Archive for Dicembre, 2019

Gualtieri senza freni sul Mes: “Salvini e Borghi terroristi”

domenica, Dicembre 8th, 2019

Michele Di Lollo

Chiamateli pure terroristi, se volete. Ma la questione legata al fondo salva Stati è tutt’altro che limpida. Il “pacchetto” del Mes, insieme alla legge di Bilancio, dominano il dibattito politico delle ultime settimane e il fuoco delle opposizioni.

Così, quando siamo ormai a poche ore dall’inizio di una nuova settimana, una settimana impegnativa sul tema del fondo salva Stati – con il premier Giuseppe Conte atteso nuovamente in Aula alla Camera mercoledì – il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, va all’attacco della Lega. Partito che negli ultimi giorni è andato giù duro contro quel negoziato che secondo il suo leader, Matteo Salvini, e Claudio Borghi, altro esponente di spicco del Carroccio, non è mai passato dai banchi della maggioranza. Né tanto meno sulle scrivanie dei membri del Parlamento. Un brutto affare. Un bluff che ha poi determinato non poche polemiche.

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No, imparare divertendosi non è imparare

domenica, Dicembre 8th, 2019

Francesco Alberoni

Fin dalla primissima infanzia ciò che oggi viene promosso come educativo, formativo è qualcosa di divertente: videogiochi o strumenti che in realtà hanno lo scopo di distrarre.

Si è ormai diffusa l’idea che non ci debba essere differenza fra studio e divertimento. Vero, dicono, che noi impariamo solo ciò che ci appassiona, ma questo non può significare che noi impariamo solo quando ci vogliamo divertire. Di fronte a studenti distratti oggi i pedagogisti pensano che basti attirare la loro attenzione. Nelle nostre scuole medie degli studenti disattenti e svogliati alzano la testa, guardano l’insegnante solo quando lui dice qualcosa di nuovo, spiritoso e brillante, come se fosse un attore, un cantante o un comico.

Io ritengo invece che gioco e studio vadano distinti. Ci sono delle cose, dei modi di sentire, dei comportamenti pratici che si apprendono con il gioco. Ma altri si ottengono solo con un diverso atteggiamento della mente, che chiamerei «di apprendimento», di «volontà di sapere». Leggendo dei racconti e guardando dei film posso imparare chi sono molti personaggi storici. Ma per conoscere la storia è necessario collocarli sull’asse storico-geografico in modo corretto.

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La bordata di Scalfari: “Salvini è un dittatore”

domenica, Dicembre 8th, 2019

Luca Sablone

Eugenio Scalfari non rinuncia a parole dure nei confronti di Matteo Salvini. Nel suo articolo pubblicato oggi su La Repubblica, ha voluto sferrare un forte attacco all’ex ministro dell’Interno: a suo giudizio non rappresenterebbe “un vero capo conforme a un Paese populista che sfoci inevitabilmente in una dittatura”.

Sarebbe da considerarsi comunque “un dittatore” che però “deve essere al servizio di qualcuno di patria diversa”. E perciò lo scrittore ha aggiunto: “Lui è adatto ad assumere il titolo di presidente dell’Italia, che lascerebbe il posto di padrone del Mediterraneo al presidente di tutte le Russie, Vladimir Putin”. Il leader della Lega potrebbe svolgere il ruolo di “suo alto rappresentante nel Mediterraneo e in un’Italia asservita all’interno e rappresentante internazionale d’un grande impero straniero”.

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Crollo ponte Morandi, manager Autostrade: “La sicurezza non funziona”

domenica, Dicembre 8th, 2019

“Sulla sicurezza mi sembra che ci sia qualcosa che non funziona. Questa tabella avrebbe meritato un approfondimento”. Sono le parole di Alberto Selleri, responsabile della direzione realizzazione delle nuove opere di Autostrade, ingegnere di punta della società, riportate dal quotidiano La Stampa, che pubblica stralci dei verbali delle audizioni alla Commissione di inchiesta del Ministero delle Infrastrutture sul Ponte Morandi dopo il disastro di Genova. I verbali, acquisiti dalla Procura di Genova, ricostruiscono la catena di comando di Autostrade. Tra le deposizioni, c’è – sottolinea il quotidiano – “la voce fuori dal coro” di Selleri che non è indagato né coinvolto nel crollo del Morandi.

