Coronavirus, paura nelle fabbriche. La voglia di sciopero è contagiosa
venerdì, Marzo 13th, 2020di GIOVANNI ROSSI
Roma, 13 marzo 2020 – Alta tensione in fabbrica. Gli operai non sono per nulla felici di rappresentare l’eccezione in un mondo produttivo che si ferma per Coronavirus salvo i servizi essenziali al pubblico. Che impianti e cantieri siano tutti indistintamente equiparati a insostituibile presìdi del Paese – come avviene per i manutentori delle reti infrastrutturali, gli addetti alla trasformazione agroalimentare o i produttori di materiale sanitario – appare un insidioso supplemento di rischio. «Sono lavoratori di serie B», soffia sul fuoco Matteo Salvini (Lega), ora teorico del «chiudere tutto».
La soluzione caldeggiata da molti è sospendere le lavorazioni non essenziali fino al 22 marzo. «Il clima è teso, esasperato», ammettono i sindacati dei metalmeccanici. Al punto che stamattina il premier Giuseppe Conte affronterà il nodo sicurezza proprio con i rappresentanti sindacali e confindustriali.
«L’emergenza Coronavirus non ha precedenti e mai come oggi intendiamo
proteggere la salute dei dipendenti», promette Federmeccanica.
Però «va garantita la continuità dell’attività produttiva» per non tagliar fuori il Paese: «Irresponsabile scioperare». Perché anche le attività essenziali vanno avanti grazie alla meccanica, all’elettronica, alla logistica. Mondi interdipendenti e complessi. Parole che non fanno breccia in una situazione di fisiologica spaccatura. A Milano è in malattia il 40% dei lavoratori, senza contare «la rabbia che ci riversano addosso gli altri», lamenta Roberta Turi (Fiom). A Taranto Fiom e Uilm si autoconvocano in prefettura «perché Arcelor Mittal sta facendo muro alla richiesta di rallentare la produzione». Oggi nuovo round: in mancanza di accordo, sciopero dal 16 al 22 marzo. In Piemonte le tute blu di Mirafiori scrivono al Capo dello Stato: «In diverse fabbriche emergono casi di positivi al Covid-19. Ci appelliamo a lei, Presidente, perché venga rispettato il nostro diritto alla salute».