Archive for Marzo 28th, 2019

Torna la paura nelle Marche: due scosse di terremoto: lezioni sospese „

giovedì, Marzo 28th, 2019

Sono state registrate due forti scosse di terremoto questa mattina davanti alla costa marchigiana, tra le province di Ascoli Piceno e Fermo. Alle 10.22 il primoterremoto di magnitudo 3.1 avvenuto ad una profondita’ di 11 chilometri a 17 chilometri da Cupra Marittima mentre la seconda alle 10.55 di magnitudo 3.6 a 15 chilometri dal litorale di Pedaso e sempre di Cupra Marittima, ad una profondita’ di 8 chilomteri. I rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) hanno registrato altre due scosse ieri sera, entrambe di magnitudo 3.1, alle 21.59 e alle 23.03 sempre a largo della costa tra le province di Fermo e Ascoli. A dare la notizia l’Agenzia Dire. 

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Pronta la squadra di Bankitalia. Ignazio Visco dà forma il nuovo Direttorio

giovedì, Marzo 28th, 2019

L’attuale vicedirettore Fabio Panetta promosso a direttore generale, il Ragioniere generale dello Stato Daniele Franco e la professoressa universitaria Loriana Pelizzon vicedirettori generali. Quando nel tardo pomeriggio il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco aprirà la riunione del Consiglio superiore saranno questi i nomi, e le relative cariche, che metterà sul tavolo per dare forma al nuovo Direttorio, la cabina di comando di via Nazionale. I nomi rispecchiano una doppia esigenza. Perché da una parte Visco vuole ribadire l’autonomia di Palazzo Koch, ma dall’altra 5 stelle e Lega premono per un rinnovamento. La sintesi è stata trovata e secondo quanto apprende Huffpost da fonti di governo, l’esecutivo è pronto al lasciapassare per il nuovo board.

Il giro di nomine interno a palazzo Koch non è mai stato forse così contagiato dai fattori esterni, cioè dalla politica. La procedura di legge prevede il via libera del governo e la successiva firma di nomina da parte del capo dello Stato, che riceve il decreto dal presidente del Consiglio. La prova di come questo iter sia tutt’altro che una formalità si è avuta recentemente perché a gennaio il Consiglio superiore di Bankitalia ha inviato a palazzo Chigi la richiesta di riconferma di Luigi Federico Signorini nel ruolo di vicedirettore generale. L’11 febbraio è stato l’ultimo giorno di Signorini a via Nazionale e il governo non è intervenuto: non ha espresso né un parere positivo né uno negativo, congelando la posizione di Signorini. I due partiti di governo, come si diceva, pretendevano e pretendono un segnale di discontinuità perché il board della Banca d’Italia è nella lista dei responsabili dei crac bancari, da Etruria alle venete, specificatamente colpevoli di una vigilanza non adeguata.

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Università, Bussetti su Medicina: dal prossimo anno il 20% dei posti in più

giovedì, Marzo 28th, 2019

La prima domanda riguarda Medicina: aprite le porte, fate entrare tutti coloro che desiderano salvare vite umane, chiede uno studente. “Abbiamo una carenza di medici, abbiamo necessità di reclutarne di più e questo è evidente”, risponde il ministro all’Istruzione Marco Bussetti, al videoforum di Repubblica, annunciando l’aumento del 20% dei posti dal prossimo anno. Una richiesta partita dalla stessa conferenza dei rettori che ipotizzava la crescita di cinquemila posti in due anni sugli attuali 9.779. “Ma devono crescere anche le borse di specializzazione – aggiunge – arriveremo ad allineare i numeri di laureati rispetto alle borse”. Nel videoforum condotto da Corrado Zunino il ministro ha affrontato i temi più caldi che riguardano l’università e la scuola, sollecitato anche dalle domande dei lettore raccolte da Repubblica. Con alcune anticipazioni sull’esame di Maturità – “la storia rimane nelle tracce” – e i tempi dei concorsi ordinari per gli insegnanti. Rispetto al congresso mondiale della famiglie di Verona a trazione leghista, Bussetti conferma la sua presenza: “Ma non vado a parlare a nome della scuola”

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L’oppio dei populisti

giovedì, Marzo 28th, 2019

Alessandro Sallusti

Vuoi vedere che l’immigrazione sta diventando l’oppio del popolo? Non discutiamo l’importanza dell’argomento e ci compiacciamo della linea dura intrapresa da Matteo Salvini.

