Archive for Ottobre 15th, 2019

Jovanotti reporter per caso Che figuraccia a Hong Kong

martedì, Ottobre 15th, 2019

Fabio Polese

Chang Mai (Thailandia) Fare il giornalista è una cosa seria. Almeno così dovrebbe essere. Purtroppo, però, nell’era dove tutto è immediato, dove non c’è spazio per troppe analisi e verifiche, anche l’informazione è diventata un fast food.

Soprattutto quella sul web. Nel mondo digitale, infatti, l’importante è riempire, non importa con cosa. E così è successo anche qualche giorno fa, quando il cantante Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, che è ad Hong Kong perché ha in programma una regata insieme a Giovanni Soldini, si è trovato per caso in mezzo alle proteste che da mesi stanno infuocando la regione.

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I Curdi e l’ingratitudine di tutti noi

martedì, Ottobre 15th, 2019

Gli ultimi della terra muoiono senza lacrime versate per loro, e senza telecamere a documentarne la fine. Negati i loro diritti a essere protagonisti della comunità degli uomini fino alla fine. L’annullamento di questa identità è l’ennesima forma che prende il massacro nei tempi moderni – annegare non (solo) nel sangue le minoranze, ma negarne tutto fino alle radici, il suolo dove si è nati, le case, le abitudini, la lingua, la religione, per cancellare ogni pietra, fino alla negazione della memoria, l’ultimo pugno di sale romano. Perciò i loro eroi, specialmente se questi eroi sono donne, devono essere assassinate ai bordi di una strada. Perciò i giornalisti che sono testimoni della loro storia devono essere eliminati. Il passato deve morire, perché al suo posto venga portato un altro popolo, esso stesso scelto fra gli ultimi della terra, gente ancora più sradicata, che varca gli spazi degli inquilini precedenti, stordita, provvisoria, depositata dove capita dalle onde finali di un’altra drammatica storia.

È quello che succede in queste ore nel Nord della Siria, sulla pelle dei Curdi. E non fatevi distrarre dal rumore delle bombe, il rombo dei cingolati, il variare di interessi geopolitici e alleanze, alla fine – al cuore degli eventi, c’è solo lo scambio osceno fra due miserie, due sopravvivenze: il baratto fra 3 milioni di rifugiati siriani, e qualche centinaia di migliaia di curdi. I primi arma di ricatto, i secondi granelli di sabbia nell’ingranaggio più grande del potere globale, entrambi sacrificabili a uno schioccar di dita, o l’arrivo di un tweet.

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Renzi vs Salvini, duello tv alla Rocky

martedì, Ottobre 15th, 2019
Salvini
Salvini Renzi

Niente claque, niente supporter, ma un pubblico terzo che ascolterà i due Matteo duellare. E poi cos’altro? “No comment”, è la risposta via sms di Bruno Vespa, che non è solo il conduttore di Porta a Porta, ma l’artefice della sfida delle sfide fra Matteo Renzi e Matteo Salvini che stasera, immediatamente dopo il match fra Italia e Liechtenstein, terrà davanti al piccolo schermo centinaia di migliaia di telespettatori, curiosi di vedere come andrà a finire fra i due guastafeste della politica italiana. E se il padrone di casa, l’ex direttore del Tg1 e volto storico della Tv di Stato, che di confronti ne ha moderati diversi, non vuole svelare alcunché, da via Teulada filtra poco, pochissimo. Non pare esserci una precisa regola di ingaggio. Non sono, confidano, al momento, previsti servizi – forse solo due schede che raccontano le gesta dei due personaggi. Tuttavia, quasi certamente compariranno le famose lavagnone sulle quali si sono alternati i protagonisti della Seconda Repubblica. “Bruno – mormora una fonte interna – desidera far emergere queste due personalità che in fondo sono due facce della stessa medaglia”.

