika non si candiderà per il quinto mandato. Le elezioni presidenziali del 18 aprile sono rimandate.

Nell’annunciare il termine del suo mandato al 26 aprile, Bouteflika ha delineato un percorso per una nuova Costituzione da costruire con le opposizioni. Da capire se ciò basterà a riportare pace nel Paese.

Le proteste

Bouteflika è al potere dal ’99, quando di fatto si chiuse la sanguinosa stagione del Terrore. La guerra era iniziata nel ’91, dopo la vittoria elettorale del Fronte di salvezza islamico, al quale un colpo di Stato dei militari negò il governo. Ciò si scatenò la ferocia del Gruppo islamico armato, braccio armato del Fis, in una guerra che causò 200mila morti.

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Clima, Mattarella: “Siamo sullʼorlo di una crisi globale”

martedì, Marzo 12th, 2019

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lancia l’allarme sul clima. “Siamo sull’orlo di una crisi climatica globale per scongiurare la quale occorrono misure concordate“, dice da Belluno. Secondo il Capo dello Stato, “gli sforzi compiuti” fino ad ora sono stati “significativi ma ancora insufficienti“. Il rischio, conclude Mattarella, è di “ritrovarsi a piangere altre vittime” come “drammatica conseguenza di responsabilità umane”.

“La noncuranza dell’ambiente è ingiustificata” – Sul versante dei disastri ambientali, “limitarsi a evocare la straordinarietà di fatti che si affacciano prepotentemente, per giustificare noncuranza verso una visione e progetti di più lungo periodo, è un incauto esercizio da sprovveduti”, ha evidenziato Mattarella durante la commemorazione delle vittime della tempesta in Veneto. “Mai come in occasione della tempesta Vaia è innegabile che i mutamenti climatici in atto nel mondo comportano effetti pesanti anche sull’ambiente del nostro Paese e sulle condizioni di vita della popolazione. Sentire parlare della desertificazione di ampie fasce delle terre africane o dei violenti tifoni nei Caraibi, sulla costa occidentale degli Stati Uniti o in Asia, appariva qualcosa di remoto, che non ci riguardava”.

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