Archive for Marzo, 2020

Genova, a bordo della nave ospedale per il coronavirus: “La prima al mondo”

venerdì, Marzo 20th, 2020

E’ la prima unità navale non militare ad essere trasformata in ospedale. Sarà operativo da lunedì, il traghetto allestito a ospedale da emergenza nel porto di Genova per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Già pronte le cabine per i primi 25 pazienti, la nave potrà arrivare ad ospitare fino a 300 persone. “Inizieremo a ricoverare qui i pazienti in convalescenza, chi ha finito il decorso della malattia ma deve ancora essere assistito – spiegano le autorità sanitarie liguri – oppure persone che potrebbero sostenere le cure a casa, non avendo sintomi severi, ma hanno bisogno di assistenza. In un secondo momento, se necessario, potremo aumentare la complessità di trattamento”.

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Coronavirus, boom di casi a Fondi dopo una festa di Carnevale: la cittadina del Lazio diventa “zona rossa”

venerdì, Marzo 20th, 2020

Divieto di entrata ed uscita dal comune di Fondi, in provincia di Latina, che riduce drasticamente tutte le sue attività, dopo che si sono registrati 40 casi di positività al coronavirus. I contagiati, tutti anziani, avevano preso parte ad una festa di Carnevale. Visto l’aumento dei casi, la Regione Lazio ha emanato un’ordinanza che di fatto dispone la chiusura del territorio comunale.

Il provvedimento dà mandato alla Direzione regionale salute, con il coordinamento dell’Unità di crisi, di aggiornare costantemente il piano di attivazione dei posti letto al fine di incrementare quelli di Terapia intensiva e nelle unità operative di pneumologia e malattie infettive, individuando anche le strutture da adibire.

In particolare, per quanto riguarda il Comune di Fondi entrano in vigore, fino a nuovo provvedimento, il divieto di allontanamento e di accesso al territorio comunale, la sospensione delle attività degli uffici pubblici, la sospensione dello svolgimento delle attività lavorative per i residenti, la sospensione delle attività lavorative per le imprese. Possono essere svolte invece l’attività veterinaria e tutti i lavori che possono essere svolti in modalità domiciliare e a distanza.

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L’argine posto dalla Bce per salvare l’euro

venerdì, Marzo 20th, 2020

di Francesco Giavazzi

Martedì i mercati sono stati scossi da un improvviso aumento del differenziale fra il rendimento dei nostri Btp decennali e quello degli analoghi titoli pubblici tedeschi. Lo spread è balzato da 270 a 330 punti. Come se quello che sta succedendo alle Borse di tutto il mondo, per non pensare al Covid-19, non bastasse a tenerci svegli. Qualche movimento si era visto anche settimana scorsa. Lo spread italiano era passato da 200, il livello intorno al quale si era aggirato dall’autunno scorso, a 270 giovedì 12 marzo. Ma in quel caso c’era un legame con la conferenza stampa di Christine Lagarde. La presidente della Bce aveva detto: «Non è il compito della Bce ridurre gli spread». Martedì mattina improvvisamente, quando si è passati da 270 a 330 di spread, i mercati sono sembrati dubitare della solvibilità dell’Italia. Hanno iniziato a domandarsi cioè se potremmo essere solventi con un livello così alto del costo del debito (gli interessi che si pagano agli investitori con uno spread di 300 punti significano un rendimento dei Btp vicino al 3 per cento); e tenendo conto sia delle maggiori spese decise per arginare l’epidemia, sia delle minori entrate dovute alla recessione in cui siamo ormai entrati. È la stessa domanda che gli investitori si erano posti nell’autunno del 2011, quando gli spread italiani balzarono prima a 300 e poi a 500, precipitando una crisi dell’area dell’euro che si è conclusa solo con «Whatever it takes» di Mario Draghi nel luglio 2012.

