Archive for Dicembre, 2019

Gioco illegale,sequestrate centinaia di slot in tutta Italia Trovati apparecchi anti-ludopatia falsi, 5 indagati

giovedì, Dicembre 5th, 2019

ROMA – Avevano installato centinaia di apparecchi del tutto simili a slot machine, ma in realtà non avevano alcuna autorizzazione né il collegamento con la rete telematica dello Stato, perché spacciati per fantomatici “dispositivi medicali contro la ludopatia”. Per questo la polizia ha proceduto al sequestro di centinaia di videoslot in Piemonte, Calabria, Emilia Romagna e Toscana. Cinque le persone indagate. L’operazione nasce in seguito alle indagini condotte dalla polizia di Roma, Torino e Vercelli e dalla Guardia di Finanza di Torino.

Gli apparecchi illeciti, in sostanza, si differenziavano da quelli legali unicamente per il fatto che accettavano gettoni al posto di monete e, se da una parte non venivano in alcun modo garantite le probabilità di vincita fissate esplicitamente dalle norme di settore, dall’altra erano scollegate dalla rete telematica dello Stato evadendo completamente il pagamento delle imposte.

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Usa, spari a Pearl Harbour: due morti e un ferito

giovedì, Dicembre 5th, 2019

HONOLULU – Paura a Pearl Harbour, la storica base navale a 13 chilometri da Honolulu, nelle Hawaii, che ospita la flotta statunitense nel Pacifico. Nel primo pomeriggio un militare ha aperto improvvisamente il fuoco uccidendo due civili dipendenti dal dipartimento della Difesa di Washington e ferendone una terza prima di togliersi la vita sparandosi alla testa.

Si sa ancora poco della dinamica e del movente dell’episodio, che cade tre giorni prima del 78/mo anniversario dell’attacco aereo giapponese alla base: quel 7 dicembre 1941 in cui morirono oltre 2.300 americani e che segnò l’ingresso degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale. Proprio in queste ore, come ogni anno, erano già in corso i preparativi per le celebrazioni che coinvolgono gran parte delle migliaia di militari e civili che operano e vivono nella base con le loro famiglie.

Secondo i testimoni a sparare, nei pressi dell’ingresso sud dell’enorme area militare, è stata una persona che indossava la divisa della Us Navy, la marina militare statunitense. Una versione poi confermata dalle autorità militari che però non hanno ancora identificato l’uomo. Le due vittime e il ferito sono tre dipendenti civili del Dipartimento alla difesa. Nulla si sa per ora sulle loro generalità e se fossero persone legate all’uomo che ha sparato.

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Roma, appalti pilotati e corruzione: arrestati imprenditori e funzionari pubblici

giovedì, Dicembre 5th, 2019

ROMA – Appalti pilotati e corruzione, truffa ai danni dello Stato e reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto. Dall’alba di oggi i poliziotti della Sezione Anticorruzione della Squadra Mobile di Roma stanno eseguendo un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal Gip della Capitale, nei confronti di 10 persone ritenute. Si tratta di tre imprenditori che operano nel settore dell’edilizia, manager privati e Funzionari Pubblici dell’Agenzia delle dogane e monopoli. Nell’ambito dell’operazione “Cassandra” sono stati inoltre sequestrati beni per oltre nove milioni di euro.

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«Il Sogno del Natale», apre il Villaggio all’Ippodromo (dopo fango e ritardi)

giovedì, Dicembre 5th, 2019

l format è ispirato alle foreste innevate della Lapponia e di Rovaniemi, su un’area da oltre 30 mila metri quadri. Sono già stati venduti 80 mila biglietti in prevendita e il weekend alle porte è sold out

«Il Sogno del Natale», apre il Villaggio   all'Ippodromo (dopo fango e ritardi)

Gli americani dicono «Believe» e nel pentolone ci mettono tutto quell’immaginario natalizio fatto di Jingle Bells, lucine e vin brulé. Ma anche tutto quel business che regge intatto da anni, sotto la dura legge del consumismo. Una politica che tiene a galla sogni e portafogli. Qui c’è voluta un po’ di pazienza, ma alla fine il sogno di chi aveva acquistato il biglietto in prevendita e di chi lo prenderà da oggi al 6 gennaio si avvera. Anche Milano ha il suo villaggio di Natale in formato extralarge, come non se ne vedevano da tempo, all’Ippodromo Snai. Con due settimane di ritardo, dopo che la procura di Milano aveva chiesto un upgrade di lavoro e modifiche, mettendo i sigilli ad alcune zone dello spazio, prima che il meteo ci aggiungesse il carico pesante, con il record di piogge a novembre, al ritmo di 22 giorni su 30. Con 244 millimetri che svuotati sull’area più campagnola di Milano significano disagi e ritardi. shadow carousel

