Archive for Novembre, 2019

L’Italia delle 620 mila frane. A rischio il 16,6% del nostro territorio

martedì, Novembre 26th, 2019

di Lorenzo Salvia

L'Italia delle 620 mila frane. A rischio il 16,6% del nostro territorio

Si chiama Iffi, è l’Inventario dei fenomeni franosi in Italia. Dice che nel nostro Paese di frane ce ne sono 620.808. E che interessano 23.700 chilometri quadrati, il 7,9% del territorio. Come tutta la Lombardia. Anzi, come se stessero venendo giù tutti insieme 3 milioni e 300 mila campi di calcio. Una catastrofe quotidiana che spesso non fa nemmeno notizia.

L’ultimo rapporto dell’Ispra, l’Istituto per la protezione dell’ambiente che gestisce questa banca dati, sottolinea come un terzo delle frane sia a «cinematismo rapido». Scende giù rapidamente, cioè, «con gravi conseguenze in termini di vite umane». Ma questa è solo la fotografia di quello che è già successo. Più interessante, e preoccupante, è la previsione di quello che potrebbe accadere. Specie se incrociata con la mappa delle infrastrutture che attraversano il nostro Paese, con strade, ponti, ferrovie, viadotti.

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Bella Ciaone

martedì, Novembre 26th, 2019
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di   Massimo Gramellini

Dopo avere detto «la Messa è finita, andate in pace», don Massimo Biancalani è rimasto in guerra davanti all’altare e ha cominciato a cantare «Bella Ciao», iscrivendo Gesù Cristo al movimento delle sardine. Senza dubbio il parroco antileghista avrà prima interpellato il superiore celeste, ma è probabile che ci sia stato qualche problema di comunicazione: chi scacciò dal tempio i mercanti difficilmente vi accoglierebbe certi cantanti. Non è questione di testo, ma di contesto. Provate a immaginare una piazza del Venticinque Aprile che intona il «Gloria in excelsis Deo». Pensereste di essere precipitati in una teocrazia. Allo stesso modo una canzone partigiana che risuona sotto le volte di una chiesa assomiglia, più ancora che a una profanazione, a un’appropriazione indebita. Come se un parroco ultrà montasse sul pulpito del Duomo per dirigere cori da stadio. Come se un politico baciasse madonne e rosari durante un comizio (questo forse qualcuno lo ha fatto).

Pistoia, don Biancalani canta Bella Ciao in chiesa. La Lega: «Siamo all’assurdo»

Video:Pistoia, don Biancalani canta Bella Ciao in chiesa. La Lega: «Siamo all’assurdo»

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«Qui si muove tutto»: la Liguria isolata tra dissesto idrogeologico, famiglie sfollate e acqua che manca

martedì, Novembre 26th, 2019

Marco Imarisio inviato a Stella (Savona)

«Qui si muove tutto»: la Liguria isolata tra dissesto idrogeologico, famiglie sfollate e acqua che manca

Acqua razionata a Stella, in provincia di Savona

La liberazione si è interrotta all’ultimo tornante. «Scusate, dobbiamo tornare indietro che è venuto giù un altro viadotto». Il convoglio guidato dai mezzi della Protezione civile era salito da Genova in tarda mattinata, facendo lo slalom tra le frane che ostruivano la statale 334. Il presidente della Regione Giovanni Toti si era intrattenuto con gli avventori del baretto in piazza Poggi, fornendo rassicurazioni su un rapido ritorno alla normalità. Giunto davanti al municipio di Stella, dove lo aspettava la sindaca con tanto di fascia tricolore, gli è arrivata sul telefonino la notizia del crollo sulla A6. Marcia indietro, per causa di forza maggiore.

Una coperta sempre più corta

La Liguria è una coperta sempre più corta. Alle 14 di domenica la piccola Stella, tremila abitanti alle pendici dell’Appennino, simboleggiava la disgrazia di un intero territorio, isolato com’era dal resto d’Italia.

