Archive for Gennaio, 2020

Criminalità, 65mila beni sequestrati e confiscati in 8 anni. E nessuno sa quanto valgano

mercoledì, Gennaio 15th, 2020

di Adele Grossi – Milena Gabbanelli

Solo negli ultimi 8 anni, la nostra magistratura ha sequestrato o definitivamente confiscato un totale di 65.502 beni fra mobili, immobili, beni finanziari e aziende.

Che fine fa tutta questa ricchezza? Dal momento del sequestro e sino alla confisca di secondo grado i beni sono gestiti dall’amministrazione giudiziaria; dalla confisca di secondo grado in poi, subentra invece un ente autonomo controllato dal ministero dell’Interno, creato nel 2010: l’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati (Anbsc). Il compito dell’Agenzia è quello di gestire i beni sino alla loro destinazione, vale a dire il riutilizzo da parte della collettività. Gli immobili o le aziende, infatti, possono essere mantenuti al patrimonio dello Stato oppure trasferiti agli enti territoriali, che devono utilizzarli per finalità istituzionali, uffici pubblici o assegnarli, tramite bando pubblico, a realtà sociali in comodato d’uso gratuito.

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Mafia: colpo ai clan, 94 arresti. In cella i boss messinesi: «Truffa ai fondi Ue per 10 milioni di euro»

mercoledì, Gennaio 15th, 2020

di Alessio Ribaudo

Per anni hanno impaurito gli imprenditori dei Nebrodi, gestito il traffico di droga ma, soprattutto, hanno messo le mani su decine di milioni di euro di fondi pubblici legati al settore dell’agricoltura. Stamattina però, 94 persone sono stati arrestate (46 sono ai domiciliari) dai carabinieri del Raggruppamento operativo speciale dei carabinieri e la Guardia di Finanza, coordinati dalla direzione distrettuale antimafia di Messina. Diverse centinaia di militari, dalle prime luci dell’alba, hanno anche sequestrato anche 150 aziende. L’inchiesta dei magistrati dello Stretto, coordinati dal procuratore Maurizio de Lucia, ha decapitato i clan dei Batanesi e dei Bontempo Scavo di Tortorici, un piccolo centro abbarbicato sui Nebrodi, che negli anni Novanta era stato il terreno di scontro di una violenta guerra di mafia. Da tempo, invece, secondo gli inquirenti le due «famiglie» avrebbero scelto di deporre una «tregua» armata e di spartirsi gli affari: come quello delle truffe all’Unione europea e all’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea). «Anche se sotto la cenere cova sempre la voglia di fare piazza pulita del concorrente», scrivono i magistrati. Quella tratteggiata dagli inquirenti è una mafia moderna, dedita più alle truffe che alle estorsioni e agli omicidi grazie alla connivenza di insospettabili imprenditori e professionisti. Viene così mandata in soffitta la «radicata» credenza che Messina sia la provincia «babba» (stupida) rispetto alla sanguinosa e potente Cosa nostra palermitana e catanese.

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Non ci sono due Papi, ma la loro diversità è strumentalizzata nella lotta tra fazioni

mercoledì, Gennaio 15th, 2020

di Massimo Franco

Non ci sono due Papi, ma la loro diversità è strumentalizzata nella lotta tra fazioni

Non è la prima volta in quasi sette anni che Francesco e Benedetto mostrano di avere vedute non identiche: anche in materia dottrinale. Sono diversi in molte cose. In modo semplicistico, Jorge Mario Bergoglio viene etichettato come «moderno», mentre Joseph Ratzinger sarebbe «tradizionalista». Eppure, entrambi sanno che la loro coabitazione concorde ai vertici della Chiesa ha del miracoloso; ed è un bene troppo prezioso per essere sgualcita dalle polemiche. E tutti e due non possono e non vogliono incrinare un’unità già messa a dura prova da divisioni che la rinuncia di Benedetto XVI nel 2013 ha rivelato e drammatizzato; e che il pontificato di Francesco non ha sanato. Le tensioni emerse in queste ore sul celibato dei sacerdoti tra quelli che impropriamente vengono definiti «i due Papi» sembrerebbero capaci di guastare la loro coesistenza pacifica. Eppure, ancora una volta la diversità innegabile tra le due figure apicali della Chiesa cattolica è destinata a non trasformarsi in conflitto. Un libro francese del cardinale conservatore Robert Sarah è stato strumentalizzato, facendolo apparire come scritto a quattro mani insieme con Benedetto, che aveva solo concesso un suo testo teologico su richiesta insistente di Sarah, e letto le pagine del cardinale. Tanto che ieri è stato chiesto di far cambiare la copertina e di eliminare la «firma» di Benedetto: richieste accettate.

