Archive for Dicembre, 2019

Fca-Psa, sì dei consigli alla fusione Nasce il quarto produttore di auto

mercoledì, Dicembre 18th, 2019

di Stefano Montefiori

Fca-Psa, sì dei consigli alla fusione Nasce il quarto produttore di auto

PARIGI Nella serata di ieri il board di Psa riunito a Parigi e quello di Fca a Londra hanno approvato il memorandum di intesa, questa mattina prima dell’apertura delle borse è atteso l’annuncio ufficiale. L’operazione da 50 miliardi porta alla nascita di un colosso mondiale dell’auto — il quarto in ordine di grandezza dopo Volkswagen, Renault-Nissan e Toyota — che punta a entrare nel club dei costruttori da 10 milioni di vetture l’anno.

Il 31 ottobre scorso Psa (il gruppo dei marchi Peugeot, Citroën, Opel etc.) e Fca (Fiat Chrysler) avevano annunciato l’intenzione di procedere a una fusione paritaria, 50 e 50, in modo da sfruttare la complementarità nei mercati — Psa più forte in Europa e in Cina, Fca in America — e gli investimenti in ricerca e sviluppo per l’auto elettrica e connessa. Sono bastate poche settimane di trattative per finalizzare l’intesa. Il governo francese, che aveva fatto saltare il tentato accordo precedente tra Fca e Renault, stavolta ha dato il via libera avendo ottenuto rassicurazioni sul fatto che i posti di lavoro verranno tutelati.

Rating 3.00 out of 5

Salvini e Renzi, la diffidenza tra i leader che blocca le larghe intese

mercoledì, Dicembre 18th, 2019

di Francesco Verderami

Salvini e Renzi, la diffidenza tra i leader che blocca le larghe intese

La più bella sul governissimo è di Franceschini: «Vi immaginate Mario Draghi a Palazzo Chigi con Renzi e Salvini nei panni dei suoi vice?». E così il capodelegazione del Pd risolleva quanti, persino nel governo, avevano creduto a un imminente avvento delle larghe intese sotto la regia dei «due Matteo».

In realtà sotto il Conte 2 non c’è nulla. E nonostante le pessime prove fornite in questi mesi dall’esecutivo giallo-rosso, non si scorge all’orizzonte un’alternativa. Perché al momento nessuno è in grado di costruirla: certamente non il leader della Lega e il capo di Italia viva. La letteratura fiorita sul loro rapporto e attorno all’idea di un’alleanza bellicosa, fondata sul desiderio di prendersi una rivincita, si scontra con le leggi della politica e si consuma nel sospetto che nutrono l’uno verso l’altro. «Io di lui non mi fido perché è inaffidabile», ha risposto Salvini ad alcuni dirigenti del Carroccio, riferendosi a Renzi. Ed è un sentimento ricambiato.

Rating 3.00 out of 5

Un Movimento 5 Stelle preoccupato dalle sue spinte centrifughe

mercoledì, Dicembre 18th, 2019

di Massimo Franco

Un Movimento 5 Stelle preoccupato dalle sue spinte centrifughe

Il Movimento 5 Stelle è la formazione più forte della maggioranza. Ma in parallelo si sta rivelando il vero anello debole del governo. E il futuro della legislatura sembra legato soprattutto alle sue capacità di tenuta interna. Una fase si è chiusa per sempre, e il terrore di elezioni anticipate che, secondo i sondaggi, ne segnerebbero il dimezzamento rispetto al 2018, spiega la ricomparsa di Beppe Grillo; il suo appoggio a Giuseppe Conte e all’intesa col Pd; e gli incontri-confessione con parlamentari, ministri, ex. È il tentativo di arginare spinte centrifughe e scarti che potrebbero far precipitare la situazione.

La stretta di mano di ieri a Roma tra premier, Grillo e Davide Casaleggio sembrava preparata ad arte per mandare un segnale a un Movimento lacerato e inquieto per lo stillicidio di defezioni; e per dire al resto della coalizione che esiste una rete di protezione stesa intorno alla legislatura. È un’operazione destinata anche a ridimensionare i distinguo di Luigi Di Maio, ministro degli Esteri e formalmente capo politico, rispetto a Palazzo Chigi. Ma non è scontato che l’operazione riesca. Lo confermano una serie di questioni aperte. L’ultima riguarda la creazione di una commissione parlamentare di inchiesta sulle banche, riproposta dopo il commissariamento della Popolare di Bari.

