Archive for Marzo, 2019

Quota 100, ad aprile pagate 25 mila pensioni

giovedì, Marzo 21st, 2019

di Enrico Marro

Sono circa 25 mila le pensioni con «quota 100» già liquidate dall’Inps e che verranno messe in pagamento ad aprile. Altrettante domande sono in lavorazione con decorrenza aprile, anche se i titolari prenderanno il primo assegno a maggio (ma con gli arretrati del mese precedente). In tutto, insomma, sono quasi 50mila le pensioni con «quota 100» che partiranno subito, su circa 100 mila domande presentate finora, alle quali si aggiungono quelle provenienti dal personale della scuola, che sono intorno a 45mila, e seguono un percorso diverso (le prime pensioni verranno pagate a settembre). Questi dati sono stati forniti ieri dalla direttrice generale dell’Inps, Gabriella Di Michele, a margine della conferenza stampa per illustrare le Linee guida dell’Inps per le persone affette da sindrome di Williams, malattia genetica che colpisce un nato ogni 10mila e per la quale non sarà più necessaria la visita di richiamo una volta concesso l’assegno di accompagnamento. Alla conferenza stampa ha voluto partecipare il neo commissario straordinario dell’Inps, Pasquale Tridico, per sottolineare, con questa sua prima uscita pubblica, la volontà di «partire dagli ultimi, perché l’istituto non si occupa solo di previdenza ma anche di assistenza sociale». Tridico e Di Michele hanno anche detto che l’Inps ha necessità di assumere 8-900 medici legali. L’ultimo concorso si è svolto trent’anni fa e oggi all’Inps sono rimasti non più di 450 medici, per lo più in età avanzata. Per svolgere i compiti di accertamento delle invalidità l’istituto è quindi costretto a servirsi di circa 1.100 medici privati convenzionati più un altro migliaio per le visite fiscali di controllo.

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Governo, la Lega va all’incasso a spese del M5S

giovedì, Marzo 21st, 2019

di Massimo Franco

Governo, la Lega va all’incasso a spese del M5S

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Il saldo politico del caso Diciotti è nettamente sbilanciato a favore di Matteo Salvini, rispetto a Luigi Di Maio. Il capo della Lega è uscito indenne dalla discussione parlamentare sull’autorizzazione a procedere contro di lui per il sequestro dei migranti della nave. Il vicepremier dei Cinque Stelle, invece, ha potuto dimostrare di tenere in mano i gruppi parlamentari, docili nel dire «no» al processo a Salvini. Ma ha dovuto anche fronteggiare i primi contraccolpi della bufera giudiziaria che ha colpito i Cinque Stelle in Campidoglio. A far pesare la bilancia dalla parte di Salvini è stata anche la decisione presa ieri dalla magistratura siciliana: indagine sul capitano della «Mare Jonio», l’altra imbarcazione che dopo il sequestro della Guardia di Finanza ha fatto sbarcare quarantanove passeggeri; di fatto, quello che chiedeva il Carroccio. Così è passato in secondo piano il fatto che il ministro dell’Interno e vicepremier si sia sottratto al processo. A tenere banco è stato l’appoggio in Senato, ricevuto dai Cinque Stelle e dal premier Giuseppe Conte.

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Tor di Valle: famo sto carcere

giovedì, Marzo 21st, 2019

di Gianfrancesco Turano

Il primo commento sull’arresto di Marcello De Vito, presidente del consiglio comunale di Roma che avrebbe smazzettato per favorire lo stadio della Roma, non riguarda la pretesa di onestà (Honestah!1!) dei grillini. Solo un ebete può pensare che una sigla cambi l’antropologia e l’etologia italica rispetto alla cosa pubblica.

Nelle questioni di amministrazione politica l’italiano non è ladro, è cleptomane e dovrebbe godere dell’infermità mentale parziale o completa. Più che lo slogan tottiano “famo sto stadio”, bisognerebbe dire “famo sto carcere”, magari proprio a Tor di Valle.

Ma l’importanza dell’operazione “Congiunzione astrale” sembra altrove.

Fin dall’arresto di Luca Parnasi, questa specie di punching ball preso in mezzo fra interessi di banche (Unicredit), hedge-funder Usa assatanati di plusvalenze immobiliari (Pallotta) e presunti moralizzatori a cinque stelle (Raggi & co), la Procura di Roma aveva affermato con chiarezza che il progetto dello stadio non era a rischio e che il club non c’entrava nulla con l’inchiesta.