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Coronavirus, in strada anche l’Esercito. Supermercati e passeggiate: arriva una nuova stretta

venerdì, Marzo 20th, 2020

di Gianna Fregonara, Fiorenza Sarzanini

Coronavirus, in strada anche l'Esercito. Supermercati e passeggiate: arriva una nuova stretta

ROMA – I primi soldati sono arrivati ieri in Campania e Sicilia, già oggi altri reparti potrebbero essere schierati nelle altre regioni. In attesa del 25 marzo, giorno in cui dovrà essere firmato un nuovo decreto, il governo studia le misure per fermare il contagio da coronavirus. Se la proroga della «chiusura» per altri 15 giorni appare scontata, adesso bisognerà attendere le nuove «restrizioni» annunciate dal ministro Luigi Di Maio «se serviranno», dunque se le persone continueranno a uscire violando i divieti. Orario dei supermercati e negozi, scuole, sport all’aperto: sul tavolo del premier Giuseppe Conte c’è la richiesta pressante di governatori e sindaci per un stretta ancora più energica che costringa i cittadini a stare in casa. E questo naturalmente esclude che prima della fine di aprile possano essere riaperte le scuole.

20.000 soldati

Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha confermato «piena disponibilità all’utilizzo dei militari impegnati in Strade Sicure per la gestione dell’emergenza coronavirus. Le Forze Armate sono pronte a fare la loro parte, come già stanno facendo sia sul fronte sanitario che nel controllo del territorio». Dove e come schierare l’Esercito lo decideranno i prefetti perché, lo ha ribadito la titolare del Viminale Luciana Lamorgese, bisogna fare fronte a tutte le esigenze. Al momento si utilizzerà il contingente già in strada di 7.300 uomini, ma se non dovessero bastare ci sono a disposizione almeno altri 13.000 soldati. Sono già arrivati in Campania e in Sicilia, oggi si risponderà al governatore Fontana e nei prossimi giorni alla sindaca di Roma.

I supermercati
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Coronavirus, la curva dei contagi (regione per regione) e l’attesa del picco. «Non si sa davvero quante sono le vittime»

venerdì, Marzo 20th, 2020

di Alessandro Trocino

Ogni sera alle 18 gli italiani si radunano davanti al focolare della Protezione civile, in un rito laico officiato dai sacerdoti della scienza. Provano a decifrare la tabella dei dati e si appigliano alle percentuali per esorcizzare le loro paure. Ogni giorno quegli stessi dati diventano oggetto di analisi di statistici ed epidemiologici, moderni aruspici del virus. Ma quanto sono attendibili quei numeri e cosa ci raccontano? «L’unica certezza che abbiamo, purtroppo, è il numero dei decessi» spiega Vittorio Demicheli, epidemiologo dell’Unità di crisi della Regione Lombardia. Statistica macabra ma necessaria, anch’essa oggetto di distinguo, visto che la percentuale italiana è molto più alta di quella di altri Paesi.

Si dice perché qui, a differenza di altri Paesi, si attribuisca al coronavirus la causa di morte di pazienti già gravemente malati: «L’unico modo per capirlo — spiega Demicheli — sarebbe quello di fare un raffronto tra la media dei decessi dello scorso anno e quelle di quest’anno». Enrico Bucci — docente di Philadelphia che lavora in un gruppo che fa capo al presidente dell’Accademia dei Lincei, Giorgio Parisi — non ha neppure questa certezza: «Non sappiamo quanti siano davvero i morti. Nella Bergamasca ci sono stati diversi decessi in casa, non sottoposti a test». Pochissime certezze anche sul numero dei positivi, che dipende dai tamponi effettuati, dei sintomatici non testati e degli asintomatici. Come si fa, dunque, senza dati certi?

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Coronavirus, allarme Aifa: “Carenze farmaci negli ospedali, via a misure eccezionali”

giovedì, Marzo 19th, 2020

Roma, 19 marzo 2020 – L’agenzia italiana del farmaco (Aifa) lancia l’allarme: “L’improvviso incremento della domanda per i farmaci utilizzati nelle terapie ospedaliere dei pazienti ricoverati a causa dell’epidemia di Coronavirus ha generato delle carenze“. L’Aifa sottolinea di essere al lavoro con le aziende, mediante il supporto costante di Farmindustria e Assogenerici, per mettere a punto “soluzioni eccezionali ed emergenziali“.

L’oncologo della speranza: “La mia cura funzionerà”

L’agenzia, si legge sul sito dell’Aifa, “segue il problema raccordandosi costantemente con le Regioni e le Province autonome, cui tutte le strutture territoriali sono invitate a rapportarsi per la valutazione e l’inoltro ad Aifa di segnali, dando priorità ai casi urgenti di irreperibilità per i quali siano già stati espletati tutti i passaggi previsti con gli aggiudicatari delle gare regionali”. I messaggi che riguardano le carenze possono essere inviati alla mail unica di riferimento, farmacicarenti@aifa.gov.it. 

