Archive for Marzo, 2019

”Attenti al 5G, ci possono controllare”

martedì, Marzo 19th, 2019

di TOMMASO STRAMBI

Roma, 19 marzo 2019 – “Il vero valore, la miniera d’oro è il dato. Se uno ha chiaro questo non c’è dubbio che non possiamo dare le chiavi di casa a chiunque”. Andrea Farina, presidente e amministratore delegato di Itway Spa, da lui fondata nel 1996 e riconosciuta una delle aziende più innovative europee nel settore dell’Information Technology, è cauto quando si parla di aprire le porte (e il termine non è usato a caso) ad aziende controllate da paesi estranei al Patto Atlantico. Ma partiamo dall’inizio.

Dottor Farina, che cos’è il 5G?
“È il successore del 4G, una rete ad alta velocità che arriva nell’ordine di 100 megabit al secondo, mentre il 5G garantisce una velocità di 1 gigabit al secondo. È, dunque, la tecnologia più veloce che può essere offerta”.

E questo non servirà soltanto per scaricare musica o film sui propri device?
“Certamente. Non è la fibra ottica. La fruibilità sarà sempre maggiore. Non ci sarà necessità di ponti radio. È d’importanza strategica, consentirà l’integrazione con i satelliti. Ci porterà nell’era dell’internet delle cose. Pensiamo a tutta l’area dell’automotive: strade più intelligenti per poi poter arrivare in futuro alla guida autonoma. Oppure all’uso di applicazioni che richiedono trasmissione di dati ad altissima velocità in caso di disastri naturali”.

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Scintille sullo Sbloccacantieri

martedì, Marzo 19th, 2019

Mancano pochi minuti al vertice tecnico sul decreto sblocca-cantieri convocato in serata da Giuseppe Conte a palazzo Chigi quando tra i 5 stelle e la Lega scoppia la prima scintilla. Tra le pieghe del provvedimento spunta un condono voluto dal Carroccio: la denuncia e la contemporanea opposizione è dei pentastellati. La scintilla è così potente da innestare una reazione a catena che manda il testo in tilt. Ed è così forte da trasformare la riunione in un banco di prova, e di scontro, politico. A soli due giorni da quello che il premier – secondo quanto riferito da chi ha sondato gli umori dei partecipanti – ha imposto ai due partiti come il d-day del provvedimento. “Facciamo, fate tutte le discussioni che servono, ma mercoledì il decreto deve andare al Consiglio dei ministri. Punto”, avrebbe detto al tavolo animato ancora dall’assenza di una visione comune. Matteo Salvini, raccogliendo gli input dei suoi uomini presenti alla riunione, ha scoperchiato la pentola incandescente e ha tuonato: “Non serve un’aspirina, ma una rivoluzione”.

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Marco Travaglio su Silvio Berlusconi e la morte di Imane Fadil: “Come Mussolini con Matteotti, come Andreotti con Pecorelli”

martedì, Marzo 19th, 2019

Come Benito Mussolini nell’omicidio di Giacomo Matteotti. Come Giulio Andreotti nell’assassinio di Mino Pecorelli. Così Silvio Berlusconi nell’avvelenamento mortale di Imane Fadil. Nel suo fondo sul Fatto Quotidiano dal titolo “I delitti eleganti”, il direttore Marco Travaglio non accusa direttamente il leader di Forza Italia, ma avanza l’ipotesi sul fatto che “i vari ambienti criminali che lo circondano” gli abbiano voluto fare un favore, eliminando la giovane marocchina. Scrive Travaglio:

“Probabilmente Benito Mussolini non ordinò l’assassinio di Giacomo Matteotti: lui o chi per lui si limitò a far sapere ai suoi che quel deputato socialista, con le sue denunce sulla fine della democrazia e sulle corruzioni di alcuni gerarchi del neonato regime fascista stava rompendo i coglioni” […] “Probabilmente Giulio Andreotti non ordinò l’assassinio di Mino Pecorelli: lui o chi per lui si limitò a far sapere ai suoi che quel giornalista molto, troppo informato, con i suoi articoli sulla rivista OP e le sue allusioni agli affari e ai malaffari della cricca andreottiana, stava rompendo i coglioni” […] “Sicuramente Silvio Berlusconi non ha ordinato il probabile avvelenamento di Imane Fadil, […] i testimoni B. di solito li compra, non li ammazza.

