Archive for Ottobre, 2019

Bianco, tedesco, nazi, antisemita

giovedì, Ottobre 10th, 2019

Bianco, tedesco, nazi e antisemita. Ma l’elenco può proseguire: anti-femminista, xenofobo, frustrato: è Stephan Balliet, 27 anni, l’attentatore della sinagoga di Halle, così come emerge dai video, almeno tre per un totale di circa 20 minuti, che lui stesso ha girato con la minitelecamera fissata sull’elmetto e trasmessi online. Le riprese iniziano nell’auto in cui si vede un piccolo arsenale, un laptop e una macchina fotografica. In una sorta di prologo, in inglese, Balliet seduto al volante si presenta: “Hey, mi chiamo Anon e non credo che l’Olocausto sia avvenuto”. Capelli rasati, giubbotto marrone e un foulard bianco con dei disegni al collo, il giovane – che risiederebbe in Sassonia-Anhalt – indica il femminismo come la causa del calo dei tassi di nascita in Occidente che ha aperto le porte all’immigrazione di massa. E prima di passare all’azione urla: “La radice di tutti i problemi sono gli ebrei”.

Per l’attentato ha scelto il giorno in cui gli ebrei celebrano Yom Kippur. Ha ucciso due persone, mentre altre due sono state ferite in maniera grave. Stephan Balliet spara a una donna, una passante, vicino al cimitero ebraico di Halle e poi fredda un uomo nella tavola calda Kebab non lontano dalla sinagoga. In un primo momento la polizia aveva parlato di “diversi attentatori”. Invece Stephan Balliet ha agito solo. 

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Moscopoli, Salvini: “Dove ca. avrei messo i 60 milioni?” Concita De Gregorio: “Risponda alle domande, non ha ancora i pieni poteri”

giovedì, Ottobre 10th, 2019

Incalzato da Concita De Gregorio a Di Martedì, su La7, su Moscopoli (“Chi ha fregato chi? Lei o Savoini?” e “Perché non riferisce in Parlamento?”), il leader della Lega Matteo Salvini innervosito ha evitato le domande della giornalista, del conduttore Giovanni Floris e dei colleghi in studio sulla presunta tangente promessa alla Lega a Mosca. Finché De Gregorio lo ha ripreso: “Deve rispondere alle domande che le vengono poste. Lei non ha ancora i pieni poteri che voleva”.

(video La7)

REPTV

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Guasto sulla rete Telecom, crolla la connessione: migliaia di segnalazioni in tutta Italia

giovedì, Ottobre 10th, 2019

L’hashtag #Timdown su Twitter è diventato subito uno dei trend topic della notte. Un tam tam continuo di utenti alle prese con problemi di connessione. Dall’una della notte la rete Telecom sembra essere in panne a livello nazionale. Nonostante l’orario le segnalazioni al sito Downdetector, che monitora il funzionamento delle reti telefoniche, sono già tantissime.  

Per ore – dicono molti utenti sul social network – sono risultati irraggiungibili i sistemi di assistenza 119 e 187 oltre alle varie App MyTim. Che del resto sono collegate al sito tim.it e tutta la galassia Telecom.

Secondo Downdetector, la maggior parte delle segnalazioni – che sono diverse migliaia – arrivano da Roma, Milano, Napoli, Firenze, Bologna, Torino, Padova, Brescia, Genova e Verona.

REP.IT

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Manovra, ok agli aiuti per le famiglie. Ma niente assegno unico per i figli

giovedì, Ottobre 10th, 2019

Gli aiuti alle famiglie arriveranno, ma non sarà possibile varare l’assegno unico per i figli già quest’anno. Di sicuro, però, arriveranno 7 miliardi dalla lotta all’evasione. Dalla riunione dell’Eurogruppo, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri rassicura gli scettici: è «realistica» una cifra del genere a copertura della manovra. L’esecutivo intende dispiegare una serie di misure per recuperare denaro da chi non paga le tasse, «chiudendo la stagione dei condoni», tuona il suo vice Antonio Misiani, che sostituisce Gualtieri al Senato. Proprio Palazzo Madama, dopo diverse ore di dibattito, dà il via libera allo scostamento di Bilancio richiesto dall’esecutivo con l’aggiornamento del Documento di economia e finanza. I sì sono stati 169, i no 123, gli astenuti 4. Misiani sottolinea che il primo obiettivo della legge di Bilancio è evitare l’aumento automatico dell’Iva stanziando 23,1 miliardi. «Sono il valore più elevato di sempre», rincara il viceministro rivolto all’opposizione leghista, responsabile assieme al M5S della clausola nella scorsa manovra.

