Archive for Dicembre, 2019

Via libera alla stangata sul diesel: più accise e taglio alle esenzioni a partire dal 2021

martedì, Dicembre 17th, 2019

Giuliano Balestreri

Si scrive “riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi” e “ridefinizione delle esenzioni in materia di trasporto”. Si legge “aumento del diesel”. Potenzialmente una vera e propria stangata sulle tasche degli italiani. Secondo uno studio di Assopetroli un aumento delle accise “colpirebbe duramente le nostre imprese e con esse settori vitali dell’economia italiana tra cui logistica, trasporti, agricoltura, marina. L’aumento si trasferirebbe immediatamente sul prezzo dei beni con effetti depressivi sulla domanda”. Tradotto, secondo i petrolieri, un aumento delle accise non fa crescere le entrate fiscali, anzi rischia di ridurle.

Il taglio dei sussidi sul diesel, già paventato lo scorso mese di febbraio dall’ex ministro dell’Economia, Giovanni Tria, è tornato di attualità dopo il via libera della commissione Bilancio del Senato all’emendamento al ddl di bilancio presentato da Leu, prima firmataria Loredana De Petris, che prevede l’istituzione, presso il ministero dell’Ambiente, di una “commissione per lo studio, le proposte per la transizione ecologica e per la riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi“. L’obiettivo è quello di “elaborare una proposta organica per la ridefinizione entro il 31 ottobre 2020 del sistema delle esenzioni a partire dall’anno 2021 in materia di trasporto merci, navale e aereo, di agricoltura e usi civili” sia per ridurre la spesa pubblica che per sostenere innovazioni e investimenti in ricerca per arrivare ad una riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2030.

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I nuovi telescopi che stanno per rivoluzionare la caccia alla vita aliena e perfino la nostra comprensione dell’universo

martedì, Dicembre 17th, 2019

Morgan McFall-Johnsen

La Nasa e altri enti stanno costruendo diversi telescopi per sondare i misteri più sconcertanti dell’universo.

Da vari punti della Terra e dello spazio, i telescopi in via di sviluppo faranno affidamento su tecnologie di nuova generazione nel tentativo di rispondere ad alcuni dei più grandi interrogativi degli scienziati sulla materia oscura, l’espansione dell’universo e la vita aliena.

Alcuni di questi dispositivi forniranno il centuplo delle informazioni offerte dagli strumenti più potenti a nostra disposizione oggi per osservare la volta celeste.

Il lancio del primo di questi telescopi, l’attesissimo James Webb Space Telescope della Nasa, è programmato per il 2021; da quel momento inizierà a scrutare l’atmosfera di mondi distanti in cerca di indizi sulla vita extraterrestre. Già nel 2022 altri nuovi telescopi installati nello spazio effettueranno osservazioni senza precedenti dei cieli, mentre gli osservatori sulla Terra getteranno lo sguardo sull’universo antico.

Ecco i telescopi in lavorazione e le cose su cui questi nuovi strumenti potrebbero far luce.

Dal suo lancio, avvenuto nel 1990, il telescopio spaziale Hubble della Nasa ha scoperto nuovi pianeti, ha rivelato l’esistenza di strane galassie e ha offerto nuovi spunti sulla natura dei buchi neri.

 L’Hubble Space Telescope nel 2002. Nasa/ESA

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Il polo nord magnetico ‘scappa’ verso Nord, navigazione a rischio

martedì, Dicembre 17th, 2019

La ‘fuga’ del polo nord magnetico verso la Siberia continua a preoccupare gli scienziati di tutto il mondo. Il fenomeno sotto osservazione da mesi rischia di mandare in tilt le app negli smartphone nonché la navigazione marittima e aerea basata su programmi militari e civili.

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Il polo nord magnetico si sposta verso la Siberia. E fa perdere la bussola

di ELENA DUSI
Il fatto è che il polo nord magnetico è il punto della superficie terrestre dove le linee di flusso del campo geomagnetico, creato dal ferro fuso che si muove nel nucleo del pianeta, sono perpendicolari al suolo e dirette verso il terreno. Dalla sua posizione dipendono infatti le regolazioni di bussole e di sistemi di navigazione.

Il polo nord magnetico – a differenza di quello geografico – non ha una collocazione definitiva ma è in perenne movimento, con spostamenti sempre più veloci e sempre meno prevedibili. Così, dopo avere gironzolato per secoli nell’artico canadese con minimi spostamenti, dagli anni Novanta si è mosso a un ritmo senza precedenti, allontanandosi di 55 chilometri all’anno e senza dare segni di rallentamento.

