Archive for Gennaio, 2020

La guerra fantasma alla corruzione

venerdì, Gennaio 17th, 2020

di Gian Antonio Stella

«Così come il pesce guizza sotto l’acqua e non è possibile verificare se stia bevendo acqua o meno, allo stesso modo non è possibile scoprire se i funzionari pubblici stiano rubando soldi per loro stessi». Figuratevi poi se l’acqua fosse torbida. Lo sostiene l’Arthaśāstra, un antico trattato attribuito al filosofo, economista e pensatore indiano Chanakya. Citato ad esempio da due studiosi della corruzione, Lucio Picci e Alberto Vannucci, nel libro Lo zen e l’arte della lotta alla corruzione. Sono parole consegnate a chi voglia ben governare fra il secondo e terzo secolo d.C. Ma sembrano scritte ieri a proposito della pretesa di tanti pubblici dirigenti d’essere esentati, ai livelli apicali e non solo a quelli inferiori, dall’obbligo di «rendere pubblici i dati reddituali e patrimoniali». Dovere che «esiste per i parlamentari dal lontano 1982», ricordava ieri nella sua lettera al Corriere il presidente «facente funzioni» dell’Anac Francesco Merloni, senza che alcuno abbia mai «gridato allo scandalo». È fondamentale, la trasparenza. Tanto più in un Paese come il nostro dove la percezione di vivere assediati dalla corruzione, stando all’ultimo ranking di Transparency International, ci vede davanti a tutti gli altri Paesi europei meno la Grecia e quelli a lungo dominati dal socialismo reale. Dove le interdittive antimafia ogni 100.000 abitanti sono salite dal 2014 ad oggi passando da 12 a 43 nel Nord-Est e da 19 a 73 nel Nord-Ovest. Dove perfino gli appalti per i lavori al ministero dell’Economia sfociano in una decina d’arresti a Roma mentre altre tangenti fanno scattare le manette ai polsi dei direttori generali di due grandi aziende pubbliche milanesi e un prefetto calabrese.

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Legge elettorale, cosa succede ora dopo il no della Consulta al referendum

venerdì, Gennaio 17th, 2020

di Giovanni Bianconi

La Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile il referendum sulla legge elettorale proposto per instaurare un sistema pressoché integralmente maggioritario per la scelta di deputati e senatori. La decisione, presa dopo una camera di consiglio durata circa otto ore, è in linea con le precedenti sentenze della Corte che aveva respinto altri referendum in materia elettorale per la ragione che, eliminate le parti eventualmente abrogate dalla consultazione popolare, rimaneva in piedi una legge non immediatamente applicabile; bisognosa cioè di ulteriori interventi da parte del Parlamento prima di consentire il ricorso al voto.

Una situazione di vuoto incompatibile con la Costituzione, perché non garantirebbe il corretto e regolare funzionamento del sistema disegnato dalla Carta nei rapporti tra i poteri dello Stato, che ha bisogno di un presupposto: in ogni momento dev’essere assicurata la possibilità di ricorrere al corpo elettorale. In questo caso i giudici costituzionali hanno valutato «eccessivamente manipolativo» il quesito proposto dai promotori del referendum perché proprio per provare a «garantire l’autoapplicatività della normativa di risulta», interveniva anche sulla legge delega scritta per la revisione dei collegi elettorali legati alla modifica costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari, in modo da farla funzionare anche per il nuovo sistema elettorale maggioritario che sarebbe scaturito dalla vittoria dei “sì” al referendum.

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Difesa: sono oltre 3.000 le case occupate abusivamente da ex militari, figli e mogli

venerdì, Gennaio 17th, 2020

di Fiorenza Sarzanini

Difesa: sono oltre 3.000 le case occupate abusivamente da ex militari, figli e mogli

C’è chi è rimasto nell’appartamento nonostante sia stato congedato, e chi lo ha ceduto ai figli oppure alla moglie. C’è chi è stato trasferito e ha continuato a tenere la casa in vista di un possibile rientro, chi è andato in pensione e non l’ha lasciata. Sono i militari che nonostante non abbiano alcun titolo continuano a mantenere l’alloggio di servizio. Case sparse in tutta Italia — la maggior parte in zone di pregio — che la Difesa non riesce a liberare. E questo nonostante altri appartenenti alle forze armate ne abbiano diritto. La maggior parte utilizza lo stesso escamotage dell’ex ministra Elisabetta Trenta che aveva trasferito il contratto al marito, altri sfruttano i ritardi nei controlli. Su un totale di 16.500 immobili, sono circa 3.600 quelli finiti al centro dell’inchiesta della procura di Roma. L’indagine nata dopo una relazione dello Stato Maggiore, si concentra sia sugli abusi e sui falsi compiuti dagli occupanti, sia sulle omissioni di chi avrebbe dovuto vigilare sulla regolarità delle procedure.

