Archive for Marzo, 2019

E sono numeri, non sono gufi

giovedì, Marzo 28th, 2019

di RAFFAELE MARMO

Il premier Giuseppe Conte aveva promesso che sarebbe stato “un anno bellissimo” quando c’erano già ampiamente tutte le avvisaglie e i numeri della recessione incombente. Ma non sembra essersi svegliato dal sogno retroattivo dell’Italia del boom economico neppure ieri, di fronte alla certificazione conclamata della crescita zero. E non sembrano essere consapevoli della gelata che stringe, paralizza e penalizza l’Azienda Italia neanche Luigi Di Maio e Matteo Salvini, che hanno passato la giornata a duellare sui presunti gufi di Confindustria. Eppure, sarebbe fin troppo facile rammentare che le polemiche renziane sui gufi non hanno portato tanto bene all’allora presidente del Consiglio. Ma non è tempo di battute e di agevoli calembour.

È, invece, un tempo di ferro, con competitor dell’Italia agguerriti e pronti a tutto, al netto di malcelate indignazioni all’ombra di affari miliardari, come dimostra tutta la sceneggiata del nostro mega-accordo con la Cina andata in onda nei giorni scorsi, proprio alla vigilia della “non intesa” franco-tedesca con Xi che ha fruttato, però, affari d’oro sull’Airbus. Insomma, i nostri partner europei non ci vogliono bene. Ma, forse, non ci vogliamo bene neanche noi. E i segni del masochismo non sono neanche dissimulati. Era evidente fin dall’inizio del governo giallo-verde che il “contratto” basato su quota 100 e reddito di cittadinanza, per di più finanziati in deficit, non avrebbe favorito la crescita del Pil.

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Il Papa non riceve Salvini: cambi linea

giovedì, Marzo 28th, 2019

di NINA FABRIZIO

Roma, 28 marzo 2019 – Finché la politica sui migranti resta questa nessuna udienza privata. È il messaggio, molto semplice, che papa Francesco ha fatto avere al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che da tempo si è mosso con canali non formali per ottenere un agognato incontro col Pontefice. 
La manovra di avvicinamento al Papa del ministro che ha iniziato i trasferimenti dei richiedenti asilo proprio a partire dal Centro di Castelnuovo di Porto, dove Bergoglio aveva celebrato la lavanda dei Piedi a inizio pontificato in un gesto dimostrativo a favore dell’accoglienza, parte già poco tempo dopo essere stato nominato vicepremier, dall’occasione della celebrazione congiunta tra Gendarmeria vaticana e Polizia italiana della Festa del patrono San Michele Arcangelo nel settembre dello scorso anno.

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Salvini medita lo strappo e lavora al polo sovranista

giovedì, Marzo 28th, 2019

Adalberto Signore

Gli indicatori economici continuano a traballare come non succedeva da anni. E ieri anche il Centro studi di Confindustria ha certificato che il 2019 sarà un anno a «crescita zero».

D’altra parte, al ministero dell’Economia il dato è noto da tempo, tanto che i tecnici del Mef vanno mettendo le mani avanti in vista della prossima manovra che, ad essere ottimisti, sarà da almeno 40 miliardi. Per il governo che se ne dovrà far carico, insomma, un vero e proprio disastro in termini di consensi.

Eppure, nonostante le nubi neanche troppo all’orizzonte visto che il Def dovrà essere approvato dal Consiglio dei ministri ed inviato a Bruxelles entro il 10 aprile, Matteo Salvini continua a giocare all’attacco. Se il suo collega vicepremier Luigi Di Maio dice che «le preoccupazioni delle imprese sono anche quelle del governo», il leader della Lega liquida i dati che arrivano dalla Confindustria con un laconico «gufi». E ancora: «In passato hanno sempre cannato, sono previsioni che verranno clamorosamente smentite dai fatti». I toni del ministro dell’Interno, insomma, continuano ad essere quelli della campagna elettorale permanente che ormai viviamo dal giorno in cui, lo scorso giugno, si insediò il governo gialloverde.

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Di Maio a Wall Street: “Via della seta è unʼoccasione commerciale per le nostre aziende, non unʼalleanza geopolitica”

giovedì, Marzo 28th, 2019

Da Wall Street il vicepremier Luigi Di Maio ha “rassicurato” gli Usa “che l’accordo sulla Via della seta con la Cina non è un’alleanza geopolitica, ma un’occasione commerciale per le aziende italiane”. Al segretario al Commercio americano Ross il vicepremier ha anche detto che “l’Italia lavorerà per favorire un’accelerazione nei negoziati commerciali” tra Ue e Usa.