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Milano, ‘caporalato’ nel facchinaggio, a imprenditore sequestrati 120 immobili

martedì, Dicembre 17th, 2019

Un maxi sequestro di 120 immobili tra Milano, Lodi, Brescia, Torino, Genova e altre città è stato disposto a carico di un imprenditore della logistica, Giancarlo Bolondi della società Premium Net, accusato, oltre che di frodi fiscali e riciclaggio, anche di sfruttamento del lavoro, in particolare di ‘caporalato’ nel facchinaggio. Lo ha deciso la Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano, su richiesta dei pm Bruna Albertini e Paolo Storari e i sequestri sono stati eseguiti dalla Guardia di finanza di Pavia.

Il contratto truffa

Lavoro italiano, stipendio romeno (come il contratto). Pagato in leu, la moneta romena che equivale a 0,21 euro. Tradotto: lavori un mese per poco più di 300 euro (1.400 leu) e zero contributi. La beffa nella beffa è che sei un lavoratore italiano che per avere un impiego è costretto a firmare un contratto romeno. È successo a 70 dipendenti della Ceva Logistics Italia, stabilimento a Stradella, nell’Oltrepò Pavese. Quasi tutti originari e abitanti della zona, età tra i 20 e i 45. Stesso destino professionale: la condizione per ottenere un posto alla Ceva – succursale del colosso internazionale dei trasporti e della logistica olandese-americano con strutture in 170 paesi e 51 mila addetti – era una firma sul contratto proposto da Byway Jpb Consulting srl.

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COMUNICATO STAMPA:2019, l’anno d’oro del volo in deltaplano e parapendio

martedì, Dicembre 17th, 2019

L’anno che si sta per chiudere ha visto i piloti italiani di parapendio e deltaplano assoluti protagonisti del palcoscenico mondiale del volo libero, vale a dire senza motore.

Per la prima volta l’Italia nel corso del 16° Campionato del Mondo di volo in parapendio ha conquistato i titoli iridati a squadre e quello individuale con Joachim Oberhauser, pilota di Termeno (Bolzano), 43 anni, esperto di macchine agricole nella vita.

Facevano parte della compagine azzurra anche la milanese Silvia Buzzi Ferraris, Christian Biasi di Rovereto (Trento), Marco Busetta di Paternò (Catania) residente nel messinese, Alberto Vitale pilota ragusano trapiantato a Bologna e Alberto Castagna di Cologno Monzese (Milano) in veste di CT.

Il successo si è concretizzato nei cieli di Krushevo in Macedonia lo scorso agosto davanti a 150 piloti iscritti in rappresentanza di 48 nazioni

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Nel vuoto l’appello di Salvini al Comitato di salvezza nazionale. E lui insiste: al tavolo insieme

martedì, Dicembre 17th, 2019

di Marco Cremonesi

Nel vuoto l'appello di Salvini al Comitato di salvezza nazionale. E lui insiste: al tavolo insieme

«Quando la casa brucia, non stai a guardare: per prima cosa, la metti in sicurezza». Matteo Salvini spiega ai suoi (non tutti l’hanno capita) la sua proposta di confronto con 5 Stelle e centrosinistra. L’idea, ribadita ieri su Facebook, è quella di trovare un largo accordo su «cinque priorità» del Paese: «Se crollano viadotti, se falliscono le banche, se chiudono le aziende evidentemente c’è qualcosa che non funziona a livello strutturale». E dunque, «sediamoci attorno ad un tavolo e troviamo un accordo su risparmio, politiche di crescita, giustizia, infrastrutture e salute, prima che sia troppo tardi. Poi si torna a votare». Non è che la proposta sia stata accolta da cori di giubilo, non da destra e tampoco da sinistra. Con Matteo Renzi che lo invita a collaborare sul decreto Sblocca cantieri: «Se Salvini vuole dare una mano, lo faccia, anziché lanciare strane ammucchiate». Ma, in realtà, Salvini i cori nemmeno se li aspettava.

