Archive for Marzo, 2019

Aereo caduto in Etiopia: chiuso spazio aereo ai Boeing 737 Max in Italia e mezza Europa

martedì, Marzo 12th, 2019

Dopo Regno Unito, Irlanda, AustriaGermania e Francia, anche l’Italia chiude il proprio spazio aereo tutti i voli dei Boeing 737 Max 8, lo stesso modello dell’Ethiopian Airlines precipitato vicino ad Addis Abeba. La medesima disposizione era già stata presa  dalle autorità di Australia, Singapore, Cina, Indonesia e Malaysia. Lo “stop italiano” sarà in vigore dalle 21.

La direttiva di Londra rimarrà in vigore fino a nuovo ordine e quindi presumibilmente finché non sarà fatta luce sulle cause dell’incidente.

Norwegian Air Shuttle ferma i 737 Max – Restano a terra anche i 18 Boeing 737 Max 8 della Norwegian Air Shuttle. “La sicurezza dei nostri clienti e dei nostri colleghi non sarà mai compromessa, e una volta che le autorità ci suggeriscono di fermare le operazioni, noi certamente ci adeguiamo”, ha spiegato Tomas Hesthammer, chief operating officer della Norwegian.

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Vittorio Feltri a L’aria che tira: “Tav sì o no, siamo in mano a un branco di cogl***i”

martedì, Marzo 12th, 2019

Tav sì, tav no, ma nessuno ha capito niente. Poi c’è il rapporto costi benefici ma non si sa quale sia quello giusto. Conviene o non conviene? Agli italiani non importa se fanno il buco o no ma economicamente ci sono delle complicazioni notevoli”. Vittorio Feltri, direttore di Libero, ospite di Myrta Merlino a L’aria che tira, su La7, commenta il titolo dell’editoriale di oggi 12 marzo in cui polemizza contro il governo bloccato sulla grande opera Torino Lione: “La mia sensazione è che il conflitto tra 5 stelle e Lega non sia né politico né tecnico ma antropologico. Peraltro qui si parla solo di percezione e io percepisco che siamo nelle mani di un branco di cogl***i”.

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I precari, la sinistra, il governo gialloverde: Maurizio Landini racconta la “sua” Cgil

martedì, Marzo 12th, 2019

di Mauro Munafò

La domanda di un cambiamento che arriva dalla società, il ruolo centrale che il mondo del lavoro vuole riconquistarsi, l’opposizione al governo gialloverde, il giudizio sul nuovo Pd di Nicola Zingaretti. Ma anche i ripensamenti sulla Tav e le difficoltà di aprire il sindacato ai più giovani.

Il nuovo segretario generale della Cgil Maurizio Landini, eletto il 24 gennaio scorso, è venuto nella redazione dell’Espresso per sottoporsi a una lunga intervista incrociata da parte dei nostri giornalisti. Landini spiega le prossime operazioni dell’organizzazione e le sfide, anche culturali, che intende affrontare. Con una parola d’ordine che torna spesso: unità. Tra i sindacati, nel mondo del lavoro, nel Paese che rischia di vedersi diviso dalla cosiddetta e ancora oscura “autonomia differenziata”.

La manifestazione dei sindacati del 9 febbraio in piazza San Giovanni a Roma, il corteo delle associazioni a Milano, le primarie del Pd. Nuovi leader e un nuovo movimento nelle piazze. È la chiusura di una fase complicata, un tentativo di ripartenza, di ricucire alcune fratture: come leggere quello che sta succedendo?

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Boeing: l’Australia mette al bando il 737 Max 8, gli Usa chiedono modifiche al software

martedì, Marzo 12th, 2019

WASHINGTON – Dopo lo schianto del volo 302 della Ethiopian Airlines, diversi Paesi e compagnie aeree hanno deciso di bloccare l’utilizzo dei Boeing 737 Max 8. Martedi mattina l’autorità per l’aviazione civile dell’Australia ha sospeso temporaneamente l’uso dell’aereo da e per il Paese; lo stesso hanno deciso l’autorità per l’aviazione civile di Singapore – uno dei principali hub del trasporto aereo in Asia -, la Corea del Sud e le compagnie aeree Aerolineas Argentinas e l’indiana Jet Airways, che ha cinque Boeing 737 Max nella sua flotta.

