Archive for Ottobre, 2019

Sciopero 25 ottobre a Roma: oggi a rischio scuole e trasporti, ferma 24 ore la raccolta dei rifiuti

venerdì, Ottobre 25th, 2019

Oggi Roma rischia lo stop totale: dai rifiuti ai trasporti, dalle farmacie alle scuole, tutto potrebbe essere bloccato dalla protesta dei circa 30 mila lavoratori delle partecipate capitoline indetta dai sindacati confederali — stamani dalle 10 in piazza sotto il palazzo del Comune — dopo lo scoppio del caso Roma Metropolitane, municipalizzata messa in liquidazione dal Campidoglio. Nonostante gli appelli della sindaca, dei Garanti degli Scioperi e dell’Infanzia, e dei responsabili delle scuole («Ci aspettiamo caos, assenze per stop trasporti e chiusure per agitazione bidelli», ieri l’allarme del presidente dell’Associazione presidi del Lazio, Mario Rusconi), la possibile revoca della serrata è collassata a causa del muro contro muro tra Comune e sindacati. Uno scontro dai toni accesi culminato, mercoledì sera, con la questione relativa a Roma Multiservizi: l’azienda è al 51% proprietà dell’Ama e, secondo i sindacati, era sul punto di inviare ai dipendenti «3.500 lettere di licenziamento» a causa del prossimo termine (31 dicembre) del contratto di servizio e delle mancate garanzie di rinnovo da parte del Comune. Per il Campidoglio trattasi di «fake» fatta uscire dalle sigle per lanciare la giornata di sciopero di oggi. Che, tra mille tensioni, è confermato. (Qui gli orari e le informazioni su Milano e qui sull’agitazione che riguarda voli aerei e avvocati, oggi)

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Roma, una città senza pace

venerdì, Ottobre 25th, 2019

di   Roberto Gressi

Un giovane, poco più che un ragazzo, è stato assassinato. Un colpo di pistola alla testa mentre era con la sua fidanzata. Un atleta, come il nuotatore Manuel Bortuzzo che ora continua la sua vita senza più l’uso delle gambe. È l’ultima istantanea di una violenza, purtroppo comune a tante metropoli, che piomba su una Roma sfibrata ed esausta, dove l’unica cosa che cresce sono le polemiche. Una città che ormai nulla può contro l’assedio dei rifiuti, gli autobus stracolmi e sporchi che non passano mai, le metropolitane rotte, i topi , i gabbiani, i cinghiali che sguazzano tra le immondizie, le buche. Non c’è iperbole nella descrizione che di Roma ha fatto su queste pagine Fabrizio Roncone: è incredibilmente tutto vero. Ogni giorno la città produce cinquemila tonnellate di spazzatura, negli ultimi due anni sono andati a fuoco quarantaquattro autobus, il conto delle buche è arrivato a cinquantacinquemila, ci sono ottantotto grandi edifici abbandonati e occupati, dodici miliardi di debiti, ventimila dimenticati che ogni notte cercano un posto dove dormire. Oggi sarà un venerdì terribile per i romani. Per protesta contro il Campidoglio si fermano i trasporti, non vengono raccolti i rifiuti, chiudono le farmacie comunali, le scuole funzionano a singhiozzo, così i musei.

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Sui «porti aperti» la prova di una coalizione sfilacciata

venerdì, Ottobre 25th, 2019
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di   Massimo Franco

Lo sfilacciamento della coalizione è difficile da ignorare. Si manifesta quasi quotidianamente, evocando le convulsioni di precedenti governi, compreso quello di Giuseppe Conte con M5S e Lega. Dall’Europa all’Umbria, i segnali che arrivano mostrano la difficoltà a coordinare una politica comune: a vantaggio delle opposizioni di destra, pure divise. Il voto di ieri del Parlamento europeo che ha bocciato l’apertura dei porti alle navi delle Ong ha lasciato il segno. In più, Forza Italia chiede al Quirinale se il decreto fiscale presenti aspetti di incostituzionalità nel modo in cui prevede manette per gli evasori.

A decidere la vittoria a Bruxelles di un fronte tra Popolari e sovranisti è stata l’astensione dei deputati grillini. Al di là del merito controverso per l’effetto di un eventuale «sì» sugli approdi in Italia, a colpire è stata l’assenza di una strategia comune tra sinistre e M5S. Il risultato è una polemica velenosa; e il depotenziamento dell’accordo di Malta del settembre scorso in materia di redistribuzione e rimpatri dei migranti. La Lega esulta e ironizza sulle istituzioni di Bruxelles dalle quali «ogni tanto» arriverebbero «notizie positive».

