Archive for Dicembre, 2019

Uncinetto, maglia e in scatoletta: le sardine si preparano a nuotare a Milano

domenica, Dicembre 1st, 2019
Uncinetto, maglia e in scatoletta: le sardine si preparano a nuotare a Milano

All’uncinetto, a maglia, ritagliate nel cartoncino: le sardine, nel pomeriggio di domenica 1° dicembre, si ritroveranno alle 17 in piazza Mercanti a Milano per unirsi idealmente alle altre città in cui il movimento antirazzista e antisovranista ha già sfilato. Sulla pagina Facebook L’Arcipelago delle sardine – Milano & provincia e sulla pagina Le sardine di Milano sono tanti a postare le foto delle sardine con cui sfileranno per dire “Milano non si lega”. Gli organizzatori hanno anche chiesto a tutti di portare al Flashmob una scatoletta di sardine: quelle raccolte verranno poi donate a Pane quotidiano. LEGGI L’ARTICOLO

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Aids, l’allarme dell’Oms: diagnosi tardiva per una donna europea su due

domenica, Dicembre 1st, 2019

IRMA D’ARIA

LA DIAGNOSI DI AIDS arriva in ritardo per una donna europea su due. A dirlo sono i dati diffusi dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e dall’Ufficio regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa. Secondo i dati del 2018, rappresentano circa un terzo delle 141.000 nuove diagnosi registrate in quest’area del mondo. Ad alimentare l’Hiv in Europa è un problema persistente di diagnosi tardiva che caratterizza il 54% dei casi noti tra le donne. Dati in linea con quelli dell’ultimo Rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità: anche se per la prima volta si registra una diminuzione di circa il 20% delle nuove diagnosi, lo scorso anno il 57% delle persone ha scoperto di essere sieropositiva molti anni dopo essersi infettata e si stima che circa 15mila persone abbiano contratto il virus dell’Hiv senza saperlo. Questo perchè oggi l’Aids non fa più paura visto che i giovani la ritengono una malattia curabile. A fotografare il livello di conoscenza dei Millennials è una ricerca svolta su 5534 ragazzi – tra gli 11 e 25 anni – da Skuola.net col supporto non condizionato di Msd Italia, in occasione della Giornata mondiale dell’Aids.

Ancora disinformazione e pregiudizi tra i giovani

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Il Mose di Venezia, il rendering dell’infrastruttura: come opererà per regolare l’ingresso delle maree

domenica, Dicembre 1st, 2019
Come sarà la barriera costruita tra la città veneta e il Mare Adriatico che, una volta completata, dovrebbe scongiurare gli allagamenti | Agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev – CorriereTv
Il MO.S.E. (MOdulo Sperimentale Elettromeccanico) è un progetto di ingegneria civile, ambientale e idraulica finalizzato alla difesa dalle acque alte a Venezia. Una barriera fra la laguna della città veneta e il Mare Adriatico per scongiurare gli allagamenti. Questo è il Mose, chiamato in causa in questi giorni, dopo la marea record che ha invaso calli, piazze e negozi della città lagunare, mietendo anche due vittime. L’opera è stata scelta al termine di un lungo iter progettuale e decisionale durante il quale il sistema di paratoie alle bocche di porto è stato confrontato con numerose soluzioni alternative. Il Mose è risultata essere l’unica infrastruttura in grado di rispondere ai precisi vincoli e requisiti richiesti. / courtesy Reteveneta agenziavista.i
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Luca Sacchi, la fidanzata del killer: «Così ho capito che era stato lui»

domenica, Dicembre 1st, 2019

«Sono qui per raccontarvi la verità sull’omicidio di Luca Sacchi. Nel mio interrogatorio non vi ho detto tutto perché avevo paura, ma la mia coscienza mi ha spinto a tornare». Il 31 ottobre, a una settimana dall’omicidio, Giorgia D’Ambrosio, amica da tempo ma da poco fidanzata del killer Valerio Del Grosso (che è sposato), torna dai carabinieri e con le sue dichiarazioni (aveva già raccontato la fuga del 21enne) aiuta gli investigatori a chiudere il cerchio. La ragazza parte dalla sera del delitto quando Del Grosso le prospetta in chat un viaggio alle Maldive. È la fase che precede la rapina dello zaino di Anastasiya e il 21enne è certo di poter contare sui 70 mila euro.

