Archive for Marzo 22nd, 2019

COMUNICATO STAMPA: L´assessore Bessone in visita ai cantieri scolastici di Merano.

venerdì, Marzo 22nd, 2019

“Dobbiamo investire ora nella ristrutturazione delle scuole italiane e tedesche per dare risposta all’affollamento e alla crescente richiesta di formazione, degna del livello d´eccellenza della formazione professionale e della scuola altoatesina in generale”, così Massimo Bessone, Assessore all’Edilizia, al Libro fondiario, al Catasto e al Patrimonio, che durante un sopralluogo a Merano, visitando le scuole Zuegg, Marconi – Levinas, Kaiserhof, Fos – Marie Curie, Ritz e Gandhi, ha voluto constatare di persona l’andamento dei lavori degli edifici provinciali.

È in corso la ristrutturazione per l’ampliamento della scuola professionale , i cui lavori saranno completati nel 2020. Il progetto prevede la realizzazione di classi per il trasferimento di 80 studenti, laboratori e locali per l’amministrazione.

È pronto per l’appalto il progetto per la costruzione della nuova sede delle scuole . L’inizio dei lavori dipenderà dalla disponibilità dei finanziamenti. Il costo totale – IVA, spese tecniche ed arredi compresi – ammonta a 25.759.000 Euro.

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Ricalcolo delle pensioni, lʼInps pubblica la circolare: “tagli” a 5,6 milioni di italiani

venerdì, Marzo 22nd, 2019

L’Inps ha emesso la circolare con cui spiega come avverranno i “tagli” che dal prossimo primo aprile riguarderanno trattamenti pensionistici superiori a tre volte il minimo (oltre i 1.522 euro al mese): avranno una rimodulazione della perequazione rispetto all’inflazione così come previsto dalla legge di bilancio 2019. I trattamenti interessati sono 5,6 milioni. Per circa 2,6 milioni di queste la riduzione media mensile risulta di 28 centesimi.

Per i trattamenti fino a 1.522 euro otterranno aumenti pari a quello dell’inflazione mentre per le altre la rivalutazione rispetto all’indice dei prezzi andrà dal 97% per i trattamenti tra le tre e le quattro volte il minimo (da 1.522 a 2.029 euro al mese) al 40% per quelle superiori a 4.569 euro. Di fatto se le pensioni fino a 1.522 euro avranno un incremento dell’1,1% quelle oltre le nove volte il minimo recupereranno solo lo 0,44%.

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Il Bund torna negativo, non succedeva da tre anni

venerdì, Marzo 22nd, 2019

sandra riccio milano

Il Bund torna in terreno negativo: non succedeva dall’ottobre 2016. Durante le contrattazioni di oggi, l’emissione governativa tedesca a dieci anni ha brevemente sforato in territorio negativo, portandosi a quota -0,001 per cento.

A spingere in basso il rendimento sono stati gli acquisti degli investitori che guardano di nuovo ai porti sicuri per i propri capitali. In particolare, questo trend è stato accelerato in mattinata dai dati deludenti arrivati sull’economia europea. L’indice PMI di Markit sulle aspettative dei direttori degli acquisti delle aziende tedesche della manifattura, in marzo è sceso a quota 44,7 punti dai 47,6 di febbraio. Il consensus era a 48. Markit, dice nel comunicato che il calo è da ricondurre all’andamento degli ordini dall’estero, soprattutto a quelli sul comparto automotive. L’indice, per effetto dell’ottavo calo consecutivo, scende sui minimi degli ultimi sei anni e mezzo. Il timore è di un rallentamento dell’economia in Europa e più in generale di quella globale.

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Di Maio: “Lo ius soli non è in agenda di governo”

venerdì, Marzo 22nd, 2019

Angelo Scarano

Il vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, ha escluso che nell’arco di questa legislatura si proceda con lo Ius soli: “Non è nel contratto, né nell’agenda di governo”, ha detto intervenendo alla trasmissione Agorà su Rai3.

Il grillino poi, riferendosi alla cittadinanza che è stato proposto di dare a Rami, protagonista del salvataggio dei bambini dell’autobus di Crema, e a quella degli altri bambini stranieri che erano sul bus, ha aggiunto: “Questi temi vanno affrontati a livello di cittadinanza europea”. Il tutto anche se, nel caso specifico, Di Maio si dice d’accordo sul dare la cittadinanza italiana a Rami.

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Italiani siamo noi

venerdì, Marzo 22nd, 2019

Alessandro Sallusti

Non ci stanno, non c’è verso neppure di fronte a una tentata strage di cinquanta ragazzi.

Per la sinistra, soprattutto quella salottiera, gli immigrati non possono delinquere e se lo fanno in modo plateale diventano «italiani». Così Ousseynou Sy, l’immigrato che ha tentato di bruciare il bus che gli era stato affidato con dentro il suo carico umano, non è un senegalese con cittadinanza italiana ma un italiano casualmente nato altrove, pensando in questo modo di eludere il problema. Se Sy è un «italiano» il caso è chiuso, va archiviato come banale episodio di cronaca nera, per di più a lieto fine e quindi, come ha sostenuto in tv l’ex ministra del Pd Livia Turco «pure da comprendere». È già tanto che non provino ma ci siamo vicini – a ribaltare la realtà e sostenere che un italiano, Ousseynou Sy, ha provato ad abbrustolire figli di immigrati (quali erano la maggior parte dei giovani passeggeri).