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Iran, il Boeing ucraino abbattuto da due missili a 23 secondi l’uno dall’altro: il nuovo video

mercoledì, Gennaio 15th, 2020

Immagini esclusive ottenute e verificate dal New York Times mostrano che ad abbattere in Iran il Boeing 737 della Ukrainian Airlines precipitato l’8 gennaio — poco dopo il decollo da Teheran, con 176 persone a bordo — sono stati due missili. I missili, riporta il Nyt, sono stati lanciati a 23 secondi di distanza l’uno dall’altro, da una base iraniana a circa 12 chilometri dal velivolo. I filmati sono stati registrati da una telecamera di sicurezza e condivisi inizialmente su Twitter dal giornalista Babak Taghvaee: quella notte — ha spiegato il giornalista — era stato emesso l’ordine di colpire qualsiasi oggetto volante che provenisse da direzione sud-sudest rispetto alla base. Il video è stato poi verificato dal pool investigativo del Nyt.

I primi arresti

La magistratura iraniana ha intanto annunciato che sono stati effettuati i primi arresti per l’abbattimento del Boeing mercoledì scorso: «Sono state condotte indagini estese e alcune persone sono state arrestate», ha detto il portavoce della magistratura Gholamhossein Esmaili a una conferenza stampa televisiva.

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Gli oceani si stanno scaldando alla stessa velocità come se cadessero cinque bombe di Hiroshima al secondo

mercoledì, Gennaio 15th, 2020

Una ricerca del National Center for Atmospher Research lancia l’ennesimo allarme ambientale: gli oceani del mondo si stanno riscaldando allo stesso ritmo di cinque bombe atomiche di Hiroshima lanciate nell’acqua ogni secondo. E il 2019 è stato un anno record nel riscaldamento degli oceani, con l’acqua che ha raggiunto la temperatura più alta mai registrata.

Quattordici scienziati di tutto il mondo hanno osservato la temperatura degli oceani dalla superficie a 2000 metri di profondità, partendo da dati degli anni ’50. Lo studio, pubblicato sulla rivista Advances in Atmospher Sciences, ha svelato che la temperatura dell’acqua sta aumentando in maniera esponenziale.
“La tendenza al rialzo è inarrestabile, e quindi possiamo dire con sicurezza che la maggior parte del riscaldamento è il cambiamento climatico causato dall’uomo” ha affermato Kevin Trenberth, illustre scienziato senior nella sezione Analisi climatica presso il National Center for Atmospher Research.

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Corte d’Appello di Torino: “L’uso del cellulare può causare tumori alla testa”

martedì, Gennaio 14th, 2020

L’uso prolungato del telefono cellulare può causare tumori alla testa. Lo sostiene la Corte d’Appello di Torino che ha confermato la sentenza di primo grado emessa nel 2017, sul caso sollevato da un dipendente Telecom Italia colpito da neurinoma del nervo acustico. Invece in estate un rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità, Arpa Piemonte, Enea e Cnr-Irea non aveva dato conferme all’aumento di neoplasie legato all’uso del cellulare.

L’Inail pagherà una rendita vitalizia La sentenza della Corte d’Appello di Torino condanna l’Inail a corrispondere una rendita vitalizia da malattia professionale al lavoratore Roberto Romeo. Per i giudici c’e’ un nesso con l’utilizzo frequente del telefono da parte del lavoratore, anche quattro o cinque ore al giorno.

Una sentenza storica, come lo era stata quella di Ivrea, la prima al mondo a confermare il nesso causa-effetto tra il tumore e l’uso del cellulare”, spiegano gli avvocati Stefano Bertone e Renato Ambrosio. “La nostra è una battaglia di sensibilizzazione. Manca informazione, eppure è una questione che interessa la salute dei cittadini.  Basta usare il cellulare 30 minuti al giorno per otto anni per essere a rischio”.

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Napoli, incidente in metro: scontro tra treni della linea 1

martedì, Gennaio 14th, 2020
Napoli, incidente in metro: scontro tra treni della linea 1

Notizia in aggiornamento

Tre treni della linea 1 della metropolitana di Napoli si sono scontrati intorno alle 7:45 del mattino, appena fuori dalla stazione Piscinola. Ci sono diversi feriti, nessuno dei quali in pericolo di vita. Una sola persona è ancora ricoverata: si tratta di un macchinista che ha riportato un trauma toracico ed è in stato di shock. Gli altri sei feriti sono stati curati in ospedale e subito dimessi. La circolazione dei treni è stata sospesa sull’intera tratta.

