Archive for Ottobre 21st, 2019

Renzi e Salvini tra piazze e Leopolda: i Mattei marciano divisi e colpiscono uniti

lunedì, Ottobre 21st, 2019

di Marco Damilano

Le piazze televisive e quelle fisiche sono una simulazione di qualcosa che non c’è, l’indefinito futuro che si vorrebbe costruire in alternativa all’indefinito presente che governa il Paese nelle vesti del presidente avvocato professore Giuseppe Conte. Simulazione, arte e spettacolo seguitissimo dal pubblico, lo scontro televisivo tra i due Mattei di martedì 15 ottobre: le cerimonie, i lei scambiati rispettosamente davanti alle telecamere, i colpi bassi, i sorrisi esibiti, il profluvio di battute, i cartelli sollevati, le mani roteanti ad agganciare un concetto ostile.

Simulazione la Leopolda di Firenze e piazza San Giovanni a Roma. La simulazione del governo riformatore, messa in onda dal premier Giuseppe Conte con uno speciale Tg1 in prima serata il giorno dopo, confezionato per bilanciare il duello. Giuseppi contro i Mattei, che lui in uno ne fa due. Pur partorendo una legge di Bilancio topolino. E la simulazione di un sistema che non c’è: l’unica novità che i due Mattei, Renzi e Salvini, possono ancora incarnare dopo aver fallito le rispettive grandi occasioni, aver governato il Paese per quasi tre anni con un progetto ambizioso di riforma costituzionale (Matteo uno) e aver egemonizzato per quattordici mesi il governo fondato sulla vittoria elettorale del Movimento 5 Stelle (Matteo due). Un grande avvenire dietro le spalle, per ora. A vederli pensi: se fossero vincenti non sarebbero qui, a perdere tempo insieme.

Il sistema che non c’è si chiama democrazia del maggioritario, quello che permette al cittadino di conoscere in anticipo che fine farà il suo voto, è quello il modello che prevede i faccia a faccia e gli scontri televisivi tra i leader e i candidati premier.

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Roma, venerdì 25 ottobre sarà sciopero generale: “Servizi scadenti, lavoratori umiliati: blocchiamo la città”

lunedì, Ottobre 21st, 2019

“Mi scuso a nome di tutti i sindacati con i cittadini per i disagi che ci saranno il 25, non ci divertiamo a bloccare la città”. Così i sindacati hanno presentato lo sciopero generale di venerdì 25 ottobre per la difesa delle partecipate.

“E’ il primo sciopero generale di Roma, non c’era mai stato – ha detto il segretario della Uil Lazio Alberto Civita – perché quello che facemmo con Marino era uno sciopero dei dipendenti pubblici. E’ uno sciopero politico da quando ci hanno mandato la polizia a forzare il cordone di lavoratori al presidio di Roma Metropolitane”.

Roma Metro e sciopero generale: tutte le spine di Raggi

di MARINA DE GHANTUZ CUBBE

Lo sciopero generale del 25 ottobre

“Non è uno sciopero a cuor leggero – ha aggiunto Natale Di Cola della Cgil – Questa volta anche i consumatori stanno sostenendo questa protesta. E’ uno sciopero per Roma, dove i cittadini hanno servizi scadenti e i lavoratori lavorano in condizioni umilianti, basta con il degrado di questa città”.

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Ue pronta a chiedere “informazioni” sulla Manovra italiana | Il governo: “Risponderemo entro mercoledì”

lunedì, Ottobre 21st, 2019

La Commissione Ue invierà una lettera all’Italia per chiedere informazioni sulla Manovra. Anche altri Paesi, tra cui la Spagna, riceveranno simili richieste. Da Roma il governo fa sapere che risponderà “entro mercoledì”. Intanto si è svolto un incontro tra Conte e Di Maio per fare il punto sulla Manovra. E’ stato il primo di una serie di “bilaterali” tra Conte e gli esponenti dei partiti della maggioranza, in attesa del Cdm previsto per le 19.

In giornata il presidente del Consiglio incontrerà Dario Franceschini e Antonio Misiani per il Partito democratico, Teresa Bellanova e Luigi Marattin per Italia Viva, mentre per Leu dovrebbe vedere Roberto Speranza che rientrerà poco prima del Cdm, a Roma, dal Giappone dove si è svolto il G20 dei ministri della Salute. Dopo gli incontri, si svolgerà il vertice di maggioranza, a ridosso del Consiglio dei ministri.

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COMUNICATO STAMPA :AL VIA I LAVORI PER IL NUOVO PARCHEGGIO DELLA FARMACIA COMUNALE N. 1 (VIALE CAPPUCCINI)

lunedì, Ottobre 21st, 2019

LANCIANO (21.10.19) – Hanno preso il via oggi – lunedì 21 ottobre – i lavori di realizzazione del nuovo parcheggio al servizio dei clienti della farmacia comunale n. 1, in viale Cappuccini 31/33 a Lanciano.