Rating 3.00 out of 5

Preti pedofili, le voci di chi ha subito abusi: «Tanti vescovi contro il Papa»

mercoledì, Dicembre 18th, 2019

di Gian Guido Vecchi

Preti pedofili, le voci di chi ha subito abusi: «Tanti vescovi contro il Papa»

«Come vittima e sopravvissuto, ringrazio il Papa per il suo coraggio. Io so che nella Curia e in tutto il mondo ci sono cardinali e vescovi contro di lui, gente che finora si è nascosta dietro il segreto pontificio — leggi l’approfondimento su che cos’è — per coprire il terrore e insabbiare. È caduta una muraglia oscura». Al telefono con il Corriere, la voce di Juan Carlos Cruz, 56 anni, suona sollevata prima che felice, come si fosse tolto un peso. Era ancora un adolescente quando subì abusi dal sacerdote pedofilo seriale Fernando Karadima, spretato da Francesco l’anno scorso. Potente e temuto fin dagli anni di Pinochet, nella parrocchia di El Bosque a Santiago, Karadima è all’origine degli scandali che hanno devastato la Chiesa cilena, una delle prove più difficili del pontificato. Con altre due vittime di Karadima, un anno e mezzo fa, Cruz era stato ricevuto da Francesco a Santa Marta, «voglio che nessuna vittima si senta più sola». Le denunce erano rimaste inascoltate per anni, vescovi e cardinali cileni gli davano del calunniatore.

«Ne avevamo parlato al Papa, certo. Ma come noi, tante vittime non hanno smesso di chiedere l’abolizione del segreto pontificio. Così si fa giustizia e trasparenza».

Rating 3.00 out of 5

Sulle Borse scattano i realizzi dopo i record, timori Brexit. Milano si salva

martedì, Dicembre 17th, 2019

di Chiara Di Cristofaro e Stefania Arcudi

Le ultime da radiocor

Non ha avuto vita lunga l’ottimismo sull’accordo tra Washington e Pechino sui dazi e i rialzi di ieri hanno lasciato il passo a cali generalizzati sui listini europei, innescati dai realizzi dopo i record della vigilia e da un ritorno della tensione su una possibile «hard Brexit». Il premier britannico Boris Johnson ha fatto sapere di voler cambiare l’accordo in modo che non sia possibile un’ulteriore estensione oltre la fine del 2020 (l’attuale scadenza), rilanciando la possibilità che il Paese possa lasciare l’Unione europea senza un accordo. Tanto è bastato ad affossare la sterlina (è arrivata a cedere più dell’1,5% su euro e dollaro, il calo peggiore da luglio) e a penalizzare gli indici del Vecchio Continente, con Parigi che ha chiuso a –0,39%, Francoforte a -0,89%, Madrid a –0,6% e Londra sulla parità. Ha fatto eccezione Milano (+0,45%), sostenuta dalle utility e da Atlantia (+2,61%).
Anche Wall Street è debole, con rialzi frazionali nonostante alcuni dati macroeconomici positivi, più che altro penalizzata dal ribasso di Boeing. Sul colosso degli aerei pesa la sospensione temporanea della produzione del 737 MAX, il jet rimasto coinvolto in due incidenti mortali tra la fine del 2018 e la primavera del 2019.

Rating 3.00 out of 5

La manovra delle retromarce: i 15 dietrofront in 80 giorni

martedì, Dicembre 17th, 2019

di Manuela Perrone

Quando il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, il 29 settembre, vigilia del Consiglio dei ministri che avrebbe approvato la Nota di aggiornamento del Def, alla trasmissione «Mezz’ora in più» annunciò a Lucia Annunziata la possibile «rimodulazione» dell’Iva (a gettito invariato) in funzione dell’uso del contante – bonus per chi avesse usato la plastic money, malus per chi avesse pagato in contante – non immaginava forse la strada tortuosa e i litigi della maggioranza che lo avrebbero portato fino all’approvazione di un testo chiuso e definitivo dei due provvedimenti della manovra, il decreto fiscale e la legge di bilancio. Aveva invece chiarissimo che il macigno di 23,1 miliardi di clausole Iva per il 2020 lasciato in eredità dal Conte 1 – da lui ribattezzato «conto del Papeete» – avrebbe condizionato notevolmente la manovra e la politica del governo in questo suo primo scorcio di vita.

Rating 3.00 out of 5

Popolare di Bari, l’ad ai manager: “I dati sono truccati”

martedì, Dicembre 17th, 2019

ROMA. “Quando sono arrivato la prima volta c’era un signore coi capelli bianchi a capo della pianificazione e controllo, a cui chiesi di vedere i dati delle filiali. Tutti truccati. Truccavate persino i conti economici delle filiali. Taroccati”. Così l’ad di Popolare di Bari, Vincenzo De Bustis, parlava ai manager della banca in una riunione del 10 dicembre scorso, in un file audio pubblicato da Fanpage.it. “È stato veramente irresponsabile quello che è successo negli ultimi tre, quattro anni. Questa banca è un esempio di scuola di cattivo management, irresponsabile, esaltato”.

