Archive for Ottobre, 2019

La De Gregorio e Floris incalzano Salvini in tv Lui: “Mangio un panino?”

mercoledì, Ottobre 9th, 2019

Angelo Scarano

Salvini si scatena a Di Martedì. Incalzato da Giovanni Floris e Concita De Gregorio, il leader della Lega ribatte colpo su colpo.

Con l’ex direttrice dell’Unità ha uno scambio di battute al vetriolo. La De Gregorio punge Salvini: “Lei risponde solo a quello che vuole…”. Pronta la replica dell’ex ministro degli Interni che ribatte: “L’ultima volta che sono venuto a La7, la Gruber mi ha detto che vado in costume al mare, adesso anche questo…”.

Poi è il turno di un battibecco con Floris che contesta alcune affermazioni di Salvini riguardo alle coperture per la manovra. L’ex ministro degli Interni risponde: “Lei fa parte dell’ufficio stampa di Conte?”. Poi rincara la dose: “Se fa le domande e subito dopo si dà le risposte, io mi vado a mangiare un panino qua dietro”. Poi Salvini mette ancora una volta nel mirino il premier Conte: “Sul Russiagate Conte dovrebbe riferire in Parlamento”. E ancora: “Con Conte ho lavorato bene per un anno. Purtroppo ho sottovalutato il suo attaccamento alla poltrona”.

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In Europa non sanno cos’è la mafia

mercoledì, Ottobre 9th, 2019

La “Grande chambre”, respingendo il ricorso del Governo italiano, ha di fatto confermato in via definitiva quel che la CEDU (Corte europea dei diritti dell’uomo) aveva sentenziato il 13 giugno scorso in tema di “ergastolo ostativo”. Per l’antimafia una brutta pagina. E’ vero che la pena deve tendere alla rieducazione del condannato, per cui l’ergastolo in generale può essere temperato concedendo alcuni benefici, ma ciò ha un senso solo quando si tratta di condannati che mostrano di volersi reinserire o almeno fanno sperare che prima o poi ci proveranno. Non è assolutamente il caso dei mafiosi irriducibili, che non si sono pentiti e perciò vengono assoggettati al regime carcerario del 41 bis.

Non lo è ontologicamente, culturalmente e strutturalmente. Perché quando si tratta di mafiosi non si può prescindere dal fatto incontestabile che essi giurano fedeltà perpetua all’associazione. Nella cosiddetta “punciuta” (la puntura dell’indice con una spina di arancio amaro, con alcune gocce di sangue che colano sull’immaginetta sacra che il nuovo affiliato tiene in mano), costui – mentre viene dato fuoco all’immaginetta – pronunzia la formula “giuro di essere fedele a Cosa nostra; possa la mia carne bruciare come questo santino se non manterrò fede al giuramento”.

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Taglio dei parlamentari, cambio epocale

mercoledì, Ottobre 9th, 2019
taglio
taglio

È, oggettivamente, un plebiscito parlamentare della Casta che taglia sé stessa, percependosi tale. Della politica come “colpa” alla ricerca di espiazione assecondando un vento antipolitico che non sarà mai il proprio. Eccolo il voto dell’intero Parlamento sul taglio dei parlamentari, lo “scalpo” che da oggi possono agitare i Cinque stelle. Nulla ha a che fare con una riforma vera del sistema istituzionale, in nome dell’efficienza e senza creare squilibri, come sarebbe stato se si fosse messo mano al bicameralismo “perfetto”.

Parliamoci chiaro: il voto odierno non è solo una straordinaria vittoria politica dei Cinque stelle, ma è un passaggio storico, perché sancisce, definitivamente, una “egemonia culturale”: la democrazia come costo da tagliare, la funzione legislativa come privilegio inutile, e poco importa che il mitico taglio delle poltrone sia solo demagogia, 65 milioni l’anno, spicci in un Paese che, nell’ultimo anno, ha visto crescere di 61,5 milioni ogni sei ore il debito pubblico, lievitato di 34 miliardi in dodici mesi.

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Il centrodestra trova l’intesa sul Copasir: il leghista Volpi è il candidato

mercoledì, Ottobre 9th, 2019

E’ il leghista Raffaele Volpi, ex sottosegretario alla Difesa nel primo governo Conte, il candidato unitario del centrodestra che correrà per la presidenza del Copasir. L’accordo sul suo nome è stato raggiunto al termine di un incontro al Senato tra il segretario della Lega Matteo Salvini e la leader di Fdi Giorgia Meloni e  dopo aver contattato telefonicamente il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi.

“Alla fine la cosa che, almeno Giorgia Meloni, ha ritenuto più importante di tutte è che il centrodestra uscisse compatto con un solo nome. In conseguenza di ciò abbiamo trovato un’intesa che va bene a tutti”, ha detto Ignazio La Russa (Fdi).

REP.IT

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Sondaggi, salgono Lega e Pd. In Umbria testa a testa fra Bianconi (M5s-Pd) e Tesei (centrodestra)

mercoledì, Ottobre 9th, 2019
Sondaggi, salgono Lega e Pd. In Umbria testa a testa fra Bianconi (M5s-Pd) e Tesei (centrodestra)

I nuovi sondaggi politici dell’istituto Ixè, presentati in anteprima ieri sera nel corso del programma Cartabianca su Rai 3, ci svelano le intenzioni di voto degli italiani in merito ai vari partiti. Il dato più rilevante è una lieve ripresa della Lega (30%), dopo settimane di erosione. Recupera qualche decimale anche il Pd (21,9), mentre perde quasi un punto il Movimento 5 Stelle (20,2) e scende al 3,5% Italia Viva. Forza Italia in ripresa (7,2) e Fratelli d’Italia stabile (8,5).

