Archive for Marzo, 2020

Il virus non si è fermato a Eboli

domenica, Marzo 22nd, 2020

di Susanna Turco  

A Roccapipirozzi – una parola sola – provincia di Isernia, unica frazione di Sesto Campano, comune dove il Molise ha contato il primo dei suoi morti da virus, di mettersi a cantare sul balcone non se lo sognano proprio. Né alle 18, né a qualsiasi altra ora del giorno: «Io tengo chiuse pure le finestre», dice una signora all’altra, mentre però sono uscite a parlarsi, sotto i merli della rocca angioina. Pure a Eboli, centottanta chilometri più in là, mentre una nebbiolina incongrua si stende poetica sulla piana del Sele in provincia di Salerno, invece che il previsto Inno di Mameli, è una lunga jeep grigia e rossa con gli altoparlanti a riempire l’aria. L’auto ha le luci intermittenti, prega di restare in casa: ma in effetti più che pregare afferma, impartisce, ordina. Sembra uscita da un telefilm americano in onda controvoglia tra i marciapiede vuoti. Procede lentamente per strada, forma una coda, una processione di automobili: la crea soprattutto perché dalla parte opposta, verso la rotonda – l’hanno visto tutti – c’è un posto di blocco: e così da quella parte non ci va nessuno. Meglio la lentezza degli altoparlanti che l’incerto di un controllo.

Giovedì 12 marzo, primo giorno del blocco totale deciso dal governo, dei quarantamila abitanti che risultano all’anagrafe nella città che deve la sua notorietà a una finzione letteraria, per le strade del centro ne saranno venti, trenta. Posti di controllo quattro, volanti in giro tre. Bambini e ragazzi nessuno. Un mondo distopico, fatto di trenta-sessantenni e forze dell’ordine, impauriti gli uni e gli altri.

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Alessandro Benetton: “Sospendere tutte le Borse per un mese”

domenica, Marzo 22nd, 2020

“Penso che i governi nazionali europei e il London stock exchange dovrebbero di concerto sospendere le borse. Forse basta un mese, il tempo necessario a superare l’onda di piena del virus”: è l’appello lanciato dal fondatore e presidente di ’21 invest’, Alessandro Benetton, in un’intervista alla Stampa. A suo avviso si potrebbe contagiare “anche Wall Street”: “Dobbiamo arrestare gli effetti più deleteri del virus, anche in borsa: tenerla aperta equivale a giocare al casinò”.
“Mi auguro che la sospensione del patto di stabilità da parte dell’Ue sia l’inizio di una risposta forte dell’Europa ma se non facciamo nulla e consentiamo il tracollo quotidiano ci troveremo in particolare le aziende italiane saccheggiate rilevate per valori risibili”, ha avvertito Benetton.

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Chiusura obbligata

domenica, Marzo 22nd, 2020

Davvero stanco, provato, ma più autentico del solito. Parzialmente uscito (speriamo per sempre) dal format della favola bella, degli abbracci che torneremo presto a darci. Il premier Conte, nel momento più difficile, per la prima volta parla un linguaggio più vero, nell’annunciare una decisione senza precedenti nella storia della Repubblica, il lockdown totale. Chiuso tutto, tranne le attività produttive essenziali, che riguardano la filiera farmaceutica, quella alimentare e alcuni servizi come banche e poste. Un annuncio, notturno, ancora non accompagnato da un provvedimento che alimenterà nelle prossime ore una confusione nel mondo del lavoro su chi dovrà fare cosa.

Decisione obbligata, controversa, necessaria, si spera non tardiva. Obbligata dal drammatico andamento dei contagi e dei decessi, che negli ultimi giorni registra un record negativo al giorno, fino al picco dei quasi 800 morti di ieri: nel Nord, come raccontano tante testimonianze, ormai si muore in casa e in ambulanza, senza neanche il tempo di arrivare negli ospedali, sul punto del collasso.