Ha lavorato in Spea e smentisce i dirigenti attuali spiegando che quando dopo le verifiche “non tornano i conti”, il progettista “normalmente alza la mano e dice c’è qualcosa che non va”, risalendo la filiera dal capo dell’ufficio strutture al direttore tecnico “oppure direttamente ad Autostrade. La prassi è questa”. In Commissione, Selleri è intervenuto in merito alla tabella di valutazione sismica e i coefficenti di sicurezza del progetto che gli sono stati mostrati dalla Commissione: la tabella, dice, è piena di “errori madornali che sarebbero accettabili su un ponticello su un ruscello”. “Mi sembra assurdo. Non so cosa dire. In effetti qui sembra un ponticello”. Gli fanno vedere i coefficienti di sicurezza del progetto, “ottimisticamente sovrastimati”, e Selleri non usa giri di parole: “Sulla sicurezza mi sembra che ci sia qualcosa che non funziona. Questa tabella avrebbe meritato un approfondimento”. La commissione chiede a Selleri un ultimo conforto, “perché noi abbiamo un ingrato compito, leggendo queste carte redatte da colleghi. Ci stiamo sbagliando? Non abbiamo capito niente? Siamo tutti impazziti?”, chiede la Commissione del Ministero dei Trasporti che indaga sul crollo del ponte Morandi: “Alla prima impressione direi di no”, risponde Selleri.

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“Effetti dirompenti sui processi”. Intervista ad Antonio D’Amato, togato del Csm

domenica, Dicembre 8th, 2019
Antonio
Antonio D’Amato

“Dirompente”. È la parola che più volte ripete il consigliere “togato” del Csm Antonio D’Amato, in questa sua intervista all’Huffpost. Originario di Torre del Greco, inizia il suo percorso a Palmi, dove procuratore è Agostino Cordova. Poi lo segue a Napoli, dove, negli anni di Tangentopoli, è nel pool che si occupa di uno dei filoni più importanti della Mani Pulite napoletana, quello sulle tangenti nel settore della sanità. Da sempre esponente della corrente di Magistratura Indipendente, non è mai stato vicino a Cosimo Ferri. Alle scorse elezioni suppletive del Csm è risultato il primo degli eletti, superando in termini di voti Nino Di Matteo. All’HuffPost affida il suo allarme sull’entrata in vigore della norma Bonafede sulla prescrizione: “Senza interventi sulla ragionevole durata del processo, il processo diventa una pena preventiva ai danni dell’imputato. Occorrono interventi di ampio respiro”. E sul clima e sulla filosofia che ispira alcune norme del Governo dice: “La voglia di manette non è mai un bene. Non è con la forca che si rimette in sesto un paese. Ciò che invece serve è una giustizia che funzioni”.

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Le voci e i volti delle sardine in piazza a Bari: ‘Basta con la politica urlata’

domenica, Dicembre 8th, 2019

Voci e volti raccolti fra le cinquemila sardine che si sono ritrovate in piazza a Bari nella sera di sabato 7 dicembre. La scommessa delle Sardine baresi può dirsi riuscita anche se ci sono le folle oceaniche delle città dell’Emilia Romagna, dove il movimento ha preso vita. Nessuna bandiera di partito, ma solo cartelloni con i disegni delle sardine e vari messaggi: “Bari non abbocca” e “La Puglia non si lega”.

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Prima della Scala a Milano: quattro minuti di applausi per il presidente Mattarella sul palco reale

domenica, Dicembre 8th, 2019

Tutti in piedi per oltre quattro minuti ad applaudire il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al suo ingresso al teatro alla Scala di Milano per la Prima di ToscaDi Andrea Lattanzi

REPTV

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Perché gli studenti italiani non imparano?

domenica, Dicembre 8th, 2019

di Federico Fubini

Spesso accusati di agire in segreto, per una volta il mese scorso i ministri finanziari europei hanno davvero avuto una discussione semi-clandestina. Non si parlava di regole sul debito o per le banche, ma del più pubblico dei problemi: quanto spendere e come far sì che una nuova generazione di europei impari qualcosa sui banchi di scuola. L’idea era della Finlandia, uno dei Paesi che investe di più in educazione: ha chiesto alla Commissione europea di mettere in rapporto la spesa pubblica per scuole e università dei vari Paesi e i risultati degli studenti.