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Firenze, derby Salvini-sardine Piazza record. Lui: niente rabbia

domenica, Dicembre 1st, 2019

di Marco Gasperetti

Piazza della repubblica di Firenze piena di «sardine»

FIRENZE «Siamo in 40 mila», gridano dai megafoni le sardine toscane, mentre Mattia Santori, promotore della manifestazione di Bologna, scherza e ammette che «voi toscani ci avete battuto di brutto mentre da Salvini ci sono quattro gattini». E anche se alla fine le forze dell’ordine ufficiosamente daranno numeri diversi (dalle 15 alle 20 mila persone) il successo della prima grande manifestazione della Toscana del movimento c’è. Piazza della Repubblica è al completo e tanti ragazzi affollano le strade adiacenti. E c’è chi non ricorda, a Firenze, una presenza di giovani così massiccia dai tempi della contestazione studentesca del Sessantotto.

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La tattica del rinvio per paura

domenica, Dicembre 1st, 2019

di Massimo Franco

Un governo nato per recuperare il dialogo con l’Europa e le sue istituzioni, che indice vertici per disdire o rinviare gli impegni già presi, come minimo trasmette un’immagine sfuocata e confusa. Almeno, è questa l’impressione inevitabile che si condanna a dare all’opinione pubblica e agli alleati continentali. Se poi si dovesse spiegare a Bruxelles che tutto è legato all’esistenza di un Movimento Cinque Stelle spaventato dal proprio declino e convinto di esorcizzarlo ritornando alle suggestioni antisistema, difficilmente si potrebbe trovare comprensione.

Anche perché si tratta della formazione di maggioranza relativa: il perno orgoglioso e fluttuante delle coalizioni partorite dalle elezioni del 2018. Prima con la Lega, adesso con il Pd e le appendici di Leu e Iv, il Movimento di Beppe Grillo condiziona pesantemente le scelte dei governi. E, da quando si è accorto che gli elettori lo stanno abbandonando, scarica sugli esecutivi e gli alleati la sua sindrome della disfatta.

Non si può proprio invidiare il premier Giuseppe Conte. Ritrovarsi questa sera a pilotare l’ennesimo vertice di maggioranza verso un compromesso al ribasso,
se non peggio, significherebbe certificare una volta di più la volubilità patologica dei «movimenti» 5 Stelle che convivono nella coalizione. Declinarli al plurale è obbligatorio. Non si può spiegare altrimenti l’oscillazione tra pulsioni agli antipodi.

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Gentiloni: «Il Mes non è un rischio, tantomeno un complotto. L’Italia non deve temerlo»

domenica, Dicembre 1st, 2019

di Paolo Valentino, inviato a Strasburgo

Gentiloni: «Il Mes non è un rischio, tantomeno un complotto.  L'Italia non deve temerlo»

(leggi qui la versione in inglese)

«L’Europa non può aspettare la prossima crisi, per prendere delle decisioni sul completamento dell’Unione monetaria e il coordinamento delle proprie politiche di bilancio». Da oggi Paolo Gentiloni assume l’incarico di Commissario per gli Affari economici e monetari dell’Unione europea.

La Commissione è stata votata a Strasburgo da una maggioranza più forte di quella che in luglio votò Ursula von der Leyen, ma anche più eclettica e dunque fragile. Non è un rischio per questo nuovo esecutivo europeo?
«È una maggioranza meno automatica e scontata rispetto al passato, che avrà bisogno di una manutenzione politica costante. Ma il fatto di dover avere rapporti intensi con il Parlamento a me fa piacere. Paradossalmente questa frammentazione può far crescere il ruolo dell’Europarlamento, che potrà avere più voce in capitolo».

