Archive for Marzo, 2020

Che differenza c’è tra epidemia e pandemia?

giovedì, Marzo 12th, 2020

La Covid-19 è la seconda pandemia di questo secolo, comparsa a 11 anni dalla pandemia dell’influenza A/H1N1. Come allora, ogni Paese è tenuto a rispondere mettendo in atto dei piani pandemici per gestire l’organizzazione di ospedali e terapie, in linea con quanto previsto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Non è stabilito in modo chiaro il momento in cui un’epidemia diventa una pandemia e in generale si parla di pandemia quando in più Paesi avvengono epidemie con una trasmissione molto sostenuta, che non può più essere messa in relazione con il focolaio originario della nuova malattia. L’ultima dichiarazione di pandemia da parte dell’Oms risale al 2009, quando l’influenza H1N1 colpì circa un miliardo di persone nei primi sei mesi, causando 600.000 morti.

Quella del coronavirus SarsCoV2 è anche la seconda pandemia in un mondo globalizzato e nella quale il virus si è spostato rapidamente da un continente all’altro a bordo degli aerei, proprio come aveva fatto il virus dell’influenza H1N1. A renderla unica è stata la risposta del mondo scientifico, che ha ottenuto l’identikit genetico dell’agente responsabile con una rapidità mai vista finora. Profondamente diversa, invece, la situazione ai tempi della Spagnola del 1918, che aveva provocato circa 50 milioni di morti superando con il suo bilancio di vittime quello della Prima Guerra Mondiale. I virus attraversavano i continenti molto più lentamente anche ai tempi della pandemia dell’Asiatica del 1957, che uccise 1,1 milioni di persone, e della Hong Kong del 1968, che uccise un milione di persone.

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Coronavirus, Alberto Angela: “È subdolo come uno squalo, non entriamo in acqua”

giovedì, Marzo 12th, 2020

Alberto Angela con un video messaggio su Twitter raccomanda di restare a casa a tutti quelli che lo possono fare perché “Stiamo attraversando un momento della storia eccezionale, servono comportamenti eccezionali”.  “Si possono riscoprire libri, film, documentari. Tutto questo non sarà per sempre”, dice il divulgatore scientifico che ricorda quanto il virus del coronavirus sia subdolo, “rimane in silenzio per molto tempo prima di emergere.

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Coronavirus, Borrelli (Protezione civile): “Autocertificazione anche per chi esce a piedi”

giovedì, Marzo 12th, 2020

“Anche chi va a piedi deve portare l’autocertificazione”. Lo ha detto il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, nel corso della conferenza stampa per fare il punto sull’emergenza coronavirus. “Il consiglio che mi sento di dare”, ha agiunto, “è quello di uscire solo per lo stretto necessario e indispensabile. A cura di Cristina Pantaleoni

REPTV

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Borse ancora in picchiata dopo la chiusura di Trump. Spread sopra 200, atteso il paracadute Bce contro la crisi

giovedì, Marzo 12th, 2020

di RAFFAELE RICCIARDI

MILANO – Ore 9:00. Si annuncia un’altra giornata di passione sui mercati, a giudicare dall’apertura che picchia in ribasso in Europa e dai future su Wall Street.

A pesare è ancora l’emergenza coronavirus, diventata pandemia per l’Oms, che ha portato Trump a chiudere i voli dal Vecchio continente. Una mossa annunciata nella tarda serata italiana, dopo che Wall Street aveva già chiuso in ribasso di quasi cinque punti percentuali e vedendo così la fase da “orso” materializzarsi, quella caratterizzata da un ribasso del 20% dai precedenti massimi.

Emergenza coronavirus, il primo test per la Bce di Lagarde: attese misure per la liquidità

di RAFFAELE RICCIARDI
In attesa di conoscere le misure che metterà in campo oggi la Bce, la Borsa di Milano avvia le contrattazioni in calo dell’1,6% ma ci sono molti titoli sospesi che impediscono al listino di restituire un prezzo compiuto.

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Coronavirus, Trump chiude gli Stati Uniti: “Stop ai viaggi dall’Europa per un mese”. Cina, superato picco trasmissione

giovedì, Marzo 12th, 2020

di KATIA RICCARDI

WASHINGTON – Il presidente Donald Trump ha annunciato la sospensione di tutti i viaggi dall’Europa agli Stati Uniti per i prossimi 30 giorni, nel tentativo di frenare la diffusione del coronavirus. In un raro discorso dell’Ufficio Ovale, Trump ha affermato che l’Unione Europea “non ha preso le stesse precauzioni” che gli Stati Uniti hanno messo in atto per contenere l’epidemia.