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Cornavirus, Amazon limita gli ordini: “Solo beni di massima priorità”

domenica, Marzo 22nd, 2020

Amazon decide di concentrare la sua capacità “sui prodotti che hanno la massima priorità e, a partire da oggi, smetteremo temporaneamente di accettare ordini su alcuni prodotti non di prima necessità sia su Amazon.it che su Amazon.fr.”. Lo annuncia la stessa Amazon in una nota aggiungendo che “tutti gli ordini già confermati saranno regolarmente consegnati”.

“Così come i clienti utilizzano l’e-commerce come strumento utile ai loro sforzi di distanziamento sociale, anche noi abbiamo adottato misure specifiche di distanziamento all’interno dei nostri centri di distribuzione affinché i nostri dipendenti possano lavorare in sicurezza. – spiega Amazon in una nota – La combinazione di questi due elementi ci richiede di concentrare la nostra capacità disponibile sui prodotti che hanno la massima priorità e, a partire da oggi, smetteremo temporaneamente di accettare ordini su alcuni prodotti non di prima necessità sia su Amazon.it che su Amazon.fr. Questa decisione consente ai nostri dipendenti dei centri di distribuzione di focalizzarsi sulla ricezione e spedizione dei prodotti di cui i clienti hanno più bisogno in questo momento. I clienti possono ancora ordinare molti di questi prodotti dai partner di vendita che effettuano direttamente le spedizioni. Comprendiamo che questo è un cambiamento per i nostri partner di vendita che utilizzano la Logistica di Amazon e apprezziamo la loro comprensione in questo momento in cui diamo priorità ai prodotti di cui i clienti hanno più bisogno”.

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Coronavirus, la nuova spesa degli italiani. Farina e burro, vola il “comfort food”. Ma gli esperti: attenti agli eccessi da noia

domenica, Marzo 22nd, 2020

di LUCA IACCARINO

La cattiva notizia – l’ennesima – è che ingrasseremo. Dai due ai quattro chili. La buona notizia è che cucinare ci aiuterà a mantenere l’equilibrio mentale durante la reclusione. Che i fornelli siano diventati la principale “attività rifugio” per gli italiani è nelle immagini di Instagram e nelle conversazioni via Skype: sessanta milioni di cittadini d’un tratto mangiano sempre a casa, compreso quel 10,4% che secondo la Federazione italiana pubblici esercizi prima del contagio pranzava fuori tutti i santi giorni, compresi milioni di studenti. Oggi se i fatturati di bar e ristoranti sono letteralmente azzerati, le ultime rilevazioni Nielsen corroborano il movimento uguale e contrario della cucina domestica: nella settimana dal 9 al 15 marzo, rispetto alla medesima del 2019 abbiamo aumentato gli acquisti di pasta del 65,3%, di farina del 185,3%, di passata di pomodoro dell’82,2%.

Rep

Coronavirus un mese dopo, ecco come cambiano i consumi

di ETTORE LIVINI

Boom di latte a lunga conservazione e tonno in scatola

I dati Nielsen costruiscono un racconto della nostra clausura: il boom del latte e dei prodotti Uht (+62,2%) o di tonno in scatola (+56,0%) dipinge la sindrome dell’accumulo; le performance record di guanti per la casa (+362,5%) detergenti (+49,7%) e alcol (+169,2%) dicono della paura dei nemici invisibili. Ma a ben guardare le cifre, si legge qualcosa di più della semplice necessità: come sancito anche da una ricerca di Coldiretti – che indica che per la prima volta è crollata la vendita di piatti pronti, -18% nell’ultima settimana rispetto alla media delle due precedenti – , cucinare a casa risponde anche a un’esigenza di socialità e conforto. “Stiamo affrontando un trauma collettivo e preparare da mangiare può essere un buon modo per combattere la paura e l’ansia. – dice lo psicologo e psicoterapeuta torinese Riccardo Garofalo – La cucina lenta condivisa con i familiari – fare la pasta, la pizza, i ravioli – è un buon antidoto allo stress”.