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Congo, la più grande epidemia di morbillo al mondo: quattromila morti, il 90% bambini

giovedì, Ottobre 10th, 2019

Nella Repubblica Democratica del Congo si sono superati i quattromila morti a causa del morbillo, dei quali il 90% è rappresentato da bambini sotto i 5 anni. Sono oltre 200mila, invece, le persone colpite dal virus. Si tratta della “più grande epidemia al mondo di morbillo”. Lo denuncia l’Unicef, che sta vaccinando altre migliaia di bambini contro il virus e sta distribuendo farmaci salvavita nei centri sanitari.

Il numero di casi quest’anno è più che triplicato nel Paese rispetto al 2018. L’epidemia in Congo ha causato più morti dell’Ebola che, ad oggi, ha ucciso 2.143 persone. Da gennaio sono stati riportati 203.179 casi di morbillo in tutte le 26 province del Paese.

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Il reddito di cittadinanza ora va riparato

giovedì, Ottobre 10th, 2019

di Dario Di Vico

Il nuovo governo alle prese con la priorità rappresentata dalla legge di Bilancio non ha ancora affrontato un nodo che nel frattempo è venuto al pettine, non ha formulato un giudizio sullo stato di attuazione del reddito di cittadinanza. Parliamo di un provvedimento che ha poco più di un semestre di vita e che però ha già mostrato limiti strutturali e pecche organizzative che non possono essere trascurati. In almeno tre casi, poi, il reddito ha smentito le attese dei suoi stessi sostenitori: non è servito a sorreggere il Pil dell’anno in corso, non ha spinto gli inattivi a mobilitarsi e a far crescere la quota di chi cerca veramente lavoro e, soprattutto, non si è rivelato quella pietra miliare nella storia del welfare italiano che doveva essere nelle intenzioni di chi ne ha disegnato i contorni. La verità, assai prosaica, è che il reddito di cittadinanza via via che accumula giorni di vita non riesce a nascondere un difetto congenito: è stato varato in tutta fretta perché doveva servire a una grande operazione di comunicazione («l’abolizione della povertà» proclamata dall’allora vicepremier Luigi Di Maio) e subito dopo doveva farsi vento per soffiare nelle vele elettorali dei Cinque Stelle. Non è andata così, la nuova legge si è dimostrata uno strumento di captatio benevolentiae largamente imperfetto e al suo interno non è riuscita a celare alcune contraddizioni che ne hanno compromesso l’immagine.

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Germania, vietato distrarsi

giovedì, Ottobre 10th, 2019

di   Paolo Lepri

L’allarme è risuonato spesso, magari in sordina. Ora, invece, le urla venute
dai fedeli asserragliati dietro le porte sbarrate della sinagoga di Halle nel giorno dello Yom Kippur rimbombano con il frastuono di un terremoto anche nelle orecchie più lontane.Germania in autunno, Germania che si interroga ancora sulle sue malattie, ben sapendo – naturalmente – che il virus non ha confini e non ha solo passaporto tedesco.


Va detto che le istituzioni hanno fatto il loro dovere, in un Paese dove la memoria è stata sempre un monito. Rendiamone atto alla cancelliera Angela Merkel, al suo rappresentante speciale per la lotta all’antisemitismo, il diplomatico Felix Klein, agli uomini e alle donne che insegnano a non dimenticare. Ma è anche vero che le ombre oscure annidate nella società sono state spesso scambiate per qualcosa destinato a non materializzarsi, come generalmente fanno le ombre. In questo caso è accaduto il contrario. Hanno anzi impugnato le armi.