Il Regno Unito non è incluso nel divieto di viaggio con il continente. Trump ha anche affermato che “presto intraprenderà un’azione di emergenza” per fornire un cuscinetto finanziario alle piccole imprese e alle persone colpite dal coronavirus”.

E l’America che inizia a prire gli occhi, chiude manifestazioni e raduni. Dopo Chicago e Boston, anche New York ha cancellato la St. Patrick’s Day Parade, la più grande celebrazione del genere al mondo. È la prima volta in più di 250 anni. La festa del santo patrono di Irlanda, San Patrizio, si celebra ogni anno il 17 Marzo ed è la festa più importante dell’anno nella Repubblica d’Irlanda che lunedì aveva annullato tutte le sfilate a livello nazionale. Quella di New York attira ogni anno fino a 250mila persone.

Cina, superato picco trasmissione

Pechino ha fatto sapere che considera superato il picco di trasmissione dei contagi. Lo ha detto un responsabile delle autorità sanitarie all’agenzia ufficiale Xinhua. Il numero dei contagi continua a calare.

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Coronavirus, Italia tutta “zona rossa”: primo giorno con negozi chiusi | Conte: “Presto ci riabbracceremo”

giovedì, Marzo 12th, 2020

Nuova stretta sull’Italia contro il coronavirus. In vigore da oggi e fino al 25 marzo: il nuovo decreto prevede la chiusura di ulteriori attività e servizi non essenziali. Stop anche a bar, pub e ristoranti; restano attivi tra gli altri idraulici, meccanici, benzinai, tabaccai ed edicole. “Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci con più calore domani”, ha detto Conte annunciando il decreto. Ieri 2mila i nuovi contagi registrati in Italia con il conteggio totale salito a oltre 12mila. 
 

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Coronavirus, nuova stretta del governo | Conte: chiusi tutti i negozi tranne alimentari e farmacie

giovedì, Marzo 12th, 2020

Nuove misure fino al 25 marzo, in tutta Italia, nella lotta al coronavirus. Bar, ristoranti e negozi chiusi, ad eccezione di alimentari e farmacie. L’annuncio è del premier Giuseppe Conte. Garantiti i servizi essenziali (banche e poste) e trasporti; fabbriche aperte ma con misure di sicurezza. “Tra due settimane vedremo i primi effetti”, spiega Conte. Borrelli: 10.590 contagiati, 1.045 guariti e 827 decessi. Per l’Oms ora “è pandemia”

“Distanti oggi per abbracciarci domani e correre” “Se saremo tutti a rispettare le regole, usciremo piu’ in fretta dall’emergenza. Il Paese ha bisogno della responsabilità di 60 milioni di italiani che ogni giorno compiono sacrifici. Ciascuno si sta giovando dei propri e degli altrui sacrifici. Una comunità di individui, come direbbe Norbert Elias. Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci con piu’ calore e correre più veloci domani”.

“Regola madre resta evitare spostamenti” “La regola madre rimane la stessa: limitare gli spostamenti alle attività lavorative o per motivi di salute o per motivi di necessita’ come fare la spesa. E’ importante essere consapevoli che abbiamo da poco iniziato a cambiare le nostre abitudini – aggiunge Conte – l’effetto di questo grande sforzo lo vedremo tra un paio di settimane”.

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La curva del coronavirus: ecco quando caleranno i casi

mercoledì, Marzo 11th, 2020

Francesca Bernasconi

Paesi con boom di casi da coronavirus e altri dove i contagi sono minori. Le differenze nella curva che sta seguendo il Covid-19 nelle varie nazioni sono diverse e, a volte, sembrano inspiegabili, soprattutto se confrontate con la realtà italiana, dove il sistema sanitario rischia il collasso, per l’elevato numero di malati.

E, secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, quello che vediamo sarebbe solamente “la punta dell’iceberg”. I casi in Italia, secondo quanto ha rferito l’esperto a Formiche.net, che lo ha intervistato, sarebbero “sottostimati”: “Siamo di fronte a un iceberg. Noi ne vediamo solo la punta, ma sommerso, sott’acqua, dove non riusciamo a vedere, c’è molto di più”, ha detto.

