Archive for Marzo, 2020

Coronavirus, le nuove regole per sport all’aperto, passeggiate nei parchi e supermercati

sabato, Marzo 21st, 2020

di Fiorenza Sarzanini

Coronavirus, le nuove regole per sport all'aperto, passeggiate nei parchi e supermercati

Ecco i punti principali dell’ordinanza del governo che fissa nuove regole e divieti in vista del prossimo 25 marzo, quando dovrà essere rinnovato il decreto firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che aveva deciso di chiudere in tutta Italia bar, ristoranti e negozi consentendo le uscite soltanto per «comprovate esigenze di lavoro e familiari». Si farà dunque un nuovo provvedimento della durata di due settimane. Ecco il vademecum con tutte le novità.

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Coronavirus, i nuovi divieti del 20 marzo: stop alle attività ludiche all’aperto, limiti agli spostamenti nelle seconde case
1. I supermercati restano aperti nel fine settimana

I centri commerciali, i supermercati e i negozi che vendono alimentari rimangono aperti anche il sabato e la domenica. Le limitazioni chieste da alcuni governatori non sono state accolte dal governo nella convinzione che la chiusura in alcuni giorni avrebbe aumentato la presenza in quelli di apertura. Rimane la regola di entrare uno per volta a seconda della metratura dei negozi e di mantenere la distanza sia all’interno, sia mentre si è in fila fuori. E la raccomandazione di usare guanti e mascherine.

2. Uffici pubblici e privati

Gli uffici pubblici rimangono aperti. Per gli uffici privati resta la limitazione di dover dimostrare di non poter esercitare l’attività in smart working, ma questo lascia comunque libertà di movimento ai dipendenti. Alcuni uffici pubblici hanno comunque deciso autonomamente di non consentire l’accesso al pubblico, come l’Agenzia delle Entrate-Riscossione che ha chiuso gli sportelli e sospeso i pagamenti, dalla rottamazione alle nuove cartelle fino al 25 marzo, data di scadenza del primo decreto di chiusura

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«Con tutta questa gente in giro questa guerra non la vinceremo mai»

sabato, Marzo 21st, 2020
Le immagini riprese per le strade del quartiere la Pignasecca a Napoli | CorriereTV
Troppa gente in strada a Napoli nonostante i divieti del governo.
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Coronavirus, Boccia: “Online il bando per 300 medici: è una chiamata alle armi”

sabato, Marzo 21st, 2020

“Apriamo un bando online per consentire a tutti i medici italiani che vogliono e possono aderire alla task force che Borrelli coordinerà da sabato. Un bando per 300 medici volontari da mandare nelle regioni più colpite dal coronavirus, Lombardia in primis”. Lo ha annunciato il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, aggiungendo che si tratta di “una chiamata alle armi della Sanità”.

Borrelli: il bando è sul sito della Protezione civile – “E’ un bando molto semplice e immediato, reperibile sul sito https://medicipercovid.protezionecivile.it/ ma anche con link sul sito della Protezione civile”, ha annunciato il commissario all’emergenza Angelo Borrelli.

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Coronavirus, Germania: trovata l’arma che ne blocca il “motore”

sabato, Marzo 21st, 2020

Sarebbe stata trovata un’arma capace di bloccare il motore del virus sarscov2: Si chiama ‘”3B” ed è una molecola che lega e inibisce l’enzima proteasi usato dal virus per replicarsi nelle cellule infettate. Questo è considerato il bersaglio principale per colpire il virus e la sua struttura 3D, finalmente svelata grazie ai raggi x del sincrotrone Bessy di Berlino, aiuterà a sviluppare nuovi farmaci, come indica lo studio pubblicato su Science da un gruppo internazionale guidato dall’università di Lubecca, in Germania.