E tutto poteva augurarsi, fuorché la morte di una teste-chiave del processo Ruby e il ritorno del Bunga Bunga sulle prime pagine dei giornali. Infatti, negando le sentenze e persino l’evidenza ha provato a smentire di aver mai visto Fadil. Ma purtroppo nessuno può escludere che c’entrino i vari ambienti criminali che lo circondano da quasi mezzo secolo, da Cosa Nostra alla massoneria deviata, dal sottobosco dell’eterna Tangentopoli ai gigli di campo di Putin. Cioè che qualcuno abbia voluto fargli un favore non richiesto, o lanciargli un messaggio avvelenato per ricattarlo, o ricordargli qualche promessa non mantenuta”

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Governo, nello sblocca cantieri si litiga sul condono. I 5S: “La Lega lo vuole”. Il Carroccio smentisce

martedì, Marzo 19th, 2019

Nel decreto sblocca-cantieri – che dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri mercoledì – spunta anche una sorta di sanatoria sulle mini-irregolarità dei vecchi edifici, costruiti prima del 1977. La norma, oggetto però di riflessione all’interno della maggioranza, punterebbe a superare le difficoltà a verificare lo stato legittimo degli edifici rispetto alla documentazione tecnica, senza la necessità di dover ricorrere alle pratiche di sanatoria di quelli che risultano di fatto piccoli abusi, come la difforme disposizione di porte o finestre.

Il minicondono che fa litigare Lega e 5S: ecco il documento

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Sondaggi, il Pd scavalca il Movimento Cinque Stelle

martedì, Marzo 19th, 2019

ROMA – Il Pd supera il Movimento Cinque Stelle nel sondaggio settimanale Swg per La7. Il partito di Nicola Zingaretti, sotto la spinta delle primarie e della nuova segreteria guadagna rispetto alla settimana scorsa lo 0,8 per cento e raggiunge quota 21,1 per cento. 

I grillini invece perdono proprio l’0,8 per cento e si fermano al 21 per cento. Un calo costante quello del M5S che va avanti da alcune settimane e che assume contorni pesanti rispetto al quasi 33 per cento ottenuto dai grillini il 4 marzo del 2018. 

Il primo partito resta la Lega che cresce ancora: aumenta dello 0,2 per cento e arriva al 33,9 per cento. Forza Italia scende ancora all”8,6 per cento, mentre Fratelli d’Italia risale al 4,4 per cento. 

REP.IT

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Gentiloni: «Il Pd alternativa credibile. Si potrebbe votare già quest’anno»

martedì, Marzo 19th, 2019

Maria Teresa Meli

Per non parlare subito del Pd: onorevole Paolo Gentiloni, è vero che con la Cina ha cominciato tutto lei, come ricordano sempre gli esponenti del governo?
«Avere intense relazioni commerciali, economiche e diplomatiche con la Cina non solo è giusto, ma doveroso. Altro conto è il rischio di fughe in avanti in un momento in cui già il governo italiano appare isolato e inaffidabile a molti dei suoi alleati storici».
Lei dice che ora il Pd deve sfidare Salvini. Una «mission impossible»?
«Dico che finalmente comincia a profilarsi la possibilità di un’alternativa. E che il 26 maggio una grande lista progressista ed europeista capace può competere per il primo posto con i nazionalisti anti-europei della Lega, anche se so bene che oggi i sondaggi registrano una distanza notevole».
+Europa e Pizzarotti vi hanno detto di no.
«Avremo comunque una grande lista europeista che metterà insieme anche molti protagonisti dell’appello Siamo europei promosso da Calenda».

