Archive for Gennaio, 2020

Coronavirus, italiani via da Wuhan: dubbi sul piano di evacuazione

lunedì, Gennaio 27th, 2020

Anche l’Italia sta predisponendo la possibile evacuazione dei connazionali che si trovano nell’area di Wuhan, epicentro dell’epidemia di coronavirus. Allo studio c’è un’ipotesi di trasferimento via terra, a condizione di restare in osservazione per 14 giorni in un ospedale cinese in una regione più sicura: una prospettiva che però non convince. Sono una cinquantina gli italiani attualmente nella regione focolaio della malattia. 

Il piano di evacuazione e la quarantena – L’ambasciata a Pechino, in raccordo con l’unità di crisi della Farnesina, è in contatto con tutti gli italiani nell’area per conoscere le loro intenzioni. Per chi deciderà di andarsene, il piano prevede un trasporto in autobus a Changsha, capitale della provincia dello Huhan, a 350 km circa di distanza da Wuhan. Una volta arrivati a destinazione, i nostri connazionali verrebbero trasferiti in un ospedale per un periodo di osservazione di due settimane, tempo necessario per il decorso dell’incubazione del virus.

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Elezioni regionali, Conte adesso si sente più saldo: «Sconfitto l’uomo degli slogan»

lunedì, Gennaio 27th, 2020

di Francesco Verderami

Elezioni regionali, Conte adesso si sente più saldo: «Sconfitto l'uomo degli slogan»

Sulla «linea del Reno» Conte e Salvini si sono giocati un pezzo del loro futuro. L’Emilia-Romagna era ormai diventata una sorta di Piave che i due acerrimi rivali dovevano tenere o conquistare per non veder compromesso in prospettiva il proprio disegno. Non a caso nelle riunioni riservate della vigilia, le loro analisi sugli effetti politici delle Regionali coincidevano. Entrambi consideravano il voto in Emilia-Romagna un «test politico»: solo che il premier doveva pubblicamente negarlo per non caricarne il peso su Bonaccini e sul suo governo, mentre il leader della Lega voleva sottolinearlo proprio per mettere pressione sul candidato del Pd e sull’esecutivo. Entrambi poi sapevano che il test non avrebbe influito sulle sorti della legislatura: e se in questo caso il presidente del Consiglio lo evidenziava per mettere preventivamente al riparo il suo gabinetto, il secondo lo smentiva per evitare che il suo progetto perdesse forza.

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Jole Santelli, la calabrese rock dopo la vittoria alle regionali: «Anche da noi l’Alta Velocità»

lunedì, Gennaio 27th, 2020

di Virginia Piccolillo, inviata a Lamezia Terme

Jole Santelli, la calabrese rock dopo la vittoria alle regionali: «Anche da noi l'Alta Velocità»

Jole Santelli, neo presidente della regione Calabria

«Abbiamo vinto a mani libere». Ha gli occhi lucidi e la voce ridotta a sibilo, ma ride, «felicissima», quando nella sala conferenze del Thotel di Lamezia, in giacca grigia, camicia bicolore e pantaloni rossi in pelle, per festeggiare la vittoria, Jole Santelli, 51 anni, cosentina, ex sottosegretario alla Giustizia e al Lavoro e deputata di Forza Italia. Circondata dall’affetto e dalla voglia dei colleghi azzurri di essere nella foto ricordo del successo che fa da contrappeso alla sconfitta della Bergonzoni e riequilibra i rapporti di forza con la Lega.

Lei dedica la vittoria ai genitori scomparsi «che so che sono qui con me». Al «nipotino che come tutti i bambini e i ragazzi calabresi ha il diritto di avere la possibilità di tornare». Festeggia con gli amici di Forza Italia Antonio Tajani e Maurizio Gasparri che le sono accanto nel momento della vittoria.

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La partita politica che si apre ora

lunedì, Gennaio 27th, 2020
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di   Massimo Franco |

L’Emilia Romagna ha respinto la spallata di Matteo Salvini contro il governo nazionale. La sinistra perde nettamente in Calabria, ma vince la sfida più difficile. Il Movimento Cinque Stelle, invece, crolla dovunque, proiettando un’ombra sull’esecutivo di Giuseppe Conte. Il capo del Carroccio subisce una sconfitta pesante dopo due anni di trionfi: tanto più bruciante perché è stato proprio lui a dare al voto un significato strategico, additandolo come un avviso di sfratto al premier da Palazzo Chigi.