Testata in provetta su cellule di polmone umano colpite da coronavirus, la molecola 13B è subito entrata in azione. Sperimentata sui topi, riporta RaiNews, ha dimostrato di non essere tossica e di poter essere somministrata per via inalatoria, depositandosi dopo 24 ore nei polmoni, che sono gli organi più colpiti dall’infezione. “Ora il nostro inibitore deve essere trasformato in un farmaco: per farlo avremo bisogno del supporto di una azienda farmaceutica, per avere le risorse per finanziare la sperimentazione clinica”, afferma il coordinatore dello studio Rolf Hilgenfeld,.

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Coronavirus, lo pneumologo Cosimo Franco: “Ecco come il virus distrugge i polmoni”

sabato, Marzo 21st, 2020

Anche Piacenza è una delle città fortemente colpite dal coronavirus. A “Quarto Grado” lo pneumologo Cosimo Franco parla della situazione drammatica che sta vivendo la città emiliana: “Qui abbiamo una situazione drammatica – ha detto – ci sono più di 1200 contagiati e abbiamo bisogno di personale, noi non siamo ai confini della zona rossa noi siamo la zona rossa. I macchinari possono essere comprati ma le risorse umane sono necessarie più che mai in questo momento complicato”.

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Coronavirus, esperto: si resterà casa a lungo, svolta forse in estate

venerdì, Marzo 20th, 2020

L’epidemia “sarà lunga e, anche a fronte di un calo dei nuovi casi di contagio, il rallentamento delle misure andrebbe fatto con estrema cautela. Non sicuramente nell’arco dei prossimi mesi”. E’ quanto spiega l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, sottolineando che l’estate “potrebbe essere il punto di svolta per lo stop della norma che impone di rimanere a casa. Le misure vanno mantenute fino a quando tutti i focolai sono spenti”.
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Il “rischio di un ritorno dell’epidemia di covid-19, anche dopo un periodo di assenza di nuovi casi come per il comune di Vo’ Euganeo, esiste, ed è alto”. Lo afferma all’agenzia Ansa Pier Luigi Lopalco, professore di Igiene all’Università di Pisa e responsabile epidemiologia nella task force per l’emergenza coronavirus in Puglia. Nel caso di Vo’, afferma, “la segnalazione di un nuovo caso, dopo giorni di assenza, potrebbe essere legata ai movimenti o al peso degli asintomatici”.

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Un altro giro di chiave

venerdì, Marzo 20th, 2020

“Mi prendo ventiquattr’ore per decidere, ci riaggiorniamo domani”. E’ già stanco, Giuseppe Conte, ma è solo al briefing mattutino. Davanti ha Roberto Speranza, Francesco Boccia, Lorenzo Guerini, Luigi Di Maio e i due commissari Angelo Borrelli e Domenico Arcuri. Davanti ma su uno schermo, giacché Palazzo Chigi per primo ha voluto stringere le maglie dei controlli, con riunioni videoconnesse e conferenze stampa alle quali, da domani, si potranno far domande solo prenotandosi e seguendole in streaming, per evitare il più possibile contatti.

Il premier ha davanti una decisione complessa: tenere duro e aspettare che si raggiunga il picco, che la maledetta curva discenda, o privare di un altro pezzo di libertà individuali i cittadini, per spezzare la catena dei contagi? In serata arrivano i dati della Protezione civile. L’Italia supera la Cina per numero di morti, tocca quota 3405, 4480 i nuovi contagi. I numeri fanno tremare le vene ai polsi. A Palazzo si dice che il presidente stia accelerando le decisioni, si sente l’aria di un annuncio serale. I tecnici sgrezzano i dati: “In Lombardia la situazione è grave (300 i medici mobilitati dal resto d’Italia e mandati al fronte, n.d.r), in tutto il Nord lo è. Ma al Centro-Sud le misure sembra che funzionino”. Fonti di governo spiegano che il parallelo Cina-Italia non è corretto, che bisogna considerare la regione di Hubei per dimensioni e misure imposte, una sessantina di milioni di abitanti, stiamo lì. Un dettaglio, che ha poco senso visto con la lente dell’oggi. Perché tutti sanno che lì il contagio è ai minimi, qui da noi la macabra conta è destinata ad andare avanti.