Un allarme simile arriva anche dalla Società italiana farmacia ospedaliera (Sifo). Negli ospedali “sono carenti, e si riescono a reperire con sempre maggiore difficoltà, i farmaci antiretrovirali per il trattamento del Covid-19 nelle Terapie intensive, ma anche antibiotici e anestetici – dice la presidente Simona Creazzola all’Ansa -. Sono sempre più difficili da trovare soprattutto in Lombardia e Veneto, ma anche al Sud – sottolinea – si segnalano grandi difficoltà di approvvigionamento”»

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Coronavirus, in Germania +2.801 casi in un giorno. Londra chiude 40 stazioni metro

giovedì, Marzo 19th, 2020

Roma, 19 marzo 2020 – Nessun nuovo caso di Covid-19 nelle ultime 24 ore a Wuhan, la città cinese della provincia di Hubei dove si è inizialmente manifestato il Coronavirus. E’ la prima volta da settimana. E invece boom di casi in Germania e si registra il primo morto in Russia (una donna di 79 anni a Mosca). Complessivamente i decessi causati dalla pandemia nel mondo sfiorano quota 9.000: sono 8.957 secondo l’ultimo bollettino diffuso dalla Johns Hopkins University, mentre il numero dei casi di contagio accertati è salito a 220.691. Le persone guarite finora sono 84.161.

Germania: 2.801 casi in più

Sono saliti a 10.999 i casi di contagio in Germania. Secondo i dati ufficiali raccolti dal Robert Koch Institut, si registra un aumento di ben 2.801 casi rispetto a ieri. La malattia si sta dunque diffondendo in modo esponenziale, come affermato dal presidente dell’istituto Lothar Wieler che ha lanciato l’allarme sul rischio che si raggiungano 10 milioni di persone infette se non si rispettano le misure per contenere la diffusione. Un appello lanciato ieri dagli schermi televisivi anche dalla cancelliera Angela Merkel, che ha definito questa “la sfida più grande dalla fine della Seconda Guerra mondiale”.

Londra chiude 40 stazioni metro

E adesso anche la Gran Bretagna si muove per stringere le maglie sull’emergenza Coronavirus. Da domani Londra chiude 40 stazioni della metropolitana che non hanno interscambio (tra cui St James’s Park, Hyde Park Corner e Covent Garden) e ferma la linea Waterloo and City. Da questo fine settimana stop anche ai servizi notturni della cosiddetta tube, salvo esigenze “essenziali”. La Gran Bretagna poi ha deciso di mobilitare 20mila militari per contribuire alla lotta all’epidemia all’indomani della decisione del primo ministro Boris Johnson di chiudere tutte le scuole del Paese. Tra i positivi c’è anche il capo-negoziatore dell’Unione Europea sulla Brexit, Michel Barnier. “Sto bene e il morale è buono. Naturalmente seguo tute le istruzioni, così come la mia squadra – ha scritto su Twitter -. Il mio messaggio a tutti quelli che sono contagiati o attualmente isolati è questo: ne usciremo insieme!”

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Coronavirus Italia, news di oggi. Lombardia chiede stop a lavoro e mezzi pubblici

giovedì, Marzo 19th, 2020

Roma, 19 marzo 2020 – Dopo il record di decessi da Covid-19 di ieri (475), l’Italia si prepara a un nuovo giro di vite per arginare la pandemia da coronavirus. A chiedere a gran voce misure più rigide è la Lombardia, che solo nella giornata di ieri ha contato 319 morti. Molti si concentrano nelle province di Brescia e Bergamo: proprio da qui arrivano le immagini strazianti dei carri dell’Esercito che portano le bare fuori regione per la cremazione. Immagini che danno l’idea dell’entità della tragedia. 

Il bollettino dellla Protezione civile 18 marzo 

Il premier Conte dalle pagine del Corriere della Sera ha già annunciato che il 3 aprile non ci sarà alcun allentamento delle misure: lo stop alla scuola sarà prorogato, conferma il ministro Azzolina, così come la limitazione agli spostamenti. Si tratta di capire se ci sarà un’ulteriore stretta. Ieri il ministro dello Sport Spadafora ha fatto sapere di stare valutando una blocco totale delle attività all’aperto. In questa direzione si è già mossa l’Emilia Romagna, che con un’ordinanza ieri sera ha vietato il jogging che non sia svolto nelle immediate vicinanze del domicilio. Ci si attendono nuove restrizioni anche per supermercati, bar nelle stazioni di servizio cittadine e uffici, per evitare ad esempio le scene viste nella metropolitana di Milano affollata di cittadini. 