Il censimento

Erano stati i sottosegretari del governo gialloverde Angelo Tofalo (M5S) e Raffaele Volpi (Lega) a gestire il dossier diviso per Regione con la mappa degli alloggi: un vero e proprio censimento dello Stato Maggiore che fa emergere gravi abusi.

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La Consulta boccia il referendum sulla legge elettorale: “Troppo manipolativo” | Salvini: “E’ una vergogna”

venerdì, Gennaio 17th, 2020

Non si terrà il referendum sulla legge elettorale sostenuto dalla Lega per abrogare le norme sulla distribuzione proporzionale dei seggi e trasformare il sistema in un maggioritario puro. La Corte costituzionale lo ha dichiarato inammissibile perché “eccessivamente manipolativo“. Il quesito referendario era stato proposto dai consigli regionali di Veneto, Piemonte, Lombardia, Friuli, Sardegna, Abruzzo, Basilicata e Liguria, tutti a guida centrodestra. 

La decisione sarebbe stata presa a maggioranza. Secondo indiscrezioni si sarebbe trattato di una maggioranza “solida e ampia”.

Oggetto della richiesta referendaria erano, in primo luogo, le due leggi elettorali del Senato e della Camera con l’obiettivo di eliminare la quota proporzionale, trasformando così il sistema elettorale interamente in un maggioritario a collegi uninominali. Per garantire l’autoapplicatività della “normativa di risulta” il quesito investiva anche la delega conferita al governo con la legge n. 51/2019 per la ridefinizione dei collegi in attuazione della riforma costituzionale che riduce il numero dei parlamentari. 

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Sicurezza, promosso il taser: entra nelle dotazioni delle forze dell’ordine, venerdì l’ok dal Consiglio dei ministri

venerdì, Gennaio 17th, 2020

La sperimentazione è stata positiva: il taser entrerà ufficialmente nelle dotazioni delle forze dell’ordine. Il Regolamento che disciplina l’uso della pistola ad impulsi elettrici per polizia, carabinieri e guardia di finanza sarà approvato venerdì in via preliminare dal Consiglio dei ministri; dopo il passaggio al Consiglio di Stato per un parere, il testo tornerà in Cdm per il via libera definitivo.

C’è già una quota di agenti abilitati all’uso del taser. L’addestramento – a cura di formatori qualificati e abilitati dall’azienda produttrice della pistola, modello X2 – è
stato svolto presso il Centro nazionale di sperimentazione di Nettuno.

Le “regole” per l’utilizzo Il Dipartimento della Pubblica sicurezza ha emesso delle linee guida per l’uso di quella che viene definita “un’arma propria”. La distanza consigliabile per un tiro efficace è dai 3 ai 7 metri.

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Regionali, campagna elettorale su Facebook: Lucia Borgonzoni spende tremila euro al giorno

giovedì, Gennaio 16th, 2020

di Mauro Munafò

Regionali, campagna elettorale su Facebook: Lucia Borgonzoni spende tremila euro al giorno

Le elezioni regionali sono un vero affare, almeno per Facebook. Nell’ultimo mese tutti i candidati della sola Emilia-Romagna hanno infatti speso circa centomila euro in contenuti sponsorizzati sul social network più usato in Italia: investimenti che servono ad aumentare il numero di persone raggiunte dai propri messaggi elettorali.

A guidare la classifica della spesa, con ampio distacco sugli inseguitori, è la candidata di centrodestra Lucia Bergonzoni. La leghista nell’ultimo mese ha speso 23mila euro, con una significativa accelerazione nell’ultima settimana in cui i suoi investimenti digitali hanno in alcuni giorni superato i tremila euro.

Andando a guardare i messaggi che Borgonzoni ha voluto con più insistenza far arrivare ai suoi potenziali elettori si trovano tanti selfie sorridenti e, soprattutto, attacchi contro le Sardine e frequenti richieste di verità sul “caso Bibbiano“.