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Coronavirus: le ultime parole di addio affidate ai necrolog

domenica, Marzo 22nd, 2020

di Giusi Fasano e Donatella Tiraboschi

Coronavirus: le ultime parole di addio affidate ai necrologi

L’addio porta la firma di Romano: «Ciao Emilia, amore mio. Abbiamo camminato insieme per una vita, uno di fianco all’altra. Adesso siamo in pace e insieme per sempre». Romano Zanini era un imprenditore di Sesto San Giovanni, aveva 81 anni ed è morto il 7 marzo. I suoi figli, Bruno ed Alessandro, due giorni fa hanno pubblicato questo necrologio a suo nome sul Corriere della Sera, perché dodici giorni dopo aver pianto lui hanno perduto anche la madre Emilia, 77 anni.

L’ultimo saluto

Il virus toglie il fiato e l’umanità di un ultimo saluto a chi si ama. E allora diventano potenti le parole, anche quelle postume. Diventano abbracci, baci e carezze negate per chi lascia questo mondo respirando i suoi ultimi giorni in un reparto covid. Le parole come unico addio possibile. Sulle pagine delle necrologie, sui fogliettini di carta fatti avere ai malati assieme alla biancheria, sulle lettere date agli impresari funebri per infilarle nelle bare… «Hai lottato, hai sofferto tutta sola, alla fine ci hai lasciato per raggiungere il tuo amato Romano. rimarrete sempre insieme. La tua gentilezza, il tuo amore saranno sempre con me» scrive Bruno nel necrologio affidato al Corriere della Seraper sua madre Emilia. Il messaggio del fratello Alessandro dice: «Te ne sei andata anche tu sola e senza nessuno di noi vicino. Sono sicura che ti sei accorta che sono sempre stato lì con te. Ti stringevo, ti baciavo e ti abbracciavo sempre, notte e giorno. Ti ho tenuto per mano e ti ho accompagnata dal papà».

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Coronavirus, il nuovo decreto e le ordinanze regionali: le regole, dai cantieri allo sport

domenica, Marzo 22nd, 2020

di a cura di Fiorenza Sarzanini

Coronavirus, il nuovo decreto e le ordinanze regionali: le regole, dai cantieri allo sport

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato, nella tarda serata di sabato 21 marzo, nuove restrizioni, ritenute necessarie per affrontare l’emergenza legata al diffondersi dei contagi di coronavirus. Queste nuove misure — annunciate, appunto, ma al momento ancora prive di un testo di riferimento ufficiale, mentre già circola, in ambienti governativi, una lista provvisoria delle attività che rimarranno aperte, che conta una settantina di voci — avranno efficacia sino al 3 aprile. Secondo quanto dichiarato da Conte, prevedono la chiusura delle attività produttive in tutta Italia ad eccezione di quelle ritenute «essenziali».

Il provvedimento del governo è stato anticipato, nella serata del 21 marzo, da un’ordinanza del governatore della Lombardia, Attilio Fontana, che prevede (qui il testo integrale, fuori dal paywall) restrizioni più rigide in alcuni settori e fissa anche una multa da 5 mila euro per chi non rispetta il divieto di stare in strada al massimo in due persone. Gli effetti delle misure prese dal governatore lombardo avranno effetto fino al 15 aprile. Ecco, qui sotto, le misure previste dai due provvedimenti.

Aziende e negozi: aperti i supermercati (in tutta Italia)

Restano aperti «ipermercati, supermercati, discount alimentari, i minimercati e gli altri esercizi non specializzati di alimentari». Il presidente del Consiglio ha ribadito più volte questo punto, per chiedere ai cittadini di non correre ad accaparrarsi generi alimentari. Un passo in più rispetto a quanto avvenuto nelle ultime settimane: i supermercati, i discount e i minimarket potranno vendere anche prodotti di prima necessità non alimentari — «materiale di cancelleria, abbigliamento intimo, giocattoli, eccetera»: quelli che, in tutti i punti vendita, venivano fino ad ora «bloccati».

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Coronavirus, allarme contagi in case di cura e ospizi: nel Milanese ispezione della Asl

domenica, Marzo 22nd, 2020

Non solo conventi e comunità, l’allarme contagi si diffonde anche nelle case di cura e negli ospizi, dove si ammalano non solo gli ospiti, ma anche sanitari e famigliari. La denuncia arriva da Mauro Palma, garante delle persone private della libertà personale, che esprime “particolare allarme” per la situazione nelle Residenze sanitarie assistenziali (Rsa). “In questi giorni si moltiplicano le notizie con numerose vittime tra gli anziani ospiti; solo per citare alcuni dati significativi: nella casa di riposo Mombretto di Mediglia (Milano) 44 decessi, pari a un terzo degli ospiti”. Ma l’elenco si allunga.