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Caso Diciotti e arresto De Vito, la soumission M5s a Salvini

giovedì, Marzo 21st, 2019

Dicono tutto “i volti dell’onestà” tirati, le parole imbarazzate, la logica che si fa intermittente, nel grande cortocircuito politico-morale tra lo scudo concesso a Salvini, in nome della ragion di governo, e l’espulsione di Marcello De Vito, perché “quel che conta è la reazione”, nell’ansia di urlare che la “diversità” non si è persa nelle manette scattate all’alba su un uomo forte del Movimento a Roma. E che, in questo caso, vale quella fiducia nella magistratura che sulla Diciotti invece non vale.

La sintesi, in questo giorno della vergogna per i Cinque Stelle, è in poche istantanee. A metà mattinata, ecco il povero Nicola Morra che attraversa la Sala Garibaldi al Senato, uno dei pochi cinque stelle che sfida l’imbarazzo, forse perché, da quelle parti, è un po’ una Cassandra inascoltata. Ma su questo torneremo tra un po’, sul suo “io l’avevo detto”. In Aula ha appena finito di parlare Michele Giarrusso. Proverbiale la sua prosa da azzeccacarbugli meridionale, pomposa, roboante, eccessiva come il gesto delle manette che, qualche tempo fa, riservò ai senatori del Pd, quando i genitori di Renzi finirono ai domiciliari: “Nessuno può dubitare – dice con enfasi – che il cuore della democrazia si sta confrontando con se stessa e con i propri limiti. Il Movimento voterà no con orgoglio”.

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Scuolabus sequestrato nel Milanese: sfiorata la prima strage terroristica di bambini

giovedì, Marzo 21st, 2019

Non è mai facile pensare a cosa sarebbe stato, quando le cose finiscono bene. Ma non ci vuole molta immaginazione a capire, persino per il più distratto di noi, quello che abbiamo sfiorato oggi su un’ autostrada nei dintorni di Milano: il pianto dei ragazzini, le loro urla di paura mentre scappavano, i genitori trafelati, l’eroismo di questa nuovissima generazione che usa il telefono come un secondo cervello per salvarsi. Immagini e parole che resteranno piantate nel ricordo di tutti, i bambini ammanettati ostaggio di un autista che avrebbe dovuto proteggerli, la tanica di benzina, l’assalto dei carabinieri a quel fortino chiuso, i soccorsi, e le fiamme finali. E no, non si trattava di Siria, Afghanistan, Nigeria, Yemen. Era la tranquilla fascia urbana lombarda, attraversata ogni giorno da decine di auto con a bordo gente che va al lavoro, e che ogni giorno ci va solo dopo aver lasciato i propri figli nelle mani rassicuranti di un uomo che guida un pulmino. Un pulmino, simbolo di infanzia, sicurezza, scuola, protezione. Lo stesso pulmino divenuto un’arma di guerra, e potenzialmente di morte.

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“Spìcciati”, i ramini per il rilancio dell’Italia: così si possono distribuire 200 milioni ai progetti dei giovani

giovedì, Marzo 21st, 2019

MILANO – Per molti consumatori sono un “fastidio” che appesantisce le tasche quando un cassiere dispettoso decide di dare il resto attingendo dai cassettini dei ramini. Le monete da 1 e 2 centesimi sono una rara specie di conio in via di estinzione, tanto che ormai i pagamenti in contanti vengono arrotondati ai 5 cent. Ma il processo di addio alle piccole monete sarà assai lungo: in giro ce ne sono 7 miliardi.

Il loro valore permetterebbe di comprare un top player del campionato. Oppure, hanno pensato all’Associazione Start Italy, si potrebbero utilizzare per finanziare progetti innovativi dei giovani e creare posti di lavoro. Se si potessero raccoglier tutte insieme e destinare a tale scopo, includendo anche il taglio da 5 centesimi che viene ancora coniato, i ramini costituirebbero un potere di fuoco da quasi 200 milioni di euro. Non male, in periodi di crisi economica e con le difficoltà a reperire le risorse per stimolare il rilancio.

