Archive for Agosto, 2019

Mattarella vuole garanzie su quattro ministeri

venerdì, Agosto 30th, 2019

Ugo Magri

ROMA. Che enorme differenza tra lo spaesato Giuseppe Conte di 14 mesi fa, quasi incredulo di trovarsi al Quirinale, e l’uomo politico sicuro di sé che intorno alle 11 si è presentato davanti alle telecamere dopo aver ricevuto l’incarico di governo. L’ex “Avvocato del popolo” si propone oggi come uomo di Stato senza etichette, la cui principale cura consisteva e consisterà nel perseguire il bene comune. Tale è la preoccupazione di mostrarsi ecumenico, che qualcuno potrebbe scambiarlo per un personaggio super partes, per una figura di garanzia diretta emanazione del capo dello Stato. Ma non è affatto così.

Sul Colle, interpellati a riguardo, escludono che Conte abbia ricevuto ieri mattina il mandato di mettere su un governo del presidente o qualcosa di vagamente simile. Dovrà formare – confermano – un governo tutto politico, sorretto da M5S e Pd. Lo stesso presidente incaricato è stato scelto su chiara indicazione del suo partito di appartenenza, che sono i Cinque Stelle. Da dove potrebbe nascere allora l’equivoco del Conte “super partes”? Un po’ dalla cura con cui l’Incaricato riecheggia temi cari a Sergio Mattarella, incominciando dal rispetto delle regole e della Costituzione; un altro po’ discende dalla propaganda di Matteo Salvini, il quale rimescola le carte sostenendo che il futuro governo sarà una specie di Monti-bis (quello sì che fu davvero un governo del presidente). «Niente di più sbagliato», assicura chi al Quirinale è di casa: il grado di coinvolgimento presidenziale sarà limitato alla leale collaborazione che sempre deve esistere tra le alte cariche della Repubblica.

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Le illusioni e gli errori alla base della crisi italiana

venerdì, Agosto 30th, 2019

di   Ernesto Galli della Loggia

Nanni Delbecchi è un noto, bravo scrittore e giornalista che scrive sulFatto quotidiano. Dove qualche giorno fa ha pubblicato il ricordo di un suo lontano esame di Storia del cinema all’Università di Firenze «nei leggendari anni Settanta» (parole sue, come d’ora in poi tutte quelle virgolettate). Docente di quella materia (ne ometto il nome che in questa sede non ha alcuna importanza) «l’unico professore più a sinistra del Movimento, agli antipodi dai “fascisti” ma lontano anni luce dai cupi baroni cattocomunisti», il quale era solito fare esami di gruppo con una discussione su una tesina: «un quarto d’ora di colloquio e la promozione era assicurata». Esami ovviamente a cui tutti accorrevano in gran numero tanto più, aggiunge, che «in facoltà vigeva un lussureggiante mercato nero di tesi di seconda mano, usato sicuro riciclabile senza problemi».

Delbecchi e altri due suoi amici decidono dunque di fare insieme l’esame di Storia del cinema, invitando ad aggiungersi al gruppetto altre tre ragazze loro colleghe al cui fascino non sono insensibili. Argomento: una «tesina sull’ultimo Pasolini dove ci scagliavamo contro la censura inflitta aSalò o le 120 giornate di Sodoma, una difesa appassionata su cui X non poteva che essere d’accordo».

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Piazza Affari dà fiducia al «Conte-bis» e svetta in Europa con banche e spread a 172

giovedì, Agosto 29th, 2019

di Chiara Di Cristofaro e Stefania Arcudi

Le ultime da radiocor

Prosegue l’effetto «Conte-bis» su Piazza Affari (+1,94%). La Borsa di Milano, che già nelle sedute precedenti era salita più di tutti gli altri listini europei, è arrivata a guadagnare anche il 2% dopo che Giuseppe Conte ha accettato con riserva l’incarico per formare un nuovo Governo targato Pd-Movimento 5 Stelle. E’ stata la migliore in Europa, facendo meglio delle altre piazze (Parigi +1,52%, Francoforte +1,15%, Madrid +0,6% circa e Londra +0,98%), comunque incoraggiate dai segnali distensivi arrivati dalla Cina sui colloqui con Washington sul commercio. In Italia gli investitori hanno festeggiato il fatto che sembra per il momento scongiurato il rischio di elezioni anticipate e si sono concentrati sulla riduzione dell’incertezza per il Paese più che sul fatto che, per ora, non ci sono ancora dettagli ufficiali sul programma di Governo. Sono in corso le consultazioni del Presidente del Consiglio incaricato, poi si lavorerà al programma di Governo e la settimana prossima, se l’esito sarà positivo, Conte si presenterà dal presidente Sergio Mattarella per sciogliere la riserva, con l’obiettivo di fare giurare i ministri e presentarsi per la fiducia alle Camere entro il 7 settembre.

