Archive for Marzo, 2019

Tav, Conte: “Niente gare, solo attività preliminari”. Ma domani Telt fa partire i bandi

domenica, Marzo 10th, 2019

Il premier Giuseppe Conte scrive una lettera a Telt, la società italo-francese incaricata di realizzare l’opera, invitandola ad “asternersi da qualsiasi ulteriore attività” che possa “produrre ulteriori vincoli giuridici ed economici” per l’Italia riguardo ai bandi di gara.  “Ridiscuteremo l’opera con la Francia e con la commissione Ue”, assicura Conte, che pubblica la missiva sul suo profilo Facebook – ma ovviamente non vogliamo che nel frattempo si perdano i finanziamenti europei già stanziati”.



Tali “inviti” però, secono il premier non sono vincolanti per il governo: “La società Telt mi ha appena risposto confermandomi che i capitolati di gara non partiranno senza l’avallo del mio governo e del governo francese e che, al momento, si limiteranno esclusivamente a svolgere mere attività preliminari, senza alcun impegno per il nostro Stato” afferma ancora Conte. Esiste sempre infatti la clausola di dissolvenza che permette di bloccare i bandi in futuro – come prevista nella lettera spedita da Telt al ministro dei Trasporti Toninelli il 18 dicembre e anticipata oggi da Repubblica – che consente al governo di bloccare l’opera prima dei capitolati.

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L’ira delle imprese che preoccupa la Lega

domenica, Marzo 10th, 2019

di Dario Di Vico

Marzia Casolati è una senatrice leghista eletta a Moncalieri. Ha un negozio di oreficeria e potrebbe passare alla storia come la prima esponente del partito di Matteo Salvini contestata dai suoi colleghi imprenditori. È successo ieri a Torino: Casolati ha promesso a una delegazione di rappresentanti delle categorie produttive che «la Lega vi porterà la Tav» e non solo non è stata creduta ma ha incassato i suoi primi fischi. L’episodio vale come segnale di un ampio malessere e per ora nulla di più ma è chiaro che il rapporto tra la Lega e «il partito del Pil» è sottoposto a continui stress. Tanto che un politico navigato come il forzista Osvaldo Napoli ieri prima ha dichiarato di «essere d’accordo con quegli imprenditori che si dicono pronti a intraprendere un’azione legale contro un esecutivo che compie quotidianamente attentati contro gli interessi nazionali» e poi ha aggiunto maliziosamente che «il presidente Sergio Chiamparino è un uomo nato con la camicia, un governo di facinorosi inconcludenti si sta infatti rivelando il migliore sponsor per la sua rielezione come presidente della Regione».

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Lecce, Grillo contestato da attivisti M5s su Ilva e Tap: “Traditore”

domenica, Marzo 10th, 2019

Beppe Grillo è stato duramente contestato a Lecce da un gruppo di attivisti M5s davanti al teatro Politeama per il “cedimento” da parte del Movimento sul gasdotto Tap e sull’Ilva di Taranto. Nel mirino dei manifestanti è finito anche il ministro per il Sud, Barbara Lezzi. “Grillo ha tradito i valori 5 Stelle”, ha urlato un attivista. Sono state anche bruciate bandiere del M5s, con slogan come “siamo passati dal vaffa-day al vaffa-Grillo”.

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Vaccini, da lunedì a scuola solo con il certificato

domenica, Marzo 10th, 2019

Niente più proroghe sul fronte vaccini e scuola: da lunedì i genitori che non hanno presentato la certificazione originale sulle vaccinazioni dei figli vanno incontro alle sanzioni previste dalla legge Lorenzin, che arrivano fino all’esclusione per nidi e scuole dell’infanzia. Intanto è allo studio un nuovo provvedimento che prevede il cosiddetto “obbligo flessibile”. I presidi: “Negli asili non potranno più entrare bimbi senza certificato”.

