Archive for Dicembre 17th, 2019

COMUNICATO STAMPA:2019, l’anno d’oro del volo in deltaplano e parapendio

martedì, Dicembre 17th, 2019

L’anno che si sta per chiudere ha visto i piloti italiani di parapendio e deltaplano assoluti protagonisti del palcoscenico mondiale del volo libero, vale a dire senza motore.

Per la prima volta l’Italia nel corso del 16° Campionato del Mondo di volo in parapendio ha conquistato i titoli iridati a squadre e quello individuale con Joachim Oberhauser, pilota di Termeno (Bolzano), 43 anni, esperto di macchine agricole nella vita.

Facevano parte della compagine azzurra anche la milanese Silvia Buzzi Ferraris, Christian Biasi di Rovereto (Trento), Marco Busetta di Paternò (Catania) residente nel messinese, Alberto Vitale pilota ragusano trapiantato a Bologna e Alberto Castagna di Cologno Monzese (Milano) in veste di CT.

Il successo si è concretizzato nei cieli di Krushevo in Macedonia lo scorso agosto davanti a 150 piloti iscritti in rappresentanza di 48 nazioni

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Nel vuoto l’appello di Salvini al Comitato di salvezza nazionale. E lui insiste: al tavolo insieme

martedì, Dicembre 17th, 2019

di Marco Cremonesi

Nel vuoto l'appello di Salvini al Comitato di salvezza nazionale. E lui insiste: al tavolo insieme

«Quando la casa brucia, non stai a guardare: per prima cosa, la metti in sicurezza». Matteo Salvini spiega ai suoi (non tutti l’hanno capita) la sua proposta di confronto con 5 Stelle e centrosinistra. L’idea, ribadita ieri su Facebook, è quella di trovare un largo accordo su «cinque priorità» del Paese: «Se crollano viadotti, se falliscono le banche, se chiudono le aziende evidentemente c’è qualcosa che non funziona a livello strutturale». E dunque, «sediamoci attorno ad un tavolo e troviamo un accordo su risparmio, politiche di crescita, giustizia, infrastrutture e salute, prima che sia troppo tardi. Poi si torna a votare». Non è che la proposta sia stata accolta da cori di giubilo, non da destra e tampoco da sinistra. Con Matteo Renzi che lo invita a collaborare sul decreto Sblocca cantieri: «Se Salvini vuole dare una mano, lo faccia, anziché lanciare strane ammucchiate». Ma, in realtà, Salvini i cori nemmeno se li aspettava.

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Drogato sarà lei

martedì, Dicembre 17th, 2019
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di   Massimo Gramellini

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Esistono suoni che ci riportano alla giovinezza. Il vocione del senatore La Russa che in Aula dà del drogato a un collega favorevole alla legalizzazione della cannabis leggera è uno di quei suoni perduti. Le sue tonsille poderose esercitano su di me un effetto rassicurante, oserei dire nostalgico, se l’aggettivo non si prestasse a equivoci, riferito a lui. Quante volte lo abbiamo sentito insultare gli avversari in Parlamento o dentro uno studio televisivo, persino quando tra i due luoghi c’era ancora una differenza, e sempre con lo stesso tempismo nel cogliere l’attimo in cui l’interlocutore prende fiato. Anche ieri ha aspettato che il cinquestelle Airola uscisse dall’apnea oratoria per impossessarsi del silenzio e spezzarlo con uno stentoreo «Drogato!». Non si illudano i suoi pallidi imitatori.

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Governo, l’irritazione di Conte che convoca gli alleati: nuovo duello sull’autonomia

martedì, Dicembre 17th, 2019

di Monica Guerzoni

Adesso il problema di Palazzo Chigi ha un nome e un cognome: Matteo Renzi. L’ex premier che concede il voto di fiducia sulla legge di Bilancio, ironizza su un governo che «deve decidere cosa fare da grande», sprona il presidente del Consiglio a cambiare passo e intanto strizza l’occhio a Matteo Salvini, è un fattore di forte instabilità per la maggioranza. Prova ne siano la lite con Luigi Di Maio sul decreto che ha messo in sicurezza la Popolare di Bari e ieri, nel chiuso del vertice notturno finito a mezzanotte e mezza, il veto dei renziani sul testo dell’Autonomia differenziata. Nessuno sa cosa il fondatore di Italia Viva abbia in mente e tutti, a Palazzo Chigi e dintorni, si chiedono quale sarà la prossima mina, per poterla disinnescare prima che esploda.

«Faremo il punto sulla giustizia, sull’autonomia, su quei punti già presenti nell’agenda attuale di governo», aveva anticipato venerdì sera Giuseppe Conte annunciando il vertice: in sostanza, un tavolo per programmare la verifica di governo chiesta dai partiti. Ma ieri, nel giorno in cui incassa la fiducia sulla legge di Bilancio, il premier decide di alleggerire il vertice di maggioranza, programmato per fare un giro di orizzonte su tutti i dossier aperti.

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Una legge confusa

martedì, Dicembre 17th, 2019
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di   Sabino Cassese

Ci risiamo. Il testo del maxiemendamento alla legge di bilancio per il 2020, su cui il governo ha posto la fiducia, consta di 958 commi per 313 pagine. C’è di tutto: alberghi, farmacie, medici, poligrafici, concessioni, spese veterinarie, carburanti, elettrodotti, certificati energetici, piste ciclabili, vigili del fuoco, tariffe Inail, rete ferroviarie, investimenti statali e locali, la sicurezza nella città di Matera, lavori nella Villa Alari Visconti di Saliceto a Cernusco sul Naviglio, e così via. Molte norme sono scritte per sottrarre attività pubbliche ad altre norme, creando percorsi straordinari. Tutte le norme sono scritte con la tecnica del rinvio a decine di altre leggi, ciò che rende ancora più oscuro il loro dettato. Perché questa corsa di fine anno, nella quale tutti cercano di inserire qualcosa nella legge di bilancio, che diventa così una disposizione «omnibus», mentre dovrebbe soltanto indicare entrate e spese, gli stanziamenti, ordinati per missioni e programmi, che autorizzano le amministrazioni a prelevare e a spendere? La ragione è semplice. Vengono sfruttati i tempi stretti (va approvata entro la fine dell’anno, per non andare all’esercizio provvisorio), la «permeabilità» del Parlamento, persino il clima pre-festivo.

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Manovra di Bilancio, il governo incassa la fiducia al Senato con 166 «sì» e 128 «no»

martedì, Dicembre 17th, 2019

ROMA Comincia con una bagarre mattutina sulla cannabis light e un contestato intervento della presidente del Senato Elisabetta Casellati, che dichiara inammissibile il testo. E finisce con una quindicina di norme stralciate, una settantina di correzioni e la prevista fiducia del Senato, a due mesi dal varo in Consiglio dei ministri. Il disegno di legge di bilancio con la manovra ottiene il via libera con 166 sì e 128 no e ottiene il sì del Cdm, che approva la nota di aggiornamento del Bilancio.

Ora passerà al Senato blindato, perché eventuali modifiche farebbero tornare il testo a Palazzo Madama e non c’è tempo se si vuole evitare l’esercizio provvisorio. Il risultato è lo stop all’aumento dell’Iva, ma anche tre miliardi di tasse tra plastic e sugar tax e 47 miliardi di aumenti di Iva e accise nel 2021 e nel 2022, che andranno disinnescati.

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