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Salvini: “Il 19 ottobre scendiamo in piazza contro il governo”

giovedì, Agosto 29th, 2019

ROMA.  Il leader della Lega Matteo Salvini annuncia una manifestazione di piazza contro il governo M5s-Pd. «Prepariamo a esserci a metà ottobre, a Roma. Il 19 ottobre penso a una grande giornata di orgoglio italiano». Lo ha annunciato durante una diretta Facebook. «Sabato 19 ottobre sarà la giornata dell’orgoglio della maggioranza operosa, che non va a fare casino ma che vuole un governo che non nasce la notte a Parigi o Bruxelles e che per questo viene ricompensato», ha detto aggiungendo che ci sarà una manifestazione anche «domenica 15 settembre a Pontida».

“Ora opposizione, poi torniamo a vincere”
“Possono scappare per qualche mese o qualche anno ma alla fine ci troveranno pronti, torneremo più attrezzati e vogliosi di prima. E prima o poi gli italiani il conto lo presenteranno. La lega giochini di palazzo non ne fa” ha aggiunto Salvini. “Faremo per qualche mese una sana onesta e positiva opposizione poi si torna a vincere – ha aggiunto – questa è la democrazia”.

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Europa, tasse e infrastrutture: se Conte bis smentisce Conte

giovedì, Agosto 29th, 2019

Clarissa Gigante

“Non sarà un governo contro, sarà un governo per”. Giuseppe Conte accetta l’incarico di formare il governo e nel suo discorso programmatico segna la “svolta” chiesta dal Pd rispetto all’esecutivo precedente.

Peccato che alla guida di Palazzo Chigi fino a prima della crisi ci fosse… lo stesso Giuseppe Conte.

Il Conte bis nasce quindi dalle ceneri del Conte I. Il governo “del per” sostituisce quello “del cambiamento”. E poco importa se la faccia del premier sia la stessa. L’importante è rimarcare il più possibile le differenze col (proprio) passato.

Ecco quindi che nel discorso del premier incaricato c’è spazio per tutti i temi che – proprio in virtù di quel cambiamento decantato quasi 15 mesi fa – sono stati finora cavallo di battaglia del governo gialloverde. Ma stavolta il punto di vista è ribaltato e l’effetto è quasi straniante.

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Tassi dei Btp ai minimi storici I mercati (per ora) si fidano

giovedì, Agosto 29th, 2019

Il minimo storico significa che nemmeno andando a pescare i rendimenti dei Btp prima della crisi finanziaria dello scorso decennio si troveranno livelli così bassi come quello registrato ieri.

È stata una giornata particolare per il principale titolo di Stato italiano. In discesa fin dalla mattina, per un po’ è stato scambiato sotto l’1%, a 0,98%, poi ha chiuso all’1,03%. Un livello poco più alto era stato raggiunto nel 2016.

Non è un rendimento negativo, come quello della Germania, ma è comunque un record per l’obbligazione legata al quarto debito pubblico più alto del mondo, emesso da uno Stato finito nel mirino dei mercati più volte negli ultimi anni.

Giù anche lo spread, cioè la differenza tra il rendimento del Btp e quello del Bund tedesco, che ieri si è attesto a 172 punti base. In questo caso è lo stesso livello del maggio 2018. E già questo è un indizio di cosa sia successo. E di che aria tiri «Good news from Italy!» ha scritto infatti su Twitter il ministro delle Finanze tedesco, Peter Altmaier, commentando l’annuncio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella di conferire domani mattina l’incarico di presidente del Consiglio a Giuseppe Conte.

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Governo, Mattarella ha conferito l’incarico a Conte: «Subito al lavoro, è il momento del coraggio»

giovedì, Agosto 29th, 2019

di Annalisa Grandi

Governo, Mattarella ha conferito l'incarico a Conte

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito a Giuseppe Conte l’incarico di formare il nuovo governo. Conte «si è riservato di accettare» ha fatto sapere il segretario generale della presidente della Repubblica Zampetti al termine dell’incontro fra Conte e il Capo dello Stato.