Nelle altre scuole, invece, in questi casi è prevista solo una sanzione pecuniaria, e gli alunni potranno entrare lo stesso. Secondo l’Associazione nazionale dei presidi, il problema “è soprattutto nella scuola primaria, dove i non vaccinati potrebbero restare a contatto con gli immunodepressi, i quali non sono tutelati da questo tipo di previsione normativa”. Nel frattempo, in una scuola di Torino sono tornati manifesti No Vax che annunciano un corteo per il 23 marzo “in difesa della libertà di cura e dell’inviolabilità del corpo”.

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Salvini adesso avverte Conte: “Non può fermala, la Tav si fa”

domenica, Marzo 10th, 2019

Luca Romano

Matteo Salvini non molla sulla Tav. Il leader della Lega di fatto rifiuta l’ipotesi che l’opera possa saltare e dopo la tregua siglata da Conte con un rinvio sui bandi (in realtà da lunedì partiranno comunque) lancia la sfida ai Cinque Stelle: “La Tav si farà”.

In un colloquio col Corriere, Salvini mostra il suo piano: “Molto bene, abbiamo una buona notizia. Da oggi sul tavolo c’è la Nuova Tav. Se Luigi Di Maio dice che la situazione si sta risolvendo positivamente — aggiunge il leader leghista —, allora andiamo avanti”. Poi il ministro degli Interni parla di un sondaggio Swg che di fatto sottolinea che i favorevoli alla Tav sono il 58 per cento. “Nella Lega i sì sono al 75%, ma anche tra i 5 Stelle, i contrari sono al 55%, e c’è anche un 21% di loro che dice sì. Nel Nord Ovest non parliamone”. A questo punto aggiusta il tiro e mette nel mirino i Cinque Stelle: “Sull’ipotesi della “mini Tav” anche i 5 Stelle sono favorevoli al 35% e contrari solo al 34%. La Tav per il 70% degli italiani é utile per collegare l’Italia all’Europa, per il 68% crea posti di lavoro e per il 61% abbatte l’inquinamento”.

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Telt e i bandi sulla Tav: che cosa sono. I tempi, le clausole, i rischi per l’Italia

sabato, Marzo 9th, 2019

di Claudio Del Frate

Entro lunedì 11 marzo il consiglio di amministrazione della Telt (la società paritaria italo-francese incaricata di realizzare la Torino Lione) è chiamato a dare il via libera ai bandi per lavori di un valore complessivo di 2,3 miliardi. Il meccanismo del bando prevede una prima fase, della durata di sei mesi, in cui verranno raccolte le manifestazioni di interesse da parte delle imprese che vogliono partecipare alla costruzione dell’alta velocità. Successivamente a questa disamina verranno incaricate le imprese e i lavori partiranno. Secondo alcune interpretazioni giuridiche è possibile fare marcia indietro dopo la prima fase applicando le cosiddette «clausole di dissolvenza» che aprirebbero la strada alla rinuncia definitiva all’opera.

Il rischio di perdere i fondi

Il governo italiano ha inviato una lettera a Telt nelle ultime ore dal contenuto definito «riservato» ma che chiarirà la posizione del governo Conte da portare al cda. Cosa può accadere? I bandi potrebbero essere avviati con la già citata «clausola di dissolvenza»: il che equivale a spostare di sei mesi circa il verdetto finale sulla Tav; sicuramente a dopo il voto per le Europee. La procedura potrebbe essere invece fermata tout court: in questo caso però si farebbe assai concreta la possibilità che l’Italia perda del tutto i finanziamenti della Ue e li debba restituire: 800 milioni circa, 300 dei quali già erogati. Bruxelles dovrà prendere una decisione in questo senso (se cioè mantenere i finanziamenti per la Torino Lione destinati all’Italia) entro il 31 marzo.

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CONFERENZA STAMPA :INNOVAZIONE, SVILUPPO E CAMBIAMENTI FUTURI SCENARI IN VALLAGARINA

sabato, Marzo 9th, 2019

Lunedì 11 marzo

alle ore 11,00 nella sede

della Comunità della Vallagarina

INNOVAZIONE, SVILUPPO E CAMBIAMENTIFUTURI SCENARI IN VALLAGARINA

Agricoltura, meteorologia, innovazioni tecnologiche… come cambierà il territorio della Vallagarina?