«Il Sogno del Natale», il villaggio di Babbo Natale più grande d?Italia
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Ilva, ArcelorMittal chiede 4.700 esuberi per restare. I sindacati: irricevibile

giovedì, Dicembre 5th, 2019

di Michelangelo Borrillo

Dopo un mese di braccio di ferro, poco è cambiato. Pochissimo. La richiesta di 5 mila esuberi fatta da Lakshmi Mittal il 4 novembre scorso al premier Giuseppe Conte è diventata, esattamente un mese dopo, 4.700 tagli, di cui 2.900 subito. Già dal 2020. La condizione per rimanere in Italia, messa nero su bianco nelle slide del nuovo piano industriale illustrato ieri al Mise dall’amministratore delegato di ArcelorMittal Italia Lucia Morselli, è stata, per il ministro Stefano Patuanelli e per i sindacati presenti, come un pugno in faccia. Il ministro non ha nascosto — in attesa che il governo dia una risposta alla proposta dei franco-indiani entro lunedì, in un documento formale — il suo disappunto: «Sono molto deluso, l’azienda non ha fatto i passi avanti attesi: la strada è stretta, in salita». E con quel numero di esuberi non potrebbe essere altrimenti, sebbene il governo voglia comunque giocare tutte le carte a disposizione: «In una fase di trattativa ci sta un momento di particolare criticità: noi faremo le nostre proposte nelle prossime ore, siamo molto cocciuti, cerchiamo di stare al tavolo e di arrivare all’obiettivo finale, garantire una produzione siderurgica all’avanguardia con nuove tecnologie, sviluppando interventi sul territorio. Ma entro il 20 dicembre dobbiamo avere chiaro se siamo in grado di andare avanti oppure no. Se la posizione è questa ed è rigida, non credo che ci saranno le condizioni per trattare».

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Legge elettorale, c’è l’accordo su un proporzionale corretto

giovedì, Dicembre 5th, 2019

Un primo accordo è raggiunto ma dovrà essere perfezionato in una prossima riunione, già convocata per mercoledì prossimo. I partiti della maggioranza hanno raggiunto una convergenza su una legge elettorale sul modello del proporzionale corretto. Il Pd ha detto no a un proporzionale puro e si è escluso dal raggio di azione il sistema maggioritario, compreso il doppio turno nazionale caro al Pd.

Nelle prime simulazioni i partiti hanno ragionato sulla creazione di una serie di collegi medio piccoli che hanno lo scopo di correggere il proporzionale, richiamandosi quindi al modello spagnolo. Il vero scoglio attualmente sembra essere la soglia di sbarramento.

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Lo sguardo rivolto al passato

giovedì, Dicembre 5th, 2019

di Sabino Cassese

Paradossale la discussione parlamentare sul Meccanismo europeo di stabilità (Mes). Si è discusso degli epifenomeni, di ciò che è accessorio (il governo italiano ha mentito? Sapeva o non sapeva? Ha informato o non ha informato il Parlamento?), non delle modifiche proposte a quattro articoli di un trattato di 48 articoli, già firmato nel 2012, modifiche che richiedono comunque una ratifica parlamentare
in ogni Stato.

Una seconda dimostrazione della nostra schizofrenia sta nella contraddizione tra lo spirito non cooperativo rispetto all’Unione europea, che ha dominato il dibattito, e l’operosa iniziativa del ministro dell’Interno, che si è assicurata la cooperazione di un certo numero di Paesi membri dell’Unione per risolvere un problema che il principale oppositore del Mes aveva posto, quando occupava la stessa carica, quello di distribuire gli immigrati nei Paesi dell’Unione.

Poi, mentre noi discutiamo del sesso degli angeli, in una nuova Arcadia, sempre con lo sguardo rivolto verso il passato, Francia e Germania fanno piani per il futuro dell’Unione, tema a cui propongono di dedicare il prossimo anno e mezzo. Il Mes non nasconde tutti i pericoli che sono stati evocati, è anzi uno strumento al servizio degli Stati, ai quali può erogare prestiti in caso di difficoltà, come ha già fatto con Spagna, Grecia, Portogallo, Irlanda e Cipro.

