Archive for Gennaio, 2020

Nave Gregoretti, oggi il voto. Salvini: pronto alla prigione. Pd e M5S all’attacco

lunedì, Gennaio 20th, 2020

Roma, 20 gennaio 2020 – “Processatemi“, chiede a gran voce Matteo Salvini, che invita anche i suoi a votare sì, oggi alle 17, in Giunta delle Immunità al Senato per l’autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex ministro dell’Interno. L’accusa è di sequestro di persona per il blocco della nave Gregoretti. La maggioranza di governo potrebbe scegliere di disertare il voto e intanto da Pd e M5S arriva un attacco concentrico – se pur con toni diversi – al leader leghista. Che va avanti per la sua strada e a margine di un’iniziativa elettorale della Lega a Comacchio risponde così a una domanda sul caso: “Guareschi diceva che ci sono momenti in cui per arrivare alla libertà bisogna passare dalla prigione. Siamo pronti, sono pronto”.

Zingaretti: garantista per se stesso, per gli altri…

Per prima s’alza la voce del leader dem Nicola Zingaretti, che attacca: “Salvini fa un uso politico della giustizia“. Ai microfoni di Rtl 102.5, il segretario del Pd spiega: “Quella della Gregoretti è una vicenda solo giudiziaria, ma lui pretende l’impunità. Salvini sta usando un tema della giustizia per motivi politici e personali”. In che senso? “Lo ha fatto col caso Diciotti, lo ha fatto quando è ‘fuggito’ dal Parlamento malgrado il Presidente lo chiamasse per chiedere la sua opinione sul ‘Russiagate‘, e sta costruendo intorno a una vicenda, che dovrebbe essere solo giudiziaria, un battage politico perché pretende l’impunità”. 

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Salvini usa di nuovo storia e geografia a fini elettorali

lunedì, Gennaio 20th, 2020

Matteo Salvini – nell’enfasi di ripulirsi dalle scorie del passato – dichiara che con lui premier l’Italia riconoscerà Gerusalemme capitale di Israele. Una scelta pericolosa e contraria alla linea europea di due popoli due stati. Una opzione che non aiuta nemmeno chi in Israele lavora da anni per la pace. 

L’imitatore in salsa padana di Donald Trump aggiunge anche che l’antisemitismo in Italia e in Europa è di matrice islamica. Attenzione non islamista, ma islamica, ovvero di tutti i musulmani. Una colpa collettiva che è il classico modo dei razzisti di agitare il cappio del nemico immaginario. Per cui un’affermazione fondata – c’è un islamismo che odia gli ebrei e vorrebbe cancellarli dal Medio Oriente – diventa parziale. Che accusa alcuni, ma assolve altri. 

Per la verità la squadraccia che ha aggredito me, la mia famiglia e due ragazzi a capodanno a Venezia era italianissima!

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“Il Pd come dovrebbe essere”

lunedì, Gennaio 20th, 2020

Tanta tradizione e tanta novità. In fondo, un sentimento. Alle sette le luci del palco cambiano colore. E la piazza azzurra delle sardine si tinge di rosso. Modena City Ramblers e Bella ciao, 40mila pugni alzati e mani in alto, come al concertone del primo maggio, in questa piazza otto agosto, tre volte più grande di Piazza Maggiore. È qui che i Bolognesi sconfissero gli austriaci nel 1848, anche quella una liberazione dall’invasor: “È questo il fiore del partigiano, morto per la libertà”. Dalle prime file invocano addirittura Contessa – ve la ricordate? – quella che faceva “Compagni dai campi e dalle officine, prendete la falce, portate il martello”.

