Archive for Marzo, 2020

Piazza Affari -17%, peggiore seduta di sempre, ma Wall Street recupera dopo blitz della Fed. Spread a 262

giovedì, Marzo 12th, 2020

di Chiara Di Cristofaro e Stefania Arcudi

Coronavirus, videomessaggio Von der Leyen: Siamo tutti italiani”

Seduta in profondo rosso per le Borse europee,, con il blitz della Fed, arrivato a mercati chiusi, che beneficia solo Wall Street. Piazza Affari con un -16,92% ha registrato la peggiore di sempre, con cali superiori a quelli registrati dopo la Brexit (-12,48% per Piazza Affari), il crack di Lehman Brothers (-8,2%) e l’11 settembre (-7,5%). Il Dax39 a Francoforte ha perso il 12,23%, il Cac40 a Parigi il 12,28% e l’Ibex35 il 13,3 per cento.
Ad aggravare un quadro già compromesso fin dall’avvio con il nuovo calo del petrolio e la decisione del presidente Usa Trump di fermare per 30 giorni dei viaggi in Usa dall’Europa, è stata la Bce, che ha deluso i mercati lanciando misure considerate non abbastanza aggressive per contenere le ricadute della crisi sanitaria ed economica. L’Eurotower ha aumentato il Qe di 120 miliardi di euro entro fine anno (le aspettative erano per 20-40 miliardi al mese), ha abbassato di 25 punti base i tassi su Tltro esistenti e ha introdotto nuove aste Tltro.

Wall Street si risolleva dai minimi dopo l’intervento della Fed
Wall Street recupera terreno e cede circa i 4% dopo che la Federal Reserve ha annunciato che immetterà nel sistema monetario 1.000 miliardi di dollari tra oggi e domani. Nelle ore precedenti aveva accentuato le perdite dopo che il presidente Usa, Donald Trump, ha evitato di fornire dettagli sulle azioni che la sua amministrazione ha adottato e che sta valutando di adottare per attutire l’impatto del coronavirus Covid-19 sull’economia.

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COMUNICATO STAMPA :CHIUSURA DEI CENTRI DI RACCOLTA NEI 10 COMUNI DELLA VALLAGARINA

giovedì, Marzo 12th, 2020

Visti i D.P.C.M. d.d. 08.03.2020 e 11.03.2020, si comunica che, allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 e tenendo anche conto del fatto che nell’ambito di tali decreti è espressamente disposto che i cittadini possano spostarsi dalle loro residenze unicamente per motivazioni legate a comprovate esigenze di stretta necessità, l’Amministrazione della Comunità della Vallagarina, ha disposto dalla data odierna, 12 marzo 2020, la chiusura dei Centri di Raccolta Materiali dei Comuni di Ala, Avio, Besenello, Brentonico, Folgaria, Mori, Lavarone, Luserna, Villa Lagarina e Volano, fino a nuove disposizioni.

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Coronavirus, Rezza: “Il picco è lontano, ma la stretta darà presto risultati”

giovedì, Marzo 12th, 2020

di ALESSANDRO MALPELO

Roma, 12 marzo 2020 – Professor Rezza, quando potremo dire di aver raggiunto il picco e superato la fase critica dell’epidemia?
“È ancora presto per azzardare previsioni – risponde Giovanni Rezza, capo dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità –, di certo abbiamo piccoli segnali positivi da quelle che erano le zone rosse, ma scontiamo il fatto di avere ancora troppi movimenti nella popolazione, come si è visto purtroppo domenica scorsa con i massicci spostamenti da Milano e le comitive di giovani ammassati tutti insieme nei locali”.

Cosa è mancato?
“Alla chiusura delle scuole era necessario affiancare altri provvedimenti per impedire che tutti quelli che restano a casa vadano a ritrovarsi insieme in altri luoghi. Mi pare che le misure prese in seguito vadano in questa direzione. Aspettiamo con fiducia i risultati di queste restrizioni”.

Ma i modelli matematici che cosa indicano?
“Ci dicono che dobbiamo distinguere scenari diversi. Per questa settimana mi aspetto ancora un aumento dei contagi. Da poco abbiamo introdotto misure di distanziamento sociale in tutta Italia, è presto per vedere gli effetti. Eviterei anche di parlare di un picco. In Italia abbiamo avuto più focolai, e una distribuzione a macchia di leopardo”.

Visto il trend dei decessi c’è chi ha insinuato che il Coronavirus che dilaga in Lombardia sia diverso dal tipo cinese.
“Abbiamo una percentuale di decessi piuttosto elevata, è vero, ma il Coronavirus che circola in Italia non è più cattivo di quello cinese, è lo stesso. Se esaminiamo per fasce di età, poi, si vede che il tasso di letalità è leggermente inferiore alla Cina”.