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Mes, Gualtieri: “Raggiunto accordo all’Eurogruppo, passano i tre punti chiesti dell’Italia”

giovedì, Dicembre 5th, 2019

“E’ stato definito un accordo di principio che dovrà essere finalizzato in linea con le procedure nazionali”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri al termine dell’Eurogruppo. “Sono fiducioso che su questa base sia possibile raggiungere un consenso nella maggioranza perché complessivamente è una situazione migliore di quella di partenza”, ha spiegato Gualtieri che ha definito “demagogia priva di fondamento la campagna di Salvini”.

Dopo un lungo negoziato finito poco prima della mezzanotte a Bruxelles, l’Italia ha ottenuto le tre cose che chiedeva all’Eurogruppo per la riforma del Mes, il Trattato sul Fondo salva-Stati dell’Eurogruppo, e sulla “road map” verso lo schema europeo di garanzia dei depositi bancari. Lo ha riferito ai giornalisti, uscendo dalla riunione, il ministro dell’Economia.

Il primo obiettivo era di arrivare a definire, ma non finalizzare, un accordo sulla riforma del Mes, in modo che fosse possibile per il Parlamento italiano esprimersi in merito, prima della firma del governo.

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Emendamento Manovra, sulle accise dei carburanti clausola di salvaguardia da 3 miliardi in tre anni

giovedì, Dicembre 5th, 2019

Una clausola di salvaguardia da oltre tre miliardi di euro in 3 anni, con aumenti delle accise sui carburanti dal 2021. E’ la novità che emerge dalle coperture di un emendamento alla legge di bilancio. L’incasso previsto, che rivede al rialzo clausole già esistenti, è di 868 milioni nel 2021, 732 milioni nel 2022 e 1,522 miliardi nel 2023: in totale 3,122 miliardi di aumenti pronti a scattare dal 2021 se la clausola non sarà sterilizzata.

Dopo settimane di tavoli di maggioranza e ipotesi, cambia ancora la legge di Bilancio. Arriva una “Robin tax” sui concessionari, viene quasi azzerata la tassa sulle auto aziendali e si riduce del 70% la “plastic tax”. 

Il governo tenta di portare in Aula la Manovra lunedì prossimo, in una corsa contro il tempo che tuttavia non scongiura il rischio del via libera finale solo tra Natale e Capodanno. Lo fa presentando un emendamento unico alla Manovra composto da una ventina di misure per un totale di 1,7 miliardi: per coprire lo stop alle “microtasse” viene inserita una clausola di salvaguardia che farebbe aumentare le accise sulla benzina. I nodi politici però non sono tutti risolti: Iv storce il naso sulla “Robin tax” e chiede l’abolizione totale della tassa sulla plastica e anche della sugar tax, che potrebbe essere cambiata alla Camera. A Montecitorio, intanto, prende la sua forma definitiva il decreto fiscale, su cui giovedì sera si voterà la fiducia e che verrà blindato al Senato.

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Conte rassicura sul Mes: “Rinvio possibile, non ci faremo fregare”

mercoledì, Dicembre 4th, 2019

Luca Sablone

Giuseppe Conte è sicuro: l’Italia sul Mes troverà una soluzione. Ma bisogna fare i conti con la dura presa di posizione da parte di Luigi Di Maio, che ieri ha rimarcato il ruolo di rilievo del Movimento 5 Stelle: “Io credo che la loro volontà sarà assolutamente rispettata, ma anche quella delle altre forze politiche.

Per andare avanti serve l’accordo tra tutte le forze che sostengono il governo. Lavoriamo in un percorso che è collettivo e le riforme che adotteremo saranno sempre nell’interesse dei cittadini”. Il presidente del Consiglio ha spiegato che il governo si sta muovendo “in una logica di pacchetto”, ovvero nel progetto vi sono sia l’unione bancaria sia quella monetaria: “È giusto che l’Italia si esprima solo quando avrà una valutazione complessiva su dove si sta andando, io ancora non ho firmato nulla, tantomeno una cambiale in bianco”. E ha voluto rassicurare il Paese: “Non faremo una figuraccia. ci sono 19 Paesi che stanno scrivendo una riforma, c’è una sintesi nazionale da fare e poi una europea. State sicuri che non ci faremo fregare“.

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