Archive for Gennaio, 2020

“Torniamo al Mattarellum”. La proposta di Giorgetti: “Attenti, nelle sabbie mobili ci finiamo tutti”

martedì, Gennaio 14th, 2020

“Avanzo una modesta proposta a tutte le forze politiche: torniamo al Mattarellum”. Giancarlo Giorgetti è il numero due della Lega, ma è anche l’uomo della strategia e delle relazioni politiche ed è convinto che, se c’è la volontà, basterebbero 24 ore per decidere e cambiare rotta sulla riforma della legge elettorale. L’ex sottosegretario alla Presidenza lancia sulle colonne del Foglio la sua proposta, per fare ritorno a una legge elettorale che “porta il nome di garanzia del nostro presidente della Repubblica” e che “ha funzionato ed è stata sinonimo di alternanza”. 

Il Mattarellum è un sistema maggioritario a turno unico per la ripartizione dei 75% dei seggi parlamentari. Prevede un recupero proporzionale dei più votati non eletti per il Senato attraverso un meccanismo di scorporo per il restante 25% di seggi al Senato e un sistema proporzionale con liste bloccate per il restante 25% dei seggi alla Camera, dove viene fissato uno sbarramento fissato al 4%.

Giorgetti torna a tendere la mano alle altre forze politiche sulle regole del gioco. Lo aveva già fatto nel corso del convegno “Metamorfosi” organizzato da Huffpost proponendo un tavolo costituente. 

“Se dobbiamo fare una riforma della legge elettorale, sarebbe bene farla avendo in mente l’interesse generale del Paese e non quello particolare e contingente delle forze politiche. L’interesse del Paese è quello di avere un sistema che consenta di avere, il giorno dopo le elezioni, un Governo stabile, duraturo, che sia nelle condizioni di esercitare la sua funzione e che rispecchi rispettosamente l’indicazione democratica che arriva dal popolo elettore. Dunque, mi sembra evidente che si debba andare verso un sistema che contempli quantomeno degli elementi di maggioritario, che è il sistema che i cittadini apprezzano nelle amministrazioni locali, che consente un rapporto più diretto tra elettori ed eletti e di conseguenza è anche più sano, perché responsabilizza i parlamentari e toglie alle segreterie e ai leader le briglie di quel meccanismo pernicioso che è stato la cooptazione di deputati e senatori. Gente che risponde ai capi dei partiti e non a chi li ha votati in un’urna elettorale”.

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Smog a Roma, martedì 14 gennaio stop a tutti i diesel. Legambiente: “Da giorni veleni nell’aria, decisione in ritardo”

martedì, Gennaio 14th, 2020

Visto il persistere a Roma degli elevati livelli di inquinamento” nell’aria, è stata disposta per la giornata di domani, martedì 14 gennaio, la limitazione alla circolazione veicolare privata della cosiddetta “Fascia Verde” (qui i confini dell’area): previsto lo stop dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 20.30 delle auto diesel da “Euro 3” fino a “Euro 6”.

Roma, domenica 19 stop alle auto: torna la prima giornata ecologica

“Decisione presa con incredibile ritardo, il Campidoglio ferma i diesel solo dopo il diesel solo dopo il decimo giorno di aria avvelenata”, dichiara in una nota Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio. “Ancora ieri diverse centraline hanno segnato sforamenti dei limiti consentiti (limite massimo per le Pm10 di 50 ug/m3 – 50 microgrammi per metro cubo di aria) – prosegue – Il record negativo nella centralina su via Tiburtina con 10 giorni su 12 oltre i limiti e picco registrato alla centralina Preneste con ben 140 ug/m3 lo scorso 1 gennaio”.

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“I libri come cura. Così ho inventato la farmacia letteraria”

martedì, Gennaio 14th, 2020

di LAURA MONTANARI

14 gennaio 2020 C’è una libreria di 35 metri quadrati a Firenze che da oggi è anche un romanzo edito da Mondadori: “La Piccola Farmacia letteraria”. L’ha scritto Elena Molini, 37 anni, un master in editoria e una sfida coraggiosa, aprire per davvero una minuscola libreria indipendente in un paese che legge poco. L’avventura comincia un anno fa in via di Ripoli, strada lontana dal centro.

La farmacia letteraria è un posto in cui si consigliano libri come fossero medicine?
“L’idea è proprio questa, libri terapeutici per curare i vari stati d’animo. Ogni libro ha un bugiardino, cioè quei foglietti illustrativi che si trovano nei farmaci e che da noi invece guidano il lettore nella scelta del romanzo, del saggio o della raccolta di poesie”.