Serrati i controlli delle forze dell’ordine che solo ieri hanno denunciato oltre 8200 persone per violazione del decreto dell’8 marzo che limita gli spostamenti. Le denunce sono più di 53mila in 8 giorni. 

Fontana: chiedo a Conte stop trasporti e lavoro. 

Mentre l’Aifa denuncia la carenza di farmaci negli ospedali, il governatore lombardo Fontana lancia un appello: servono nuovi medici e infermieri, perché il personale sanitario non ce la fa più: “Stanno cedendo fisicamente e sono pochi”. Stanno finendo, si continua a ripeterlo, anche i nuovi letti di rianimazione. Secondo il presidente, i 25 miliardi previsti nel Cura Italia sono “pannicelli caldi”, aiutano ma non risolvono. A Conte, con cui oggi avrà un colloquuio, Fontana chiederà “che si prendano i provvedimenti che sono stati suggeriti” con stop di attività produttive e trasporto pubblico.

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Mattarella: “Serve collaborazione fra Stati e popoli”. Poi chiama Salvini

giovedì, Marzo 19th, 2020

Raffaello Binelli

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio a Papa Francesco in occasione dei suoi sette anni di pontificato.

Oltre a fargli gli auguri a nome del popolo italiano Mattarella ha osservato che “tale ricorrenza coincide quest’anno con un periodo di speciale prova per la diffusione globale del coronavirus Covid-19. In un contesto drammaticamente segnato dalla pandemia la comunità internazionale trova nella sua illuminante missione pastorale e nella sua viva e paterna testimonianza dei più alti valori evangelici un pressante invito a riscoprire le ragioni della collaborazione e della solidarietà tra gli Stati e tra i popoli, in adesione all’esigente messaggio di attenzione ai più vulnerabili che vostra Santità propone con instancabile determinazione all’umanità tutta”.

Il Capo dello Stato ha aggiunto che i costanti appelli del pontefice “ad abbracciare il dialogo e a rifuggire dalla ‘cultura dello scarto’ suggeriscono il cammino per affrontare le emergenze globali e perseguire uno sviluppo autenticamente integrale. Auspico vivamente – prosegue Mattarella nel messaggio – che tale prospettiva possa essere prontamente accolta al fine di poter meglio superare la drammatica sfida dell’oggi e tracciare un luminoso cammino verso il futuro”.

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COMUNICATO STAMPA: ITS Meccanica di Lanciano non si ferma: didattica online per 5 corsi di formazione

giovedì, Marzo 19th, 2020

Al via la didattica a distanza: dall’ITS Sistema Meccanica docenti in aule virtuali per dare continuità ai moduli formativi. Ragazzi collegati da casa da tutti gli angoli dell’Abruzzo e da fuori regione.

LANCIANO 19/03/2020: in questo momento di grande difficoltà per il nostro Paese, le ultime disposizioni governative per fronteggiare l’Emergenza Epidemiologica da COVID-19 hanno imposto una sospensione totale della didattica in aula e in azienda fino al 3 aprile, ma la formazione dell’ITS Sistema Meccanica di Lanciano, unico del settore in Abruzzo, non si ferma e prosegue in modalità distance learning. 

Grazie alla collaborazione del corpo docente, proveniente in prevalenza dalle aziende che collaborano con l’ITS e dall’Università de L’Aquila, e grazie anche allo staff tecnico, all’ITS Meccanica da ieri sono partiti i moduli formativi a distanza in modo da permettere progressivamente agli oltre 100 studenti attualmente in formazione, suddivisi in cinque corsi, di avere continuità didattica, senza spostarsi da casa.

 “Il blocco della didattica in presenza e quindi anche dei tirocini formativi in azienda – afferma Antonio Maffei Coordinatore dell’ITS Meccanica di Lanciano – richiede uno sforzo da parte di tutti per dare un segnale di continuità e, se vogliamo, anche di vicinanza ai nostri allievi in questi momenti difficili per il nostro Paese; ci siamo organizzati in modo da poter garantire la formazione a distanza a tutti gli allievi.

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