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Drogato sarà lei

martedì, Dicembre 17th, 2019
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di   Massimo Gramellini

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Esistono suoni che ci riportano alla giovinezza. Il vocione del senatore La Russa che in Aula dà del drogato a un collega favorevole alla legalizzazione della cannabis leggera è uno di quei suoni perduti. Le sue tonsille poderose esercitano su di me un effetto rassicurante, oserei dire nostalgico, se l’aggettivo non si prestasse a equivoci, riferito a lui. Quante volte lo abbiamo sentito insultare gli avversari in Parlamento o dentro uno studio televisivo, persino quando tra i due luoghi c’era ancora una differenza, e sempre con lo stesso tempismo nel cogliere l’attimo in cui l’interlocutore prende fiato. Anche ieri ha aspettato che il cinquestelle Airola uscisse dall’apnea oratoria per impossessarsi del silenzio e spezzarlo con uno stentoreo «Drogato!». Non si illudano i suoi pallidi imitatori.

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Governo, l’irritazione di Conte che convoca gli alleati: nuovo duello sull’autonomia

martedì, Dicembre 17th, 2019

di Monica Guerzoni

Adesso il problema di Palazzo Chigi ha un nome e un cognome: Matteo Renzi. L’ex premier che concede il voto di fiducia sulla legge di Bilancio, ironizza su un governo che «deve decidere cosa fare da grande», sprona il presidente del Consiglio a cambiare passo e intanto strizza l’occhio a Matteo Salvini, è un fattore di forte instabilità per la maggioranza. Prova ne siano la lite con Luigi Di Maio sul decreto che ha messo in sicurezza la Popolare di Bari e ieri, nel chiuso del vertice notturno finito a mezzanotte e mezza, il veto dei renziani sul testo dell’Autonomia differenziata. Nessuno sa cosa il fondatore di Italia Viva abbia in mente e tutti, a Palazzo Chigi e dintorni, si chiedono quale sarà la prossima mina, per poterla disinnescare prima che esploda.

«Faremo il punto sulla giustizia, sull’autonomia, su quei punti già presenti nell’agenda attuale di governo», aveva anticipato venerdì sera Giuseppe Conte annunciando il vertice: in sostanza, un tavolo per programmare la verifica di governo chiesta dai partiti. Ma ieri, nel giorno in cui incassa la fiducia sulla legge di Bilancio, il premier decide di alleggerire il vertice di maggioranza, programmato per fare un giro di orizzonte su tutti i dossier aperti.

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Una legge confusa

martedì, Dicembre 17th, 2019
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di   Sabino Cassese

Ci risiamo. Il testo del maxiemendamento alla legge di bilancio per il 2020, su cui il governo ha posto la fiducia, consta di 958 commi per 313 pagine. C’è di tutto: alberghi, farmacie, medici, poligrafici, concessioni, spese veterinarie, carburanti, elettrodotti, certificati energetici, piste ciclabili, vigili del fuoco, tariffe Inail, rete ferroviarie, investimenti statali e locali, la sicurezza nella città di Matera, lavori nella Villa Alari Visconti di Saliceto a Cernusco sul Naviglio, e così via. Molte norme sono scritte per sottrarre attività pubbliche ad altre norme, creando percorsi straordinari. Tutte le norme sono scritte con la tecnica del rinvio a decine di altre leggi, ciò che rende ancora più oscuro il loro dettato. Perché questa corsa di fine anno, nella quale tutti cercano di inserire qualcosa nella legge di bilancio, che diventa così una disposizione «omnibus», mentre dovrebbe soltanto indicare entrate e spese, gli stanziamenti, ordinati per missioni e programmi, che autorizzano le amministrazioni a prelevare e a spendere? La ragione è semplice. Vengono sfruttati i tempi stretti (va approvata entro la fine dell’anno, per non andare all’esercizio provvisorio), la «permeabilità» del Parlamento, persino il clima pre-festivo.

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Manovra di Bilancio, il governo incassa la fiducia al Senato con 166 «sì» e 128 «no»

martedì, Dicembre 17th, 2019

ROMA Comincia con una bagarre mattutina sulla cannabis light e un contestato intervento della presidente del Senato Elisabetta Casellati, che dichiara inammissibile il testo. E finisce con una quindicina di norme stralciate, una settantina di correzioni e la prevista fiducia del Senato, a due mesi dal varo in Consiglio dei ministri. Il disegno di legge di bilancio con la manovra ottiene il via libera con 166 sì e 128 no e ottiene il sì del Cdm, che approva la nota di aggiornamento del Bilancio.

Ora passerà al Senato blindato, perché eventuali modifiche farebbero tornare il testo a Palazzo Madama e non c’è tempo se si vuole evitare l’esercizio provvisorio. Il risultato è lo stop all’aumento dell’Iva, ma anche tre miliardi di tasse tra plastic e sugar tax e 47 miliardi di aumenti di Iva e accise nel 2021 e nel 2022, che andranno disinnescati.

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