Archive for Marzo, 2019

Salvini e Di Maio mai così avversari

venerdì, Marzo 8th, 2019

Alle otto di sera in buvette alla Camera sbuca il ministro Danilo Toninelli: “Uno yogurt, grazie”. Poi si guarda intorno, con aria stanca: “Sono venuto qui a rilassarmi un po’”. È l’epilogo di una giornata vissuta al cardiopalma con i venti di crisi di governo che soffiano sempre più forti intorno alla Tav: Matteo Salvini e Luigi Di Maio non sono mai stati così avversari.

Per la prima volta il ministro della Lega arriva a evocare lo show down: “Continuerò a fare il ministro in questa formazione a meno che i ‘no’ non diventino troppi. Vado fino in fondo”, dice in tv all’ora di cena. Mezz’ora prima il capo politico M5s aveva tuonato: “Non sono disponibile a mettere in discussione il ‘no’. Per noi i bandi devono essere sospesi proprio perché stiamo ridiscutendo l’opera, come previsto dal contratto. Abbiamo solo chiesto la sospensione dei bandi per un’opera vecchia di 20 anni, lo abbiamo chiesto perché previsto dal contratto siglato tra M5S e Lega. E cosa fa Salvini? Oltre a forzare una violazione del contratto minaccia pure di far cadere il governo? Se ne assuma le responsabilità di fronte a milioni di italiani”.

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Costi nascosti, offerte poco chiare, diritti violati: sanzioni in arrivo per gli operatori

venerdì, Marzo 8th, 2019

Le offerte di fibra ottica sembrano ancora trarre in inganno gli utenti, per i prezzi e le aspettative di qualità: è il motivo che ha spinto l’Antitrust ad aprire un’indagine su Tim, Wind 3 e Fastweb, minacciando sanzioni fino a 5 milioni di euro per ciascuno. In questi stessi giorni, l’altra autorità competente, l’Agcom, si prepara a un giro di vite sui costi di recesso e cambio operatore, su cui gli operatori non sembrano ancora rispettare la normativa (che richiedeva tagli e modifiche importanti).  Non solo: Agcom comincia la vigilanza anche sull’applicazione da parte degli operatori dei nuovi bollini sulle offerte, con i quali l’utente potrà capire se si tratta di una connessione fibra pura (fino alla casa, fino a 1 Gigabit), fibra-rame (Vdsl 2 fino a 200 Mbps) o fibra-wireless (fixed wireless access). La confusione più facile è tra la prima e la seconda tipologia di connessioni (che spesso sono relative a offerte con gli stessi prezzi e lo stesso nome).

E non è ancora finita: Agcom nelle prossime settimane dovrebbe anche intervenire sull’inadempienza di alcuni operatori alle norme modem libero (Vodafone e Fastweb non permettono ancora chiamate VoIP con modem di marche diverse).

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8 marzo, l’Italia delle donne scende in piazza e sciopera

venerdì, Marzo 8th, 2019

ROMA. Sarà uno sciopero con tante motivazioni, ma alla base di tutto c’è la discriminazione di genere. Oggi, 8 marzo, i lavoratori scendono in piazza contro la violenza sulle donne e i femminicidi, contro le molestie nei luoghi di lavoro, contro la precarietà e la privatizzazione del welfare, contro l’obiezione di coscienza nei servizi sanitari pubblici, a difesa della legge 194, per il potenziamento della rete nazionale dei consultori, contro il disegno di legge pillon su separazione ed affido, per il diritto a servizi pubblici gratuiti e accessibili, al reddito universale e incondizionato, alla casa, al lavoro, alla parità salariale, all’educazione scolastica, alla libertà di movimento, per il riconoscimento e il finanziamento dei centri antiviolenza ed il sostegno economico per le donne che denunciano la violenze, per le politiche di sostegno alla maternità e paternità condivisa.

Mentre le manifestazioni del 2018 furono segnate dalla campagna contro gli abusi sessuali #MeToo, la parola chiave del 2019 è #BalanceforBetter, un hashtag per dire: “Agisci a favore dell’uguaglianza” “con un’azione collettiva”, perché “non è una questione femminile” ma “essenziale perché le economie e le aziende prosperino”. Un invito all’azione per velocizzare l’uguaglianza di genere in politica, affari, media e in ogni ambito sociale.

