Archive for Marzo 22nd, 2019

Attentato su bus, papà 13enne egiziano chiede la cittadinanza per figlio

venerdì, Marzo 22nd, 2019

Federico Garau

Emergono nuovi dettagli sull’attentato di cui si è reso protagonista ieri il senegalese di 47 anni Ousseynou Sy, intenzionato a compiere una strage ai danni dei 51 bambini a bordo del bus del quale si trovava al volante.

A sventare il tentativo del pregiudicato autista straniero sarebbe stato un 13enne di nazionalità egiziana, ovvero Ramy Shehata. Fingendo di pregare in arabo, l’adolescente avrebbe invece comunicato telefonicamente al padre che cosa stava accadendo a bordo del mezzo delle Autoguidovie. Per questo motivo proprio quest’ultimo, Khalid Shehata, chiede ora che al figlio venga riconosciuta un’onorificenza, magari proprio la tanto agognata cittadinanza italiana, per aver sventato l’attentato. “Siamo egiziani, sono arrivato in Italia nel 2001”, ha dichiarato l’uomo, come riportato da “Il Secolo d’Italia”. “Mio figlio è nato qui nel 2005 ma siamo ancora in attesa di un documento ufficiale. Vorremmo tanto restare in questo Paese. Quando ieri l’ho incontrato l’ho abbracciato forte”.

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Stadio Roma, Di Maio: “Passo indietro della Raggi è fantapolitica”

venerdì, Marzo 22nd, 2019

Il Movimento 5 Stelle non chiederà le dimissioni del sindaco di Roma, Virginia Raggi, per gli ultimi sviluppi nell’ambito dell’inchiesta sul nuovo stadio della Roma a Tor di Valle. Lo ha riferito il vicepremier Luigi Di Maio, affermando che un passo indietro da parte della numero uno del Campidoglio è “fantapolitica”. Marcello De Vito, l’ex presidente dell’Assemblea capitolina arrestato per corruzione, “lo abbiamo cacciato in trenta secondi”.

TGCOM

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Cina, esplosione in un impianto chimico: i morti salgono a 47

venerdì, Marzo 22nd, 2019

Sale a 47 morti il bilancio della violenta esplosione che ha devastato l’impianto chimico della Tianjiayi Chemical e le aree limitrofe a Yancheng, nella provincia cinese del Jiangsu. In base agli ultimi dati forniti dalle autorità locali, quando sono ancora in corso gli sforzi dei soccorritori, ci sono anche 460 feriti: 90 di loro versano in condizioni critiche. I vigili del fuoco cinesi sono intervenuti con 86 mezzi.

Cina, esplosione in un impianto chimico: decine di morti

Le immagini diffuse mostrano fiamme altissime e una nube densa levarsi al di sopra della struttura, specializzata nella produzione di fertilizzanti. Secondo le autorità cinesi, la deflagrazione ha prodotto anche un sisma di magnitudo 2.2.

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Gli alleati e il senso del declino

venerdì, Marzo 22nd, 2019

di Massimo Franco

Luigi Di Maio con Virginia Raggi (Ansa)

Il Movimento Cinque Stelle di governo è entrato ufficialmente in Purgatorio: nello spazio ambiguo delle maggioranze parlamentari anche numericamente incerte; delle votazioni su ministri salvati dai processi grazie al soccorso di Giorgia Meloni e di Silvio Berlusconi, definito impresentabile ma benvenuto come stampella; e di sondaggi che mostrano come il trionfo del 4 marzo di un anno fa sia un miraggio oggi irripetibile. Le inchieste giudiziarie che a Roma colpiscono anche esponenti del grillismo sono solo il corollario di questo sfaldamento progressivo, e forse più profondo di quanto appaia. Rivelano il versante di una possibile corruzione, destabilizzante per l’identità manichea del Movimento, basata su un’autopercezione di superiorità anche morale. E acuiscono le contraddizioni, mettendo a confronto l’«assoluzione» in Senato di Matteo Salvini, alleato leghista ingombrante ma indispensabile, e l’espulsione-lampo del presidente grillino dell’Assemblea capitolina, Marcello De Vito, dopo l’arresto. Insomma, due comportamenti agli antipodi nello stesso giorno. Se a questo si aggiunge la difesa d’ufficio del ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, ieri nell’aula di Palazzo Madama, il quadro purgatoriale risulta ancora più chiaro. A dargli visibilità è lo smarcamento della Lega, che ha lasciato i Cinque Stelle soli ai banchi del governo, salvo una fugace apparizione finale di un paio di ministri.

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Domenica elezioni regionali in Basilicata: come si vota, le soglie di sbarramento e il premio di maggioranza

venerdì, Marzo 22nd, 2019

Urne aperte domenica 24 marzo, dalle ore 7 alle 23, per le elezioni regionali in Basilicata: si vota per eleggere il nuovo governatore (o più precisamente il presidente della giunta regionale) e i 20 membri del Consiglio regionale. Lo spoglio avverrà subito dopo e Repubblica.it lo seguirà in diretta.