Ma mentre tutti i santi giorni discutiamo e ci accapigliamo su cittadinanze per merito a bimbi eroi, ius soli e barconi con manciate di immigrati a bordo che violano l’embargo, intanto il Paese va economicamente a rotoli, come certificato ieri da Confindustria. Il fallimento del governo Cinque Stelle-Lega appare chiaro e irreversibile ma fanno di tutto per nasconderlo e spostare l’attenzione su altro, come se questo potesse risolvere i veri problemi, che oggi sono i conti pubblici e un domani, ahimè prossimo, quelli privati di famiglie e imprese.

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Legittima difesa, ok dal Senato con 201 voti a favore: è legge | Salvini: “Eʼ un gran giorno, difesa è sempre legittima”

giovedì, Marzo 28th, 2019

Il disegno di legge sulla legittima difesa è legge. Il Senato ha infatti approvato il provvedimento, in terza lettura, con 201 voti favorevoli, 38 contrari e 6 astenuti. Il voto è stato accolto dagli applausi della Lega e di parte dei Cinquestelle. “Dopo anni di chiacchiere, questo 28 marzo è un gran giorno per gli italiani”, ha commentato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

Legittima difesa, arriva l ok definitivo da parte del Senato: ora è legge

Dopo anni di polemiche è stato sancito il sacrosanto diritto alla legittima difesa per chi viene aggredito a casa sua, nel suo bar, nel suo ristorante. Non si legittima il Far West, ma si sta con i cittadini perbene“, ha sottolineato il vicepremier leghista. Oltre a lui in Aula erano presenti il ministro per la Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, e quello per l’Agricoltura, Gianmarco Centinaio. Assenti i rappresentanti M5s.

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E sono numeri, non sono gufi

giovedì, Marzo 28th, 2019

di RAFFAELE MARMO

Il premier Giuseppe Conte aveva promesso che sarebbe stato “un anno bellissimo” quando c’erano già ampiamente tutte le avvisaglie e i numeri della recessione incombente. Ma non sembra essersi svegliato dal sogno retroattivo dell’Italia del boom economico neppure ieri, di fronte alla certificazione conclamata della crescita zero. E non sembrano essere consapevoli della gelata che stringe, paralizza e penalizza l’Azienda Italia neanche Luigi Di Maio e Matteo Salvini, che hanno passato la giornata a duellare sui presunti gufi di Confindustria. Eppure, sarebbe fin troppo facile rammentare che le polemiche renziane sui gufi non hanno portato tanto bene all’allora presidente del Consiglio. Ma non è tempo di battute e di agevoli calembour.

È, invece, un tempo di ferro, con competitor dell’Italia agguerriti e pronti a tutto, al netto di malcelate indignazioni all’ombra di affari miliardari, come dimostra tutta la sceneggiata del nostro mega-accordo con la Cina andata in onda nei giorni scorsi, proprio alla vigilia della “non intesa” franco-tedesca con Xi che ha fruttato, però, affari d’oro sull’Airbus. Insomma, i nostri partner europei non ci vogliono bene. Ma, forse, non ci vogliamo bene neanche noi. E i segni del masochismo non sono neanche dissimulati. Era evidente fin dall’inizio del governo giallo-verde che il “contratto” basato su quota 100 e reddito di cittadinanza, per di più finanziati in deficit, non avrebbe favorito la crescita del Pil.

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Il Papa non riceve Salvini: cambi linea

giovedì, Marzo 28th, 2019

di NINA FABRIZIO

Roma, 28 marzo 2019 – Finché la politica sui migranti resta questa nessuna udienza privata. È il messaggio, molto semplice, che papa Francesco ha fatto avere al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che da tempo si è mosso con canali non formali per ottenere un agognato incontro col Pontefice. 
La manovra di avvicinamento al Papa del ministro che ha iniziato i trasferimenti dei richiedenti asilo proprio a partire dal Centro di Castelnuovo di Porto, dove Bergoglio aveva celebrato la lavanda dei Piedi a inizio pontificato in un gesto dimostrativo a favore dell’accoglienza, parte già poco tempo dopo essere stato nominato vicepremier, dall’occasione della celebrazione congiunta tra Gendarmeria vaticana e Polizia italiana della Festa del patrono San Michele Arcangelo nel settembre dello scorso anno.