Tanta tradizione e tanta novità dicevamo. Perché ci volevano questi quattro ragazzi, non proprio millennials ma quasi, a sollecitare il risveglio dal torpore. A far cantare Bella Ciao, Cento passi, i Bandabardò. E a portare sul palco un ragazzo nigeriano (a proposito di discontinuità e decreti sicurezza) che racconta la sua storia: “Ci hanno chiamato in Italia le parole della Costituzione, “gli uomini sono tutti uguali”, ricchi e poveri, cristiani e musulmani, io ho lasciato il Niger perché quelle parole non mi facevano avere paura”. O a dare il palco a Fabrizio Barca per parlare di aree interne e a Sandro Ruotolo, storico inviato adesso sotto scorta, per spiegare cosa siano le morti sul lavoro e perché la “mafia è una montagna di merda”.  

Guardatelo questo Mattia Santori, è un leader naturale, col suo look un po’ casuale, un po’ fighetto bolognese un po’ centro sociale, jeans scuro col risvolto su scarpa da ginnastica. Si muove con passo lento e sguardo sicuro, anche se attorno è un delirio di telecamere. Le mani, quando dichiara, sempre in tasca. Il ragazzo ci sa fare. Anche a muoversi in questo magma, che noi cronisti del novecento forse fatichiamo a capire. Il magma di una simbologia che evoca la sinistra come sempre è stata, prima che venisse rasa al suolo, ma che intercetta una spinta nuova, perché non c’è ancora un partito in grado di riaccendere la politicizzazione nell’era del rifiuto della politica.

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Dal mare tre sub morti e cento chili di hashish. Un giallo alla Camilleri

lunedì, Gennaio 20th, 2020

di ALESSANDRA ZINITi

20 gennaio 2020 I corpi di tre uomini in muta da sub che affiorano uno dopo l’altro sulle spiagge della Sicilia settentrionale senza che nessuno ne abbia mai segnalato la scomparsa, pacchi pieni di panetti di hashish, tutti uguali, che compaiono, negli stessi giorni, su altre spiagge, dal nord al sud dell’isola senza che nessuno vada a ritirarli. Ecco, immaginate l’arenile di Marinella sotto casa del commissario Montalbano. Se Andrea Camilleri fosse ancora con noi ci avrebbe scritto un altro romanzo. Pane per gli uomini del commissariato di Vigata e per le autopsie del mitico dottor Pasquano.

Suggestioni letterario-televisive a parte, è un giallo appassionante quello che da alcuni giorni sta impegnando le energie di diversi procuratori siciliani alle prese con un rompicapo che, almeno per il momento, non riesce ad andare oltre le ipotesi più fantasiose ma parte da un assunto: improponibile pensare che quei tre uomini con mute identiche addosso ( uno con scarpe da tennis), morti non si sa né dove, né quando, né come, siano tre sub “normali” riaffiorati senza vita dopo una battuta di pesca andata a male. Nessuno li ha riconosciuti ( anche perché i corpi sono ormai devastati dall’acqua) né in Italia risultano sub scomparsi.

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La verità di Harry: “Amo il Regno ma io e Meghan non avevamo altra scelta”

lunedì, Gennaio 20th, 2020

LONDRA – “Il Regno Unito è la mia casa e un luogo che amo. Questo non cambierà mai, ma io e Meghan non avevamo altra scelta”: il principe Harry rompe il silenzio dopo giorni di fibrillazioni e l’annuncio della loro rinuncia al titolo di altezze reali. Lo ha fatto a Londra durante un evento di beneficenza per l’associazione Sentebale, fondata dallo stesso Harry e dal principe Seeiso del Lesotho nel 2006 in onore di Diana allo scopo di perpetuare il suo aiuto ai malati di Aids e Hiv.

‘Megxit’, Harry parla per la prima volta dell’uscita dalla Royal family: ”Meghan e io non avevamo altra scelta”


“Prima di iniziare – ha esordito il duca di Sussex parlando per la prima volta dopo che Buckingham Palace ha accolto la decisione di rinunciare al titolo dettando le condizioni del loro nuovo status – devo dire che posso solo immaginare quello che potreste aver sentito o forse letto nelle ultime settimane. Per questo voglio che ascoltiate da me la verità, per quanto posso condividere. Non come un principe, un duca, ma come Harry, la stessa persona che molti di voi hanno visto crescere negli ultimi 35 anni, ma con una prospettiva più chiara”.