Alla vigilia del voto, Francia e Germania hanno fatto trapelare un paper sulla convocazione di una nuova Conferenza intergovernativa, che fra l’altro era già fra le proposte di Ursula von der Leyen. Che tipo di segnale è per il vostro lavoro?
«La nuova stagione dell’Europa deve partire all’insegna dell’ambizione. Nel mondo c’è un nuovo Grande Gioco geopolitico, nel quale molti protagonisti globali ma anche alcuni attori interni in nome del nazionalismo hanno interesse a indebolire l’Unione europea. In questo quadro l’Ue è potenzialmente quello che io definisco l’unico possibile “gigante buono”, in grado di battersi per apertura economica, crescita sostenibile, clima, democrazia liberale. A condizione che il suo cammino non si fermi e anzi proceda più velocemente. La Conferenza è un’inversione di tendenza rispetto alla deriva intergovernativa degli ultimi anni. Il contributo franco-tedesco è utile, tanto più in un momento nel quale i due Paesi hanno visioni che non sempre coincidono. Penso che tra l’ambizione francese e la prudenza tedesca ci possa essere anche una forte iniziativa italiana. L’attuale governo ha lasciato alle spalle le tendenze all’isolamento. Fra queste, la ripresa dell’ipotesi di un trattato bilaterale con la Francia, che era stata messa in un cassetto».

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Hong Kong, la protesta torna in piazza: appello agli Stati Uniti di Trump

domenica, Dicembre 1st, 2019

La protesta pro-democrazia è tornata in piazza a Hong Kong per sfidare la polizia dopo due settimane di pausa elettorale, segnata dalla trionfale vittoria alle urne. Durante la notte si sono registrati alcuni scontri, poi i manifestanti si sono radunati pacificamente sventolando bandiere statunitensi e striscioni che fanno appello al presidente Donald Trump.

Uno slogan recita “Trump per favore libera Hong Kong”, un altro “Make Hong Kong Great Again”. Alcune centinaia di dimostranti si sono diretti al consolato americano, altre al quartiere del Politecnico.

Hong Kong, scontri tra polizia e manifestanti nella notte
Hong Kong, scontri tra polizia e manifestanti nella notte
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Mes, sale la tensione nel governo: vertice a Palazzo Chigi

domenica, Dicembre 1st, 2019

E’ tensione altissima nel governo sul tema del Mes, il nuovo fondo salva-Stati. Il Pd chiede di mantenere la credibilità, mentre il M5s invita a mettersi al tavolo e decidere come cambiarlo. Giuseppe Conte ha convocato un vertice a Palazzo Chigi. “Il Mes ruba ai risparmiatori italiani per finanziare le banche tedesche”, afferma Matteo Salvini invitando il premier a dimettersi. Il leader della Lega nega poi un “ritorno di fiamma” con Luigi Di Maio.

“Ogni volta, a ogni passaggio un po’ delicato, si ragiona sempre del rischio del governo. Questo governo andrà avanti”, ha detto Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio ha poi spiegato che la tenuta dell’esecutivo non è a rischio “perché il Paese ha tante urgenze, tanti problemi da risolvere”. “Lunedì spazzerò via le chiacchiere”, ha concluso.

Proprio sull’informativa in programma per il 2 dicembre, Conte ha aggiunto: “Dovete avere un po’ di pazienza, lunedì passerò in Parlamento e metteremo tutti i tasselli al loro posto e inizieremo a spazzare via tutte le fesserie che sono state dette, ne ho ascoltate tante. Sono molto paziente ma il momento in cui dovremo spazzare via le chiacchiere che sono state fatte, sarà lunedì”.

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