Le situazioni più a rischio in Lombardia – “Notizie drammatiche – continua il garante – anche dalla Casa di riposo Fondazione Cecilia Caccia di Gandino (Bergamo) con 40 malati su 150 ospiti, tutti considerati potenzialmente contagiati; nella Rsa di Perledo (Lecco) si registra un focolaio con 32 persone positive tra ospiti e operatori, e in quella di Quinzano d’Oglio (Brescia) ci sono stati 18 morti tra i suoi anziani ospiti”.
 

A sollevare il problema l’Unione europea delle cooperative Uecoop, che denuncia “la difficoltà a recuperare mascherine e indumenti protettivi per il personale che opera in queste strutture”.

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Coronavirus, governatore Fontana: “Misure del governo inevitabili” | Gli Usa terzo Paese per numero casi

domenica, Marzo 22nd, 2020

Misure necessarie e inevitabili. Finalmente!”. Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha commentato così i nuovi provvedimenti adottati dal governo per l’emergenza coronavirus. Le misure, a partire da lunedì 23, prevedono la chiusura, in tutta Italia, di ogni attività che non sia indispensabile a garantire beni e servizi essenziali.

22 mar 08:18 Due focolai a Messina E’ allarme a Messina dove sono almeno due i focolai con un numero consistente di pazienti positivi al coronavirus. L’Ircss “Bonino Pulejo” per Neurolesi, dove fino ad ora sono stati individuati una trentina di casi tra degenti e personale sanitario, e una casa di riposo, dove salgono a 15 gli anziani positivi al Covid-19. 22 mar 07:40 Papa: prego per i malati che muoiono soli e per le famiglie “In questi giorni ascoltiamo le notizie di tanti defunti, uomini, donne, che muoiono soli senza poter congedarsi dai loro cari. Pensiamo a loro e preghiamo per loro. Ma anche per le famiglie che non possono accompagnare i loro cari nel trapasso. La nostra preghiera speciale e per i defunti e i loro familiari”. Lo ha detto papa Francesco.

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Coronavirus, Conte: “Stop in tutta Italia alle attività produttive non essenziali” | In un giorno 793 morti, mai così tanti

domenica, Marzo 22nd, 2020

Oggi abbiamo deciso di “chiudere nell’intero territorio nazionale ogni attività produttiva che non sia strettamente necessaria a garantirci beni e servizi essenziali“. Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte nel giorno in cui si registra il picco massimo di morti dall’inizio dell’emergenza coronavirus, 793 in un solo giorno. E’ la “crisi più difficile che il Paese sta vivendo dal secondo dopoguerra”, ha detto il premier.

Il premier ha assicurato che “continueranno a restare aperti tutti i supermercati, i negozi di generi alimentari e di prima necessità. Non c’è ragione di fare code e corse agli acquisti. Resteranno aperte farmacie, servizi bancari, postali assicurativi, assicureremo tutti i servizi pubblici essenziali come i trasporti”. Ma “al di fuori delle attività essenziali consentiremo solo il lavoro in modalità smart working e attività produttive rilevanti per il Paese. Riduciamo il motore produttivo dell’Italia, ma non lo arrestiamo”. Le nuove misure scatteranno da lunedì 23 marzo: a quanto si apprende, non rientrano nelle chiusure le edicole, i benzinai, i media e le tabaccherie.

Si tratta, ha sottolineato Conte, di una decisione “difficile, ma necessaria. Lo Stato comunque c’è. Uniti ce la faremo”. Gli ultimi dati parlano di un’emergenza che non tende a rallentare. Le vittime sabato hanno raggiunto il picco massimo, 793 (546 solo in Lombardia), portando il totale a 4.825. I malati sono diventati 42.681 (4.821 in più rispetto a venerdì). Un’escalation che ha fatto salire la richiesta al governo di Regioni, Comuni ed anche sindacati di attuare una chiusura totale.

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