Elezioni Basilicata: i risultati dalle 23 in diretta su Rep.it

La legge elettorale è stata riformata lo scorso agosto e rispetto alle norme precedenti ci sono delle novità come i meccanismi della parità di genere, con la doppia preferenza e le quote nelle liste, e viene abolito il listino e il voto disgiunto. Cambiano anche il numero di seggi che spettano alle due circoscrizioni/province: saranno 7 seggi per Matera (erano 6) e 13 a Potenza (erano 14).

Quattro i candidati presidente: Carlo Trerotola, sostenuto da una coalizione di centrosinistra composta da 7 liste; Vito Bardi, coalizione di centrodestra con 5 liste; Antonio Mattia, unica lista a sostegno, quella del Movimento 5; Valerio Tramutoli, singola lista ‘Basilicata possibile’.

Per esprimere il proprio voto, l’elettore dovrà presentarsi al seggio con il documento e la tessera elettorale.

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Torna l’ora legale, gli effetti sul nostro organismo: come affrontare il cambiamento

venerdì, Marzo 22nd, 2019

di VIOLA RITA

GIORNATE più lunghe, luce fino a tardi, atmosfera primaverile. Come ogni anno ritorna l’ora legale e, nella notte fra sabato 30 e domenica 31 marzo, precisamente alle 2 del mattino del 31 marzo, le lancette dovranno essere spostate avanti di un’ora. Ciò significa che improvvisamente si guadagnerà un’ora di luce, ma che si perderà un’ora di sonno. Ma oltre ai benefici psico-fisici della maggiore esposizione al sole potrebbe esserci qualche piccolo effetto collaterale, soprattutto per il nostro ritmo circadiano, l’orologio biologico che regola l’alternanza fra riposo e attività insieme a numerosi altri processi fisiologici. Ecco come ridurre gli eventuali disagi dell’organismo dovuti allo spostamento delle lancette.

LEGGI “Così la società ci impone il jet lag: d’inverno “soffriamo” di più”

Ci sono rischi per il cuore?

Tuttavia la crescita degli episodi del lunedì viene completamente annullata il giorno seguente, il martedì, in cui il rischio cala di una fetta altrettanto grande. Insomma l’incidenza complessiva dei casi di infarto lungo l’intera settimana è la stessa.

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Cina, arrivato a Roma il presidente Xi Jinping. Due giorni di incontri politici ma il focus è sull’economia

venerdì, Marzo 22nd, 2019

Al via l’attesa e discussa visita in Italia del presidente cinese  Xi Jinping, che allarma Stati Uniti e Unione europea. Il Boing 747-400 con la livrea di Air China è atterrato alle 18.30 all’aeroporto di Fiumicino e la partenza è fissata per sabato alle 14 con destinazioni Palermo e poi principato di Monaco e Parigi. Con Xi la first lady, Peng Liyuan, soprano e cantante popolarissima in Cina (in abito rosa cipria).

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Tav, tensione Roma-Parigi. Conte: “Riequilibrare i costi”. Macron: “Non ho tempo da perdere”

venerdì, Marzo 22nd, 2019

Ridurre i costi, riequilibrarli. Per capire se si può superare il muro No-Tav innalzato dall’analisi costi benefici commissionata dal governo italiano. Con questo obiettivo Giuseppe Conte prova ad aprire il confronto con Emmanuel Macron. In un bilaterale a Bruxelles – stamattina, a margine del Consiglio europeo – che servirà anche a suggellare il disgelo tra Roma e Parigi: è il primo colloquio tra il presidente del Consiglio italiano e il presidente francese dai giorni del ritiro dell’ambasciatore francese.

Ma Macron taglia corto: “Problema italiano, non ho tempo da perdere”. Sulla Torino-Lione, ha fatto sapere il presidente francese, “la Francia ha sempre avuto la stessa posizione, adesso è un problema italiano-italien, io penso che i temi europei sono sufficientemente importanti, come la Cina che affronteremo domani, le questioni commerciali ed industriali, il nostro avvenire comune.

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Brexit, Tusk: “Tutte le opzioni aperte per Londra fino al 12 aprile”. May: “Lasceremo l’Ue”

venerdì, Marzo 22nd, 2019

BRUXELLES – Al termine di una riunione fiume cominciata nel pomeriggio, i leader dell’Unione trovano un modo per spostare un po’ più in là lo spettro di una Brexit senza accordo. Riuniti a Bruxelles, i capi di Stato e di governo europei dovevano decidere cosa fare con la richiesta avanzata da Theresa May di rinviare il divorzio tra Ue e Regno Unito – che altrimenti sarebbe scattato il 29 marzo con un alto rischio di “no deal” – fino al 30 giugno.

Brexit, l’ultima chance di Theresa May

dal nostro corrispondente ANTONELLO GUERRERA
Richiesta inaccettabile, visto che in quel modo Londra sarebbe rimasta nell’Ue senza votare per le europee del 23-26 maggio, rischiando di inficiare la legalità del Parlamento di Strasburgo. D’altra parte i ripetuti fallimenti a Westminster della premier lasciavano troppi rischi di recesso disordinato, disastroso per l’economia britannica e comunque nocivo anche per quella europea.

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