Archive for Gennaio, 2020

Salvini e la strana campagna: in Emilia un tour gastronomico

venerdì, Gennaio 10th, 2020
Il leader della Lega è impegnato in un tour di comizi nella Regione dove l’agroalimentare è una delle principali risorse economiche | Corriere Tv
In questi giorni i profili social di Matteo Salvini sono affollati di foto e video in cui il leader della Lega promoziona le principali produzioni agroalimentari dell’Emilia Romagna, regione in cui si vota per il rinnovo della carica di presidente, e in cui la leghista Lucia Borgonzoni è impegnata in un appassionante testa a testa con il presidente uscente del Pd Stefano Bonaccini.
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Autostrade, dossier del Mit: “200 gallerie italiane a rischio”

venerdì, Gennaio 10th, 2020

Torna la polemica sulla gestione delle autostrade. Due mesi fa, prima del crollo al tunnel Bertè sulla A26, il Consiglio dei Lavori pubblici (organo tecnico del ministero delle Infrastrutture) aveva inviato una lettera alla direzione del Mit, ad Autostrade per l’Italia, ai Vigili del Fuoco e ai Provveditorati dell’Opere pubbliche per segnalare 105 gallerie a rischio. Il report è emerso tra i file sequestrati nell’indagine sul Ponte Morandi. Ma ci sono altre novanta gallerie pericolose sparse per tutta la rete autostradale gestite da altre società

Gallerie non a norma rispetto alla direttiva europea del 2004 Il report dell’organo tecnico del ministero di Piazzale di Porta Pia, che il quotidiano La Repubblica ha ripreso, evidenzia una gestione scellerata non solo a carico di Aspi ma anche di altre concessionarie. Tutti i tunnel di oltre 500 metri, ad esempio, presentato pericoli di incidenti o crolli: sono privi di impermeabilizzazione e soggetti a infiltrazioni di acqua; mancano di sistemi di sicurezza; di corsie di emergenza e vie di fuga; di videosorveglianza; di sensori di rilevamento fumi e sistemi di allarme antincendio; di luci di guida in caso di evacuazioni; di stanze a tenuta stagna; di un responsabile che effettui dei controlli. Insomma sono fuori norma rispetto alla direttiva europea 54 del 2004 sui requisiti minimi di sicurezza, secondo cui le concessionarie avrebbero dovuto conformarsi entro il mese di aprile del 2019.

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Taglio dei parlamentari, raggiunto il numero di firme per il referendum

venerdì, Gennaio 10th, 2020

Raggiunto e superato il numero minimo di 64 firme per presentare il quesito del referendum sul taglio dei parlamentari. Lo si apprende da fonti di Palazzo, secondo cui sarebbe arrivato un sostanzioso appoggio anche da parte di senatori della Lega. Il numero necessario, un quinto dei membri di una Camera, era già stato raggiunto, ma quattro senatori di Forza Italia avevano ritirato la firma.

Le firme raccolte per la richiesta del referendum confermativo del taglia poltrone sono in tutto 71: oltre ai tre della Lega, sono venuti in soccorso anche Roberta Toffanin e Dario Damiani, senatori di Forza Italia. 

M5s: “C’è l’aiutino della Lega, incollati alla poltrona” – Fonti M5s sottolineano che, nella raccolta delle firme per il referendum, “non hanno resistito alla voglia di tenersi strette le poltrone e a quanto pare è arrivato ‘l’aiutino’ della Lega” E chiariscono: “Non vediamo l’ora di dare il via alla campagna referendaria per spiegare ai cittadini che ci sono parlamentari che vorrebbero bloccare questo taglio, fermando così il risparmio di circa 300mila euro al giorno per gli italiani che produrrebbe l’eliminazione di 345 poltrone”. 