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Tasse, i pochi che pagano per tutti: sul 12% degli italiani pesa il 60% dell’Irpef

giovedì, Ottobre 10th, 2019

di Alberto Brambilla*

Tasse, il tema del momento

Per tutti coloro che nel nostro Paese affrontano il tema fiscale sulla base di studi e dati, sentire o leggere le affermazioni di molti esponenti politici, a volte anche ai massimi livelli di responsabilità e di alcune parti sociali, genera parecchio sconforto.
C’è chi si avventura a proporre riduzioni dei contributi sociali (la cosiddetta fiscalizzazione degli oneri sociali) dimenticandosi che la metà degli italiani già non li paga e che per 25 anni il Sud (tutto e fino al 1996) ha avuto lo «sgravio totale dei contributi» senza riuscire a creare mezzo punto percentuale in più di occupazione.
C’è chi punta più in alto proponendo percentuali rilevanti (15%) senza spiegare quanto costerà alla collettività o di quanto si ridurrà la pensione: un lavoratore dipendente versando il 33% di contributi sulla retribuzione annua lorda per un periodo di 35 anni, otterrà una pensione pari a circa il 72% dell’ultima retribuzione. Se paga 15 punti in meno (cioè solo il 18%) che pensione prenderà? Meno della metà.
E che dire di un lavoratore autonomo (artigiano, commerciante o imprenditore agricolo) che versando oggi il 24% si troverebbe a pagare meno del 14%, che pensione prenderà?

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Siria, Erdogan annuncia: “Partita l’offensiva contro i curdi”

mercoledì, Ottobre 9th, 2019

ANKARA – La Turchia ha iniziato l’offensiva contro i curdi nel nord-est della Siria. L’annuncio è stato dato dal presidente turco Recep Erdogan al quale evidentemente la telefonata con il presidente russo Vladimir Putin non ha fatto cambiare idea. E’ l’ultimo passaggio di una escalation che si era accelerata nelle ultime ore quando le truppe turche, almeno 5mila uomini ammassati al confine, hanno rimosso i blocchi di cemento alla frontiera per permettere il passaggio di carri armati, tir e blindati. Poco dopo l’annuncio di Erdogan raid aerei  sono stati segnalati nella città di Ras al-Ain contro postazioni delle Milizie curde di protezione popolare (Ypg) mentre l’artiglieria ha bombardato Tal Abyad. Ma il portavoce dei combattenti curdi su Twitter dice: “Hanno laciato raid su aree civili. C’è grande panico fra la popolazione nella regione”. Sempre secondo l’Ypg ci sarebbero già delle vittime civili.

Nella notte con un tweet il portavoce della presidenza turca Fahrettin Altu aveva annunciato l’inizio dell’offensiva turca in Siria: “L’esercito turco, insieme all’Esercito siriano libero, a breve attraverserà il confine turco-siriano”. “I militanti delle Ypg (le Unità di protezione del popolo ndr) possono ritirarsi o impediremo loro di interrompere i nostri sforzi anti-Isis”, aveva aggiunto.

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Germania, sparatoria alla sinagoga di Halle. Almeno due morti, fermato un sospetto, due in fuga

mercoledì, Ottobre 9th, 2019

Almeno due persone sono state uccise di fronte a una sinagoga ad Halle, la maggiore città della Sassonia-Anhalt, nella parte orientale della Germania durante un assalto a colpi di arma da fuoco. Altre due persone sono rimaste ferite e sono state ricoverate all’ospedale cittadino. Un sospetto è stato fermato poco dopo dalla polizia mentre altri due complici sarebbero ancora in fuga. «Chiediamo alle persone di rimanere al sicuro nelle loro case», hanno avvertito le forze dell’ordine, a testimonianza che l’allarme non è ancora cessato. Secondo la prima ricostruzione sono stati sparati diversi colpi ed è stato lanciato un ordigno esplosivo (probabilmente una granata) sul vicino cimitero ebraico. Un uomo «vestito con abiti da militare», raccontano i primi testimoni oculari, avrebbe sparato a una passante e ci sarebbe stato anche un attacco a un negozio di kebab vicino. Nella sinagoga erano in corso i festeggiamenti dello Yom Kippur.

Assaltati la sinagoga e un kebab

Le due vittime sono state uccise la prima in strada, a circa 30 metri dall’ingresso della sinagoga (si tratterebbe di una donna) , la seconda all’interno di un vicino kebab (in questo caso un uomo). Il commando ha prima preso di mira il luogo di culto ebraico, aprendo il fuoco e tirando la bomba a mano e cercando di entrare all’interno.

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