Lo scontro
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Mose, De Micheli: “Il test è andato bene, in caso di emergenza le paratie funzioneranno”

martedì, Gennaio 14th, 2020

La prima prova sul Mose a Venezia “è andata bene”. A riferire dell’esito del test sul sistema destinato a contrastare il fenomeno dell’acqua alta a Venezia è il ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, la quale sottolinea che ora “se si ripresenterà l’emergenza potremo alzare le paratie” per arginare la marea.

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Edward Luttwak, atto di accusa al Pd: “L’Italia ha le capacità militari per dominare la Libia”

martedì, Gennaio 14th, 2020

di Maurizio Stefanini

«Si può permettere di arrivare alla bomba atomica a uno Stato che ammette di aver abbattuto un Boeing carico di passeggeri per errore? Ovviamente, no». Polemologo, politologo, saggista e economista consulente del governo di Washington, Edward Luttwak è famoso non solo per i suoi studi sulla “grande strategia” degli Imperi Romano e Bizantino, dell’ Urss e della Cina, ma anche per il suo linguaggio diretto.
«Né gli Stati Uniti né Israele lo permetteranno mai. In ciò non c’ è differenza tra Obama e Trump, anche se Obama ha sperato di poter tenere lontano l’ Iran dalla bomba non solo con la forza, ma anche attraverso l’ accordo. Comunque entrambi lo hanno detto in maniera ufficiale. Il governo israeliano non lo ha invece mai detto in modo così solenne, ma c’ è stata comunque una dichiarazione del capo del Mossad davanti alla Knesset».

In compenso, l’ Europa sembra credere ancora all’ accordo sul nucleare
«Un accordo che in realtà permette sostanzialmente all’ Iran di fare quello che gli pare. Ma i governi dei Paesi europei, incluso quello del Regno Unito, si attaccano a un vestito della politica sotto il quale non c’ è più niente».

Debolezza militare?
«Niente affatto. I Paesi europei le armi le hanno, e le sanno pure usare. Le stesse Forze Armate italiane potrebbero suonarle sia all’ Iran che alla Turchia. Ma per usare una forza militare al servizio dell’ interesse nazionale bisogna avere coesione nazionale. L’ Italia ha la capacità militare per dominare la Libia: le basterebbe spostarvi le truppe che ha ora in Kosovo o in Afghanistan. Ma non ha la coesione politica per farlo. Il potere di ogni Stato dipende dalla sua capacità militare ed economica, moltiplicata per la coesione nazionale necessaria a utilizzarla. Mille portaerei per zero coesione fanno zero».

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Governo, a prescindere

martedì, Gennaio 14th, 2020

Governo. A prescindere, qualunque cosa accada in Emilia Romagna. Governo come terreno, luogo, abbazia dove celebrare il matrimonio – d’amore, di interesse, di necessità – tra Pd e Cinque stelle, perché, sia pur con tutti i limiti, ha innescato un processo politico nuovo. “Loro” stanno esplodendo – o evolvendo – e il big bang porterà a un nuovo bipolarismo. È questo il credo, molto politicista, che viene celebrato nel seminario del Pd nell’abbazia francescana di San Pastore a Contigliano. Francescana o franceschiniana, nel senso che l’orazione di Don Dario – antica e raffinata sapienza democristana – è la più compiuta e organica formulazione della nuova ortodossia. Che trova un primo “sì, lo voglio” (il matrimonio) nelle parole del premier, che, effettivamente, segnano una novità, non irrilevante.

È davvero una “fase due”, quantomeno nelle intenzioni. L’idea cioè di un patto di legislatura che possa resistere e metabolizzare l’eventuale urto delle elezioni in Emilia. Fase due fondata, e questo è un fatto politico di prima grandezza, dalla rimozione del tema della “discontinuità”. Eccole le parole di un radicale cambio di paradigma: “Finiamola con l’idiozia della mancata discontinuità – dice Franceschini – che ci rimproverano gli altri. C’è su tutto, è quasi offensivo crederla”. Insomma: non c’è più chi blocca le navi, il clima e il linguaggio sono cambiati, il Pd ha salvato il paese dalla bancarotta, in Europa siamo più stimati e più ascoltati, se c’è qualche problema è solo “un problema di comunicazione”.

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