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Il Pd vuole imbarcare un violento No Tav. L’ira di Chiamparino

giovedì, Marzo 28th, 2019

Laura Cesaretti

Roma – Salvini stoppa il referendum sulla Tav e si accapiglia con il presidente della regione Piemonte Sergio Chiamparino, che accusa: «Evidentemente l’opinione dei cittadini fa paura».

È stato lo stesso governatore Pd, ieri, a dare notizia della risposta negativa arrivata dal capo del Viminale alla consultazione che avrebbe potuto sbloccare l’impasse in cui il governo si è avvitato sulla Torino-Lione, nonostante la conferma, annunciata ieri, che la Ue è disposta a finanziare il 50% dell’opera: «Ho ricevuto la risposta del ministro Salvini, con la quale non si autorizza lo svolgimento della consultazione popolare sulla Tav prevista dallo statuto regionale, in contemporanea con le elezioni Europee», spiega Chiamparino, concludendo che «evidentemente non si vuole che i cittadini si pronuncino su un tema così importante». Di mezzo ci sono anche le elezioni regionali, e il sospetto è che Salvini abbia voluto evitare di concedere a Chiamparino, promotore del referendum e in prima fila nella battaglia Sì Tav, la bandiera del referendum in piena campagna elettorale.

Il governo continua a fare melina, incapace di prendere una decisione: ieri il premier Conte è tornato ad arrampicarsi sugli specchi, spiegando che secondo lui l’opera è «soggetta ad una revisione integrale», e che ora dovranno essere Toninelli e il suo omologo francese a «valutare insieme». Peccato che la valutazione francese sia più che nota, e che – come ha sottolineato Macron – è solo l’Italia a far «perdere tempo» per le sue beghe interne.

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Il governo prepara una truffa all’Europa

giovedì, Marzo 28th, 2019

I numeri, che affondano le radici nel tessuto reale del Paese, dicono 0. Crescita zero. Così ha scritto il Centro studi di Confindustria nel rapporto in cui ha sancito che l’Italia è ferma, immobile. Con il Pil a zero bisogna fare i conti e i conti li deve fare il governo, a cui spetta il compito di trovare le soluzioni. Però c’è il bisogno, politico e urgente, di Lega e 5 stelle, che devono scavallare le elezioni europee senza dolori, evitando quindi una manovra correttiva, cioè sacrifici da scaricare sulle spalle e nelle tasche degli italiani. E il Tesoro, pressato dalle richieste dei due partiti, cosa tira fuori? Un Documento di economia e finanza da inviare a Bruxelles che ha la forma della “truffa” perché dentro si pomperà il Pil con un decreto che è definito urgente e per la crescita, ma che è a spese zero e privo di risorse fresche. E’ poco ma quel poco basta perché tanto – è la considerazione che viene fatta da diversi ambienti dell’esecutivo – il giudizio di Bruxelles arriverà il 6 giugno. In quella data i cittadini avranno già votato e pazienza se i problemi saranno ancora da risolvere. In autunno bisognerà trovare 23 miliardi a meno che non si decida di aumentare l’Iva, ma fin lì il piano del governo ancora non si spinge.

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Da Nord a Sud, questi grafici mostrano le regioni con gli ospedali più efficienti

giovedì, Marzo 28th, 2019

Marco Cimminella

“Gli ospedali della Toscana primi in Italia”. Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha espresso il suo entusiasmo sul profilo Facebook, sottolineando i risultati raggiunti dalle strutture del territorio. Purtroppo non tutti i governatori della Penisola possono fare lo stesso: muovendoci da nord a sud lungo lo Stivale emergono significative differenze di performance.

Ci sono situazioni in cui la durata della degenza è lunga nonostante la complessità della casistica clinica trattata sia più bassa dello standard: dalla Campania alla Valle D’Aosta, passando per il Lazio. E altre, invece, dove i pazienti rimangono meno tempo a letto grazie alla maggiore efficienza organizzativa del complesso sanitario locale: insieme alla Toscana, ci sono Emilia Romagna, Abruzzo e Umbria.Guarda anche

A scattare la fotografia di questa disomogeneità italiana è il rapporto annuale sui ricoveri ospedalieri, pubblicato dal ministero della Salute. Oltre a segnalare una generale diminuzione del volume di attività degli ospedali italiani, prova a dare una misura della capacità delle strutture sanitarie di trattare i casi clinici con un efficace utilizzo delle risorse disponibili. E lo fa incrociando due indicatori: l’indice comparativo di perfomance (Icp), che mostra l’efficienza in relazione ai tempi di degenza dei pazienti; e l’indice di case mix (Icm), relativo alla complessità clinica della casistica trattata.