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Sondaggio Masia, la Lega e Salvini scendono a un passo dalla “soglia psicologica”: i numeri

venerdì, Gennaio 10th, 2020
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La Lega è pericolosamente vicina alla “soglia psicologica”. Secondo il sondaggio di Fabrizio Masia ed Emg Acqua per Agorà su Raitre, il partito di Matteo Salvini ha perso dal 19 dicembre a oggi 0,8 punti, scendendo dal 31,2 al 30,4 per cento. Da un anno abbondante, ormai, il Carroccio viaggia con il decimale a quota 3. Alle sue spalle comunque, cambia poco o nulla: il Pd guadagna 0,3 punti e sale a quota 19,1%, comunque distante dal primo partito. Il Movimento 5 Stelle perde poco, lo 0,2, ma continua a scendere inesorabilmente verso l’irrilevanza politica, fissandosi al 15,9 per cento

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I 5 stelle processano Di Maio e Rousseau

venerdì, Gennaio 10th, 2020

di ELENA G. POLIDORI

Roma, 10 gennaio 2020 – Il terremoto è solo rinviato. Ieri sera il gruppo dirigente del M5s è riuscito a disinnescare un documento, scritto da tre senatori (Dessì, Crucioli e Di Nicola, ‘frontman’ di un gruppo di lavoro di 15 persone), capace di radere al suolo l’intera piramide decisionale dei grillini. Da Di Maio fino a Grillo, passando da Davide Casaleggio e la sua piattaforma Rousseau che il Movimento vorrebbe acquisire e farla propria sganciandola dall’azienda dell’erede del fondatore.

E così, mentre altri due deputati, Massimiliamo De Toma e Rachele Silvestri, ieri lasciavano le fila 5 stelle a Montecitorio per approdare nel Misto (un terzo deputato, Rossini, è stato convinto a desistere), al Senato si parlava di stop alla figura del capo politico, avvio di una gestione collegiale sulla linea politica, di una riforma del sistema delle rendicontazioni fino ad uno stop anche al ruolo del garante del Movimento. Modifiche statutarie pesanti che verranno discusse dopo il voto in Emilia e in Calabria di fine mese.

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Hotel e ristoranti: basta bambini. La nuova frontiera è il ‘childfree’

venerdì, Gennaio 10th, 2020

di VERONICA PASSERI

Il grafico sul turismo 'childfree'

Roma, 10 gennaio 2020 – Hotel in zona Bastille, Parigi. La signora lo conosce, c’è già stata altre volte e l’ha scelto proprio perché, tra l’altro, offre un requisito: i bambini non sono ammessi. Ma, una volta arrivata a destinazione, scopre che c’è una festa ebraica in un’ala dell’albergo, con famiglie al completo e, ovviamente, bambini. Gridolini di gioia, pianti, piccoli che scorrazzano da una parte all’altra dell’hotel, una discreta confusione. Così, venuta meno la condizione richiesta, alla cliente viene rimborsato il soggiorno per quella notte. Con tante scuse. Una prassi consolidata in mezzo mondo, da Parigi, a Cuba, da Madrid ad Aruba. Il fenomeno ‘childfree’, nato in Usa, si è diffuso un po’ ovunque complice anche il numero sempre crescente di coppie senza figli per scelta e di famiglie single che in Italia, stando agli ultimi dati sono il 21,5% del totale.

In Italia il caso è scoppiato in modo fragoroso quattro anni fa con il caso del ristoratore di Roma che fuori dal suo locale espose un cartello che recitava testuale: “Non è gradita la presenza di bambini minori di cinque anni a causa di episodi spiacevoli dovuti alla mancanza di educazione”.

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“Bonaccini vincerà”. Prodi a difesa del fortino emiliano

venerdì, Gennaio 10th, 2020

“Penso che Bonaccini vincerà e, in ogni caso, le ricadute del voto dipenderanno piuttosto dai possibili nuovi equilibri dentro le forze di maggioranza e di opposizione”. Così Romano Prodi in un’intervista al Corriere della Sera.

Salvini che vuole liberare l’Emilia-Romagna? “Ma liberarla da cosa?”, risponde il Professore. “L’Emilia-Romagna è una terra libera. E per di più qui ci sono redditi più elevati e maggior tasso di occupazione. Vogliamo parlare degli investimenti della Lamborghini, della Philip Morris? I dati economici dell’Emilia sono migliori del resto del Paese. È in questa regione che ci sarà la maggior concentrazione di big data in Italia. Due terzi dei computer del futuro sono destinati all’Emilia-Romagna. E il fatto che tanti vengano a curarsi nelle nostre strutture sanitarie? Sarà anche merito di chi ha governato”.

Secondo l’ex premier, “Salvini di tutto vuole parlare tranne che del governo emiliano. Non gli conviene”.