Il prestito da mezzo miliardo che mette nei guai Bankitalia

alessandro barbera, gianluca paolucci

“Tutti i conti economici truccati, pure i conti delle filiali, taroccati”. L’audio rubato del Presidente e dell’ad della Popolare di Bari rivela i conti truccati che hanno causato il crack della Banca e che ha mandato in fumo 1,5 miliardi di risparmi! Una cosa gravissima!” scrive in un post su FB il viceministro al Mise Stefano Buffagni. “La priorità assoluta è salvare i risparmi degli italiani, ma poi dobbiamo andare come carri armati contro i manager corrotti e la malapolitica che li protegge”, conclude.

Rating 3.00 out of 5

Rivolta in Francia: 200 mila in piazza, boicottata la rete elettrica. Novantamila case senza luce

martedì, Dicembre 17th, 2019

PARIGI. Sono centinaia di migliaia le persone scese oggi in piazza contro la riforma delle pensioni voluta dal presidente Emmanuel Macron. Secondo un primo conteggio diffuso dalla stampa francese, oltre 200 mila manifestanti – tra cui macchinisti, insegnanti, funzionari, avvocati, magistrati in sciopero, ma anche infermieri e dipendenti pubblici e privati – hanno partecipato alla quarantina di cortei che si sono svolti da questa mattina in diverse città di Francia. Mentre a Parigi, come da tradizione, la manifestazione è cominciata a inizio pomeriggio, tra slogan contro la riforma di Macron, e canti di lotta come «Bella Ciao». Un lungo fiume di manifestanti che attraverserà parte della capitale, da Place de la République per arrivare in Place de la Nation, passando per la Bastiglia. Per il leader del sindacato CGT, Philippe Martinez, questa ennesima giornata di proteste è già «un grande successo». «Nonostante i tentativi di divisione del governo, la popolazione resta mobilitata».

Qualche leggero tafferuglio è avvenuto a fine corteo, ma soltanto dopo l’ordine di dispersione, a Place de la Nation. La manifestazione si è svolta in generale in un clima tranquillo, anche quando è passata alla Bastiglia, dove si temevano incidenti per la presenza di materiale dell’enorme cantiere aperto da mesi sulla piazza. A Place de la Nation, i black bloc – qualche centinaio – si erano riuniti e sono stati dispersi dalla polizia. Nell’operazione, 13 persone sono state fermate e un poliziotto è rimasto ferito.  Dal metrò alla Torre Eiffel: Francia bloccata dalla sciopero, l’Opera di Parigi canta in strada

Rating 3.00 out of 5

COMUNICATO STAMPA :PARCHEGGI BLU GRATUITI PER LO SHOPPING NATALIZIO

martedì, Dicembre 17th, 2019

L’iniziativa di Anxam e Comune di Lanciano

E il 21 dicembre si inaugura il nuovo parcheggio adiacente la Farmacia comunale di Viale Cappuccini

LANCIANO (17.12.19) – Parcheggi blu gratuiti per favorire lo shopping natalizio. La società Anxanum Multiservizi Intercomunali S.p.A., che gestisce i parcheggi a pagamento cittadini, in una riunione congiunta con l’assessorato alla Mobilità e Commercio, ha disposto la sospensione della sosta a pagamento per l’intera giornata di sabato 21 dicembre 2019, e per quelle di lunedì e martedì, 23 e 24 dicembre.

“Una decisione – spiega il presidente di Anxam, Camillo Colaiocco – presa per sostenere il commercio locale, e incentivare le persone a fare gli acquisti natalizi nei negozi della città. Per questo – aggiunge – chiediamo a tutti di usufruire di questa possibilità nel rispetto degli altri, sostando soltanto per il periodo del reale bisogno, permettendo quindi una turnazione che favorisca una maggiore vivacità nei negozi del centro”.

Rating 3.00 out of 5

Fatta la manovra, bisogna fare il Governo

martedì, Dicembre 17th, 2019

Approvata la manovra, occorre vedere se c’è un Governo in grado di andare avanti. La compagine giallorossa ha esaurito la missione vitale che si era data: disinnescare le clausole di salvaguardia dell’Iva, portare a casa una legge di bilancio che rassicurasse mercati ed Europa, evitare al paese un voto al ridosso dell’autunno dagli effetti imprevedibili. Che questa strana accozzaglia sia un esecutivo anche solo lontanamente vicino a un’amalgama politica è tutt’altro paio di maniche.

Basta riavvolgere il film di questi ultimi giorni e queste ultime ore per capire che dietro la traballante impalcatura la casa sia ancora tutta da costruire. Rivediamolo. Agli sgoccioli della scorsa settimana viene convocato per lunedì sera un vertice di Governo. A tema le autonomie, il primo dossier delicato che verrà affrontato dal Parlamento all’alba del nuovo anno. I 5 stelle iniziano il pressing. Allarghiamo il campo, la richiesta, mettiamo a tema anche la giustizia e una ricognizione su quelli che saranno i prossimi passi da fare insieme. Quando giovedì si chiedeva a fonti di Palazzo Chigi, la risposta era inequivocabile: “Non ne sappiamo nulla”. Il pressing del Movimento continua.

Rating 3.00 out of 5
Marquee Powered By Know How Media.