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Coronavirus, gli aggiornamenti in Italia e nel mondo. Morto un ufficiale del ministero della Difesa

giovedì, Marzo 12th, 2020

di Valentina Santarpia e redazione online

Coronavirus, gli aggiornamenti in Italia e nel mondo. Morto un ufficiale del ministero della Difesa

Con un messaggio diffuso alle 21.40 di mercoledì sera il premier Giuseppe Conte ha annunciato l’inasprimento delle misure per contenere il contagio da coronavirus. Dovranno chiudere in tutta Italia negozi, bar, ristoranti e pub; resteranno aperti solo i punti che vendono generi alimentari, generi di prima necessità, farmacie e parafarmacie. Saranno garantiti anche i trasporti. Oggi il parlamento ha anche messo in campo nuove misure contro l’emergenza Covid-19 (il conto è salito oggi, in Italia, a 12.462 casi e 827 morti, con 1045 guariti; nel mondo sono oltre 110 mila, qui la mappa); entrambe le Camere hanno approvato all’unanimità lo scostamento dal pareggio di bilancio.

Gli aggiornamenti dai dorsi locali: Veneto CampaniaEmilia RomagnaToscanaBariPiemonteLombardia

Pezzo in aggiornamento.

CORRIERE.IT

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Coronavirus, tutti gli aggiornamenti a Milano e in Lombardia. «Ospedale in Fiera? Si può fare in 6 giorni»

giovedì, Marzo 12th, 2020

Il giorno del debutto delle nuove misure decise dal governo per contrastare l’epidemia da coronavirus, con lo stop di tutte le attività commerciali ad eccezione dei servizi essenziali. Le richieste della Lombardia sono state accolte e allargate a tutta Italia. Allarmante il trend di crescita della pandemia nella regione: tra martedì e mercoledì sono morte altre 149 persone, portando il conto delle vittime a 617. In ospedale, fino a ieri, erano ricoverati 3852 pazienti, 560 in terapia intensiva.

Ore 11.35 – Fontana. «Da Ue solo melassa. Basta parole, ora faccia i fatti»
«Ho sentito il discorso un po’ da melassa della presidente della Commissione europea. Credo che l’Europa finora ha fatto quasi nulla». Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in collegamento con «Mattino 5», parlando dell’emergenza coronavirus. «Forse — ha attaccato Fontana — invece delle parole, bisognerebbe dire alla Germania di venderci i ventilatori e di non tenerli riservati ai cittadini tedeschi, di venderci le mascherine. Questo non sta avvenendo. L’Europa fa bellissimi discorsi, inizi a dimostrarlo coi fatti che siamo un Paese e non faccia soltanto discorsi un po’ da melassa».

Ore 11.05 – Inter in campo: dona 300mila mascherine alla protezione civile
L’Inter e Suning International hanno deciso di donare alla Protezione Civile 300 mila mascherine ad uso medico e altri prodotti sanitari, tra cui indumenti protettivi e prodotti per la disinfezione, per fronteggiare l’emergenza coronavirus. «Continueremo e rafforzeremo il nostro contributo per sostenere l’Italia nella lotta contro l’epidemia», ha spiegato Steven Zhang, presidente del club nerazzurro.

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Il primario: “Qui ora è come un terremoto. Perché rischiamo la catastrofe”

giovedì, Marzo 12th, 2020

Luca Sablone

Sottovalutata in molti all’inizio, la situazione Coronavirus in Italia sta provocando ingenti danni e limitazioni.

Dopo il secondo mezzo giro di vite adottato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, si fa fiducia sul buonsenso e sul rispetto delle regole da parte dei cittadini. Anche perché se la situazione dovesse ulteriormente degenerare, a rimetterci sarebbe il personale medico e sanitario. Non a caso il primario della medicina d’urgenza dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha definito la Lombardia “l’epicentro di un terremoto che sembra non finire mai”. Ogni pomeriggio arriva puntuale “una scossa e gli ospedali scoppiano”. E il tutto potrebbe presto cedere: “Se non riusciamo a trovare subito altri letti, più medici e infermieri, in queste condizioni possiamo resistere ancora per poco”. L’auspicio è che l’ondata nuova cali: “Altrimenti il sistema sanitario va verso il collasso“.

Il milanese Roberto Cosentini ha paragonato l’emergenza Covid-19 a un sisma a causa della ciclicità delle crisi: “Nei primi giorni del contagio, gli infetti erano spalmati lungo tutta la giornata e si presentavano con febbri leggere e bronchiti modeste. Adesso seguono il picco febbrile del pomeriggio e arrivano già con polmoniti gravi, che richiedono terapie intensive e respirazione assistita”.

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Due cose su di noi

giovedì, Marzo 12th, 2020

Alessandro Sallusti

Può sembrare antipatico parlare di noi nel giorno che tutta l’Italia è in ginocchio. Penso però che proprio quando si devono affrontare grandi difficoltà la chiarezza va fatta prima in famiglia, e voi lettori da sempre siete la nostra famiglia.