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Lega-5 Stelle, i peccati originali di un’alleanza tra forze diverse

venerdì, Marzo 8th, 2019

di Francesco Verderami

Lanciati a tutta velocità verso l’orlo del precipizio, per mesi Di Maio e Salvini si sono sfidati sulla Tav a chi avrebbe frenato per ultimo. Contando sul fatto di non aver rivali, immaginavano di proseguire così fino alle Europee per dividersi i consensi, perpetuando la logica del rinvio come forma di mediazione nel governo. Il quadro politico è però mutato e la competizione sembra coglierli impreparati a gestire oggi l’ennesimo conflitto. L’idea di drammatizzare il muro contro muro servì nei giorni della Finanziaria per giungere a un compromesso di necessità sui «numerini», ma sulla Tav Conte ha smesso i panni del «mediatore», operando una scelta di campo grillina. E adesso a Salvini, pressato a sinistra da Zingaretti e a destra da Berlusconi, tocca dare risposta al suo elettorato di riferimento.

Finora il leader della Lega è parso il vero dominus della coalizione gialloverde. Ce n’è la prova, oltre che nelle percentuali dei sondaggi, anche e soprattutto nella sfera degli affari di potere, nelle scelte delle nomine: è una condizione che gli ha consentito di svolgere il ruolo di premier dalla poltrona del Viminale. Ma così il rapporto con Di Maio si è sbilanciato, ed è emerso il peccato originale di un’alleanza tra forze diverse che hanno usato il «contratto» come alibi per non mostrare l’incapacità di arrivare a una sintesi. Basta osservare i banchi del governo in Parlamento, dove quotidianamente i rappresentanti di M5S e della Lega si danno il cambio a seconda dei provvedimenti in esame, per avere la testimonianza plastica del distacco.

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Manuel Bortuzzo torna in piscina a 32 giorni dal ferimento: “Oggi in acqua, unʼemozione bellissima”

venerdì, Marzo 8th, 2019

A 32 giorni dal ferimento, il nuotatore Manuel Bortuzzo, rimasto paralizzato dopo essere stato colpito da un proiettile davanti a un pub di Roma, torna in acqua, nella piscina dell’istituto Santa Lucia dove è stato trasferito dall’ospedale San Camillo il 18 febbraio. Questa volta non per gareggiare ma per la riabilitazione. “Ciao ragazzi, finalmente sono tornato in vasca oggi, un’emozione bellissima”, dichiara il ragazzo tramite un video postato sui social.

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Giornata della donna: la storia dell’8 marzo

venerdì, Marzo 8th, 2019

L’8 marzo, data in cui si celebra la Giornata Internazionale della Donna, è come ogni anno l’occasione per focalizzare lo sguardo sui temi legati all’universo femminile, sulle molteplici conquiste sociali e politiche conseguite in materia di pari opportunità, ma anche sulle zone d’ombra, su discriminazione e violenze con cui le donne di tutto il mondo continuano a dover fare i conti. Perché molto è stato fatto, ma il cammino verso una società più giusta ed equa nei confronti dell’universo femminile è ancora lungo e irto di ostacoli.

LA DATA – La data dell’8 marzo è stata scelta in occasione della Seconda conferenza delle donne comuniste, svoltasi a Mosca nel 1921: in questa occasione fu proposta e approvata l’istituzione di un’unica giornata per le celebrazioni, dato che fino a quel momento queste avvenivano nei diversi Paesi in date differenti. Le ragioni per cui l’8 marzo è stato scelto come giorno da dedicare alle donne sono numerose: la conferenza moscovita fece esplicito riferimento a una manifestazione contro lo zarismo da parte delle donne di San Pietroburgo nel 1917, in cui le donne manifestarono per ottenere “il pane e la pace”; pochi giorni dopo lo zar abdicò e la data è rimasta nei libri di storia ad indicare l’inizio della Rivoluzione di Febbraio.

