Archive for Ottobre, 2019

Cottarelli sulla manovra giallorossa: “Le tasse salgono”

mercoledì, Ottobre 16th, 2019

Luca Sablone

“Le tasse salgono perché quelli del governo precedente avevano aumentato la spesa e quindi bisogna coprire questo aumento”.

Carlo Cottarelli non ha dubbi sugli effetti della manovra giallorossa, e dagli studi di DiMartedì ha spiegato che “il deficit rimane più o meno uguale a quello dell’anno scorso. Ciò che cambia è che vanno un po’ su le spese e un po’ su le tasse”.

Uno dei temi centrali sarà il piano anti evasione per tentare di recuperare 7 miliardi di euro: “Li pagano quelli che non hanno pagato le tasse fino a ora, però sono comunque tasse e quindi aumentano la pressione fiscale“. Se non dovessero però entrare “sarebbe un problema” e dunque il governo dovrebbe “identificare misure abbastanza specifiche”. Tuttavia rimane il fatto che 7 miliardi di euro da recuperare “è una cosa molto difficile nel primo anno” e che le misure ideate “sono insufficienti a trovarli”.

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Videoslot irregolari, scoperta evasione da 2 milioni di euro | Denunciato il re delle slot del Piemonte

mercoledì, Ottobre 16th, 2019

Maxi evasione fiscale scoperta dalla Gdf piemontese legata alla manipolazione delle slot machine. Le videoslot erano state modificate in modo da non essere collegate alla rete dei monopoli o, in alcuni casi, venivano modificate per comunicare a “singhiozzo” gli incassi. Il danno erariale è stato stimato attorno ai 2 milioni di euro. Denunciata una persona.

La guardia di finanza ha sequestrato centinaia di slot irregolari all’imprenditore denunciato perché gestiva il lucroso business dello slot manomesse in tutto il Torinese e nelle provincie di Cuneo, Vercelli, Imperia. Un milione di euro le sanzioni comminate.

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Manovra, il cdm dà il via libera: taglio al cuneo fiscale e ridotto il contante da subito | “Italia Cashless” per combattere l’evasione

mercoledì, Ottobre 16th, 2019

Via libera salvo intese del Consiglio dei ministri alla Legge di bilancio per il 2020 e al Decreto fiscale collegato alla manovra. Terminata nella notte dopo quasi 6 ore la riunione del governo. Il tetto al contante cala a 2mila euro nel 2020 e 2021, poi scenderà a mille euro negli anni successivi. “La manovra è espansiva, dobbiamo ritenerci soddisfatti”, dice Giuseppe Conte che va il piano “Italia Cashless per contrastare l’evasione”

Taglio immediato sull’uso del contante -Il tetto al contante cala da 3.000 a 2.000 euro nel 2020 e 2021, poi scenderà a 1.000 euro negli anni successivi. E’ questa la mediazione che è stata raggiunta nel Cdm sulla manovra. Lo affermano il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri al termine del Cdm.

Lotteremo contro l’evasione fiscale come mai fatto prima. Non posso accettare che gli italiani onesti paghino più tasse per colpa di coloro che non le pagano affatto Giuseppe Conte null null

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Manovra, «bonus facciate» per ristrutturare gli esterni di case e condomini

mercoledì, Ottobre 16th, 2019

Spunta il «bonus facciate» tra le misure della Manovra 2020 varata dal Consiglio dei ministri. Si tratta di una «detrazione una detrazione per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici (il ”bonus facciate”)» che nelle intenzioni del governo servirà «dare un nuovo volto alle nostre città». La misura è stata introdotta per il solo anno 2020. Nel frattempo il governo ha anche deciso di prorogare le detrazioni per la riqualificazione energetica, gli impianti di micro-cogenerazione e le ristrutturazioni edilizie, oltre a quelle per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe energetica elevata a seguito di ristrutturazione della propria abitazione.