Voi fate affidamento sul crollo dei 5 stelle, non siete troppo ottimisti?
«Molto dipende da noi. Dalla nostra capacità di offrire un’alternativa credibile a un Paese fermo, isolato e perfino incattivito. Un Paese in cui si è affermata la leadership della Lega sul governo. Credo che questo sia un elemento di riflessione sia per quei nostri elettori che alle scorse politiche si sono astenuti — e sono la maggior parte dei consensi che abbiamo perso — sia per chi magari ha sperato nei 5 Stelle. Abbiamo sostenitori di Chavez che appoggiano la chiusura dei porti contro i migranti, abbiamo giustizialisti che votano per non procedere nei confronti di Salvini. I principi su cui si era affermata l’onda dei 5 Stelle si sono capovolti alla prova del governo».

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Un Paese incerto non riesce a crescere

martedì, Marzo 19th, 2019

di Federico Fubini

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<p> <strong>Immaginate due linee</strong>  che si intersecano e poi procedono in direzioni opposte. La prima sale,  l’altra scende. Una rappresenta l’incertezza, l’altra lo stato di  salute dell’economia. Entrambe le linee riguardano l’Italia e più quella  dell’incertezza continua ad avanzare verso l’alto, più l’altra linea —  quella che misura il reddito degli italiani — scivola in basso. Le due  linee si muovono in modo uguale e contrario: come una va su, l’altra  allo stesso tempo va giù.</p>



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Vicenza, gdf sequestra 900 tonnellate di rifiuti nocivi da Campania

martedì, Marzo 19th, 2019

La guardia di finanza di Vicenza ha scoperto un magazzino carico di rifiuti speciali gestiti quasi sicuramente dalla camorra e provenienti dalle zone di Napoli e Caserta. In un capannone in disuso di 3mila metri quadrati nell’area industriale di Asigliano Veneto, i militari hanno trovato 600 balle rilegate da filo di ferro costituite, essenzialmente, da materiale plastico, tessile e da rifiuti solidi urbani per un peso di circa 900 tonnellate.

TGCOM

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Isis: abbiamo ucciso un italiano in Siria | Il padre di Lorenzo Orsetti: “Caduta tutta la sua squadra”

martedì, Marzo 19th, 2019

L’Isis ha diffuso la fotografia del cadavere e dei documenti di un cittadino italiano che sarebbe stato ucciso durante l’assedio di Baghuz, ultima roccaforte siriana dello Stato islamico. I documenti (carta di credito e tessera sanitaria), secondo quanto riferisce Site, il sito Usa di monitoraggio del jihadismo, appartengono a Lorenzo Orsetti, 33enne toscano che combatteva come volontario a fianco dei curdi.

Lorenzo Orsetti, fiorentino classe 1986, combatteva nelle file delle milizie curde Ypg, legate al Pkk turco, contro i jihadisti dello “Stato islamico” a Baghuz. Era stato di recente intervistato da media italiani come un combattente volontario italiano a fianco dei curdi contro l’Isis. La notizia della sua morte è stata data dall’Isis con la pubblicazione della sua tessera sanitaria italiana e di una carta di credito accompagnate dalla scritta in arabo “il crociato italiano ucciso negli scontri nella città di Baghuz”. Orsetti è il secondo italiano militante nelle fila delle forze curde e ucciso in Siria dopo Giovanni Francesco Asperti, il 50enne noto con il nome di battaglia di “Hiwa Bosco” e morto il 7 dicembre.

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Di Maio: “Flat tax? Lʼimportante è abbassare le tasse e subito”

martedì, Marzo 19th, 2019

Il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, dalle colonne del Corriere della Sera rassicura l’alleato di governo Matteo Salvini sulla flat tax: “E’ nel contratto e bisogna lavorare per portarla a casa – dice -. Non è il nome di una misura che fa la differenza, ma i contenuti e i fini. L’importante è abbassare le tasse e subito”.

“Bisogna aiutare le famiglie” – “Quel che ho detto, e ribadisco, è che non bisogna lasciarsi andare in promesse alla Berlusconi. Abbiamo dato vita a reddito di cittadinanza e quota 100 e abbasseremo le tasse, noi come M5s abbiamo un progetto per l’abbassamento delle aliquote e il coefficiente familiare”, sottolinea Di Maio. “Bisogna aiutare le famiglie con ogni strumento possibile. Questo conta”.

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