Archive for Gennaio, 2020

Raggi battuta dalla sua maggioranza

mercoledì, Gennaio 22nd, 2020

La battaglia delle battaglie, quella che da sindaco ha creato problemi anche a Federico Pizzarotti. Croce e delizia per il Movimento 5 Stelle. Ovvero la lotta per la salvaguardia dell’ambiente, il no agli inceneritori e a nuove discariche, alla prova dei fatti, ha inferto un duro colpo anche al primo cittadino di Roma Virginia Raggi. Oggi sconfessata da 12 suoi consiglieri che hanno votato a favore delle mozioni dell’opposizione, quindi per il ‘no’ alla discarica a Monte Carnevale, nonostante la delibera della Giunta firmata a Capodanno. Tre consiglieri si sono astenuti. Tuttavia il sindaco della Capitale andrà comunque avanti, non ha alcuna intenzione di ripensarci e chiede piuttosto “un chiarimento politico” dentro la maggioranza. La quale rinnova la fiducia ma il rapporti di fiducia è fortemente compromesso.

Tanto che, dentro e fuori dal Campidoglio, è caos. In piazza infatti cittadini e comitati della Valle Galeria, territorio che per decenni in passato ha già ospitato la mega-discarica di Malagrotta, si sono radunati al grido di “vergogna” e “bugiardi”. Nel frattempo le spaccature interne al M5s esplodono nell’Aula consiliare del Campidoglio con tutta la loro forza. Per la prima volta dall’inizio della giunta Raggi il voto della maggioranza va in direzione opposta rispetto alle indicazioni della Giunta. E tutto questo arriva al termine di mesi in cui sono venuti a galla screzi e scontri tra i pentastellati romani.

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I soldi di Change al Governatore: indagine sulla Fondazione di Toti

mercoledì, Gennaio 22nd, 2020

di MARCO LIGNANA e MARCO PREVE

La Fondazione Change che fa capo al governatore della Liguria Giovanni Toti finisce nel mirino di Bankitalia per alcuni finanziamenti che, secondo i funzionari dell’Uif (Unità di informazione finanziaria) avevano le caratteristiche per diventare Sos, ovvero “Segnalazioni di operazioni sospette”. Dietro a queste sigle, che in automatico mettono in moto accertamenti da parte della guardia di finanza e indagini della procura competente, si palesa l’ennesimo caso politico giudiziario riguardante le finalità di questi enti al servizio della politica, proliferati dopo le modifiche della legislazione sul finanziamento ai partiti.

Le sos
Bankitalia e i finanzieri del Nucleo speciale di polizia valutaria di Roma hanno ricevuto le segnalazioni da parte delle banche relative a due gruppi di finanziamenti avvenuti nel 2019 a favore di Change. Il primo si riferisce a un versamento interno di diecimila euro da Fondazione Change al Comitato omonimo. Quest’ultimo è una sorta di braccio operativo nato (gennaio 2016) ancor prima della Fondazione (maggio 2016).

Ammontano invece a circa 200mila euro complessivi i finanziamenti alla Fondazione da parte di quattro società: la Moby dell’armatore Vincenzo Onorato e poi le lombarde Innovatec e Aker del settore energia e la Diaspa che si occupa di ricerche di mercato. Versamenti che compaiono tutti (ad eccezione della Aker che però appartiene allo stesso gruppo di Innovatec) anche sul sito di Change. Innovatec fa parte del gruppo Waste che gestisce la discarica del Boscaccio di Vado Ligure a Savona. La materia dei rifiuti come è noto è una delle competenze della Regione.Il punto più delicato è però il trasferimento di una parte di questi soldi, circa 25 mila euro, forse qualche decina, dalla Fondazione ad un conto intestato proprio a Toti.

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Virus Cina, i morti salgono a 9: oltre 400 i casi accertati

mercoledì, Gennaio 22nd, 2020

Il nuovo coronavirus ha fatto altre vittime in Cina: i casi accertati in tutto il Paese hanno superato i 400 e le vittime sono aumentate da sei a nove. Lo ha detto il vice ministro della Commissione nazionale per la salute Li Bin in una conferenza stampa. Il nuovo virus della stessa famiglia della Sars “può mutare e propagarsi più facilmente”, ha aggiunto.

Intanto la regione semi-autonoma cinese di Macao ha annunciato il primo caso accertato del coronavirus apparso in Cina e ha ordinato a tutti gli impiegati dei suoi casinò di indossare una maschera per arginare l’epidemia.