Li scrive lei i bugiardini?
“Sì, ma ogni mese mi consulto con tre mie amiche coinvolte nel progetto: una psicologa e due psicoterapeute. Nel bugiardino scrivo indicazioni, posologia ed effetti collaterali. Non la trama: semmai informazioni per indagare emozioni e stati esistenziali contenuti nel libro. Il nostro catalogo raccoglie libri che coprono 95 tra stati d’animo e sentimenti”.

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Sondaggi, balzo in avanti del Pd. Si arresta la corsa di Meloni ma la destra è oltre il 50 per cento

martedì, Gennaio 14th, 2020

Sarà forse per la ribalta legata alle elezioni regionali, con il Pd in prima linea contro la coalizione guidata da Matteo Salvini (in particolare in Emilia-Romagna).  Di sicuro è il Partito democratico di Nicola Zingaretti il principale protagonista del sondaggio settimanale di Swg per La7. I dem, in ritiro in queste ore nell’abbazia di Contigliano (vicino a Rieti) – non senza divisioni – registrano un balzo di quasi un punto e mezzo rispetto alla rilevazione di tre settimane fa, prima della pausa natalizia. Passano dal 17 al 18,4 per cento. Insomma, appena sotto il risultato delle politiche 2018, nonostante la scissione di Renzi.

rep

Il Pd diviso sull’agenda di governo: “Sui decreti Salvini è lo sbraco”

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Meningite, altro caso sul lago d’Iseo: in ospedale il marito di Marzia Colosio, la donna morta a inizio mese

martedì, Gennaio 14th, 2020

Mentre dall’Istituto superiore della sanità arriva la conferma sui primi quattro casi di sepsi da meningococco C, tutti scatenati dallo stesso batterio, sul lago d’Iseo c’è un quinto malato. È il marito di Marzia Colosio, la mamma di 48 anni, di Predore, morta il 3 gennaio, a un mese esatto dalla prima vittima. Veronica Cadei di Villongo aveva solo 19 anni. L’uomo, 54 anni, è ricoverato all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e non risulta in pericolo di vita.

«In queste ore l’Istituto superiore di sanità ha confermato che i primi quattro casi di sepsi da meningococco C registrate nelle scorse settimane nel Basso Sebino presentano lo stesso genotipo del batterio — spiega l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera —. Questo elemento conferma la scelta di procedere all’offerta vaccinale estesa alla popolazione della zona. Un’offerta che prosegue anche nei prossimi giorni negli ambulatori straordinari, nelle scuole superiori, nelle aziende e attraverso i medici di base del territorio». L’assessore esprime inoltre rammarico per alcune scelte «eccessivamente emotive e non giustificabili» adottate nei giorni scorsi nell’ambito del settore sportivo.

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Maggioranza obbligata a non decidere fino a febbraio

martedì, Gennaio 14th, 2020

di Massimo Franco

Maggioranza obbligata a non decidere fino a febbraio

Rinviare ogni decisione a fine gennaio: per scelta e per necessità. Sebbene lo neghi, la maggioranza sa che le elezioni in Emilia-Romagna e in Calabria, ma soprattutto le prime, rappresentano uno spartiacque per il governo tra M5S e Pd. Abbozzare un’agenda per il resto della legislatura senza sapere quali equilibri emergeranno da lì, dunque, sarebbe inutile. Se la sinistra vincerà la sfida con la destra guidata dalla Lega, godrà di margini di manovra anche psicologica in grado di spingere avanti l’esecutivo. Se dovesse prevalere Matteo Salvini con Giorgia Meloni, il contraccolpo sarebbe inevitabile. È significativo, e comprensibile, che il capo del Carroccio e la leader di Fratelli d’Italia annuncino di voler chiedere le elezioni, se il 26 gennaio espugneranno la storica «regione rossa». Potranno dichiarare che la coalizione di Giuseppe Conte non rispecchia il Paese. E, per quanto le Camere si sciolgano solo in assenza di una maggioranza parlamentare, e quel voto sia locale, sarebbe un ottimo argomento da campagna elettorale. È la conferma che anche le opposizioni aderiscono allo schema del rinvio; e che l’orizzonte lungo il quale tutti si muovono continua a essere appena di settimane.

