Archive for Febbraio, 2020

Governo, la spallata della Lega è diventata un boomerang

venerdì, Febbraio 28th, 2020

di Massimo Franco

Governo, la spallata della Lega è diventata un boomerang

La manovra è risultata troppo scoperta, nella sua strumentalità. Per questo, pur scattando nel momento in cui il premier Giuseppe Conte è apparso indebolito dalla gestione dell’epidemia di coronavirus, si è risolta in un nulla di fatto. Peggio: in un boomerang contro il leader della Lega, Matteo Salvini, e di rimbalzo contro il capo di Iv, Matteo Renzi, indicato come sua sponda nella maggioranza.

L’idea di un governo di unità nazionale giustificato, così è stato presentato, dall’emergenza sanitaria, è apparso qualcosa di diverso: un espediente per far dimettere Conte e cambiare la coalizione. Soprattutto, ha scoperto l’affanno che Salvini sta vivendo nel ruolo di oppositore, a dispetto dei sondaggi lusinghieri; e il nervosismo dei renziani in una maggioranza nella quale si muovono con margini più stretti. Dopo l’ennesimo tentativo di sgambetto a Conte, per quanto il premier sia criticato, le diffidenze degli alleati verso Iv aumenteranno; come cresceranno quelle del resto del centrodestra nei confronti di Salvini. Perché il «governo dell’amuchina», come è stato bollato sarcasticamente a sinistra, evocando il disinfettante, è stato bocciato in primo luogo da Giorgia Meloni.

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C’era una volta la paura

venerdì, Febbraio 28th, 2020

Stefano Massini, con una scelta imprevedibile, punta tutto sul racconto di una bellissima favola orientale. C’era una volta una foresta con tanti animali, fra cui un coniglio che aveva sempre strizza.

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Ascolta fino a dieci

venerdì, Febbraio 28th, 2020
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di   Massimo Gramellini

C’è un virus nell’aria che non se ne andrà tanto in fretta come quell’altro ed è l’incomunicabilità tra gli esseri umani. Ogni concetto che per esprimersi richieda più di tre parole viene distorto. O peste o raffreddore, o dentro uno scafandro o a baciarsi sulla bocca: la via di mezzo non è contemplata, perché la via di mezzo presuppone la capacità di accettare i compromessi, i dubbi e le tonalità di grigio che sono l’essenza della vita, senza pretendere che tutto sia sempre o bianco o nero e si risolva a colpi di slogan. Un primo passo potrebbe consistere nell’ascoltare fino in fondo le frasi altrui. Se, per esempio, uno scienziato annota che il coronavirus colpisce gli anziani malati più dei giovani sani non sta augurandosi una carneficina di nonni. Basta seguirlo per altri dieci secondi e si scoprirà che vuole solo rimarcare come un morbo che attacca in prevalenza le persone fragili sia meno letale di uno che manda al tappeto persino quelle toste. Dieci secondi di attenzione, troppa fatica.

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Coronavirus, la normalità da riconquistare

venerdì, Febbraio 28th, 2020

di Luciano Fontana

È passata una settimana dal giorno in cui le nostre vite sono cambiate così pesantemente, il giorno in cui abbiamo dovuto fare i conti con l’arrivo del virus e dei contagiati nell’ospedale di Codogno. Numeri preoccupanti, decisioni politiche, emozioni e anche isterie hanno accompagnato ogni istante della nostra quotidianità, soprattutto in questa parte del Paese abituata a correre e a darsi traguardi individuali e collettivi sempre nuovi. Sappiamo molto del Covid-19, medici e scienziati sono stati presenti incessantemente su tv e giornali a spiegare, dare consigli e rassicurare. Tutto questo non ha evitato di farci ritrovare in una situazione da cui dobbiamo insieme uscire al più presto: con la serietà delle misure di prevenzione e la razionalità dovuta agli italiani da parte di chi ci governa. È il momento di dire basta a quei comportamenti, a quelle decisioni, a quegli allarmi che hanno creato panico e che rischiano di provocare danni che pagheremo per tanto tempo. È stato lanciato l’hashtag #Milanononsiferma, rappresenta ognuno di noi. Anzi è tutta l’Italia che non deve fermarsi e ripartire.