A comunicarlo è la società Anxanum Multiservizi Intercomunali S.p.A., che gestisce le farmacie comunali, tra cui quella del popoloso quartiere di viale Cappuccini.

L’intervento consisterà nella realizzazione di un’area parcheggio, per circa 12 posti auto, nella parte retrostante la farmacia, con ingresso dove attualmente i clienti entrano con le proprie auto. Si tratta, dunque, di un’importante opera in un’area particolarmente trafficata e frequentata, pensata proprio per venire incontro ai numerosi clienti della farmacia, che potranno così parcheggiare agevolmente e senza occupare viale Cappuccini.

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Nubifragio su Milano, strade allagate e cinque scuole chiuse per pioggia. Sotto controllo Seveso e Lambro

lunedì, Ottobre 21st, 2019

Allerta meteo. «Dalle 5.30 alle 6.45, mai vista così tanta acqua cadere su Milano», a raccontarlo è un tassista dell’ 8585 che ha iniziato il suo turno alle 5 di lunedì mattina. Gli arrivano gli allert da tutte le zone della città. In viale Elvezia è caduto un albero e in direzione via Canova la strada è chiusa. L’imbocco per l’autostrada per Malpensa è allagato, come è sommerso dall’acqua viale don Luigi Sturzo: «Non si passa». Il perimetro del parco Sempione non è praticabile: «Tra fossi, radici e pioggia si rischia di fare un incidente», continua il tassista.

Scuole

Sono cinque le scuole dell’infanzia che non hanno aperto lunedì mattina: Adriano (4 sezioni) e Fortis (5 sezioni) nel Municipio 2, Cesari (7 sezioni) nel Municipio 9, Meleri (5 sezioni) nel Municipio 4 e Parenzo (5 sezioni) nel Municpio 6. Chiuse due sezioni su cinque anche nella Scuola dell’Infanzia Anemoni nel Municipio 6. In particolare, all’asilo Fortis, nel quartiere Isola, è caduto un pezzo di controsoffitto con successivo allagamento per pioggia dal tetto. Per fortuna è successo prima dell’ingresso dei bambini a scuola. I genitori erano stati avvisati subito dopo l’accaduto. «Stiamo indagando le cause delle singole situazioni, tenendo conto che in caso di piogge intense come quelle di questa notte, con volumi d’acqua importanti in tempi ristretti, può succedere che le gronde e i pluviali non riescano a far defluire correttamente tutta l’acqua – commenta l’assessore all’Educazione con delega all’Edilizia scolastica Laura Galimberti

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L’Istituto superiore della sanità invita le Regioni a vigilare sulle e-cig

lunedì, Ottobre 21st, 2019

L’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha diramato un’allerta di grado 2 (su un massimo di 3 gradi) sulle sigarette elettroniche al Ministero della Salute e agli assessorati regionali. L’obiettivo è di “vigilare sulla grave malattia polmonare tra le persone che utilizzano le sigarette elettroniche”, e in particolare alcuni liquidi, e monitorare l’insorgenza di gravi lesioni polmonari riscontrate in Usa. L’allerta è stata diramata il 10 ottobre.
 

La decisione è stata assunta sulla base delle segnalazioni ricevute dall’Osservatorio Europeo delle droghe e delle tossicodipendenze di Lisbona. Il grado 2, su tre gradi di allerta, quindi intermedio, indica il rischio di lievi danni per la salute e di diffusione di sostanze nel mercato illecito.

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Alessandro Sallusti su Renzi: “La probabilità che rimanga in equilibrio è proporzionale al numero di fessi”

lunedì, Ottobre 21st, 2019

“Una delle doti di Matteo Renzi è la furbizia, uno dei suoi limiti è l’eccesso di furbizia”. Alessandro Sallusti non ha dubbi, l’ex premier “è come il giocoliere che cammina su un filo teso nel vuoto e la sua probabilità di rimanere in equilibrio è proporzionale al numero dei fessi disposti a credergli”. Eppure quel furbetto precipitato tempo addietro, oggi sembra essersi preso la propria vendetta: “Ci riprova con rinnovato vigore, al punto che ieri, dal palco della Leopolda, ha fatto appello al popolo liberale di mollare Forza Italia e confluire nel suo nuovo partito, Italia Viva. Siccome i fessi abbondano, che qualche deputato o senatore cada nel tranello è sempre possibile, dipende dal prezzo che Renzi è disposto a pagare”.