A compensare la battuta d’arresto non basta che la Lega contenda al Pd il primato come partito nella «regione rossa». Non l’ha conquistata. Perché è inutile girarci intorno: quelle di ieri sono state le «sue» elezioni, nel bene e nel male; più che le altre in Calabria, dove si registra la vittoria netta del centrodestra a guida berlusconiana. I risultati sono legittimati da un’impennata della partecipazione, soprattutto in Emilia Romagna. Le analisi a freddo diranno se a portare tanti elettori alle urne sia stata la campagna martellante di Salvini, il suo tentativo disperato e frustrato di trasformare il voto in un referendum sul governo Conte. Oppure se il salto sia dovuto alla mobilitazione giovanile delle «sardine» di Mattia Santori, con il loro allarme contro la strategia del Carroccio.

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Si schianta con l’elicoterro: Kobe Bryant muore a 41 anni

lunedì, Gennaio 27th, 2020

Marco Gentile

Il mondo del basket e dello sport in generale piange la morte di Kobe Bryant, uno dei più famosi cestisti della storia dell’Nba. Secondo i media statunitensi il 41enne ex fuoriclasse dei Los Angeles è deceduto in California a seguito di un brutto incidente con il suo elicottero personale. A riportare questa tragica notizia è stato il sito TMZ Sports che ha informato come tutte le persone a bordo siano decedute, tra cui anche la figlia Gianna.

L’ex stella dei Los Angeles Lakers e della nazionale americana si è schiantato con il suo elicottero a Calabasas: con lui a bordo c’erano altre quattro persone, tra cui la figlia 13enne Gianna, che sono tutte decedute. Le autorità, infatti, hanno già affermato come nessuno dei membri a bordo sia risultato vivo sfortunatamente.

L’ex leggenda dell’Nba, vincitore di cinque anelli, due volte Mvp delle Finals, Mvp per una volta nella stagione regolare, questa mattina si era complimentato con LeBron James che l’ha sorpassato come terzo massimo realizzato di sempre dell’Nba. Black Mamba aveva anche vinto un Oscar e due Olimpiadi nel 2008 a Pechino e nel 2012 a Londra con la maglia della nazionale a stelle e strisce.

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Risultati elezioni, in Emilia Bonaccini batte Borgonzoni. Salvini si consola: “Dopo 70 anni c’è stata partita”. Zingaretti: “Grazie alle Sardine”. In Calabria vittoria della destra. Crollano i 5Stelle

lunedì, Gennaio 27th, 2020

di MONICA RUBINO e TIZIANA TESTA

Matteo Salvini ha perso il suo “referendum” sull’Emilia-Romagna, la regione dove ha trascorso le ultime settimane di una campagna elettorale martellante. Il candidato governatore del centrosinistra Stefano Bonaccini è stato riconfermato presidente. Netto il vantaggio sulla leghista Lucia Borgonzoni. Terzo, staccato, il 5Stelle Simone Benini. Quando sono state scrutinate 4.433 sezioni su 4.520, Bonaccini è al 51,4 per cento contro il 43,7 della sua principale avversaria.

Un risultato attesissimo, quello emiliano-romagnolo, da cui molti facevano dipendere la sopravvivenza stessa del governo. La vittoria di Bonaccini è arrivata dopo settimane di testa a testa nei sondaggi, grazie anche a un’affluenza record. Netta invece l’affermazione della destra in Calabria, dove vince la forzista Jole Santelli, cheha oltre il 55 per cento quando sono state scrutinate 1.973 sezioni su 2.420. Sia in Emilia-Romagna che in Calabria crollano i 5Stelle, schiacciati in una logica bipolare.


I RISULTATI IN EMILIA-ROMAGNA

Quando mancano 200 sezioni da scrutinare, Bonaccini è al 51,4 per cento contro il 43,7 di Borgonzoni. “L’arroganza non paga mai”, ha commentato il governatore riconfermato. E ha risposto al mantra della campagna elettorale leghista sull’Emilia-Romagna da ‘liberare’. “Noi – ha detto Bonaccini – eravamo già stati liberati 75 anni fa”.

La coalizione di centrosinistra arriva al 48 per cento (quindi meno dei voti del presidente, che evidentemente ha tratto vantaggio dal voto disgiunto previsto dalla legge elettorale in Emilia Romagna). Le liste di destra invece arrivano insieme al 45,4.

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Buonanotte Matteo Salvini

lunedì, Gennaio 27th, 2020

di Marco Damilano

Stremato. Gonfio in volto. Gli occhi lucidi. Si presenta così a Bologna, davanti alle telecamere, mentre è già calata da ore la nebbia per la regione e adesso anche per lui. Matteo Salvini parla dodici minuti dopo la mezzanotte, il colorito più blu della felpa sgualcita dai mille giri elettorali.