Ci sarà tempo per valutare se le misure adottate da gennaio in poi siano state giuste oppure abbiano rappresentato, magari involontariamente, un moltiplicatore dell’emergenza. La decisione di bloccare i voli diretti dalla Cina senza controlli ferrei di quelli che utilizzavano scali intermedi ha suscitato molte perplessità. Così come il fatto che l’Unione europea non sia riuscita a definire provvedimenti comuni per le analisi sui passeggeri, il numero dei test da effettuare, le comunicazioni dei casi positivi. L’Italia ha fatto analisi molto estese con i tamponi, almeno fino a giovedì scorso. Con trasparenza ha fatto conoscere la progressione dei contagiati.

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Coronavirus Milano, lunedì il Duomo riaprirà ai turisti: «Ingressi scaglionati e biglietti online»

venerdì, Febbraio 28th, 2020

Il simbolo più noto di Milano nel mondo, il Duomo, chiuso da lunedì 24 febbraio in seguito all’emergenza coronavirus, presto sarà di nuovo accessibile ai turisti. Per tutelare la sicurezza dei visitatori, si organizzerà l’ingresso a turni, in modo da evitare qualsiasi assembramento. E niente code in biglietteria, dato che le prenotazioni saranno aperte soltanto online. La notizia è stata data giovedì pomeriggio in conferenza stampa dall’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera. La data della riapertura non è ancora ufficiale: «Molto probabilmente sarà lunedì 2 marzo mattina, ci stiamo organizzando», fanno sapere dalla Veneranda Fabbrica.

Per le messe ancora non c’è il via libera, dato che comportano un «concorso di popolo», ma la diocesi si è organizzata: per il 1° marzo, prima domenica di Quaresima, tutti i vescovi lombardi celebreranno le messe in diretta tv e streaming per i fedeli delle loro diocesi. L’arcivescovo di Milano Mario Delpini celebrerà alle 11 nella cripta del Duomo. Anche nei giorni di chiusura, è rimasta sempre aperta per i fedeli l’area di preghiera della cattedrale.

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Coronavirus, isolato all’ospedale Sacco di Milano il ceppo italiano

venerdì, Febbraio 28th, 2020

I ricercatori dell’ospedale Sacco di Milano hanno isolato il ceppo italiano del coronavirus. Lo ha annunciato Massimo Galli, direttore dell’Istituto di scienze biomediche, che ha illustrato i risultati del lavoro di ricerca che procede ininterrottamente da domenica scorsa. Il passo successivo sarà studiare lo sviluppo di anticorpi e quindi di vaccini e di cure da parte dei laboratori farmaceutici.

“Abbiamo isolato il virus di 4 pazienti di Codogno – ha spiegato il professor Galli -. Siamo riusciti a isolare virus autoctoni, molto simili tra loro ma con le differenze legate allo sviluppo in ogni singolo paziente”. Si tratta di una scoperta che consentirà ai ricercatori di “seguire le sequenze molecolari e tracciare ogni singolo virus per capire cos’è successo, come ha fatto a circolare e in quanto tempo”.

Ed è sempre italiano un progetto, che sta per iniziare il suo iter, di un vaccino contro il Covid-19. La prima sperimentazione sarà effettuata sugli animali, per poi passare al test sull’uomo ma i tempi rischiano di essere lunghi a causa della burocrazia.

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Coronavirus, Lega e Iv pensano a governo d’emergenza. No del Pd. Salvini: disponibili a Traghettatore

giovedì, Febbraio 27th, 2020

di Paola Di Caro

Coronavirus, Lega e Iv pensano a governo d'emergenza. No del Pd. Salvini: disponibili a Traghettatore

È durato poco. Il tempo di mostrare un’unità doverosa per concentrarsi sui primi – pesanti – interventi per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Poi il vento che stava avvicinando la crisi di governo ha ricominciato a soffiare. Tra i sussurri prima, con dichiarazioni stentoree ora.

Soprattutto dai settori già inquieti di Italia Viva da una parte, e dalla Lega che non ha nai spesso di alzare la voce dall’altra e che sia con Giorgetti che con Salvini grida al disastro economico che «travolgerà il governo», si è riproposta prepotentemente l’idea di un «esecutivo istituzionale», di un «governo dell’emergenza» di tutti o quasi per gestire i prevedibili contraccolpi economici del Coronavirus sull’economia italiana. Un’idea con — nemmeno troppo nascosto — l’obiettivo di archiviare l’era Conte.