Bene, per tutelare la nostra salute ed evitare contagi qui dentro e nelle nostre case, abbiamo avviato tutte le procedure di autotutela. Per il secondo giorno in questo palazzo di sei piani di via Negri a Milano che è la storica sede de «Il Giornale» stiamo lavorando in dieci (contro il centinaio abituale tra giornalisti, tecnici e impiegati) ben distanziati uno dall’altro. Tutti gli altri colleghi sono a casa connessi via internet.

È una cosa che non ha precedenti e pensavo fosse impossibile mandare in edicola un giornale decente in queste condizioni. Invece è accaduto, non chiedetemi come (i direttori sono come i mariti, sempre gli ultimi a sapere e capire che cosa succede in casa propria) ma è accaduto.

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Ecco dove “prospera” il virus. Tutte le zone che lo “attirano”

giovedì, Marzo 12th, 2020

Francesca Bernasconi

Il clima delle fasce temperate potrebbe influire sulla diffusione del coronavirus.

A renderlo noto è uno studio dell’Università del Maryland, che ha analizzato le aree maggiormente soggette allo sviluppo del Covid-19, con particolare attenzione alle temperature, all’umidità e alle latitudini delle zone.

Lo studio, intitolato Temperature and latitude analysis to predict potential spread and seasonality for COVID-19, è ancora preliminare ed è in una fase di revisione sul Social science research network. A condurlo è stato un gruppo di ricercatori, coordinato da Mohammad M. Sajadi, dell’Istituto di virologia.

La ricerca mostra come molte malattie infettive seguano uno schema stagionale, nella loro incidenza. Ne è un esempio anche l’influenza, che si presenta in un determinato periodo dell’anno, per poi scemare nei mesi successivi. Le analisi condotte sulle aree geografiche soggette al virus mostrano come, nelle scorse settimane, si siano verificate simili condizioni climatiche, con temperature medie dai 5 agli 11°C e umidità media relativa tra il 47 e il 79%. Se si mette a confronto il periodo gennaio-febbraio, quando l’epidemia si è diffusa in Cina, nella provincia di Hubei, e il periodo febbraio-marzo, che ha visto l’aumento dei contagi in altri Paesi, si nota la che le temperature medie registrate sono state simili.

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Chi è Domenico Arcuri, nuovo commissario per l’emergenza coronavirus, da 13 anni alla guida di Invitalia

giovedì, Marzo 12th, 2020

di GIOVANNA VITALE

Classe 1963, calabrese di Melito Porto Salvo, il neo commissario per l’emergenza Domenico Arcuri è da 13 anni amministratore delegato di Invitalia, l’agenzia nazionale per gli investimenti e lo sviluppo d’impresa controllata dal ministero dell’Economia. Riconfermato alla guida, per la quinta volta, appena tre mesi fa.

Dopo aver frequentato la scuola militare della Nunziatella a Napoli, nel 1986 Arcuri si laurea in Economia alla Luiss e inizia una lunga carriera tra pubblico e privato. A partire dall’Iri, dove si occupa delle aziende del gruppo operanti nei settori delle telecomunicazioni, dell’informatica, della radiotelevisione. Nel 2004, dopo aver guidato in Italia la “Telco, Media e Technology” di Arthur Andersen, diventa amministratore delegato della Deloitte Consulting, trasformandola in una delle più grandi aziende nel settore della consulenza alle grandi aziende e alle pubbliche amministrazioni. Da uno uno di Invitalia  ha curato la reindustrializzazione di aree in crisi come Termini Imerese e la bonifica dell’area di Bagnoli.

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Cosa si può e non si può fare da oggi al 25 marzo

giovedì, Marzo 12th, 2020

Rispetto a 24 ore fa l’autocertificazione deve essere compilata anche per gli spostamenti a piedi. Ma vediamo nel dettaglio cosa cambia nella nostra vita quotidiana dopo l’ultimo dpcm.

BAR E RISTORANTI

Chiusi così come i pub, le gelaterie e le pasticcerie. Sono aperti i bar negli ospedali purché garantiscano la distanza di sicurezza.

STAZIONI FERROVIARIE E AEROPORTI

Treni e aerei solo per un giustificato motivo. All’interno delle stazioni ferroviarie e degli aeroporti i bar possono rimanere aperti garantendo la distanza di sicurezza di un metro.

SPESA

Sarà possibile andare al supermercato, ma gli ingressi dovranno essere contingentati e si dovrà tenere sempre la distanza di almeno un metro tra le persone. Chiusi i mercati.

FARMACI

Aperte farmacie e  parafarmacie. Si può uscire per andare dal medico, fare analisi e altri esami diagnostici. Non si può entrare nelle sale d’attesa dei pronto soccorso, nelle case di riposo per anziani e negli hospice a meno se non per gravi motivi.

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