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La scuola va in rete, ma quante famiglie hanno pc e tablet?

venerdì, Marzo 20th, 2020

di RICCARDO LUNA

Sono giorni in cui tutti fanno, o provare a fare, uno sforzo importante per adattarsi al nuovo mondo in cui viviamo. Nulla di eroico, nulla di comparabile all’impegno infinito degli operatori sanitari, ma subito dietro forse ci sono gli insegnanti. La scuola italiana era assolutamente impreparata per la didattica digitale: non è un’accusa verso nessuno, è una constatazione che parte dalla difficoltà che molti prof stanno facendo ancora oggi per creare una classe virtuale e proseguire i programmi ministeriali con gli studenti che li seguono in pigiama, a volte dal letto. Da un certo punto di vista non importa però cosa faranno davvero da qui a giugno: viviamo una stagione eccezionale, che può insegnare ai ragazzi e ai bambini cose più importanti di quelle che trovano nei libri di scuola. Per gli insegnanti e i genitori è una occasione straordinaria. Mi riferisco alla resilienza, all’importanza della salute, al senso profondo delle cose e al dovere di aiutarsi e rispettarsi quando si vive costretti in quattro pareti. C’è però una difficoltà pratica e insormontabile che sottovalutiamo quando parliamo delle meraviglie della scuola online e dello smart working: la dotazione tecnologica della famiglie italiane. Se consideriamo le famiglie con almeno un minore, tre su quattro non hanno un computer fisso; solo una su due ha un computer portatile; solo una su tre ha un tablet. Insomma ogni giorno in milioni di case si pone il dilemma: se hai due o più figli, a chi spetta il computer per la scuola online?

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L’immensa possibilità di vivere – Il racconto di Stefano Massini

venerdì, Marzo 20th, 2020

In una situazione sempre più drammatica, Stefano Massini apre il suo atteso intervento con una testimonianza da brividi dalla città di Bergamo, esempio di cosa accada quando “la parole diventano colpi”. Ma a cosa possiamo attaccarci in questo momento? Alla promessa di non dare più niente per scontato, lasciandoci stupire dalle cose come avveniva in una folgorante attualissima novella di Pirandello.

LA7

REPTV

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Coronavirus: diecimila morti nel mondo, Italia prima

venerdì, Marzo 20th, 2020

Nel mondo oltre diecimila persone hanno perso la vita a causa della pandemia di Covid-19. E’ quanto emerge dal bilancio della John Hopking University che si basa su dati dell’Oms e su altre fonti. Il tragico traguardo si raggiunge quasi tre mesi dopo che il virus è stato isolato per la prima volta a Wuhan, capoluogo della provincia cinese dello Hubei. Da allora il virus si è diffuso in tutti i continenti salvo l’Antartide contagiando 250 mila persone.  Il bilancio delle vittime in Italia (3405) ha superato ieri quello della Cina (3200).


Raddoppiano i morti in America

Il governatore della California Gavin Newsom ha ordinato a tutti i residenti dello Stato, circa 40 milioni di persone, di restare a casa per contrastare la rapida diffusione dell’epidemia di coronavirus. Da Los Angeles a San Francisco scatta dunque il lockdown. “Dobbiamo piegare la curva. L’isolamento a casa non è la mia scelta preferita ma ora è necessario”, ha detto il governatore. L’ultima vittima di coronavirus nella contea di Los Angeles è un uomo di circa trent’anni. Lo ha detto la responsabile della sanità della California Barbara Ferrer precisando che il giovane aveva problemi di salute. Negli Usa il numero dei contagi ha superato quota 13 mila, raddoppiati in sole 24 ore. Il bilancio delle vittime sale a 193 persone.

Coronavirus, in Argentina quarantena nazionale

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