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Manovra, come spartire 3 miliardi in più

martedì, Ottobre 15th, 2019

A metà mattina Giuseppe Conte arriva ad Avellino e la prima cosa che fa è lanciare la traccia politica della manovra: “La maggioranza è compatta. È sbagliata l’impostazione di una manovra che sia la sommatoria di premure di una forza politica o di un’altra”. A fine giornata le parole del premier sono polvere. Il bollettino è impietoso: Pd e 5 stelle litigano sul taglio del cuneo fiscale e quota 100, i renziani giocano la loro partita puntando il dito contro la stessa quota 100 e le micro-tasse. Dentro la maggioranza è tutto un vortice di spin, accuse e contraccuse su chi sta facendo saltare il banco all’ultimo momento utile. Il Consiglio dei ministri slitta a martedì. C’è un sottotesto a queste tensioni: nel momento in cui vengono trovate le coperture, grazie a un tesoretto da 3 miliardi scovato dal Tesoro, gli appetiti dei partiti si scatenano. 

La cronaca della giornata che doveva essere conclusiva e che invece ha fatto esplodere le tensioni interne alla maggioranza dice una cosa precisa: l’unità di intenti tra i dem e i grillini si è sfaldata in nome delle priorità legate al consenso politico. Ognuno tira la coperta dalla propria parte. I soldi fanno da catapulta. A via XX settembre i tecnici hanno trovato tre miliardi: gli incassi delle tasse pagate dalle partite Iva soggette ai vecchi studi di settore sono andati meglio del previsto e quindi si hanno più soldi a disposizione. 

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Guerra in Siria, Ue: sanzioni per difendere il petrolio, non per salvare i curdi

martedì, Ottobre 15th, 2019

di GIANLUCA DI FEO

Per difendere i curdi l’Europa tergiversa, usando parole dure senza provvedimenti concreti. Ma quando entrano in campo interessi economici l’atteggiamento cambia. E sono pronte a muoversi le cannoniere. Ieri in maniera sorprendente l’Ue ha messo sullo stesso piano le centinaia di morti provocate dall’invasione della Siria settentrionale e i giacimenti di petrolio a largo di Cipro, oggetto di una lunga contesa tra Ankara e uno dei più piccoli stati dell’Unione.

Una disputa che però mette a rischio i fatturati di Total ed Eni, le compagnie italiana e francese che hanno i diritti di sfruttamento. Contro la guerra c’è soltanto la “condanna” mentre a Bruxelles si è deciso di adottare “misure restrittive nei confronti delle persone fisiche e giuridiche responsabili o coinvolte in attività perforazione di idrocarburi nel Mediterraneo orientale”.

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Carlo De Benedetti: «Gedi va risanata. I miei figli non sanno fare gli editori, non amano Repubblica»

martedì, Ottobre 15th, 2019

di Aldo Cazzullo

Carlo De Benedetti: «Gedi va risanata. I miei figli non sanno fare gli editori, non amano Repubblica»

L’ingegnere Carlo De Benedetti

Ingegner De Benedetti, lei il 14 novembre compirà 85 anni. Che senso ha ricomprarsi Repubblica e il gruppo Gedi?
«Sono ben conscio della mia età. Ma mi sento molto bene. E sono in condizioni di condurre in porto un’operazione in due tempi».

Perché in due tempi?
«Il primo: raddrizzare la gestione dell’azienda, che è stata del tutto inefficace». Editoria

Carlo De Benedetti: «Voglio rilanciare il gruppo Espresso». Secca la risposta di Cir: «Offerta irricevibile»

di Redazione Economia

Perché dice questo?
«Non lo dico io; lo dice il mercato. Il metro dell’inefficacia della gestione è il prezzo di Borsa cui il titolo è precitato: 25 centesimi. E’ un’azienda senza vertice e senza comando. Una nave senza capitano, in balia di onde altissime: perché il mestiere dell’editoria quotidiana non è facile in nessuna parte del mondo».