Ore 10.50 – Conte: «Subito al lavoro, non sarà un governo “contro” ma un governo all’insegna della novità»

«Ho accettato l’incarico con riserva, oggi stesso avvierò le consultazioni con tutti i gruppi parlamentari – ha detto Conte dopo il colloquio con Mattarella – È una fase delicata per il Paese, bisogna uscire al più presto dall’incertezza politica» ha aggiunto, per poi precisare l’intenzione di mettersi subito al lavoro per una manovra che cancelli l’aumento dell’Iva. «Non sarà un governo contro. Sarà un governo per il bene dei cittadini, all’insegna della novità» ha spiegato Conte che ha poi svelato di aver avuto qualche dubbio sull’opportunità di accettare un nuovo incarico. «È il momento del coraggio, è il momento della determinazione, è il momento di non farsi frenare» ha aggiunto il premier incaricato.

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Oggi l’incarico a Conte. I paletti di Mattarella su ministri e programma

giovedì, Agosto 29th, 2019

Ugo Magri

ROMA. Alle 9,30 di stamane, nel salotto presidenziale, Sergio Mattarella conferirà a Giuseppe Conte l’incarico di mettere in piedi il suo secondo governo. Ma non sarà una semplice stretta di mano e via. Al Quirinale si prevede un colloquio non breve né banale. Il presidente illustrerà all’ex “Avvocato del popolo” tutto quanto si attende questa volta da lui. Gli dirà, o farà rispettosamente intendere, come tante cose siano cambiate rispetto a 14 mesi fa quando Conte era stato catapultato nel ruolo più impegnativo della politica senza la minima esperienza nel ramo, oltretutto stretto come un vaso di coccio tra due ingombranti vice. Da allora l’uomo è cresciuto, si è fatto rispettare anche fuori dell’Italia, per cui è giusto che provi ad esercitare la sua leadership caricandosi di onori ed oneri. Incominciando da subito, mettendo rapidamente in gioco la propria autorevolezza già nei prossimi giorni sui vari punti in sospeso del nuovo patto di governo.

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Salvini capitano? Sì, ma non del Titanic

giovedì, Agosto 29th, 2019

Alessandro Sallusti

Se come pare chiaro il governo tra Pd e Cinque Stelle vedrà la luce oggi si mette fine all`anomalia di un governo a trazione di sinistra, quale è stato il Di Maio-Salvini, sostenuto convintamente da un partito di centrodestra (la Lega) che nelle urne si appropriò, per via del sistema maggioritario, anche dei voti di elettori «alleati» di Forza Italia e di Fratelli d`Italia.

Dopo un anno di confusione e di patti elettorali traditi torna quindi un po` di chiarezza. Da una parte c`è ora il blocco di sinistra (Cinque Stelle e Pd) che probabilmente si presenterà in coalizione anche nelle prossime elezioni regionali e comunali, dall`altra i componenti del vecchio centrodestra (Lega, Forza Italia e Fratelli d`Italia). Un nuovo bipolarismo, insomma, che costringerà i vari attori a mettere fine a una serie di equivoci. Il primo dei quali, almeno per quello che ci riguarda, è se Salvini sarà solo il capo della Lega o può ancora diventare da subito il leader di una coalizione più ampia insieme a Berlusconi e alla Meloni.

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Corsa a tre per il Viminale: Minniti, Gabrielli, Morcone

giovedì, Agosto 29th, 2019

Lodovica Bulian

«Noi abbiamo rinunciato a molte questioni, adesso bisogna fare un po’ per uno». Il valzer delle poltrone (possibili) continua anche nel giorno decisivo delle consultazioni e di nodi ancora irrisolti sul tavolo del governo M5s-Pd.

Un po’ per uno, dice Andrea Orlando, nei desiderata del Pd vicepremier unico in pectore. Il muro di Luigi Di Maio e dei suoi però rimane e continua a fare da ostacolo sulla strada giallo rossa. Il posto di vicepremier è suo, ripetono i grillini. L’offerta ribadita al Pd è quella di un posto per un secondo vice, parigrado. Irricevibile per i dem, che al grido di «discontinuità» e di no a «governi staffetta» non vogliono cedere ulteriormente, nonostante in cambio ci siano ministeri di peso. Dopo aver digerito Giuseppe Conte, che ritengono un premier non terzo come vorrebbe invece essere considerato l’avvocato del popolo, ma organico al Movimento, non accettano che il suo secondo sia Di Maio. «Non ci sono né veti né attacchi alle persone, tant’è che si parla di Di Maio come ministro», dice Orlando. Come ministro e basta, appunto. Si dice della Difesa, anche se il capo politico del M5s vorrebbe tenersi i suoi due ministeri, Lavoro e Sviluppo economico per portare avanti quanto fatto finora. I democratici vorrebbero come vicepremier unico in alternativa allo stesso Orlando Dario Franceschini, che potrebbe avere anche la delega ai rapporti con il Parlamento. Nel caso si optasse per il secondo, al primo potrebbe andare la carica di sottosegretario alla Presidenza del consiglio.

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