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Oxfam, le diseguaglianze si accentuano. Duemila Paperoni più ricchi di 4,6 miliardi di persone

lunedì, Gennaio 20th, 2020

di BARBARA ARDU’

Jeff Bezos, patron di Amazon, nel 2018 perse per un po’ lo scettro di uomo più ricco del mondo, riconquistandolo poco dopo. Tutto riconducibile a un sali e scendi delle azioni in Borsa. Se non fosse per questa variabile, prontamente registrata dai media, il quadro delle diseguaglianze di ricchezza e reddito nel mondo non è che sia cambiato di molto da un anno all’altro, anzi forse è peggiorato e peggiora per le nuove generazioni. Ce lo ricorda puntuale come ogni anno Oxfam alla vigilia del meeting annuale del World economic Forum a Davos dove si incontreranno a giorni gli uomini più ricchi o più potenti del pianeta. Un antidoto, quello di Oxfam, al rischio di una assuefazione di massa alle diseguaglianze.   

E sì perché a scorrere i numeri i Paperoni di Forbes son sempre lì. In 2153, forti di un patrimonio di 2.019 miliardi (dati di metà 2019), vantano  una ricchezza superiore a quella complessiva di 4,6 miliardi di persone, circa il 60% della popolazione mondiale.

Una ricchezza quindi tutta concentrata al vertice della piramide sociale. Un esempio? Tutte le donne del continente africano messe insieme, hanno più o meno la ricchezza dei 22 uomini più ricchi del mondo. Numeri spaziali. E sì perché se il patrimonio di una delle persone più ricche del mondo fosse impilato con banconote da 100 dollari bucherebbe lo spazio suborbitale terrestre, superando i cento chilometri d’altezza.

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Sardine, la grande festa (e la paura): «Noi alternativi al sovranismo»

lunedì, Gennaio 20th, 2020

di Marco Imarisio

Sardine, la grande festa (e la paura): «Noi alternativi al sovranismo»

BOLOGNA — Quest’anno il Primo maggio è caduto il 19 gennaio. Non era Roma, ma Bologna, non era la Festa del lavoro ma quella delle Sardine. E si trattava pur sempre di un concertone, di un evento identitario, almeno trentamila persone, tanta gente che da tempo aspettava di tornare a sentirsi parte di qualcosa. «Siete la nostra scintilla» recitava uno striscione retto da una signora giunta da Trento. La città è la stessa di quel 14 novembre, quando tutto cominciò, con un flash mob organizzato da un gruppo di sconosciuti. Ma se allora fu un debutto, con tutta l’ingenuità e l’effetto dirompente che comportò, quello di ieri è stato un rito, una consacrazione da celebrare tra amici, tra gente che in qualche modo si riconosce, che non deve certo essere convinta nella scelta di campo. Esserci, anche come gesto di scaramanzia, perché le paure si esorcizzano meglio sentendosi moltitudine. E di paura tra il pubblico, ieri, ce n’era davvero tanta.

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M5S, Di Battista pronto a lanciare la sua proposta. In 15 verso la sospensione

lunedì, Gennaio 20th, 2020

di Emanuele Buzzi

M5S, Di Battista pronto a lanciare la sua proposta. In 15 verso la sospensione

Alessandro Di Battista in metropolitana a Teheran

Oggi è il giorno in cui si apriranno ufficialmente le danze per i nuovi equilibri nel Movimento. La scelta dei facilitatori regionali e dei candidati governatori per Liguria, Toscana e Puglia apre di fatto la stagione degli scontri in seno al Movimento tra l’ala di chi vorrebbe un disegno in seno all’area riformista e chi preferisce — come Luigi Di Maio — puntare sulla «terza via», ossia essere un soggetto alternativo a destra e sinistra, un ago della bilancia da cui gli altri partiti non potranno prescindere. Ma il Movimento che sarà è tutto in via di definizione. E non solo per i ruoli o la struttura. Con il capo politico pronto a fare un passo indietro da tesoriere e a lanciare una gestione collegiale. C’è chi tra i big vede negli Stati generali la possibilità di discutere di tutto, perfino di un totem come Beppe Grillo: «Dovremmo parlare della linea, del capo politico e del garante».