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Pressing sulla Consulta

venerdì, Gennaio 10th, 2020

Le coincidenze, in politica, raramente esistono. C’è una logica nelle cose. In questo caso la logica che unisce fatti, apparentemente, senza un nesso comune è il grande pressing sulla Corte Costituzionale, che il 15 gennaio, si riunisce per decidere l’ammissibilità del referendum abrogativo sulla legge elettorale, il cosiddetto “referendum Calderoli”. Se la Corte darà il via libera, gli italiani voteranno per eliminare dal Rosatellum la quota proporzionale con le liste bloccate. Detta in sintesi: in caso di vittoria del sì l’Italia diventerebbe come il Regno Unito, dove si eleggono tutti parlamentari in collegi uninominali.

Bene, torniamo ai fatti, che coincidenze non sono. Il primo, proprio oggi, è che è stato rinviato il deposito in Cassazione delle 64 firme necessarie per chiedere l’altro referendum, questa volta confermativo, sul taglio dei parlamentari. Il senatore di Forza Italia, Andrea Cangini,, ha spiegato che “quattro parlamentari hanno chiesto di ritirare la firma, mentre altri hanno chiesto di aggiungerla”. Sarebbero otto i parlamentari di Forza Italia, che hanno cambiato idea, proprio mentre si stava chiudendo il verbale provocando così uno slittamento dei tempi (le firme dovrebbero essere depositate entro il 12). E, nelle ore successive, è accaduto che il dubbio ha assalito un numero crescente di parlamentari che, inizialmente, avevano firmato sicuri che il referendum avrebbe allungato la legislatura.

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È il momento di un vero governo europeo

venerdì, Gennaio 10th, 2020

di Roberto Castaldi

IL 2019 è stato importante per l’Europa, con le elezioni europee – quasi un referendum tra europeismo e nazionalismo, in cui l’europeismo ha vinto a livello Ue, ma perso in Italia, Polonia, Ungheria e Regno Unito – e una nuova leadership: Ursula von der Leyen alla Commissione, Christine Lagarde alla Banca Centrale Europea, Charles Michel al Consiglio europeo, e David Sassoli al Parlamento Europeo. Due donne a capo delle istituzioni sovranazionali e una presa di responsabilità da parte dei Paesi chiave: Francia (Lagarde), Germania (von der Leyen), Italia (Sassoli) e Belgio (Michels), uno dei Paesi più europeisti.

Anche il rapporto con l’Italia è cambiato. Salvini non ha capito di aver vinto la battaglia italiana e perso la guerra europea, e ha provato a incassare proprio dopo le europee. La spallata al governo di cui era il leader de facto, con la minacciosa richiesta di «pieni poteri», gli si è ritorta contro. L’interdipendenza economica e politica europea ha favorito l’uscita dal governo di chi minacciava di portare il Paese alla rovina, fuori dalla rotta e dalle regole europee. Ma il rischio è sempre presente.

Il 2019 ha visto timidi passi avanti nel campo della difesa, con il varo di diversi progetti nel quadro della Cooperazione Strutturata Permanente sulla Difesa (PESCO), anche grazie a Federica Mogherini. Si è chiuso, nonostante l’opposizione polacca, con il lancio di un ambizioso Green Deal, che si articolerà in 50 proposte normative nei prossimi due anni: guiderà la trasformazione dell’economia e della società europea, accompagnandola con massicci investimenti.

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Iran: ok Camera Usa a limitazione poteri guerra Trump. Casa Bianca: “Risoluzione ridicola”

venerdì, Gennaio 10th, 2020

Via libera della Camera dei Rappresentanti Usa, controllata dai democratici, alla limitazione dei poteri di guerra di Donald Trump contro l’Iran. La misura, denominata Iran War Powers, è passata con 224 voti a favore e 194 contrari. La risoluzione dovrà ora passare il vaglio del Senato a maggioranza repubblicano.

Tre deputati repubblicani hanno votato a favore della risoluzione, sfidando Trump che aveva esortato il Grand Old Party a bocciare il provvedimento. “Spero che tutti i repubblicani alla Camera voteranno contro la War Power Resolution della pazza Nancy Pelosi“, aveva twittato il tycoon ieri mattina, attaccando la Speaker dem.

Quella licenziata dalla Camera è una concurrent resolution che non richiede la firma del presidente e che generalmente viene considerata non vincolante. I democratici tuttavia, invocando il War Power Act del 1973 che fissa i poteri di guerra di Congresso e Casa Bianca, ritengono che questo rappresenti un caso particolare.

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