Ieri lo stop al veivolo era arrivato da Cina, Indonesia, Etiopia e Cayman. Gli Stati Uniti hanno deciso di non bloccare questo tipo di aereo, ma hanno chiesto alla Boeing di apportare modifiche entro aprile al software e al sistema di controllo Mcas, Maneuvering Characteristics augmentation system, un sistema che può abbassare automaticamente il muso del velivolo se i dati dovessero indicare un rischio di stallo.

Boeing ha annunicato che procederà ad un aggiornamento del software dell’intera flotta dei 737 Max 8, dopo le richieste della Fedaral Aviation Administration, che includono anche un aggiornamento del manuale per l’addestramento dei piloti.

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Buoni fruttiferi postali, la Cassazione: lo Stato può cambiare il tasso di interesse quando vuole

martedì, Marzo 12th, 2019

di FEDERICO FORMICA

Cattive notizie in arrivo per chi ha investito in Buoni fruttiferi postali prima del 1999. Lo Stato infatti può cambiare le regole del gioco in corsa, anche in modo retroattivo. Giusto o ingiusto che sia, è una condotta che la Cassazione ha appena legittimato con una sentenza.

Fino a pochi giorni fa infatti, i risparmiatori potevano sentirsi protetti dallo “scudo” dei giudici di piazza Cavour. Ma oggi le cose sono cambiate. E in modo radicale. Il provvedimento dell’11 febbraio, emesso dalle Sezioni Unite della Cassazione, ha infatti smentito una sentenza dello scorso 2007. In quel frangente gli ermellini affermarono che sottoscrivere un buono (compreso il tasso di interesse) equivale, in tutto e per tutto, a firmare un contratto. E quell’accordo non può essere modificato in corsa.

“Oggi la Cassazione arriva alla conclusione opposta. E quel che è peggio, per il povero risparmiatore, è che lo fa affermando espressamente di non contraddire il proprio precedente” spiega Aldo Bissi del comitato scientifico di Ridare, portale di Giuffrè Francis Lefebvre che affronta tutte le tematiche in materia di risarcimento del danno e responsabilità civile.

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Salvini frena sulla ‘Via della Seta’: dopo il sì Tav, un altro passo per accreditarsi a Bruxelles e Washington

martedì, Marzo 12th, 2019

“Se si tratta di aiutare imprese italiane a investire all’estero, siamo disponibili a ragionare con chiunque. Se si tratta di colonizzare l’Italia e le sue imprese da parte di potenze straniere, no”. Matteo Salvini frena sulla via della Seta ma non riesce a bloccare l’intesa commerciale tra Roma e Pechino. La firma ci sarà quando il presidente Xi Jinping sarà a Roma la prossima settimana, confermano da Palazzo Chigi dopo i paletti piazzati da Salvini e dal sottosegretario Giancarlo Giorgetti in via Bellerio. Sarà un accordo quadro all’interno del quale si negozieranno i singoli capitoli, specificano dalla presidenza del Consiglio. Ma perchè Salvini frena, al punto di smentire sia le posizioni iniziali del Carroccio, che quelle ancora attuali del sottosegretario di area Lega Michele Geraci, economista, docente di finanza in tre università a Shanghai, di fatto la ‘mente’ del Memorandum con Pechino?

. Come? Cercando di non finire isolato in Europa, puntando quindi ad un’alleanza tra il Ppe e i sovranisti: esattamente ciò che l’amministrazione Trump non gradisce. Figurarsi ora che il governo dei populisti italiano sta per firmare un accordo che permetterà alla Cina di aprire le sue vie del commercio in Europa.

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Cir, semplificata la struttura del gruppo con la fusione in Cofide

martedì, Marzo 12th, 2019

MILANO – Importante operazione di semplificazione della struttura delle holding di riferimento della famiglia De Benedetti. I consigli di amministrazione di Cir-Compagnie Industriali Riunite e Cofide-gruppo De Benedetti, riunitisi a Milano sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, hanno approvato all’unanimità il progetto di fusione per incorporazione della controllata Cir nella controllante Cofide.

L’operazione – come si spiega in una nota ufficiale – è stata pensata per realizzare una serie di obiettivi. Il primo è accorciare la catena di controllo “in linea con le migliori pratiche internazionali e con le aspettative del mercato e delle autorità di regolazione”. Inoltre, serve per “creare una società con una dimensione di flottante superiore sia in termini di percentuali del capitale sia in valore assoluto, con la conseguente maggiore facilità di negoziazione delle azioni e appetibilità delle stesse per gli investitori”. Infine, consentirà di “ridurre i costi operativi legati al mantenimento di due società holding quotate e semplificare la struttura partecipativa e l’assetto societario, con conseguente creazione di sinergie a vantaggio di tutti gli azionisti”.