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Dopo Di Maio: Di Battista, Patuanelli e (pochi) altri. Le possibili alternative al «regno» di Luigi

mercoledì, Gennaio 22nd, 2020

di Alessandro Trocino

Dopo Di Maio: Di Battista, Patuanelli e (pochi) altri. Le possibili alternative al «regno» di Luigi

ROMA Se non puoi deporre un leader, puoi proporne un affiancamento, nella forma di cordone sanitario. È quello che hanno fatto finora gli avversari di Luigi Di Maio. Immaginando che fosse inamovibile, hanno rilanciato formule ambigue e commissariali, come le ipotesi «direttorio», «leadership condivisa» e «guida collettiva». Le famose «coltellate», di cui ha parlato Di Maio, da parte degli «avvoltoi», come li ha definiti Stefano Buffagni. La mossa del capo politico, sempre che avvenga nelle prossime ore, potrebbe rimettere in gioco tutto. E interroga amici (pochi) e nemici (tanti), pronti a lanciarsi nella corsa per la nuova leadership.

Gli Stati generali si dovrebbero tenere dal 13 al 15 marzo, ma più di qualcuno mette in dubbio che sarà proprio quella la sede dove si sceglierà il nuovo capo politico del Movimento. A interrogarsi sulle mosse del ministro degli Esteri sono in molti. C’è chi non crede che voglia davvero cedere il potere. E chi sospetta che stia cercando di organizzare una controffensiva, un ritorno in campo quando sarà passata la bufera: «È un giochetto, vuole tornare più avanti come salvatore della patria». C’è chi teme uno scarto più grave: che stia cioè creando le condizioni per accelerare una scissione, che comporterebbe la caduta del governo.

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Acqua minerale con vetro a rendere: ecco come risparmiare 950.000 euro di petrolio al giorno

mercoledì, Gennaio 22nd, 2020

di Domenico Affinito e Milena Gabanelli

Emergenza clima, non si parla d’altro, e attendiamo tutti che qualcun altro faccia qualcosa. Intanto nel nostro piccolo possiamo fare tante cose. Prendiamone una: siamo i campioni mondiali di consumo di acqua minerale in bottiglia. Ogni italiano ne beve, stando agli ultimi dati, 224 litri a testa all’anno: 11 miliardi di bottiglie. L’84 è in plastica e solo il 10/15% finisce negli impianti di riciclo, il resto va nei termovalorizzatori, in discarica o disperso nell’ambiente, spesso in mare, dove diventano microplastiche ingoiate dai pesci e che poi ci ritroviamo nel piatto. Considerando che il peso medio di una bottiglia vuota è 40 grammi, produciamo 369,6 mila tonnellate di plastica all’anno solo per l’acqua, che equivalgono a 5,87 milioni di barili di petrolio in un anno (per fare un kg di Pet servono 2 kg di petrolio).

Il vetro sì, ma possiamo fare meglio
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Peste suina, sequestrate 10 tonnellate di carne cinese (subito incenerita)

mercoledì, Gennaio 22nd, 2020

Dieci tonnellate di carni suine, provenienti dalla Cina, introdotte in Europa in modo illegale e quindi potenzialmente contaminate da peste suina. Per questo sono state sequestrate dalla Guardia di finanza di Padova immediatamente incenerite: i sanitari dell’Ulss 6 Euganea hanno ritenuto il prodotto potenzialmente molto pericoloso, tanto da non voler procedere a un’analisi della carne. Il maxisequestro è avvenuto in seguito al blitz della compagnia della Guardia di finanza di Padova nella notte in un magazzino all’ingrosso di generi alimentari dove si stavano scaricando da un camion proveniente dall’Olanda, da Rotterdam, 9.420 kg di carne suina di origine cinese importati nell’Unione Europea in violazione delle norme doganali e sanitarie. Posta sotto sequestro anche l’attività commerciale per gravi e reiterate irregolarità.

CORRIERE.IT

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M5S, Di Maio pronto a lasciare «Farò un annuncio importante»

mercoledì, Gennaio 22nd, 2020

di Emanuele Buzzi

M5S, Di Maio pronto a lasciare «Farò un annuncio importante»

Alle 10 di oggi il Movimento si prepara ad aprire una nuova pagina della sua storia. Luigi Di Maio ha convocato i ministri e i viceministri M5S a Palazzo Chigi, per una riunione che dovrebbe segnare una svolta. «Domani Di Maio farà un annuncio importante», confermavano ieri al Corriere fonti vicine al ministro. Si parla di dimissioni da capo politico, ma dall’inner circle filtrano anche ipotesi diverse. Il leader ha confidato — a chi ha avuto modo di parlare con lui — che quello che ha in mente riguarda il suo futuro, ma non solo. Un doppio filo con il Movimento.

Quello che sembra certo è che Di Maio faccia un passo di lato, mettendo fine alla stagione del capo politico e aprendo la strada a due scenari diversi. Il più accreditato nel Movimento vedrebbe il ministro dimissionario, con una reggenza affidata a Vito Crimi in quanto membro più anziano del Comitato di garanzia. Al congresso, poi, Di Maio sarebbe pronto ad appoggiare l’ala che si batte contro un’ingresso dei pentastellati nel fronte riformista. Il leader sarebbe pronto a rimanere dimissionario anche dopo la kermesse di marzo: un modo per spingere il Movimento a compattarsi, ma che potrebbe portare a una situazione simile a quella che si è prodotta alla Camera, con i Cinque Stelle che prima accusavano il leader di verticismo che poi non sono stati in grado per tre mesi di eleggere un capogruppo.