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Castelvetrano, scoperta una superloggia segreta. Ai domiciliari l’ex deputato Cascio, rivelò l’indagine

giovedì, Marzo 21st, 2019

dal nostro inviato SALVO PALAZZOLO

Castelvetrano, la città dei misteri. Non solo attorno al superlatitante Matteo Messina Denaro. Ora, salta fuori pure una superloggia segreta formata da massoni, politici e professionisti che riusciva ad orientare le scelte del Comune, ma anche nomine e finanziamenti a livello regionale. Una loggia in grado di ottenere persino notizie riservate sulle indagini in corso della magistratura. Questa notte, 27 persone sono state arrestate dai carabinieri del nucleo Investigativo di Trapani, altre dieci sono indagate a piede libero: a capo del gruppo ci sarebbe stato l’ex deputato regionale di Forza Italia Giovanni Lo Sciuto; dell’associazione segreta avrebbe fatto parte anche l’ex sindaco di Castelvetrano, Felice Errante, finito ai domiciliari. Stessa misura cautelare per l’ex deputato di Forza Italia Francesco Cascio, accusato di aver favorito il gruppo di Lo Sciuto: avrebbe rivelato l’esistenza delle intercettazioni di Trapani, dopo averlo saputo – questa l’accusa – dall’allora segretario del ministro dell’Interno Angelino Alfano, Giovannantonio Macchiarola, che è indagato per rivelazione di notizie riservate, sarà interrogato domani.

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L’appello del Movimento Europeo: “Dieci priorità per un’Europa unita, democratica e solidale”

giovedì, Marzo 21st, 2019

Un appello per una Costituzione Europea, un decalogo per il futuro dell’Unione già condiviso da centinaia di persone: accademici, associazioni, militanti europeisti e qualche politico. Una risposta al manifesto di Emmanuel Macron, contenuto nella sua lettera ai cittadini europei.

Dieci punti per delineare cosa sarà l’Europa: una politica dell’accoglienza che rispetti i diritti e una politica industriale che rispetti l’ambiente; ma anche una politica estera e di difesa comune, da affiancare alla lotta alla povertà e alle disuguaglianze; fino all’idea di una cittadinanza europea.

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Cdm: Ok a sblocca-cantieri. Election day 26 maggio europee-amministrative. Castelli e Garavaglia viceministri dell’Economia

giovedì, Marzo 21st, 2019

di ALBERTO CUSTODERO e SILVIO BUZZANCA

l Consiglio dei ministri approva il decreto sblocca cantieri. Ma con la solita clausola, stavolta più che mai intrisa di significato politico, di “salvo intese”. Che vuol dire che tanto, molto, è ancora da definire e che l’intesa politica fra grillini e leghisti sul provvedimento non c’è ancora. Anche perché il solito e atteso vertice a tre fra Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, quello da cui escono gli acrobatici accordi che tengono in piedi maggioranza e governo, non c’è stato. E dunque i leghisti annunciano già: “Non hanno inserito nulla di quanto avevamo chiesto. Noi alla Camera  travolgeremo il testo”. 

In un lungo comunicato Palazzo Chigi annuncia fra l’altro di aver ‘promosso’ a viceministri dell’Economia Laura Castelli e Massimo Garavaglia. E di aver avallato la legge della Regione Veneto di due mesi fa che ha istituito il 9 ottobre quale “Giornata in ricordo della tragedia del Vajont”. Tra le curiosità, è passata la legge della Regione Campania che prevede “il recupero, il reimpiego e la donazione ai fini del riutilizzo di medicinali inutilizzati in corso di validità”.

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Milano, autista blocca bus di studenti e appicca il fuoco: accusa di strage e terrorismo. “Gesto premeditato per i migranti morti”

giovedì, Marzo 21st, 2019

di ORIANA LISO, MASSIMO PISA e FRANCO VANNI

Ha dirottato lo scuolabus che stava guidando, con due classi di 51 studenti di seconda media a bordo, tenendoli per 40 minuti sotto sequestro con la minaccia di uccidere tutti. Adesso Ousseynou Sy è accusato di sequestro di persona e strage con l’aggravante della finalità terroristica. “Un gesto premeditato: voleva che tutti sapessero e voleva sollevare la questione della strage dei migranti nel Mediterraneo”, spiegano adesso i procuratori che si occupano del caso, aggiungendo che “l’uomo era un lupo solitario, senza legami con l’Isis”. Ma è una strage quella che si è evitata a San Donato Milanese: “Soltanto grazie al coraggio e alla professionalità dei carabinieri un giorno che si sarebbe ricordato per decenni è finito bene: hanno compiuto un’operazione che vediamo nei film con le squadre speciali”. Ed è in procura, in una pausa dell’interrogatorio di Ousseynou Sy, che è stato ricostruito l’accaduto.

Milano, autista blocca bus di studenti e appicca il fuoco: accusa di strage e terrorismo. "Gesto premeditato per i migranti morti"
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