Nei prossimi 15 giorni, avverte l’esperto, bisogna aspettarsi “un incremento dei casi e la diffusione di altri focolai”: sarà necessario (ed è questa “la scommessa”) riuscire a distribuire i contagi nel tempo, per “fare in modo che non ci sia una concentrazione eccessiva di urgenze”, che potrebbero seriamente mettere in crisi il sistema sanitario. Poi, dopo il 20 aprile, la curva inizierà a scendere e i casi a diminuire.

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La “bomba” del paziente zero? Perché arriva dalla Germania

mercoledì, Marzo 11th, 2020

Federico Giuliani

Uno studio effettuato da un’équipe di ricercatori dell’Università Statale di Milano guidata dal professor Massimo Galli, direttore del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco, ha ricostruito il percorso del coronavirus in Italia.

Dal famoso “paziente 1” all’esplosione dei contagi a Codogno, dalla diffusione al resto della Lombardia fino all’estensione dell’epidemia in tutto il Paese: le tappe del Covid-19, in estrema sintesi, sono state queste. Il punto di partenza, come sottolinea Il Fatto Quotidiano, risale allo scorso 20 febbraio.

Quel giorno l’Italia ha il primo paziente infettato dal nuovo coronavirus. Il soggetto, un 38enne di Codogno, è ricoverato all’Ospedale Civico della cittadina lombarda. La domanda che si sono fatti gli esperti è una: come ha fatto il paziente 1 a contrarre il virus? Parte così la caccia al paziente 0. Sul tavolo diverse ipotesi: un cittadino cinese, un manager italiano rientrato dalla Cina o qualcuno proveniente dalla Germania o chissà chi altri.

Dalla Germania all’Italia

Lo studio del professor Galli contribuisce a fugare ogni dubbio. Secondo questa ricerca, l’ingresso del nuovo coronavirus in Italia risale al 25 gennaio. Il Covid-19 inizia a circolare sul nostro territorio proprio quel giorno. Lo fa partendo dall’area del Basso Lodigiano.

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Ora serve un prestito Italia (solidale) per far ripartire il paese

mercoledì, Marzo 11th, 2020

di Ferruccio de Bortoli

All’improvviso si è aperta, davanti ai nostri occhi, una grande voragine. Forse qualcuno ha contribuito persino a scavarla (anche il mondo della comunicazione) e a renderla più profonda. Non importa, in questo momento, dividerci sulle responsabilità. Inutile, persino dannoso. Ci penseranno gli storici, sperando che non siano gli archeologi a occuparsi di noi. Ora dobbiamo pensare a come risollevarci una volta che l’emergenza sanitaria, speriamo presto, sarà terminata. Il buon senso impone che la politica non si divida sulle misure economiche di contrasto alla recessione che ormai c’è — inutile nasconderselo — e sicuramente sarà lunga e dolorosa. L’interesse generale però non coincide sempre con le necessità, anche giustificate, delle varie constituency, delle infinite corporazioni del nostro Paese. Ed è dunque ancora più importante dell’unità di intenti del mondo della politica che la classe dirigente, le categorie, le imprese, nel sollecitare un immediato aiuto – e ne hanno urgentemente bisogno – non pensino solo al proprio bilancio, personale, familiare o aziendale. Ai propri azionisti. Ma anche e soprattutto ai dipendenti, ai lavoratori. Gli stakeholder questa volta sono tutti i cittadini italiani. Nessuno escluso. Trasformino, dunque, la solidarietà di cui hanno bisogno, direi diritto, in investimento sulla solidità, sulla “resilienza”, per usare un termine in voga, del Paese. Non chiedendo, per esempio, alla comunità nazionale di sostenere costi che sono in grado ancora di sostenere. Almeno nel breve termine. Al buon senso qui si aggiunge il senso di responsabilità, la consapevolezza dei ruoli svolti nella società. Ugualmente indispensabili. L’analisi

Virus e Pil: Italia già in recessione. La Bce prepara le armi per reagire (tra pochi giorni)

di Federico Fubini

Il rebus delle risorse

Uno Stato con l’acqua alla gola per un debito troppo elevato e a lungo trascurato (ne parleremo un giorno dei costi della lunga amnesia collettiva) ha margini di manovra assai limitati. Le risorse sono scarse per definizione. Non diventano improvvisamente abbondanti di fronte a una catastrofe. Rimangono scarse. E, comunque, costose. La flessibilità, che molto probabilmente l’Unione europea ci concederà, andrà indirizzata primariamente al sostegno delle attività produttive, al ristoro degli incredibili danni che stanno patendo i settori più colpiti — come il turismo e il trasporto — ad arginare un forte calo della domanda aggregata che è fatta di consumi, ma anche di investimenti.

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