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Morto il filosofo Emanuele Severino

mercoledì, Gennaio 22nd, 2020

di Mauro Bonazzi

Morto il filosofo Emanuele Severino

Citando un verso di Archiloco, Isaiah Berlin ha una volta provato a distinguere i pensatori in volpi e ricci, tra chi «sa molte cose», inseguendo la realtà in tutte le sue diramazioni, e chi invece «sa una sola cosa, ma grande». Emanuele Severino — scomparso il 17 gennaio a quasi 91 anni — appartiene a pieno titolo al secondo gruppo, in compagnia di un altro riccio per eccellenza, Parmenide, al quale aveva dedicato il saggio Ritornare a Parmenide («Rivista di filosofia neoscolastica», 1964).

Nei tanti libri pubblicati e nelle tante conferenze tenute (Severino era tra le altre cose un ottimo oratore), la sua riflessione si è sviluppata intorno a un unico problema, quello del divenire e della morte. Con un solo, grandioso, obiettivo: negarne l’esistenza. Il problema degli uomini è la credenza del nulla, l’illusione che tutto ciò che esiste, prima non ci fosse e poi non ci sarà. Dal non essere all’essere e ancora al non essere: è il ciclo della vita che diviene. Questa certezza nell’esistenza del divenire è una forma estrema di «nichilismo» tragico: è nichilismo perché il divenire presuppone il non essere e dunque il nulla (Essenza del nichilismo, Paideia, 1972); ed è tragico perché di fatto riduce la vita ad una corsa verso la morte (il non essere).

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Prescrizione, la sfida di Bonafede per chiudere i processi in tre anni

martedì, Gennaio 21st, 2020

di LIANA MILELLA

ROMA – Un processo penale intero in soli 4 anni, e, entro due anni quando la riforma andrà a regime, addirittura in 3 anni. Per ora un anno in primo grado, due in appello e uno in Cassazione. E poi, tra due anni, un solo anno per ogni grado di giudizio. Quindi 3 anni. È questa la proposta che il Guardasigilli Alfonso Bonafede presenterà oggi al tavolo sulla giustizia in programma a palazzo Chigi alle 17. Una vera rivoluzione dei tempi che dovrebbe spegnere le polemiche sull’entrata in vigore della, prescrizione dopo il primo grado, ma solo per chi viene assolto.

“Prima delle regionali di domenica prossima in Emilia e Calabria dobbiamo per forza chiudere questo tormentone della giustizia”. È questa la battuta che, dalla mattina, circola con più insistenza tra Pd e M5S in vista dell’ennesimo vertice, ormai il quarto dalla nascita del governo giallorosso. Il premier Conte è deciso a chiudere una volta per tutte la partita della prescrizione, aperta tra i due partiti senza esclusione di colpi: “Confido che si possa trovare finalmente la piena condivisione” ha detto in mattinata il premier. Come la conferenza stampa post natalizia – era il 27 dicembre – in cui il Pd ha presentato un suo disegno di legge, “un’assicurazione sulla vita” l’aveva definito l’ex ministro della Giustizia e oggi vice segretario del Pd Andrea Orlando, che si opponeva alla prescrizione del Guardasigilli Alfonso Bonafede destinata a entrare in vigore soltanto quattro giorni dopo.

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Francia, blackout a sud Parigi causato dal sindacato Cgt Energie | Ira di Macron: “Un fatto scandaloso”

martedì, Gennaio 21st, 2020

Massiccio blackout elettrico a sud di Parigi, nei comuni di Rungis e Orly nell’Ile-de-France. Circa 30mila gli utenti rimasti al buio. Il sindacato Cgt Energie della Val-de-Marne ha rivendicato sulla propria pagina Facebook l’azione volontaria, gesto di protesta contro la riforma delle pensioni. Il gestore della rete elettrica ha annunciato che farà causa contro il sindacato. Furiosa la reazione del presidente Macron: “Scandaloso”.
 

Il nuovo blackout “selvaggio” ha innescato la reazione di Emmanuel Macron il quale ha definito questa protesta come “scandalosa” e “irresponsabile”. A riferirlo è stato il ministro francese incaricato per la Città e la Casa, Julien Denormandie. “L’obiettivo del blackout – ha spiegato il segretario generale di Fnme-Cgt, Sèbastien Menesplier –  è passare ad una velocità superiore dopo la mobilitazione del 9 gennaio e andare via via crescendo fino al 24 gennaio”, giorno in cui la riforma verrà presentata in consiglio dei ministri.

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