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Renzi-Salvini, dieci anni dopo: «Almeno siamo migliorati esteticamente»

mercoledì, Ottobre 16th, 2019
Il duello tra il leader della Lega e l’ex premier a «Porta a Porta» | Ansa – CorriereTv
“Almeno esteticamente siamo migliorati. Certo, fare peggio era difficile”. Matteo Renzi scherza nello studio di Bruno Vespa, prima del confronto con Matteo Salvini. Il conduttore della serata, infatti, fa vedere le immagini dell’ultimo confronto Tv fra i due, ormai dieci anni fa, quando Renzi era candidato sindaco di Firenze e Salvini deputato e candidato al Parlamento Europeo. Questo video contiene contributi www.raiplay.it
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I due Matteo. Così uguali e così diversi

mercoledì, Ottobre 16th, 2019

di MICHELE BRAMBILLA

Ieri sera Salvini e Renzi si sono presentati da Vespa che sembravano l’uno la copia dell’altro. Intanto, due Mattei. Erano poi vestiti come fratellini: stesso abito blu e stessa cravatta scura; pure la camicie erano entrambe bianche, e l’unica quasi impercettibile differenza era che una sola era siglata: M. S., con la emme rossa e la esse nera. Tutti e due sono inoltre quarantenni e tutti e due incontinenti nell’eloquio. Ma tutti e due, soprattutto, hanno lo stesso obiettivo: far sloggiare il professor Giuseppe Conte da Palazzo Chigi.
Il Matteo fiorentino, questo intento, lo nega risolutamente: e può darsi che dica il vero. Ma solo nel breve termine: Renzi non è tipo che si veda, nel medio, nei panni del comprimario. Quanto a Salvini, la sua intenzione di mandare a casa l’avvocato degli italiani il più presto possibile la dichiara senza troppi giri di parole.
Che cosa ci ha detto il confronto di ieri sera? Che nonostante tanti discorsi sulla necessità di superare la politica del leaderismo, i partiti personali e così via, la realtà è che siamo da capo: in politica, alla fine, si impongono i carismi. Erano tredici anni che in Italia non andava in onda un duello tra due leader. Il 3 aprile del 2006 a sfidarsi da Vespa furono Prodi e Berlusconi: poi, la stagione dei Monti, dei Letta e dei Gentiloni; anche di Renzi, sì, ma di un Renzi senza un rivale. Poi, era salito l’altro Matteo, il milanese, e il fiorentino era andato in panchina. Ora è tornato il tempo dell’uno contro uno. Perché è possibile che il futuro bipolarismo fra le coalizioni sia quello di un’alleanza Pd-M5S contro un centrodestra. Ma il futuro bipolarismo dei leader sarà – anzi è già ora – quello di Salvini vs Renzi.

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Manovra, il Cdm dà l’ok ‘salvo intese’ a Decreto fiscale e legge di Bilancio. Stop Iva, piano cashless: le misure

mercoledì, Ottobre 16th, 2019

Roma, 16 ottobre 2019 – La manovra 2020 ha l’ok del Consiglio dei ministri, che ha approvato ‘salvo intese’ – dopo 6 ore di riunione – il dl fiscale e la legge di bilancio per il 2020 da circa 30 miliardi. Tra le novità, viene congelato l’aumento dell’Iva e passa il superbonus per chi paga con carta di credito, fortemente voluto dal premier Conte. Salgono a 600 milioni le risorse per la famiglia. Arriva da settembre 2020 l’abolizione del superticket. La soglia del contante scende da 3000 a 2000 euro e poi a 1000 euro dal 2022. Corposo il piano anti evasione che, come ha ricordato il ministro dell’economia Roberto Gualtieri, prevede 3 miliardi in più di entrate nel 2020. Confermate le detrazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie, e introdotto anche il bonus “facciata” per le ristrutturazioni dei palazzi. Gli anziani più poveri non pagheranno il canone Rai.