Leggi anche: Sallusti e CasaPound: “Chi se ne frega, vi spiego perché Grillo e Conte sono più fascisti di loro”

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L’ultimo round della manovra: Si tratta su casa e partite Iva

lunedì, Ottobre 21st, 2019

Antonio Signorini

Forse la posta il gioco del vertice di maggioranza sulla manovra che si terrà oggi dopo il consiglio dei ministri non è la sopravvivenza del governo e, come assicurano più fonti della maggioranza, siamo di fronte a una ordinaria competizione da legge Finanziaria, con i partiti impegnati a fare entrare nella legge di Bilancio il maggiore numero possibile di misure di bandiera, bloccando il più possibile quelle dei concorrenti.

Matteo Renzi e Luigi Di Maio anche ieri hanno lanciato ultimatum al governo. Il premier Giuseppe Conte ufficialmente sembra non fare concessioni e pochi giorni fa il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha escluso modifiche di sostanza. In realtà la trattativa tra partiti è iniziata già da un po’ al dicastero di via XX settembre e si stanno studiando modifiche.

Per lo più si tratta di proposte del Movimento 5 stelle. Ieri Di Maio ha riproposto le tre modifiche «imprescindibili». La prima è il carcere per i grandi evasori e la confisca dei beni per cifre sopra i 100 mila euro all’anno. Poi la riduzione delle commissioni sul Pos, infine il mantenimento della flat tax per le partite Iva fino a 65mila euro.

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Un mondo sul punto di esplodere

lunedì, Ottobre 21st, 2019

Lorenzo Vita

Una settimana di fuoco. Non c’è altro mondo per definire quanto accaduto in questi giorni in ogni angolo del mondo, dove sembra che le crisi abbiano deciso di esplodere nella loro massima violenza proprio tutte insieme, come in un’unica quanto inquietante strategia. Nessuna area del mondo si può dire immune da questi sommovimenti. E adesso tante crisi sembrano divampare anche nei luoghi che si consideravano blindati, nei templi della democrazia come nei Paesi più stabili, fino anche nei regimi o nei governi più autoritari. Un’unica grande crisi di carattere internazionale in cui è difficile districarsi ma in cui è comune il denominatore: la popolazione è in rivolta e i governi si stanno lentamente indebolendo. Una miscela esplosiva da cui dipana un’instabilità che ormai sembra imperante.

Le immagini di questi giorni parlano chiaro. Il Cile vive una delle sue crisi politiche e sociali più profonde, mentre la capitale, Santiago, ha visto tornare i blindati per le strade come non accadeva dalla fine dell’era di Augusto Pinochet. Sono passati decenni dall’ultima volta in cui i carri armati e l’esercito presidiavano la città: eppure oggi sembra essere piombati di nuovo nel passato. E non è stato certo un aumento del biglietto dei mezzi pubblici a poter scatenare la rabbia di un intero popolo. Rabbia che ha caratterizzato anche pochi giorni prima l’Ecuador, dove le rivolte hanno costretto il governo a fermare un nuovo aumento delle tasse. Un Sud America in ebollizione, in cui oltre al Cile e all’Ecuador si devono contare l’Argentina, sull’orlo del collasso economico e un Venezuela che vive sull’orlo del precipizio e che solo l’alleanza di Nicolas Maduro con alcune potenze internazionali ha evitato che crollasse sotto i colpi della guerra civile.

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Il Qe spaventa il Fmi: “Circolano 34mila miliardi di titoli a tasso negativo, il sistema può esplodere”

lunedì, Ottobre 21st, 2019

Vittorio Da Rold

I tassi negativi ormai sono una realtà importante nel mondo della finanza. Ma a quanto ammontano? Per il Fmi del nuovo direttore generale, la bulgara, Kristalina Georgieva, ci sono in circolazione ben 15mila miliardi di dollari di obbligazioni statali e societarie a tassi negativi. E i mercati si attendono che circa un quinto dei titoli di Stato in circolazione continueranno ad avere tassi sotto lo zero per almeno 3 anni. Non solo. Sempre per l’Fmi ammonta a 19mila miliardi di dollari il debito aziendale a rischio default – in caso di choc – conservato nelle casseforti delle 8 principali economie mondiali, il 40% del totale. Il dato è contenuto a pagina 9 nel Rapporto sulla stabilità finanziaria globale. “Nonostante il notevole declino in Europa e in Giappone”, si legge nello studio dell’istituto di Washington, “le vulnerabilitlà delle imprese rimangono significative in molti Paesi”. I due fenomeni ovviamente sono legati alle politiche monetarie messe in atto per contrastare un decennio un’economia globale in rallentamento. Sono, potremmo dire noi, degli “effetti collaterali” indesiderati del QE e dei tassi negativi di deposito varati dalle banche centrali per convincere il cavallo a bere e a tornare a correre. Ma torniamo a ciò che dice il Fondo monetario.

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