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In memoria di F.T.

venerdì, Ottobre 25th, 2019

di   Massimo Gramellini

Ho perso e ritrovato lavori, ma non ho mai smesso di cercarli. Una questione di sopravvivenza, non solo materiale. Il lavoro sono i soldi che mi servono per mangiare, ma è anche la sensazione di avere un mio posto nel mondo, di servire a qualcosa e a qualcuno. Finché ho perso l’ultimo e non ne ho trovati più. Disoccupato cronico. A 47 anni, in una trappola di paese dell’estrema Calabria, senza altra prospettiva che una fuga per la quale cominciavano a mancarmi persino le forze.

Quand’ecco una fiammella a rischiarare il buio di giornate tutte uguali. Un corso per diventare infermiere. L’esito è sicuro, mi garantiscono, tu lo segui e dopo cominci a lavorare. Ma prima devi pagare. Duemilacinquecento euro, il costo dell’iscrizione. Me li faccio prestare dai parenti e a 47 anni non è facile trangugiare l’orgoglio e la paura che anche chi ti ama finisca per considerarti un fallito.

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Borse europee positive dopo l’ultima Bce targata Draghi

giovedì, Ottobre 24th, 2019

di Chiara Di Cristofaro

Indici in rialzo in Europa, nel giorno dell’ultima riunione della Bce guidata da Mario Draghi, che lascerà dal prossimo mese il posto a Christine Lagarde. Anche Wall Street è partita positiva, mentre va avanti a pieno ritmo la stagione delle trimestrali.
Nel corso della conferenza stampa, il presidente uscente della Bce ha confermato i rischi al ribasso sugli scenari dell’economia e ha ribadito e difeso le decisioni prese finora e il pacchetto di misure approvato a settembre . Ora, ha sottolineato, i Governi che dispongono di margini per interventi di bilancio dovrebbero agire in maniera efficace e tempestiva. Intanto, sono arrivate le indicazioni degli indici Pmi europei, che segnalano il perdurare delle difficoltà del Vecchio Continente a ritrovare la strada della crescita.

Alla luce delle parole di Draghi, il mercato resta in allerta per capire l’andamento dell’economia. «Draghi conclude il suo mandato lasciando però la strada ben segnata per il suo successore – quantitative easing e tassi negativi fintanto l’inflazione non si avvicini al target della banca centrale – sottolinea Luigi Nardella direttore di Ceresio Investors – Lagarde avrà quindi tempo per insediarsi e definire la sua strategia. La politica monetaria ha dato il suo massimo, se l’economia non si riprenderà dopo l’ultimo round di stimoli toccherà ai governi attivarsi».

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Bce, l’addio di Draghi e il fuoco amico dei mercati

giovedì, Ottobre 24th, 2019

Anche l’alleato tradizionale del presidente della Bce esprime dubbi sull’efficacia del nuovo Qe e dei tassi negativi. I timori. Un sondaggio di Bank of America rivela che l’impotenza delle banche centrali è il secondo maggior rischio percepito dai gestori

di Morya Longo

Bce: Draghi all’ultima riunione, otto anni a difesa euro

Non sono solo i falchi della Bce. Non sono solo i “soliti” tedeschi. Mentre Mario Draghi dà l’addio alla Banca centrale europea, dopo otto anni in cui ha evitato all’Europa una crisi che rischiava di degenerare, i dubbi sull’efficacia del suo ultimo bazooka monetario arrivano anche dal suo tradizionale alleato: il mercato. Fuoco amico di quegli investitori, gestori e banche d’affari che negli anni hanno più beneficiato della sua generosa politica monetaria.

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Draghi, confermate le scelte: tassi ai livelli attuali e 20 miliardi di acquisti al mese

giovedì, Ottobre 24th, 2019

di Marco Sabella

Draghi, confermate le scelte: tassi ai livelli attuali e 20 miliardi di acquisti al mese

Nell’ultima riunione del Consiglio direttivo della Bce da lui presieduto Mario Draghi ha confermato le linee guida della politica monetaria di Francoforte decise a settembre scorso. Alla riunione di oggi ha partecipato anche la prossima presidente della Banca centrale Europea, Christine Lagarde. Lo ha reso noto il presidente uscente, Mario Draghi, in apertura di conferenza stampa. «Ci attendiamo che i tassi di interesse di riferimento si mantengano su livelli pari o inferiori a quelli attuali finché non vedremo le prospettive di inflazione convergere saldamente su un livello sufficientemente prossimo ma inferiore al 2% nel nostro orizzonte di proiezione e tale convergenza non si rifletterà coerentemente nelle dinamiche dell’inflazione di fondo», ha dichiarato il presidente della Bce Mario Draghi in conferenza stampa a Francoforte. «Il giudizio complessivo sui tassi negativi è positivo. I miglioramenti dell’economia hanno più che bilanciato gli effetti indesiderati negativi».