«Questa squadra di governo non è adatta a gestire la normalità, figuriamoci l’emergenza. Noi vogliamo che l’Italia riparta ma con Conte non riparte. La Lega c’è per accompagnare il paese fuori dal pantano, per accompagnare il paese al voto», conferma Matteo Salvini. Disponibilità per un «Traghettatore? «Occorre qualcuno di più credibile, che accompagni il Paese verso il voto perché con Conte l’Italia affonda. Noi siamo disponibili a remare sulla scialuppa di salvataggio verso il voto. La Meloni? Credo che anche lei non voglia Conte, chiedete a lei». E aggiunge che di questo parlerà con il capo dello Stato: «Porterò le nostre richieste al Quirinale e anche il raccapriccio per un’inchiesta aperta sui medici e infermieri che è una vergogna. A Mattarella manifesterò le esigenze di chi lavora e produce», annuncia in una conferenza stampa il leader della Lega, chiedendo che «Conte e Speranza non dicano cose opposte».

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Coronavirus, Di Maio: “Notizie errate all’estero ci danneggiano”

giovedì, Febbraio 27th, 2020

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio mette in guardia contro quella che definisce “un‘infodemia“. “All’estero girano tante notizie errate che stanno danneggiando l’economia e la reputazione della nostra comunità scientifica che sta affrontando in maniera brillante la situazione” ha detto in conferenza all’Associazione Stampa Estera. Il ministro ha anche annunciato che chi specula su gel e mascherine “sarà punito”.     Segui tutti gli aggiornamenti sul coronavirus in tempo reale CLICCANDO QUI

Di Maio: “Coinvolto lo zero virgola della popolazione” – Luigi Di Maio, sottolineando che tutti i pazienti dell’Istituto Spallanzani sono guariti, ha ribadito che “l’Italia è un Paese affidabile”. Per questo “è improprio sconsigliare i viaggi in tutta la Lombardia e in tutto il Veneto o in altre zone del Paese. Questo soprattutto perché “è coinvolto dal contagio lo 0,2% della superficie del Veneto e lo 0,4% del territorio della Lombardia. Stiamo parlando di 40-50 persone su 60 milioni di abitanti. Stiamo parlando di percentuali dello zero virgola”, ha detto. 

“Italia non può essere colpevole per aver fatto più controlli” – Sempre parlando dell’immagine dell’Italia, il ministro degli Esteri ha spiegato che “non possiamo essere colpevoli di aver fatto più controlli di tutti. Abbiamo fatto 1000 tamponi, non può essere una colpa”. In questo momento in Italia, “senza voler minimizzare, sono coinvolti poco più di dieci comuni. Se i nostri figli vanno a scuola nella maggioranza delle scuole questo significa che anche gli stranieri possono venire qui come turisti e come investitori”, ha voluto ribadire.

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Milano, incendio in un palazzo Aler: 2 morti, coinvolte 24 persone

giovedì, Febbraio 27th, 2020

Grave incendio in una palazzina Aler di 8 piani a Cernusco sul Naviglio, in provincia di Milano. Su un totale di 24 persone coinvolte, due sono morte. Avevano 52 e 80 anni.  Tra i condomini c’è anche un disabile che però non ha avuto bisogno del trasporto in ospedale. Sette persone sono state invece portate al pronto soccorso.

TGCOM

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Feste a casa e pane per gli anziani soli, così la zona rossa resiste all’isolamento

giovedì, Febbraio 27th, 2020

M. SER.

MILANO. C’è lo chef che prepara il pane per gli anziani e le famiglie in difficoltà, il volontario che apre «Radiocodogno» per informare la comunità, la maestra di zumba che trasmette le lezioni online per permettere a tutti di seguire il corso da casa, la mamma che inventa la filastrocca per spiegare al figlioletto che cosa gli sta succedendo attorno. E la bimba che esorcizza il virus con un bellissimo disegno: lo vede come un mostro verde e brutto da sconfiggere. «Ma che si può combattere. Perché – rassicura mamma e papà – a me non fa paura». Nei dieci comuni della «zona rossa» ai tempi del virus l’essere «lontani» dal resto del mondo diventa piano piano una ricchezza.

Sono storie di resilienza quotidiana, piccoli gesti di umanità scoperti quasi per caso. Occasioni, direbbe qualcuno. O forse il rovescio della medaglia di questa emergenza virus. Perché ogni dramma nasconde in sé una parte di rinascita, ogni pianto un soffio di nuova vita. Eccola la Codogno che si scopre d’improvviso fragile ma fortissima. La «zona rossa» che non si ferma davanti ai varchi con i militari armati e il volto coperto dalla mascherina. La città del coronavirus che resiste, riparte e (ri)scopre se stessa.

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