Con alcuni esperti la Fondazione Comel, l’Accademia roveretana degli Agiati e la Società del Museo Civico di Rovereto, in collaborazione con la Comunità della Vallagarina e il Comune di Rovereto presenteranno un ciclo di incontri.

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Questi sono i 13 paesi più corrotti in Europa. Italia? Presente!

sabato, Marzo 9th, 2019

Thomas Chenel

  • In generale, le nazioni europee tendono a non avere alti livelli di corruzione rispetto alle nazioni di altre parti del mondo.
  • Sebbene gli stati membri dell’UE godano di livelli relativamente bassi di corruzione, c’è comunque un livello sorprendentemente vario di corruzione da una nazione europea all’altra.
  • L’organizzazione non governativa anti-corruzione Transparency International ha compilato un indice di percezione della corruzione utilizzando 13 sondaggi e valutazioni di esperti per fornire ai paesi “punteggi di corruzione”.

Secondo Transparency International, un’organizzazione non governativa anti-corruzione globale, l’Unione Europea è una delle aree meno corrotte al mondo.

Ma sebbene l’Europa sperimenti bassi livelli di corruzione rispetto al resto del mondo, ci sono ancora margini di miglioramento, oltre a notevoli disparità nei livelli di corruzione da una nazione all’altra.Secondo Transparency International, un’organizzazione non governativa anti-corruzione globale, l’Unione Europea è una delle aree meno corrotte al mondo.

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Il reddito di cittadinanza vale come un part-time al 60%

sabato, Marzo 9th, 2019

MILANO – Il Reddito di cittadinanza paga quanto incassa un dipendente part-time intorno al 60% dell’orario. Il beneficio simbolo del M5s è diventato operativo in settimana con il via alle domande da parte dei potenziali beneficiari. Molto si è dibattutto, e ancora si dibatte, del rischio che disincentivi dalla ricerca di lavoro o addirittura incoraggi l’abbandono da parte dei redditi più bassi.

Ecco perché diventa interessante analizzare il rapporto tra Rdc e reddito da lavoro dipendente, per verificare quanto i due si possano “sostituire”. Verifica ancor più pertinente se si considera che lo stesso decretone, modificato al Senato, ha fissato una soglia al di sopra della quale l’accettazione del lavoro diventa obbligatoria: 858 euro, il 10% in più del livello massimo di sussidio previsto (780 euro per un single a reddito zero in affitto).

CALCOLA IL TUO STIPENDIO GIUSTO

A guidare nell’esercizio sono i dati dell’Osservatorio Jobpricing, che ha messo a confronto il RdC (nella sua versione massima a 780 euro, che equivale a un lordo ipotetico di 10.835 euro annui) con le retribuzioni minime previste dai contratti collettivi di lavoro maggiormente rappresentativi per numero di occupati. L’analisi, spiega Federico Ferri, “dice che il reddito di cittadinanza equivarrebbe a un salario dal lavoro dipendente al livello minimo per un part-time che, a seconda del contratto collettivo, andrebbe dal 58% al 63%”.

REP.IT

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Nanga Parbat, Nardi e Ballard sono morti

sabato, Marzo 9th, 2019

Daniele Nardi e Tom Ballard sono morti sul Nanga Parbat. Quelle due sagome blu e rossa (i colori delle loro giacche a vento) avvistate sullo Sperone Mummery a 5.900 metri sono quelle dei due alpinisti di cui non si avevano notizie dal 24 febbraio scorso. Le ricerche sono quindi terminate, ha comunicato “con grande dolore” l’ambasciatore italiano in Pakistan. 

Le immagini delle sagome erano state carpite dal potente telescopio di un altro grande dell’alpinismo, il basco Alex Txikon, messosi a disposizione con la sua spedizione per portare soccorso ai due alpinisti che avevano provato a salire sulla nona montagna più alta del mondo, in Pakistan. E su quella montagna Nardi e Ballard rimarranno per sempre. Il materiale (effetti personali, attrezzatura e computer portatili) recuperato dal campo base sarà restituito alle famiglie.

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