La graduatoria Pisa

Era questo l’aspetto che molti governi, comprensibilmente, non volevano fosse reso noto. Nessun politico, uomo o donna, ha voglia di essere giudicato a Bruxelles e criticato in patria perché magari usa il denaro dei contribuenti senza risultati visibili. In un’epoca di confronti internazionali continui sulle performance dei Paesi, mostrare che si buttano dei soldi addosso a un problema non basta più. Bisogna anche che lo si veda nelle classifiche. Il rapporto della Commissione è dunque rimasto confidenziale, ma il «Corriere» ha cercato di replicarne l’impianto confrontando la spesa in istruzione e i risultati dei ragazzi nei vari Paesi europei. È un buon momento per farlo. L’Ocse di Parigi, un organismo multilaterale, ha appena pubblicato l’ultima graduatoria Pisa («Programme for International Student Assessment») sul livello degli studenti di 15 anni. Deriva da un test su 600 mila ragazzi in 79 Paesi, somministrato nel 2018. Il «Corriere» lo ha raccontato in dettaglio il 4 dicembre con Gianna Fregonara e Orsola Riva.

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Il senatore Elio Lannutti e la proposta indecente

domenica, Dicembre 8th, 2019
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di   Aldo Grasso

Il coro unanime di solidarietà per Liliana Segre suonava stonato. L’indignazione nei confronti del prof. Emanuele Castrucci, quello pro Hitler, altrettanto. L’altro ieri, infatti, il M5S ha candidato alla presidenza della Commissione d’inchiesta sulle banche il senatore Elio Lannutti. Sì, proprio lui, il fondatore dell’Adusbef, eletto al Senato con i grillini, dopo una militanza con l’Italia dei Valori!

A gennaio, Lannutti aveva dichiarato sui social che dietro il sistema bancario internazionale c’è l’intrigo dei Savi di Sion che «con Mayer Amschel Rothschild, l’abile fondatore della famosa dinastia che ancora oggi controlla il Sistema Bancario Internazionale, portò alla creazione di un manifesto: “I Protocolli dei Savi di Sion”».

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Scala, la Tosca trionfa alla Prima: applausi per quindici minuti. Ovazione per il presidente Mattarella

domenica, Dicembre 8th, 2019

Un trionfo per il soprano russo che ha interpretato «Tosca», Anna Netrebko

Un trionfo la Prima della «Tosca» alla Scala: quindici minuti di applausi per l’opera di Giacomo Puccini diretta dal maestro Riccardo Chailly, con la regia di Davide Livermore, che ha inaugurato la stagione lirica. Al termine dell’omaggio alla compagnia di canto, alcuni spettatori si sono voltati verso il palco d’onore gridando «Presidente grazie», ed è così partito un nuovo applauso rivolto al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, dopo l’omaggio iniziale.

Standing ovation

Una vera e propria ovazione ha accolto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al suo ingresso nel palco reale della Scala per la prima di Tosca, replicata alla fine da un caloroso «Presidente grazie». Un tributo — con un applauso lungo quasi quattro minuti — e tutto il pubblico in platea, nei palchi e nel loggione in piedi, come già era successo l’anno scorso alla prima di «Attila». E, una volta iniziato l’inno di Mameli, dietro il sipario i coristi si sono messi spontaneamente a cantare le parole. Alla fine dell’applauso durato circa quattro minuti, come di consueto, con la sala del Piermarini illuminata e il sipario chiuso, l’orchestra diretta dal maestro Riccardo Chailly ha intonato l’inno di Mameli.Tra i primi ospiti ad arrivare la rockstar americana Patti Smith, accompagnata dalla figlia Jessie. «Le persone hanno il potere specialmente in Italia. Le Sardine hanno il potere», ha detto la cantautrice 72enne entrando nel foyer. Tra gli ospiti, la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, i ministri Lamorgese e Franceschini. «È un privilegio assistere alla Tosca — ha sottolineato Casellati —, che rappresenta un affresco della realtà con temi come l’emarginazione, la violenza sulle donne, le diseguaglianze sociali che sono temi tornati di attualità». Applausi anche all’arrivo della senatrice a vita Liliana Segre.

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