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Salvini medita lo strappo e lavora al polo sovranista

giovedì, Marzo 28th, 2019

Adalberto Signore

Gli indicatori economici continuano a traballare come non succedeva da anni. E ieri anche il Centro studi di Confindustria ha certificato che il 2019 sarà un anno a «crescita zero».

D’altra parte, al ministero dell’Economia il dato è noto da tempo, tanto che i tecnici del Mef vanno mettendo le mani avanti in vista della prossima manovra che, ad essere ottimisti, sarà da almeno 40 miliardi. Per il governo che se ne dovrà far carico, insomma, un vero e proprio disastro in termini di consensi.

Eppure, nonostante le nubi neanche troppo all’orizzonte visto che il Def dovrà essere approvato dal Consiglio dei ministri ed inviato a Bruxelles entro il 10 aprile, Matteo Salvini continua a giocare all’attacco. Se il suo collega vicepremier Luigi Di Maio dice che «le preoccupazioni delle imprese sono anche quelle del governo», il leader della Lega liquida i dati che arrivano dalla Confindustria con un laconico «gufi». E ancora: «In passato hanno sempre cannato, sono previsioni che verranno clamorosamente smentite dai fatti». I toni del ministro dell’Interno, insomma, continuano ad essere quelli della campagna elettorale permanente che ormai viviamo dal giorno in cui, lo scorso giugno, si insediò il governo gialloverde.

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Di Maio a Wall Street: “Via della seta è unʼoccasione commerciale per le nostre aziende, non unʼalleanza geopolitica”

giovedì, Marzo 28th, 2019

Da Wall Street il vicepremier Luigi Di Maio ha “rassicurato” gli Usa “che l’accordo sulla Via della seta con la Cina non è un’alleanza geopolitica, ma un’occasione commerciale per le aziende italiane”. Al segretario al Commercio americano Ross il vicepremier ha anche detto che “l’Italia lavorerà per favorire un’accelerazione nei negoziati commerciali” tra Ue e Usa.

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Il Pd vuole imbarcare un violento No Tav. L’ira di Chiamparino

giovedì, Marzo 28th, 2019

Laura Cesaretti

Roma – Salvini stoppa il referendum sulla Tav e si accapiglia con il presidente della regione Piemonte Sergio Chiamparino, che accusa: «Evidentemente l’opinione dei cittadini fa paura».

È stato lo stesso governatore Pd, ieri, a dare notizia della risposta negativa arrivata dal capo del Viminale alla consultazione che avrebbe potuto sbloccare l’impasse in cui il governo si è avvitato sulla Torino-Lione, nonostante la conferma, annunciata ieri, che la Ue è disposta a finanziare il 50% dell’opera: «Ho ricevuto la risposta del ministro Salvini, con la quale non si autorizza lo svolgimento della consultazione popolare sulla Tav prevista dallo statuto regionale, in contemporanea con le elezioni Europee», spiega Chiamparino, concludendo che «evidentemente non si vuole che i cittadini si pronuncino su un tema così importante». Di mezzo ci sono anche le elezioni regionali, e il sospetto è che Salvini abbia voluto evitare di concedere a Chiamparino, promotore del referendum e in prima fila nella battaglia Sì Tav, la bandiera del referendum in piena campagna elettorale.

Il governo continua a fare melina, incapace di prendere una decisione: ieri il premier Conte è tornato ad arrampicarsi sugli specchi, spiegando che secondo lui l’opera è «soggetta ad una revisione integrale», e che ora dovranno essere Toninelli e il suo omologo francese a «valutare insieme». Peccato che la valutazione francese sia più che nota, e che – come ha sottolineato Macron – è solo l’Italia a far «perdere tempo» per le sue beghe interne.

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