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Alzheimer, scoperta la molecola che blocca la malattia

martedì, Novembre 26th, 2019

Un gruppo di ricercatori della Fondazione Ebri “Rita Levi-Montalcini” ha scoperto una molecola che “ringiovanisce” il cervello bloccando l’Alzheimer nella prima fase. Si tratta dell’anticorpo A13, che favorisce la nascita di nuovi neuroni contrastando così i difetti che accompagnano le fasi precoci della malattia. Una strategia, secondo gli scienziati, che apre nuove possibilità di diagnosi e cura.

Lo studio, interamente italiano, è stato effettuato su topi che, trattati con la molecola, hanno ripreso a produrre cellule neuronali a un livello quasi normale.

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Albania, terremoto di magnitudo 6.5 vicino a Durazzo: sei morti

martedì, Novembre 26th, 2019

Una forte scossa di terremoto di magnitudo 6.5 ha colpito alle 02:54 ora locale (le 03:54 in Italia) la costa settentrionale dell’Albania, vicino a Durazzo. Numerosi danni agli edifici e oltre 150 persone arrivate in ospedale con fratture e altre lesioni. Si contano almeno 6 morti. E’ corsa contro il tempo per recuperare le persone intrappolate sotto le macerie. La scossa è stata sentita anche in Italia.

Albania, forte scossa di terremoto: molti feriti e palazzi crollati

L’Istituto sismologico albanese riferisce di circa 50 repliche di magnitudo tra 4.2 e 5.4 seguite alla forte scossa di terremoto di magnitudo 6.5 di stanotte vicino a Durazzo. I media locali riferiscono che in diverse città è saltata la corrente e i soccorritori sono al lavoro per segnalazioni di edifici crollati.

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Comunicato stampa: Passi avanti per il progetto di ristrutturazione di Castel Velturno

martedì, Novembre 26th, 2019

Dopo la delibera fatta approvare dall’assessore Massimo Bessone, competente per l’Edilizia, il Libro fondiario, il Catasto ed il Patrimonio, il mese scorso in giunta provinciale, lo stesso si è recato personalmente presso il borgo della Valle Isarco per poter accelerare le tempistiche di un’opera considerata prioritaria.

Al sopralluogo, per visionare i lavori necessari, erano presenti i collaboratori dell’assessore, il Direttore di Dipartimento dott. Paolo Montagner ed il Direttore della Ripartizione Patrimonio, geometra Daniel Bedin, il sindaco ed il vice sindaco di Velturno Konrad Messner ed il dott. Patrick Delueg , il consigliere provinciale Helmut Tauber, invitato dall’assessore Bessone, e l’Arch. Paolo Berlanda, incaricato della progettazione dei lavori .

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Milano, stazione fuori controllo. Colpi di chiave inglese e rapine

lunedì, Novembre 25th, 2019

Francesca Bernasconi

Appena hanno sentito le urla sono corsi sul posto. Così, gli agenti della Polfer hanno trovato una donna, ancora riversa a terra, con la testa insanguinata.

Attimi di terrore, quelli che hanno dovuto vivere due donne in Stazione centrale a Milano.

Gli agenti della Polfer sono intervenuti immediatamente, non appena hanno sentito richieste d’aiuto, provenire dal mezzanino del lato di piazza IV Novembre. Dopo aver raccolto dalle testimonianze delle persone presenti sul posto, la polizia ferroviaria ha ricostruito la vicenda. Sembra che due donne siano state prima aggredite nella zona di Galleria delle Carozze da un uomo e poi nel mezzanino da un’altra donna, che avrebbe colpito una delle vittime con una chiave inglese. Una delle persone aggredite è rimasta a terra, sanguinante, soccorsa da una guardia giurata, mentre l’altra è corsa a chiedere aiuto agli uffici della Polfer, al binario 21.

