Archive for Marzo, 2019

Tav, lo scontro finale. E la Francia lancia l’ultimatum: “Italia rispetti gli impegni”

giovedì, Marzo 7th, 2019

Bartolo Dall’Orto

Il governo traballa, Lega e M5S non trovano l’accordo e intanto la Francia prova a fare pressione.

La decisione sull’alta velocità dovrebbe arrivare entro domani, ma il vertice notturno di ieri sera tra Conte, Di Maio e Toninelli non ha prodotto alcun risultato. E così da Parigi arriva un monito che sa di ultimatum.

A segnare la linea è il ministro dei Trasporti francese, Elisabeth Borne. Le sue dichiarazioni sono un “richiamo” all’Italia agli impegni presi sulla Tav. “Un tunnel non lo possiamo fare da soli, confido che domani l’Italia dirà di sì, e rispetterà il trattato internazionale che abbiamo firmato insieme”, ha detto in un’intervista con Cnews. “È un progetto molto importante: tra l’Italia e la Francia solo l’8 per cento delle merci è su ferrovia, tra l’Italia e la Svizzera è del 70 per cento. L’obiettivo del tunnel è permettere di sviluppare il trasporto ferroviario. Questo vuol dire meno camion sulle Alpi, un traguardo che attendono in tanti”.

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“Per Sallusti ingiusta detenzione”. E Strasburgo condanna l’Italia

giovedì, Marzo 7th, 2019

Clarissa Gigante

Il direttore de ilGiornale Alessandro Sallusti non doveva essere arrestato per diffamazione e in quel caso da parte delle toghe c’è stata un’ingerenza nella libertà di espressione.

A stabilrlo ora è la Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) di Strasburgo che ha condannato l’Italia al risarcimento per “ingiusta detenzione” e per aver violato l’articolo 10 della convenzione europea dei diritti dell’uomo.

A Sallusti venne notificato l’ordine di arresti domiciliari il 26 novembre del 2012 dopo una condanna definitva per diffamazione e omesso controllo presentata contro di lui dal giudice Giuseppe Cocilovo. Il sabato successivo – il primo dicembre – gli agenti entrarono nella sede del quotidiano in via Gaetano Negri 4 per dare seguito alla misura, interrompendo la riunione di redazione del mattino e portando il direttore ai domiciliari (da cui poi “evase” simbolicamente). Poi, il 22 dicembre dello stesso anno, l’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano commutò la pena detentiva in un’ammenda, invitando il Parlamento a modificare le norme e le pene che regolano la diffamazione.

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Matteo Renzi sul Corriere: “Leale con Zingaretti, il mio No ha distrutto M5S”

giovedì, Marzo 7th, 2019

Matteo Renzi resta nel Pd e promette lealtà al nuovo segretario Nicola Zingaretti. Osserva che Matteo Salvini “sta iniziando a saturare”, come sa bene “i cicli politici sono sempre più veloci”. Rivendica il merito di aver “distrutto i 5 stelle” con il suo No all’alleanza di Governo. Parla dell’arresto dei genitori come del “dolore più grande”. L’ex premier ed ex segretario dem, oggi senatore del Pd, parla in un’intervista al Corriere della Sera del presente e del futuro. A cominciare proprio dal Partito Democratico:

“Onore per chi ha vinto, rispetto per il voto. Vivo come una liberazione il fatto che ci sia un nuovo segretario. Tocca ad altri. Noi daremo una mano in modo leale e trasparente”… “Sono stato leale con Bersani; perché non dovrei esserlo con Zingaretti? Le scissioni noi non le abbiamo fatte; le abbiamo subìte”.

A Matteo Renzi si ricorda spesso di essere passato dal 40% al 18% in pochi mesi.

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Tav, Governo in analisi

giovedì, Marzo 7th, 2019

Solo in Italia può accadere che, a pochi giorni dalla presentazione dei bandi di una grande opera, il Governo si chiude in conclave praticamente per 72 ore. Da stasera – e va avanti fino a notte fonda, anche alla presenza di “tecnici” – per poi comunicare la decisione finale entro venerdì. Un “conclave” a palazzo Chigi, avvolto da una nube di incertezza e tensione, dopo mesi di allegra spensieratezza dichiaratoria sulla Tav, in cui è in discussione non solo il “come”, ma il “se” realizzare l’opera prevista e avviata secondo un trattato internazionale, a suo tempo votato dal Parlamento.

È l’immagine di un paese ciarliero e irresponsabile, dove tutto si può si fare, perché alla fine tutto s’aggiusta. Che fa dell’incertezza regola perché, giova ricordare, la Tav è già iniziata, non è all’anno zero, come previsto da un trattato internazionale vigente e votato dal Parlamento, la cui cancellazione o modifica passa per un altro voto del Parlamento e anche per il pagamento di penali.

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Banche in attesa dei finanziamenti agevolati di Draghi: 720 miliardi in scadenza

giovedì, Marzo 7th, 2019

di RAFFAELE RICCIARDI

MILANO – I radar degli investitori si puntano su Francoforte, in attesa di carpire da Mario Draghi una serie di indicazioni sulle prossime mosse della Bce. Dopo la riunione di giovedì prossimo, il governatore annuncerà le nuove stime dello staff di economisti della Banca centrale europea e – visto che le previsioni su questo aspetto non sono rosee – darà qualche segnale sulla politica dei tassi. La carta che tutti si aspettano è una riedizione delle Tltro, le Targeted longer-term refinancing operations effettuate nel 2014 e poi nel 2016: assegnazioni di liquidità a condizioni favorevoli per le banche, vincolate però a redistribuirle in prestiti all’economia reale.