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Brexit: Regno Unito ottiene garanzie “legalmente vincolanti”

martedì, Marzo 12th, 2019

dal nostro corrispondente ANTONELLO GUERRERA

Alle 17 di ieri pareva non esserci più speranza. Theresa May leggeva la Bibbia nell’abbazia di Westminster per la giornata del Commonwealth. Poi, all’improvviso, qualcosa è cambiato nei negoziati. Allora la premier ha preso l’aereo della Raf che la attendeva da domenica sera sulla pista ed è volata a Strasburgo.

A mezzanotte francesi, poi, l’annuncio: “Ci siamo accordati su modifiche legalmente vincolanti sul nostro accordo”, hanno annunciato la premier britannica Theresa May e il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker in una conferenza congiunta a Strasburgo. “A volte c’è una seconda chance”, avverte severo Juncker. May rilancia: “Il Parlamento britannico aveva espresso dubbi sul“backstop” irlandese. Ora abbiamo le rassicurazioni”.

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Intervista

Jo Johnson, il ribelle: “Scelgo l’Europa contro May e mio fratello Boris”

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Così Grillo e Di Battista sono finiti ai margini: tormenti dei nuovi 5 Stelle

martedì, Marzo 12th, 2019

di Tommaso Labate

«La situazione si può recuperare, vediamo che cosa succede nelle prossime settimane, se Alessandro deciderà di tornare a darci una mano in campagna elettorale. Certo, la linea è decisa e la conosce anche lui, per ora nessuno può mettere in discussione né Salvini né la maggioranza con la Lega. Se decidesse di tornare a fare campagna elettorale accettando queste regole d’ingaggio, ovviamente esordirebbe dicendo che tutte le notizie sulle ruggini tra lui e Di Maio erano inventate…». In cambio della garanzia dell’anonimato, una delle figure di maggiore esperienza all’interno del Movimento Cinque Stelle — che si muove su quella cerniera che collega il gruppo parlamentare alla Casaleggio associati e a Palazzo Chigi — riassume la situazione in cui è venuto a trovarsi Alessandro Di Battista. Che, insieme a Beppe Grillo, adesso si ritrova qualche chilometro più in là delle colonne d’Ercole fissate da Davide Casaleggio e Luigi Di Maio, freschi «fondatori» della ri-costituita associazione «denominata Movimento Cinque Stelle», col «fondatore» (quello vero, e cioè il comico genovese) declassato al ruolo di semplice «garante».

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Cosa serve davvero nel rapporto con Pechino

martedì, Marzo 12th, 2019

di Franco Venturini

Quel che non dobbiamo fare, davanti alla richiesta cinese di aderire alla «Nuova Via della Seta» , è ripetere l’italica ambiguità del modello Tav: dire sì a Pechino ma con tante vie di fuga per non far arrabbiare gli americani, oppure obbedire al «no» di Trump ma garantire a Xi Jinping, quando il 22 sarà in visita in Italia, che si tratta di una mossa soltanto provvisoria. Il governo gialloverde, se così scegliesse di procedere, confermerebbe ancora una volta di non sapere o di non volere definire l’interesse nazionale italiano. Perché questa volta non stiamo parlando di una pur importante galleria ferroviaria che i 5Stelle chiamano con disprezzo «buco nella montagna», bensì della collocazione del nostro Paese, e dell’Europa, negli equilibri mondiali di domani, in quel «Nuovo Ordine» che sta già nascendo e che saranno Usa, Cina e in minor misura Russia a definire e a tentare di imporre.

La Belt and Road Initiative, ribattezzata Via della Seta in onore di Marco Polo e della Serenissima, dimostra quanto bene la Cina di Xi Jinping abbia capito che le nuove gerarchie mondiali non si disegnano più con la sola competizione militare, ma piuttosto con quella commerciale e tecnologica. Dopo aver fatto del suo meglio per conquistare aree di egemonia in Asia e in Africa, l’ex Impero di Mezzo parte ora all’assalto pacifico dell’Europa con uno sforzo che punta certo alla penetrazione economica, ma possiede tutti gli automatismi necessari per trasformarsi in penetrazione geopolitica.

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