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Riforme, Sgarbi attacca Grillo alla Camera: «Un voto di scambio che è uno stupro dell’Aula»

mercoledì, Ottobre 9th, 2019
L’intervento alla Camera dei Deputati del deputato del gruppo Misto che si scaglia contro il M5s | Ansa – CorriereTv
«Stiamo assistendo a un voto di scambio senza precedenti, si concede a un governo illegittimo e a una banda di parlamentari», i 5 stelle, «di fare uno stupro del parlamento che ricorda quello fatto a casa di Grillo, di cui si è parlato solo 4 minuti sui giornali, da 4 uomini tra cui il figlio» del cofondatore del Movimento 5 stelle, indagato per una presunta violenza sessuale nella casa del padre in Sardegna. È durissimo l’intervento in Aula di Vittorio Sgarbi, deputato del gruppo Misto, che più volte si scaglia contro i pentastellati, ma anche contro «Forza Italia Viva», facendo una sorta di acronimo tra i nomi del partito di Forza Italia e di Italia viva.
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Tutti gli alibi degli alleati per evitare la legge elettorale

mercoledì, Ottobre 9th, 2019

di Francesco Verderami

Approvata la riforma con cui le Camere hanno scelto di mutilarsi, c’è un motivo se Conte ieri esultava per lo «storico passaggio»: con il taglio dei parlamentari il suo governo può stabilizzarsi. A meno che non inizi la discussione sulla legge elettorale. È vero che l’intesa di maggioranza prevede per dicembre la presentazione del progetto sul nuovo sistema di voto, ma proprio per evitare fibrillazioni nell’esecutivo la scadenza sarà posticipata. L’alibi lo offre il referendum voluto da Salvini, che impone di attendere il verdetto della Consulta in programma a fine gennaio. Tuttavia è interesse del nuovo «quadripartito» tener fermo il dossier almeno fino a maggio, quando si svolgeranno le Amministrative.

Dal modello spagnolo, a quello tedesco e francese, gli schemi di riforma sono noti ai partiti e le applicazioni per simulare il voto sono pronte a girare. Prima però bisognerà capire come si assesterà il quadro politico, con che profitto si svilupperà l’azione del governo, quali responsi offriranno gli esperimenti previsti alle regionali tra Pd e M5S. E se la convivenza produrrà infine un’alleanza.

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Taglio dei parlamentari, oltre ai simboli c’è la realtà: non sia uno «scalpo»

mercoledì, Ottobre 9th, 2019

di Gian Antonio Stella

Taglio dei parlamentari, oltre ai simboli c'è la realtà: non sia uno «scalpo»

Sul balcone no, questa volta Luigi Di Maio non è uscito. Ma obbligando Zingaretti e Renzi a ribaltare il loro no sul taglio dei parlamentari e costringendo Salvini (col centro-destra) a ribadire necessariamente il sì anche dopo il ribaltone denunciato, il Capo grillino che aveva puntato tutto, dopo le batoste, su questa scommessa, ce l’ha fatta. Ha vinto. Stappata la bottiglia resta il nodo: era proprio questa la madre di tutte le battaglie? Oltre i simboli, infatti, resta la realtà. Entusiasta, l’ex «plurisconfitto» ha gongolato: «È una riforma che farà risparmiare 300mila euro al giorno». Tanti: 109 milioni l’anno. Un miliardo abbondante in 10 anni. Non saranno le cifre ancora più grosse sparate nei mesi scorsi ma, con una Camera e un Senato che sfiorano insieme il costo di un miliardo e mezzo, sarà un taglio pesante. Meno convincente, è che quel terzo di parlamentari in meno possa portare a una «semplificazione perché con meno parlamentari avremo meno testi pieni di emendamenti, norme e contronorme che complicano la vita dei cittadini italiani». Difficile da sostenere, dopo aver presentato l’anno scorso la Finanziaria alle 10:33 del 27 dicembre con due ore e 55 minuti a disposizione dei deputati per leggere 436 pagine per un totale di 133.170 parole.

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Floris incalza Di Maio: «Dopo arriva Salvini, si vuole fermare?», il ministro se ne va subito: « Me lo saluti…»

mercoledì, Ottobre 9th, 2019
Il Ministro degli Esteri ospite a »Di Martedì» su La7 | Ansa – CorriereTv
Giovanni Floris tenta un’ultima domanda al ministro degli Esteri Luigi Di Maio al termine della sua intervista a «Di Martedì». Il conduttore annuncia l’arrivo del leader della Lega ed ex alleato di governo Matteo Salvini: «Arriva Salvini, si vuole fermare?» chiede Floris, ma Di Maio si alza e sembra quasi scappare via dallo studio: «Grazie, me lo saluti…»
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Superenalotto, chiesta la riscossione della vincita record da 209 milioni

mercoledì, Ottobre 9th, 2019

Il vincitore rimane rigorosamente anonimo. Ma intanto la Sisal, società concessionaria del Superenalotto, comunica che la schedina vincente del jackpot da record da oltre 209 milioni è stata presentata per le procedure di ritiro del premio. Il “6” era stato realizzato a Lodi il 13 agosto. La procedura di ritiro è curata da un ente bancario incaricato dal vincitore. 

2 euro per una vincita mai vista prima – Il “6” realizzato a Lodi e valso oltre 209 milioni al vincitore, di cui non si conosce l’identità, è arrivato con una schedina da soli 2 euro e rappresenta la vincita più alta mai assegnata nella storia del Superenalotto.

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