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Lavoro dipendente, Gualtieri apre il tavolo del cuneo fiscale

martedì, Gennaio 14th, 2020

di Enrico Marro

Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri,ha detto ieri di voler incontrare i sindacati venerdì per discutere del taglio del cuneo, cioè la «riduzione del carico fiscale sui lavoratori dipendenti» prevista dalla legge di Bilancio. Oggi Cgil, Cisl e Uil riuniranno le segreterie unitarie per verificare con l’agenda dei tre segretari se il vertice può effettivamente tenersi venerdì, prepararsi e decidere eventuali iniziative di mobilitazione a sostegno del confronto col governo. Ma per Gualtieri i problemi maggiori potrebbero venire dalla maggioranza più che dalle parti sociali. Il ministro non ha fatto in tempo ad annunciare il via alla trattativa sul cuneo che la viceministra dell’Economia, Laura Castelli, lo ha ammonito a fare il punto con i 5 Stelle prima del vertice con i sindacati: «Sono convinta che ci incontreremo prima di venerdì, per condividere nella maggioranza una linea unitaria sul cuneo fiscale. Noi abbiamo una nostra proposta e idee ben chiare su ciò che va fatto». Gualtieri e Castelli si sono quindi sentiti per telefono concordando un incontro chiarificatore per oggi.

La riforma dell’Irpef

Secondo i 5 Stelle il taglio del cuneo si deve inserire in una riforma complessiva che comprenda la rimodulazione delle aliquote Irpef (da 5 a 3) e l’assegno unico per le famiglie. Su questo percorso concorda tutto il governo, ma le cose si complicano quando si scende nel merito delle misure. In particolare, i grillini hanno sempre frenato rispetto all’ipotesi di trovare risorse aggiuntive con una stretta sul Reddito di cittadinanza e su Quota 100, oppure rimodulando l’Iva e quindi sterilizzando solo in parte le «clausole di salvaguardia», che per il 2021 valgono ancora 20 miliardi. Le risorse, per i 5 Stelle, si recuperano invece insistendo sulla lotta all’evasione e vanno destinate ad alleggerire il prelievo non solo sui lavoratori dipendenti, ma su tutto il ceto medio, autonomi compresi.

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La Regina dice sì alla nuova vita di Harry e Meghan

martedì, Gennaio 14th, 2020

Via libera dei Windsor a “un periodo di transizione verso la nuova vita” che Harry e Meghan vogliono creare per la loro famiglia. Lo si legge in una nota diffusa dalla corte a nome della regina Elisabetta II dopo la riunione dei vertici della Royal Family. I duchi di Sussex confermano l’intenzione di sganciarsi in prospettiva dai “finanziamenti pubblici” dell’appannaggio reale e che per questa fase della loro vita si divideranno fra Gran Bretagna e Canada.

Il comunicato è stato diffuso al termine di una riunione durata oltre due ore, che si è svolta nella tenuta reale di Sandringham, e a cui hanno partecipato la Regina, il principe Carlo, Harry, suo fratello William, e Meghan in collegamento telefonico dal Canada. Il clima è stato definito “molto costruttivo” dalla sovrana: “La mia famiglia ed io sosteniamo interamente il desiderio di Harry e Meghan di creare una nuova vita per la loro giovane famiglia”.

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Libia, l’accordo non c’è: Haftar non vuole arretrare

lunedì, Gennaio 13th, 2020

Mauro Indelicato

Nessun incontro tra Al Sarraj ed Haftar, ma soprattutto nessun ritiro delle truppe da parte del generale uomo forte della Cirenaica. Sono queste le più importanti novità arrivate da Mosca nelle ultime ore. Nella capitale russa è in corso da questa mattina un incontro supervisionato dai vertici russi, ma anche da rappresentanti turchi, che mira a ridare nuova fisionomia ai recenti accordi sul cessate il fuoco in Libia. Ma non tutto starebbe andando per il verso giusto.

I sette punti della bozza

L’accordo prevede sette punti. La bozza, cui hanno avuto accesso in via preliminare le agenzie, prevede in particolare il cessate-il-fuoco e il suo rispetto. Obiettivo ultimo del vertice di Mosca che però ha anche reso palese a tutti come le divergenze siano ampie e che il documento non sia in realtà la conferma della pace ma la sospensione dell’attuale assedio di Tripoli e in attesa della conferenza di Berlino. Un meeting che servirà soprattutto a chiarire il ruolo dell’Europa, delle varie potenze regionali, e a cui Putin e Erdogan hanno voluto arrivare con la certezza di aver scelto loro la road-map per la pace (e per la spartizione di influenza) del Paese nordafricano.

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Sardine, Santori: “Zingaretti fa bene a proporre approdo. Noi capiremo che strada prendere”

lunedì, Gennaio 13th, 2020

“Una cosa Zingaretti l’ha detta giusta: offriamo un approdo a chi non ce l’ha. È vero che noi non abbiamo un approdo, e fa bene la politica a proporne. Noi ascoltiamo, osserviamo, ragioniamo, ma questo non significa che ogni approdo proposto vada bene”: a Circo Massimo, su Radio Capital, Mattia Santori, portavoce delle sardine, risponde così al segretario del Pd Nicola Zingaretti, che in un’intervista a Repubblica aveva detto che il partito deve aprirsi “alla società e ai movimenti”.

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