Sono le cinque del mattino quando Giuseppe Conte e Gualtieri scendono in sala stampa, per dichiarare la loro “soddisfazione”. “La manovra è espansiva: siamo riusciti a evitare l’incremento Iva e realizza vari punti del programma di governo”, sottolinea il premier, che cita i 3 miliardi per il taglio delle tasse sul lavoro, il Green new deal, le misure per la famiglia e la disabilità. In legge di bilancio sono confermati anche Ape social e opzione donna. “Le coperture sono solide, i numeri particolarmente robusti”, assicura Gualtieri. Vediamo le misure nel dettaglio:

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Salvini-Renzi, scintille in tv. “Ti sei inventato il governo sotto al fungo”. “Rosichi”

mercoledì, Ottobre 16th, 2019
A Porta a Porta il confronto tra Renzi e Salvini (Imagoeconomica)

Matteo vs Matteo. L’atteso confronto tv si consuma nel tardo pomeriggio. Negli studi di Roma, dove si registra la puntata di Porta a Porta, andata in onda in seconda serata, Renzi e Salvini si presentano con lo stesso look davanti all’arbitro Bruno Vespa (giacca blu, camicia bianca e cravatta grigio scura) per il primo duello plateale tra i due leader politici. Matteo e Matte non si risparmiano frecciate e accuse, presumibilmente ben studiate alla vigilia, secondo un copione noto infarcito di frasi ad effetto.  

“Renzi in maniera geniale si è inventato un governo sotto il fungo per evitare queste elezioni”, attacca il leader della Lega, riferendosi al ruolo del senatore del nella nascita dell’attuale esecutivo. “Il colpo di sole del Papeete che ha preso il collega Salvini è evidente che lo fa rosicare ancora adesso – la risposta dell’ex premier – Non è mai è successo che ci fosse una crisi in questo modo. Quando si vota in questo Paese lo decide la Costituzione, non un beach club a Milano Marittima”. Da parte sua Renzi riconosce che c’è stata “un’operazione di palazzo”. L’obiettivo però non era “un accordo con in Cinque Stelle” ma “l’interesse del Paese”.  “Io ho sofferto – assicura – ma per l’Italia è giusto così”. 

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Jovanotti reporter per caso Che figuraccia a Hong Kong

martedì, Ottobre 15th, 2019

Fabio Polese

Chang Mai (Thailandia) Fare il giornalista è una cosa seria. Almeno così dovrebbe essere. Purtroppo, però, nell’era dove tutto è immediato, dove non c’è spazio per troppe analisi e verifiche, anche l’informazione è diventata un fast food.

Soprattutto quella sul web. Nel mondo digitale, infatti, l’importante è riempire, non importa con cosa. E così è successo anche qualche giorno fa, quando il cantante Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, che è ad Hong Kong perché ha in programma una regata insieme a Giovanni Soldini, si è trovato per caso in mezzo alle proteste che da mesi stanno infuocando la regione.

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I Curdi e l’ingratitudine di tutti noi

martedì, Ottobre 15th, 2019

Gli ultimi della terra muoiono senza lacrime versate per loro, e senza telecamere a documentarne la fine. Negati i loro diritti a essere protagonisti della comunità degli uomini fino alla fine. L’annullamento di questa identità è l’ennesima forma che prende il massacro nei tempi moderni – annegare non (solo) nel sangue le minoranze, ma negarne tutto fino alle radici, il suolo dove si è nati, le case, le abitudini, la lingua, la religione, per cancellare ogni pietra, fino alla negazione della memoria, l’ultimo pugno di sale romano. Perciò i loro eroi, specialmente se questi eroi sono donne, devono essere assassinate ai bordi di una strada. Perciò i giornalisti che sono testimoni della loro storia devono essere eliminati. Il passato deve morire, perché al suo posto venga portato un altro popolo, esso stesso scelto fra gli ultimi della terra, gente ancora più sradicata, che varca gli spazi degli inquilini precedenti, stordita, provvisoria, depositata dove capita dalle onde finali di un’altra drammatica storia.

È quello che succede in queste ore nel Nord della Siria, sulla pelle dei Curdi. E non fatevi distrarre dal rumore delle bombe, il rombo dei cingolati, il variare di interessi geopolitici e alleanze, alla fine – al cuore degli eventi, c’è solo lo scambio osceno fra due miserie, due sopravvivenze: il baratto fra 3 milioni di rifugiati siriani, e qualche centinaia di migliaia di curdi. I primi arma di ricatto, i secondi granelli di sabbia nell’ingranaggio più grande del potere globale, entrambi sacrificabili a uno schioccar di dita, o l’arrivo di un tweet.

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