Altre proposte stanno per essere messe in campo. Alessandro Di Battista — rispondendo ai commenti su Instagram a una foto che lo ritrae sulla metropolitana di Teheran — assicura: «Torno presto. Giuro». E aumentano le voci sul fatto che presenterà anche lui una proposta politica in vista della manifestazione di marzo. L’ex deputato nei giorni scorsi era intervenuto nel dibattito ricordando come lui abbia sempre mantenuto una sua indipendenza di pensiero criticando — a seconda delle motivazioni e del momento — gli alleati di governo: prima la Lega, poi il Pd.

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Delrio: vinciamo noi in Emilia-Romagna. Ma se si perde ci saranno problemi

lunedì, Gennaio 20th, 2020

Presidente Delrio, le Sardine hanno riempito la piazza di Bologna. Non teme il paradosso reso celebre da Pietro Nenni, «piazze piene, urne vuote»?
«Sinceramente no. Le Sardine si stanno dimostrando un grande valore aggiunto per tutti noi. C’è gente nuova che si sta avvicinando alla politica e lo sta facendo grazie a questi ragazzi. Mi lasci dire che non ci sono solo le facce nuove; queste piazze stanno facendo riscoprire la voglia di partecipare a tanti che l’avevano persa».

Quando può valere l’«effetto Sardine» sul voto di domenica prossima?
«Penso che potrebbe rivelarsi decisivo per la vittoria di Stefano Bonaccini».

Nel senso che senza di loro si sarebbe perso sicuro?
«Diciamola così: sono certo che l’effetto di questa straordinaria partecipazione, che va avanti ormai da due mesi, si vedrà forte e chiaro nella vittoria del centrosinistra in Emilia-Romagna, domenica prossima».

A una settimana dal voto, non c’è nulla che permetta di escludere a priori la vittoria di Lucia Borgonzoni, e quindi di Matteo Salvini. Che cosa succede se perdete?
«Guardi, a me non va proprio di fare la parte dell’ipocrita, la figura di quello che dice che se perdiamo in Emilia-Romagna sarà tutto come prima. Perché non è così. Certo, il voto è comunque locale e non nazionale, si vota sul rinnovo dei vertici di una regione e non dell’intero Paese. Ma non possiamo nasconderci: se si perde ci saranno problemi».

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100 anni di Federico Fellini: Italia in festa per il genio del cinema

lunedì, Gennaio 20th, 2020

Il 20 gennaio del 1929, esattamente 100 anni fa, nasceva a Rimini Federico Fellini. Da “Lo sceicco bianco” del 1952 a “La voce della luna” del 1990, il regista ha attraversato 40 anni di cinema italiano firmando alcuni dei film più celebri della nostra storia, a partire da “La dolce vita“. Vinse quattro Oscar per il miglior film straniero, con “La strada”, “Le notti di Cabiria“, “8 1/2” e “Amarcord“. Per ricordarlo sono previsti eventi in tutta Italia.

Nasceva 100 anni fa Federico Fellini, genio visionario del nostro cinema

Autori come Woody Allen e Martin Scorsese lo associano ai più grandi di tutti i tempi: Bergman, Kurosawa, Bunuel. Candidato 12 volte al Premio Oscar, per la sua attività da cineasta gli è stato conferito nel 1993 l’Oscar alla carriera. Ha vinto inoltre due volte il Festival di Mosca (1963 e 1987), la Palma d`oro al Festival di Cannes nel 1960 per “La dolce vita” e il Leone d`oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1985.

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