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Esperti software, insegnanti di lingue, saldatori specializzati: ecco le professioni più difficili da trovare

giovedì, Marzo 28th, 2019

di RAFFAELE RICCIARDI

Esperti software, insegnanti di lingue, saldatori specializzati: ecco le professioni più difficili da trovare

MILANO – Se un’azienda cercasse 100 analisti e progettisti software, in più di 60 casi avrebbe difficoltà a riempire quelle scrivanie libere. In larga parte per il numero ridotto dei candidati, ma anche per la loro inadeguatezza. Lo stesso si può dire degli insegnanti di lingue, o degli specialisti di saldatura elettrica, o ancora di agenti assicurativi ed elettrotecnici.

Le 30 professioni più difficili da trovare (per le imprese)

(quota % sul totale delle entrate previste) quota % entrate di difficile reperimentodi cui % per ridotto numero di candidatidi cui % per inadeguatezza dei candidati

Insegnanti di discipline artistiche e letterarie65,62635,1Analisti e progettisti di software60,743,215,4

Specialisti di saldatura elettrica60,524,232,3

Installatori, manutentori e riparatori di apparecchiature informatiche60,210,249,9

Agenti assicurativi60,22427,5Elettrotecnici58,632,123

Animatori turistici e professioni assimilate57,9947,2

Tecnici programmatori56,23519,3

Saldatori e tagliatori a fiamma55,127,125,3

Tecnici elettronici5423,127,2

Attrezzisti di macchine utensili e professioni assimilate53,828,223,5

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La Camera approva la mini naja. Ecco cosa prevede il testo

giovedì, Marzo 28th, 2019

Sì dell’Aula della Camera alla proposta di legge sulla cosiddetta mini naja, che avvia un progetto sperimentale per la realizzazione di percorsi formativi in ambito militare di sei mesi per i giovani tra i 18 ed i 22 anni di età. Il testo, approvato a Montecitorio con 453 voti a favore, 10 contrari (i deputati di Leu) e sei astenuti, passa al Senato.

Ecco i principali contenuti del provvedimento:

DESTINATARI SOLO GIOVANI ITALIANI

I percorsi formativi sono rivolti esclusivamente a cittadini italiani di età compresa tra i 18 e i 22 anni. Tra i requisiti richiesti, la cittadinanza italiana; il godimento dei diritti civili e politici; l’assenza di condanne per delitti non colposi e di procedimenti penali in atto per delitti non colposi; possesso di diploma di istruzione secondaria di secondo grado; non essere stati sottoposti a misure di prevenzione; non aver tenuto nei confronti delle istituzioni politiche dello Stato comportamenti che non diano garanzia di assoluta fedeltà alla Costituzione e alle esigenze di sicurezza nazionale.

OBIETTIVI E DURATA

Lo scopo dell’iniziativa è quello di offrire alle giovani generazioni l’opportunità di conoscere direttamente, attraverso un periodo di permanenza di almeno sei mesi nelle Forze armate, i valori, la disciplina, la storia e la specificità dell’ordinamento militare.

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Apple Watch, è il tempo del cuore. L’orologio fa l’elettrocardiogramma: la nostra prova

giovedì, Marzo 28th, 2019

al nostro inviato TIZIANO TONIUTTI

Apple Watch, è il tempo del cuore. L'orologio fa l'elettrocardiogramma: la nostra prova

LONDRA – L’unione con il corpo umano è il nuovo orizzonte delle tecnologie, c’è un collegamento sempre più stretto tra i dispositivi che usiamo tutti i giorni, la loro evoluzione e la nostra fisiologia. E il mercato dei dispositivi indossabili – i “wearable” – esplode. Tra queste categorie di prodotto, l’Apple Watch è il più venduto orologio smart al mondo e anzi, come non manca di ricordare il numero 1 di Apple Tim Cook dal palco dello Steve Jobs Theater durante l’ultimo keynote – è l’orologio più venduto in assoluto. Con l’introduzione della series 4, Apple Watch ha fatto il salto di qualità come dispositivo di monitoraggio, introducendo nuovi elettrodi integrati nel vetro posteriore e nella Corona digitale, che si affiancano a quello ottico. Questi elettrodi, abbinati all’app ECG, mettono gli utenti clienti in condizione di effettuare un elettrocardiogramma simile a una lettura monoderivazione, un ECG con tanto di referto che si può poi inviare al medico. L’aggiornamento permette l’attivazione della funzione di notifica di ritmo irregolare sul Watch, che è anche in grado di controllare di tanto in tanto in background il ritmo cardiaco e di inviare una notifica se viene rilevato un ritmo cardiaco che risulta corrispondere a una fibrillazione atriale.

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