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Eppure Salvini sa leggere

giovedì, Gennaio 16th, 2020

di CARLO VERDELLI

Matteo Salvini sa leggere. Ieri ha letto Repubblica e ha capito benissimo il senso del titolo di prima pagina. D’altronde, non era difficile. Sotto un occhiello arancione bello grosso, “Immigrazione”, la scritta “Cancellare Salvini” era la sintesi di un’intervista al capogruppo Pd alla Camera Graziano Delrio sul tema delle politiche migratorie, a partire dai decreti sicurezza pretesi proprio dalla Lega. Delrio sosteneva che tutto l’impianto che ha trasformato l’Italia in una terra di respingimenti andava cambiato, e al più presto. Da qui la sintesi: eliminare tutta la scia di disumanità lasciata in eredità da Salvini, cancellare la spirale di paure contro lo straniero da lui fomentata con brutale insistenza. Questo e non altro era il senso, e Salvini l’aveva capito benissimo.

Eppure Salvini sa leggere

La prima pagina di Repubblica del 15 gennaio 

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Regionali, Borgonzoni scivola sui social: chi votate? E il web le risponde Pd

giovedì, Gennaio 16th, 2020

BOLOGNA – Sondaggio “boomerang” di Lucia Borgonzoni su Facebook: una sconfitta sul proprio campo, quello dei social, dove la Lega di solito dà il meglio di sé. Ma stavolta la candidata del centrodestra alle Regionali in Emilia-Romagna del 26 gennaio è scivolata.

Rep

Il favoloso mondo di Lucia, gaffe e sorrisi

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Salvini ridicolizza un ragazzo dislessico sul palco delle Sardine: “E’ cyberbullismo, ora basta”

giovedì, Gennaio 16th, 2020

di ILARIA VENTURI

BOLOGNA – Sale sul palco delle Sardine durante il flash mob organizzato ieri in San Pietro in Casale, un paesone nella Bassa bolognese, in concomitanza con la visita di Matteo Salvini in campagna elettorale per il voto del 26 gennaio. Erano un centinaio, avevano portato tutti i libri in piazza dopo essersi passati parola via social: cultura contro populismo. Sergio Echamanov, 21 anni, rappresentante porta a porta, prende parola e nel discorso s’impappina, capita a tutti.

E cosa succede? Il video in cui lui parla, tagliato, viene postato da Matteo Salvini nella sua pagina Facebook con un commento sprezzante: “Guardate la carica e la grinta che avevano pesciolini e sinistri poco fa a San Pietro in Casale. Se pensano di fermarci così… abbiamo già vinto!”. E giù commenti carichi di astio, anche contro le donne riprese nel video che scandiscono “San Pietro non si lega”.

La gogna travolge la giovane Sardina che ora rischia di perdere il lavoro, denuncia il movimento facendo riferimento a quanto potrebbe diventare difficile vendere prodotti presentandosi nelle case una volta che sei stato esposto nei social. “Un post barbaro, ora basta”, reagiscono le Sardine.

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Così la Chiesa sembra il governo

giovedì, Gennaio 16th, 2020

Alessandro Sallusti

In Vaticano si sono montati la testa e pensano di essere il governo italiano, nel quale abbondano liti e contrapposizioni tra il papa in carica (Conte), i papi emeriti (Di Maio e Renzi) e il deposto papa Salvini che si è autoesiliato in attesa di tornare sulla cattedra di palazzo Chigi, oggi occupata, a suo dire, da un usurpatore.

Il casino di avere due Papi viventi, Ratzinger a riposo e Bergoglio titolare, prima o poi doveva scoppiare e ora è successo, con il primo a contraddire il secondo sulla possibilità di abolire il celibato dei preti. Non è una quisquilia, il celibato dei preti rappresenta una pietra miliare del cattolicesimo e dalla sua sorte secondo non pochi teologi dipenderà la sopravvivenza della Chiesa stessa.

Noi non siamo teologi, ma a occhio ha ragione Ratzinger. Il prete sposato rappresenta un pericolo per la comunità che gli viene affidata. La sua autorevolezza sarebbe messa continuamente a rischio non per il fatto di essere sposato, ma da ciò che comporta: ansie, problemi, magari una moglie chiacchierata, esigente o gelosa e invidiosa delle parrocchiane, un figlio ribelle ai precetti e tutti i ben noti problemi e sventure (tipo l’amore che svanisce) con i quali si deve confrontare ogni famiglia.

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