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Salvini: “Nel contratto cʼè la revisione della Tav, ma lʼopera va fatta”

venerdì, Marzo 8th, 2019

La costruzione della Tav “non va fermata”, e “rinviare a dopo le elezioni europee non cambia molto”. A ribadirlo è il leader della Lega e vicepremier, Matteo Salvini, che spiega come nel contratto “c’è la revisione dell’opera, che è giusta”, ma “non si può fermarla, e conto che il buon senso prevalga”, E in ogni caso “la Lega non voterà mai nessun provvedimento per bloccare un’opera pubblica importante”.

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Salvini: «La Tav si farà, vado fino in fondo». Di Maio: «Irresponsabile»

venerdì, Marzo 8th, 2019

di Marco Cremonesi

«Io non cambio idea. Se fosse necessario un qualunque atto formale per allungare i tempi, i ministri della Lega non lo voterebbero mai. Assolutamente mai». Matteo Salvini sta per concludere la sua giornata infinita: è appena uscito dal Consiglio dei ministri e Paolo Del Debbio lo attende come ospite su Rete4. Salvini ostenta indifferenza per ciò che i leghisti chiamano «l’essersi messo la maglietta a 5 Stelle» da parte del presidente del Consiglio. Se le parole del premier lo hanno irritato, lui di certo non lo dice: «Ma no, lui ha questa sensibilità La stessa di Luigi Di Maio, di Danilo Toninelli… Ne prendo atto. Ma io ho la mia. E appunto, non cambio idea». Ma si aspettava il discorso così esplicito da parte di Conte? «Sì, mi aveva avvisato…». E infatti, i governatori leghisti Attilio Fontana e Luca Zaia, a Roma per parlare di autonomie, si sono incaricati della prima risposta con una tempestività cronometrica. Quattro minuti dopo che il premier Conte inizia a parlare, arriva una nota loro firma: «Impensabile bloccare i bandi». Parole che Di Maio non prende bene: «Oltre a forzare una violazione del contratto minaccia pure di far cadere il governo? Se ne assuma le responsabilità di fronte a milioni di italiani. Io questo lo considero un comportamento irresponsabile».

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8 marzo, scatta lo sciopero generale nazionale: trasporti pubblici a rischio

venerdì, Marzo 8th, 2019

E’ un 8 marzo di lotta per reclamare diritti, “uno sciopero generale femminista” quello che vede le tante piazze italiane, ma anche in altri 60 paesi, colorarsi di rosa. La Confederazione unitaria di base e l’Unione sindacale di base hanno proclamato uno sciopero generale nazionale di 24 ore che riguarda tutte le categorie pubbliche e private di lavoratori. L’obiettivo è quello di rivendicare più diritti e più uguaglianza per le donne. Si prevedono ripercussioni nei servizi pubblici, in particolare nei trasporti.

Le rivendicazioni – In una nota, Usb e Cub hanno elencato tutte le rivendicazioni dello sciopero generale: “La violenza maschile sulle donne, le discriminazioni di genere, contro la precarietà e la privatizzazione del Welfare, il diritto ai servizi pubblici gratuiti e accessibili, al reddito universale e incondizionato, alla casa, al lavoro, alla parità salariale, all’educazione scolastica, alla libertà di movimento, per le politiche di sostegno alla maternità e paternità condivisa”.

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Il medico e le donne di Matteo

giovedì, Marzo 7th, 2019

Alessandro Sallusti

Che sta succedendo a Matteo Salvini? Capisco la frenesia di voler allargare ancor di più il consenso addentrandosi, per conquistare qualche voto in più, in terreni storicamente nemici, ma occhio a non perdere di vista i propri natali, o almeno quelli della Lega.

Che non sono né il variegato mondo femminista post sessantottino e neppure i negazionisti scientifici, mix di ignoranti e stregoni assai pericolosi per la salute pubblica. Diciamo ciò perché ieri, in un colpo solo, il ministro degli Interni, prima ha redarguito i suoi di Crotone che per la festa dell’8 marzo hanno stampato un manifesto che esalta il ruolo della donna come madre e regina della casa, poi non si capisce a che titolo ha chiesto alla ministra della Salute di ammettere nelle scuole i bimbi non vaccinati.

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