Quale soluzione propone?
«Riprendere a investire pesantemente in un settore in cui Repubblica per anni ha eccelso: il digitale. Poi verrà il secondo tempo. Una volta che l’azienda sarà in condizione di navigare, pur sapendo che i mari resteranno procellosi, dobbiamo trovare un approdo». Lo scontro in famiglia

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Guerra in Siria, Spadafora: «Inopportuno la finale Champions a Istanbul»

martedì, Ottobre 15th, 2019

«Chiedo di valutare se non sia inopportuno mantenere, ad Istanbul, la finale della Uefa Champions League in programma per il prossimo 30 maggio». L’appello arriva dal ministro per le Politiche giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora che, in un lungo post su Facebook, ha pubblicato il testo della lettera inviata al presidente Uefa Aleksander Ceferin. La decisione di Spadafora è maturata «a seguito dei gravissimi atti contro la popolazione civile curda avvenuti negli ultimi giorni», come spiega su Facebook.

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Raggi o non Raggi? L’autogol di Zingaretti che può ferire il Pd

martedì, Ottobre 15th, 2019
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di   Goffredo Buccini |

Raggi o non Raggi? L'autogol di Zingaretti che può ferire il Pd

Con uno dei più clamorosi autogol della recente vicenda politica, il pessimo governo grillino della Capitale potrebbe prima o poi finire in conto (anche/persino) al Pd. Nicola Zingaretti pare, salvo miracoli, in procinto di insaccare nella propria porta una palla avvelenata fatta di mondezza, voragini e caos: tutta robaccia che i romani addebiterebbero alla sola Virginia Raggi se il segretario democratico (e governatore del Lazio) non avesse deciso di farle cavallerescamente usbergo. «Dimettersi? Macché! La sindaca non deve dimettersi… ma affrontare con più decisione e collegialità i temi irrisolti», ha dichiarato alla tv in sontuoso politichese. Il primo problema è che, appena a luglio, il segretario-governatore spiegava come Virginia avesse «ridotto la città più bella del mondo a un disastro» e Virginia lo accusava di pachidermica lentezza nella gestione regionale delle ordinanze sui rifiuti: un’avversione in linea con le contumelie che Pd e M5S si scambiavano ovunque da anni.

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Maltempo, in arrivo temporali e forte vento in Liguria: scatta l’allerta arancione

martedì, Ottobre 15th, 2019

La Protezione civile ha emanato un’allerta arancione per l’ondata di maltempo, con temporali e vento forte, che sta per abbattersi sulla Liguria. La fase più critica è prevista da lunedì notte alle 15 di martedì. Disposta la chiusura delle scuole in quasi tutti i comuni del Centro-Levante ligure. Rinviata anche la seduta del Consiglio regionale prevista per martedì mattina. Scuole aperte invece a Genova.

La fine dell’allerta è prevista per le 18 di martedì. Sono in arrivo anche venti da Sud-Est e Sud-Ovest in rinforzo fino a 50-60 chilometri orari, con raffiche oltre i 100-120 chilometri orari sui crinali di tutte le zone. I fenomeni meteorologici potrebbero determinare criticità idrogeologiche anche sui crinali appenninici dell’Emilia-Romagna, in Piemonte, Lombardia, Toscana e Veneto.

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Manovra, verso uno sconto spese per chi paga con la carta | Basta detrazioni redditi alti

martedì, Ottobre 15th, 2019

Stop alle detrazioni per i più ricchi, tassa sulla fortuna, rincari sul fumo e una plastic tax, un nuovo balzello sugli imballaggi e contenitori di plastica inquinanti per spingere abitudini green. La prima Manovra giallorossa bloccherà gli aumenti dell’Iva ma al loro posto spuntano una miriade di mini-tasse, alcune onnipresenti a ogni sessione di bilancio, come quelle su tabacchi e giochi, altre che rispondono alla nuova anima ecologista.

Tra le ipotesi è circolata anche quella di un aumento delle accise sul diesel, che ha trovato, al momento, il muro di Italia Viva. E una sulle sim aziendali che invece, incontra la netta contrarietà M5s. 

Scadenza partite Iva slitta dal 16 novembre al 16 marzo  – Per far quadrare i conti arriva inoltre, come annunciato nella tarda serata di lunedì dal ministero dell’Economia, lo slittamento, dal 16 novembre al 16 marzo, della rata per il pagamento delle imposte sulla dichiarazioni delle partite Iva, che sposta 3 miliardi utilissimi ai fini dei conti pubblici del 2020.

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