Questa volta non ha funzionato. «Volevo dare la buonanotte agli italiani che vanno a letto perché domani lavorano», concede, mentre la luce sembra all’improvviso spegnersi anche per il Capitano che-tremare-il-mondo-fa. Aveva promesso di stravincere, invece ha perso, anzi, ha straperso.

Ha perso Salvini, ha perso la campagna sui bambini di Bibbiano, ha perso la furbata di farsi votare dai suoi senatori per essere processato sul blocco della nave Gregoretti, ha perso il citofono, l’orrendo numero mediatico della gogna di una famiglia di origine tunisina, bollata come culla di un presunto spaccio di droga. E ha perso, con lui, il racconto insistito della regione che fu rossa pronta a mutarsi in verde.

Il muro dell’Emilia ha retto l’urto, anche se non è più quello di un tempo. Eppure poteva, se non stravincere, almeno vincere. Cambiando pelle e trasformandosi in moderato, come gli aveva suggerito un emiliano eccellente, il reggiano cardinale Camillo Ruini.

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Risultati elezioni Emilia Romagna, le quattro ragioni della frenata di Salvini e la vera incognita per il governo

lunedì, Gennaio 27th, 2020
Il commento del direttore del Corriere della Sera sul risultato del voto in Emilia Romagna – Luciano Fontana /CorriereTV
La frenata di Salvini: ecco le quattro ragioni per cui il leader della Lega non ha sfondato in Emilia. Ma la vera incognita per il governo è un’altra
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Regionali 2020 – Emilia Romagna: la sfida tra benessere e paure

domenica, Gennaio 26th, 2020

di Milena Gabanelli e Simona Ravizza

La Regione Rossa per definizione esiste ancora? Ha un bel dire il premier Giuseppe Conte («Il voto non decide il destino del governo nazionale»), ma la sfida per l’Emilia-Romagna tra Stefano Bonaccini (Pd) e Lucia Borgonzoni (Lega) è epocale, e fotografa una regione alla ricerca di una nuova identità. Il voto del 26 gennaio è il 39 esimo nella sua storia.

L’epoca d’oro

All’inizio si chiamava Pci, poi Pds, Ds, Ulivo, Pd. Per 68 anni il simbolo più votato in Emilia cambia nome ma non pelle. Tra il 1946 e il 2014 si svolgono 36 elezioni fra Politiche, Regionali ed Europee: per 24 volte il Partito supera il milione di voti con in media il 40% dei consensi; per le altre 12 è sempre primo con il 30% e risultati sopra gli 800 mila voti. Il distacco, prima sulla Dc e poi su Forza Italia, è di 18 punti. Un patrimonio che per la sinistra italiana, forma e sforna militanti e dirigenti. Da qui provengono un quarto degli iscritti nazionali al Partito e figure di spicco come Luciano Lama, Nilde Iotti e Pierluigi Bersani.

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Regionali 2020, affluenza al 23% in Emilia-Romagna e al 10% in Calabria alle 12

domenica, Gennaio 26th, 2020

Urne aperte domenica 26 gennaio dalle 7 alle 23 per le elezioni regionali in Calabria ed Emilia-Romagna. Al voto sono chiamati oltre 3,5 milioni di cittadini emiliano-romagnoli e circa 2 milioni di calabresi. Si vota in entrambi i casi a turno unico e in una sola giornata. Consultazioni locali, che hanno assunto una valenza anche nazionale per le possibili ripercussioni sugli equilibri e sulla tenuta della maggioranza di governo (qui tutti i risultati).

Emilia-Romagna

Affluenza superiore al 23 per cento, alle 12, per le elezioni regionali in Emilia Romagna quando sono giunti i dati di 145 Comuni su 328. Nella precedente consultazione regionale (2014), alla stessa ora, era stata del 10,88%. «È segno di democrazia, fa sempre piacere», ha detto l’ex premier Romano Prodi, uscendo dal seggio elettorale nel liceo Galvani di Bologna, dove ha votato con la moglie Flavia. «Sono convinta ci sia voglia di cambiamento, siamo ottimisti. Se si vince chiederemo che il governo vada a casa perché sarebbe una bocciatura della sinistra», ha detto la candidata del centrodestra alla presidenza dell’Emilia-Romagna, Lucia Borgonzoni. «È il momento della verità: dimostreremo, insieme, l’orgoglio di questa terra, che difende le proprie radici e sceglie il futuro, senza lasciare indietro nessuno. Ogni singolo voto è decisivo», è stato il messaggio su Facebook del governatore uscente, Stefano Bonaccini.

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