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Bus, treni, aerei (e avvocati). Il venerdì nero per gli scioperi

giovedì, Ottobre 24th, 2019

Treni, aerei, ma anche le aziende partecipate a Roma e gli avvocati. Si annuncia un venerdì 25 ottobre «di passione» per gli scioperi annunciati. L’astensione generale e nazionale è stata convocata dai sindacati CUB (Confederazione unitaria di base) e Sgb (Sindacato generale di base), della durata di 24 ore dalle 21 di giovedì alle 21 del giorno dopo. Riguarderà tutti i settori, pubblici e privati.

Nella Capitale

A Roma lo sciopero non riguarderà solo i dipendenti di Atac ma tutti i lavoratori delle società partecipate dal comune. La protesta nazionale si è unita a quella locale, convocata dai sindacati Cgil, Cisl, Uil, e Ugl, dovuta ai problemi della città e alla decisione dell’amministrazione capitolina di liquidare la società partecipata Roma Metropolitane.

A Milano

A Milano, per quanto riguarda il trasporto pubblico, tram e bus saranno garantiti fino alle 8.45 e poi dalle 15 alle 18. Per le metropolitane, a rischio soltanto la fascia serale, dalle 18 al termine del servizio. «L’agitazione del personale viaggiante e di esercizio di superficie — spiega Atm in una nota — è prevista dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio mentre quella del personale viaggiante e di esercizio della metropolitana dalle 18 al termine del servizio».

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Roma, reagisce a rapina e gli sparano in testa: gravissimo un 25enne

giovedì, Ottobre 24th, 2019

Fabio Franchini

Stava passeggiando con la sua fidanzata, quando due uomini hanno iniziato a seguirli. Poco a poco, i due si sono fatti sempre più vicini, finché si sono scagliati contro di loro.

La rapina con aggressione attorno alla mezzanotte di ieri a Roma, in via Teodoro Mommsen.

I malviventi hanno colpito violentemente la ragazza alle spalle e alla testa con un oggetto non ancora identificato: le hanno strappato così lo zaino. Nel tentativo di proteggerla, il ragazzo ha avuto la peggio: il fidanzato ha reagito all’assalto e uno dei due bruti gli ha sparato alla testa.

Dunque la chiamata al 112 e la disperata corsa in ospedale, al San Giovanni, dove il 25enne è stato immediatamente operato: è tuttora in pericolo di vita.

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Fra moralismo e realtà. Gli evasori, le tasse e i tartassati

giovedì, Ottobre 24th, 2019

di MICHELE BRAMBILLA

Ho sempre diffidato di chi, parlando di sé, ama ripetere: «Io sono una persona onesta». Per due motivi: il primo è che non esiste al mondo una persona che non abbia qualche disonestà da farsi perdonare; il secondo è che chi si loda si imbroda, meglio siano gli altri a riconoscere eventuali nostri pregi. Ciò premesso, vengo al punto. In questi giorni in cui si parla molto di evasione fiscale, molti ripetono: «Solo noi lavoratori dipendenti siamo onesti e paghiamo fino all’ultimo centesimo». Essendo un dipendente, anch’io ho sempre pagato tutto: ma non perché sia onesto, bensì perché sono impossibilitato a evadere. 

Vorrei quindi, innanzitutto, sgomberare la discussione dal moralismo. In Italia ci saranno senz’altro persone coscienziose e altre furbastre: ma la prima divisione da fare è quella fra chi, stante il nostro sistema fiscale, è impossibilitato a evadere (i dipendenti) e chi invece lo può fare (professionisti, artigiani, commercianti, imprenditori). Su questa seconda categoria di italiani viene ora calata la mannaia dei controlli, dei contanti, perfino delle manette. E va benissimo. A patto però che tutti costoro non vengano criminalizzati a priori, come invece purtroppo accade.

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