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Xi Jinping a Roma, il bilaterale al Quirinale. Mattarella: “Rafforziamo cooperazione tra Italia e Cina”

venerdì, Marzo 22nd, 2019

“Il livello già eccellente della cooperazione tra Italia e Cina sarà confermato e rafforzato durante la visita così gradita del presidente Xi con intese commerciali”. Lo ha detto il Capo dello Stato Sergio Mattarella dopo il faccia a faccia di circa 20 minuti tra il con il suo l’omologo cinese Xi Jinping oggi al Quirinale in visita di Stato. Il bilaterale si è poi allargato alle rispettive delegazioni ufficiali.

“La firma del Memorandum Italia-Cina è un segno dell’attenzione per una cornice ideale per un incremento delle collaborazioni congiunte tra imprese italiane e imprese cinesi”, continua Mattarella. Che precisa: “La Via della Seta è una strada a doppio senso e lungo di essa devono transitare non solo commercio ma talenti, idee, conoscenze e progetti di futuro”.

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Il caos delle licenze che nessuno controlla

venerdì, Marzo 22nd, 2019

Stefano Zurlo

È un po’ come l’angolo morto nello specchietto retrovisore. Non si vede quel che invece c’è.

Nel caso del senegalese dal nome impronunciabile, Ousseynou Sy, una sospensione della patente per guida in stato di ebbrezza e una condanna a un anno, con pena sospesa, per molestie a minori. Non proprio un bel biglietto da visita per l’autista di un pullman carico di ragazzini. Anzi, un paradosso quasi incredibile. E però in queste intercapedini si era infilato Sy, riuscendo ad eludere ogni controllo e le possibili contromisure. Al quartier generale delle Autoguidovie allargano le braccia: «Non sapevamo nulla nè di una cosa nè dell’altra». In effetti storia patria è zeppa di disastri forse evitabili se ci fossero state banche date in grado di dialogare, rapporti meno formali fra diversi soggetti pubblici, meno burocrazia e più velocità nelle vene del Paese.

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Luigi Di Maio annuncia un piano sulla sicurezza: “Non decide Matteo Salvini”

venerdì, Marzo 22nd, 2019

“Bisogna affrontare il tema della sicurezza interna, anche alla luce di quello che è successo nel Milanese”. Intervenendo ad Agorà il ministro dello Sviluppo economico ha annunciato che a breve sarà presentato un programma per la sicurezza di chi vive in Italia. Un concetto, questo, sostenuto dal vicepremier anche in un’intervista a La Stampa: “Credo che l’Italia debba iniziare a dotarsi di una National Security Strategy sul modello Usa. Ci sta lavorando il ministro Trenta, dietro la guida di Palazzo Chigi?”.

Una sfida a Salvini? Di Maio assicura di no: “Siamo al governo e lavoriamo insieme”. Ma in cosa consisterà questo piano per la sicurezza? “In sostanza di un documento di strategia nazionale – spiega Di Maio – la minaccia è cambiata. È più mutevole, ibrida”. Il programma anticipato dal ministro prevede maggiore sorveglianza e un utilizzo maggiore della tecnologia. A chi gli chiede se parlando di questi temi non sia sconfinando nel campo dell’alleato di governo risponde che, dato il suo ruolo di vicepremier, è naturale che si occupi di queste questioni: “Nessuna sconfessione (delle posizioni di Salvini, ndr), è la mia visione”. E ancora: “Conoscendo Salvini immagino sia felice di ricevere proposte concrete e ambiziose”.

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Cosa lascia, a fine ciclo, l’Europa dei tre presidenti

venerdì, Marzo 22nd, 2019

Il Consiglio europeo del 21 e 22 marzo è l’ultimo prima delle elezioni europee, rappresentando così uno snodo tra i due quinquenni euro-istituzionali: il 2014-2019 e il 2019-2024. L’ordine del giorno del Consiglio elenca alcuni temi usuali (crescita,occupazione,clima) oltre alle relazioni esterne e a un tema cruciale in vista delle elezioni: la lotta alla disinformazione per proteggerne l’integrità democratica. Qui cercherò invece di capire quale eredità ci lascia il quinquennio passato attraverso alcune valutazioni espresse da tre “presidenti”: Jean-Claude Juncker, Angela Merkel e Mario Draghi. Due sono presidenti a pieno titolo, mentre Merkel lo è per me de facto del Consiglio Europeo, de iure presieduto invece da Donald Tusk.

La euro-divaricazione tra economia e politica

Lo sfondo della mia riflessione sui tre presidenti è la divaricazione che tra il 2014 e il 2019 si è avuta tra il forte miglioramento della economia e il brutto peggioramento della politica. È vero che già nel 2014 si delineavano movimenti populisti e euro-disfattisti, ma la maggioranza parlamentare del Partito Popolare e dei Socialdemocratici era forte, mentre un personaggio come Nigel Farage appariva più folkloristico che pericoloso. Oggi ci si trova di fronte a due grandi Paesi della Ue che camminano in terre incognite. Da un lato la Brexit frastornata e dall’altro l’Italia incattivita, in entrambi i casi con popoli affascinati da un illusorio sovranismo populista. Purtroppo anche in Germania la leadership di Angela Merkel è indebolita, mentre in Francia Emmanuel Macron da rifondatore dell’Europa sembra ostaggio dei gilet gialli.

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Niente mozzaorecchie, per favore

venerdì, Marzo 22nd, 2019

l Movimento 5 Stelle è nel mezzo del peggiore momento della sua vita politica con alcuni dei suoi membri più rilevanti a Roma accusati di corruzione. Spero che tutta l’opinione pubblica democratica che in questi anni ha criticato i pentastellati per i loro toni da “mozzaorecchie” sappia in questo momento scegliere di non essere a sua volta “mozzaorecchie”, godendo dei guai dei 5 Stelle.

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