Stime di crescita al ribasso

Secondo gli economisti di Hsbc, Fabio Balboni e Simon Wells, la Bce dovrebbe rivedere la crescita di quest’anno abbassandola sensibilmente da 1,7 a 1,2% nell’Eurozona. Prevista anche una lieve sforbiciata da 1,7 a 1,6% per il prossimo anno e la conferma dell’1,5% per il 2021. Anche la traiettoria dei prezzi è vista in calo, con l’inflazione rivista da 1,6 a 1,3% quest’anno a causa di quotazioni del petrolio meno vivaci. Pallide anche le prospettive sull’inflazione “core”, quella calcolata al netto delle componenti volatili quali i prezzi energetici.

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Otto marzo, scioperi in vista: a rischio trasporto locale, sanità e scuola

giovedì, Marzo 7th, 2019

MILANO – Possibili disagi in vista per la giornata dell’8 marzo, durante la quale sono previste agitazioni da parte delle sigle sindacali autonome. Lo sciopero generale è stato proclamato da Slai Cobas, Cobas, Adl Cobas, Si Cobas, Cobas del Lavoro Privato, Usb (per il trasporto ferroviario dalle ore 00.00 alle ore 21.00), Usi (per le Ferrovie dalle ore 00.00 alle ore 21.00, per i vigili del fuoco dalle ore 08.00 alle ore 14.00), Cobas-Comitati di Base della Scuola, Anief per la scuola, Sgb, Cub (per il trasporto viaggiatori e merci dalle ore 00.00 fino alle ore 21.00). Tra i motivi della protesta, l’adesione all’appello del movimento Non Una Di Meno, l’opposizione alla violenza maschile sulle donne e alla violenza di genere, nonchè contro le politiche “reazionarie, razziste e xenofobe dell’attuale governo”.

Tra le società coinvolte rientra il Gruppo Fs Italiane, i cu dipendenti potrebbero aderire ad uno sciopero generale, da mezzanotte alle 21 di venerdì 8 marzo 2019. Nei giorni scorse, Ferrovie dello Stato Italiane ha spiegato che lo sciopero è stato indetto da Slai Cobas, Usi, Cobas, Usb, Usi-Ait, Cub, Sgb.

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Pallotta, il patron giallorosso: “Ci hanno derubato. Sono stufo di questo schifo”

giovedì, Marzo 7th, 2019

Guglielmo Buccheri inviato a Porto

La Roma esce da una coppa, la Champions, che l’anno scorso l’ha portata ad un passo dalla finale: nera, nerissima è la notte di Porto e non solo per il verdetto del campo che manda ai quarti la squadra dell’ex laziale Sergio Conceicao. C’è di più dentro alla sconfitta arrivata su calcio di rigore ad un niente dai rigori dopo i tempi supplementari: la Var pesca una leggera trattenuta di Florenzi su Fernando e chiede all’arbitro turco Cakir di verificare. Risultato? Telles va sul dischetto ed il Porto brinda al definitivo 3 a 1.

LEGGI ANCHE – Rabbia Roma, giallorossi eliminati in Champions ai supplementari (Guglielmo Buccheri) Difenditi dalle fake news, sostieni il giornalismo di qualità

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Il volantino choc della Lega: “La donna stia in famiglia”

giovedì, Marzo 7th, 2019

FRANCESCA PACI crotone

D’accordo, alla fine è intervenuto il ministro dell’interno Salvini spiegando di lavorare per la parità dei diritti di mamme e papà, di non essere a conoscenza dell’iniziativa del suo luogotenente in Calabria e di non condividerne «alcuni passaggi». Ma l’impressione è che nell’Italia ormai libera dal politicamente corretto quel volantino con cui il segretario della Lega crotonese Giancarlo Cerrelli voleva celebrare l’8 marzo additando come nemico della donna «chi contrasta culturalmente il suo ruolo naturale volto alla promozione e al sostegno della vita e della famiglia» non scandalizzi del tutto la popolazione. Alcuni passaggi, appunto.

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Dopo il PdR non c’è il PdZ ma il Pd

giovedì, Marzo 7th, 2019

di ILVO DIAMANTI

È presto per valutare cosa cambierà nel Pd dopo le primarie. Ci vorrà tempo perché Nicola Zingaretti possa imprimere un segno riconoscibile al partito. Tuttavia, non è certo che lo voglia fare. Peraltro, anche questo sarebbe un modo per marcare la distanza rispetto al passato recente.

Perché Zingaretti eredita un partito fortemente personalizzato, per non dire “personale”. È il primo vero leader del Pd dopo Renzi. Maurizio Martina, in fondo, aveva utilizzato la propria “identità mite” per guidare il partito senza fratture, rispetto al Partito di Renzi. Il PdR.  Però, è difficile che Zingaretti possa – e voglia – fare lo stesso. Non gli conviene. È lo stesso risultato elettorale di un anno fa a imporgli di cambiare. Di svoltare. L’insuccesso del 2018, il crollo elettorale del Pd, sceso al 18%, è, infatti, conseguenza della personalizzazione del partito.

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Reddito Cittadinanza. Da Milano a Bari, volti e storie di chi ha bisogno d’aiuto

giovedì, Marzo 7th, 2019

Tante donne e uomini di mezza età senza lavoro, ma anche giovanissimi e anziani. Qualcuno dorme per strada, tutti fanno fatica a pagare l’affitto, le bollette, la spesa. C’è la madre sola che cerca una soluzione per la figlia ricercatrice a carico e la laureata in biologia disoccupata anni, la giovane donna che campa a stento da sempre a lavoretti, l’operaio edile con la ditta che ha chiuso, l’immigrato criminolgo e il pensionato con la minima che mantiene moglie e due figli disoccupati.

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