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Germania, furto da un miliardo nella stanza del Tesoro di Dresda

lunedì, Novembre 25th, 2019
Germania, furto da un miliardo nella stanza del Tesoro di Dresda

Gioielli antichi dal valore di circa 1 miliardo di euro: è il bottino di un furto clamoroso, avvenuto lunedì all’alba nella sala delle famosissime «Gruene Gewoelbe» (Volte verdi) nel castello di Dresda. La polizia ha confermato il fatto e i ladri si sono dati alla fuga, secondo quanto riporta la Bild, che parla del «furto d’arte più clamoroso della storia del dopoguerra». Il bottino è composto per lo più di gioielli antichi mentre sono stati tralasciati vasi e dipinti, probabilmente perché troppo ingombranti. Il castello è stato circondato dalle forze di sicurezza tedesche ma gli autori del furto erano giù riusciti a fuggire. Secondo la polizia locale, si trattava di due persone che sono state riprese dalle telecamere del circuito interno del castello. «Ma non è escluso che ce ne fossero altri all’esterno», ha spiegato il presidente della polizia criminale, Volker Lange.

Sono entrati da una finestra
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“Riformare la giustizia anche in difesa delle donne”. Intervista a Giulia Bongiorno

lunedì, Novembre 25th, 2019

“Sono contenta che il Codice Rosso stia funzionando, tutte le donne che incontro e che mi scrivono sostengono di sentirsi più incoraggiate a denunciare”.

Giulia Bongiorno non nasconde la propria soddisfazione. Il Codice rosso, la legge ideata per tutelare le donne vittime di violenza con la showgirl Michelle Hunziker, dal 2007 con lei nella fondazione “Doppia Difesa” onlus, proposta da ex ministra per la Pubblica Amministrazione nel Governo Conte I ed entrata in vigore ad agosto, sta registrando riscontri positivi.

Avvocata penalista, da anni in prima fila, anche in politica, nella difesa delle donne maltrattate, legale di Giulio Andreotti prima, poi con Gianfranco Fini, nel 2013 candidata con Scelta civica di Mario Monti e nel 2018 con la Lega di Salvini, oggi è senatrice. Le sue posizioni sui diritti civili – è favorevole alle unioni civili omosessuali e all’inseminazione artificiale – non sono in linea con una parte del Carroccio, ma lei non se ne cura. E liquida chi, come Mario Adinolfi, dal fronte dei detrattori, l’ha definita “Nichi Vendola al femminile”, con un sibilante “Tamquam non esset” (“Come se non esistesse”, ndr). Lanciatissima secondo i rumors più ventilati per un posto di rilievo con il ritorno – accreditato dai sondaggi – della Lega al Governo, per un periodo è stata indicata pure come probabile candidata sindaca di Roma. “Un’ipotesi da escludere completamente”, taglia corto. E alla cronista che obietta che siamo certi che da qualche parte la ritroveremo, risponde con un molto abbottonato: “Mi può trovare al mio studio e in Parlamento”. 

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Stop violenza donne, Mattarella: “Molto resta da fare, clima alimentato da discriminazioni”

lunedì, Novembre 25th, 2019

ROMA – Una panchina rossa nel cortile di Montecitorio, e la facciata del palazzo illuminata di arancione. Così il Parlamento celebra oggi la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, cui sono dedicate decine di iniziative in tutta Italia. Mentre il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ammonisce: “Sminuire il valore di una donna e non riconoscerne i meriti nella vita pubblica e privata con linguaggi non appropriati e atti di deliberata discriminazione” contribuisce ad alimentare il clima di violenza.

Mattarella: “emergenza pubblica”

Il capo dello Stato, nella giornata istituita vent’anni fa dalle Nazioni Unite per richiamare l’attenzione su “una sistematica violazione dei diritti umani”, ricorda che – “benché molto sia stato fatto anche in Italia”, la violenza “non smette di essere emergenza pubblica e per questo la coscienza della
gravità del fenomeno deve continuare a crescere. Le donne non cessano di essere oggetto di molestie, vittime di tragedie palesi e di soprusi taciuti perché consumati spesso dentro le famiglie o perpetrati da persone conosciute”. Per contrastare la violenza dunque, continua il presidente della Repubblica, “molto resta da fare. Ogni donna deve sentire le istituzioni vicine. Dobbiamo continuare ad adoperarci nella prevenzione, nel sostegno delle vittime e dei loro figli, nel reperimento delle risorse necessarie e nell’elaborazione di ciò che serve per intercettare e contrastare i segnali del maltrattamento delle donne”.

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