Archive for Marzo, 2020

Bce, quali misure contro effetti economici Coronavirus?/ “Rischiamo crisi come 2008”

mercoledì, Marzo 11th, 2020

Silvana Palazzo

C’è grande attesa per il meeting della Bce di domani e ci si interroga sulle possibili mosse dell’istituto guidato da Christine Lagarde per affrontare la crisi economica legata alla diffusione dell’epidemia di Coronavirus. In vista della riunione di politica monetaria di domani, ci si chiede se ci saranno interventi per assicurare liquidità a banche e imprese. Sono infatti previsti problemi di cassa per l’improvvisa chiusura di molte attività economiche. Lagarde ha assicurato che si stanno prendendo in considerazione misure contro gli effetti dell’emergenza. Stando a quanto riportato da Bloomberg, nella conference call di stanotte con i leader dell’Unione europea ha spiegato che la Banca centrale europea terrà presente tutti gli strumenti disponibili, tra cui finanziamenti a bassissimo costo e liquidità. Inoltre, Lagarde avrebbe chiesto ai leader europei di agire con urgenza per evitare «uno scenario come quello della grande crisi finanziaria del 2008». E oggi giunge già un segnale dalla Bank of England, che per rispondere all’emergenza Coronavirus ha deciso di tagliare il tasso di interesse dallo 0,75 allo 0,25 per cento. L’azione è stata coordinata col governo, che oggi presenta i nuovi programmi economici.

BCE, PREVISIONI SU MISURE CONTRO EFFETTI ECONOMICI CORONAVIRUS

Sulle misure che metterà in campo la Bce (di cui ci ha parlato in esclusiva nei giorni scorsi Mario Deaglio) per arginare la crisi economica causata dall’emergenza Coronavirus si sono espressi Nordea AM, Mirabaud AM e Allianz GI con le loro previsioni. Secondo Sebastian Galy, senior macro strategist di Nordea Am, la risposta della Bce sarà aggressiva. «Possiamo aspettarci un taglio di 10 punti base del tasso di deposito e un TLTRO (piano di rifinanziamento a lungo termine, ndr) con scadenze lunghe per le banche. È probabile che non ci sia una grande richiesta di prestiti da parte delle banche, le quali presumibilmente estenderanno la scadenza dei loro finanziamenti», ha dichiarato l’esperto, secondo quanto riportato da Advisor online.

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Coronavirus, Conte: stanziati 25 miliardi per l’emergenza | Gualtieri: nessuno perderà il lavoro

mercoledì, Marzo 11th, 2020

Nuovo Cdm sull’emergenza coronavirus: stanziati 25 miliardi per gestire l’immediato e alleggerire la situazione economica del Paese. “Nessuno perderà il lavoro”. Il premier Conte aggiunge: dalla Ue grande apertura sulla  liquidità. Intanto il governatore ​​Fontana chiede misure più rigide, e quello del Piemonte Cirio aggiunge: pronti a chiudete tutto. Oltre 10mila i contagi in Italia, dei quali 1.004 guariti, e 631 morti.

  • 11 mar 14:16 M5s, ok degli iscritti alla restituzione di 3 milioni di euro per l’emergenza coronavirus Via libera degli iscritti del M5s alla donazione, nell’ambito delle restituzioni dei portavoce del Movimento, di 3 milioni di euro alla Protezione Civile per l’emergenza Coronavirus. Il 97,5%, pari a 17.061 voti, ha detto sì alla proposta pubblicata sulla piattaforma Rousseau.
  • 11 mar 14:14 L’Austria ha reintrodotto i controlli di frontiera Ue L’Austria ha reintrodotto ufficialmente i controlli di frontiera. Nei vari decreti, firmati ieri sera ed entrati in vigore con la mezzanotte, in più punti si parla esplicitamente di “temporanea reintroduzione dei controlli di frontiera Ue”.
  • 11 mar 14:13

Germania, Merkel: “L’epidemia potrebbe toccare fino al 70% dei tedeschi”

La cancelliera tedesca Angela Merkel ha riferito che, secondo le stime fatte dagli esperti, l’epidemia di coronavirus potrebbe colpire fino al 70% della popolazione tedesca. “La popolazione non è ancora immune al virus, finora non ci sono vaccini o terapie, un’alta percentuale della popolazione sarà infettata”,  11 mar 14:12

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Coronavirus, l’Iss: i contagi crescono, siamo in piena battaglia

mercoledì, Marzo 11th, 2020

“La curva dei contagi mostra che” la diffusione del coronavirus in Italia “sta crescendo, in particolare in questo momento in Lombardia. Ci sono focolai in altre regioni, per ora limitati, ma che non devono farci illudere che non possano svilupparsi”.  Così Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di Sanità, sottolineando “che le curve non si spostano in un giorno solo, non dobbiamo farci illusioni: siamo in piena battaglia”.

“L’adozione degli strumenti e delle raccomandazioni – ha continuato il presidente dell’Istituto superiore di sanità – serve a fare in modo che il picco della curva di nuovi casi si abbassi: se riusciamo a interrompere o rallentare la catena della trasmissione, cosa che si può fare adottando le misure raccomandate, non ci saranno dei picchi e le strutture saranno in grado, pur con un sovraccarico, di garantire assistenza”.

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Sondaggi politici: rimonta del Pd, a soli 4 punti e mezzo dalla Lega

mercoledì, Marzo 11th, 2020

Si accorciano le distanze fra il Partito democratico e la Lega. Secondo l’ultimo sondaggio di Ixè per il programma Cartabianca su Rai Tre, il partito di Nicola Zingaretti è in rimonta, distanziato di soli 4 punti e mezzo da quello di Matteo Salvini. Rispetto alla scorsa settimana, la Lega risulta infatti in calo al 27%, mentre il Pd guadagna mezzo punto e sale al 22,4%.

Sondaggi politici: rimonta del Pd, a soli 4 punti e mezzo dalla Lega

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Emergenza coronavirus, dall’Europa subito 25 miliardi e addio all’austerità

mercoledì, Marzo 11th, 2020

dal nostro corrispondente ALBERTO D’ARGENIO

BRUXELLES – «Useremo tutti i mezzi per assicurarci che l’economia europea superi questa tempesta». Al termine del summit in videoconferenza dei capi di Stato e di governo dell’Unione, Ursula von der Leyen lo ripete in tedesco e in francese. Più di un leader, d’altra parte, nel chiuso della conference call lo ha detto: dobbiamo evitare che il coronavirus sia uno choc come quello del 2008, se non peggiore.

Dipenderà dalla durata dell’epidemia, l’analisi condivisa, sperando che con il caldo svanisca. Altrimenti le conseguenza, non solo economiche, saranno drammatiche. E così per la prima volta dalla nascita dell’euro nemmeno i falchi, a partire da Angela Merkel e Mark Rutte, hanno avuto da ridire sulla necessità di spendere per sostenere l’economia nel nome della flessibilità. Critiche invece sono piovute su Merkel e Macron per lo stop all’export di mascherine così come a Kurz per i controlli al confine tra Austria e Italia

L’Europa si muove con un piano che nel fine settimana sarà dettagliato dalla presidente della Commissione, von der Leyen, da far poi approvare lunedì ai ministri delle Finanze a Bruxelles. Un segnale politico deciso, anche se potrebbe essere solo l’inizio delle misure per combattere il virus e delle sue ricadute economiche (durante le conversazioni diversi leader si sono lasciati andare a previsione fosche sulla futura diffusione del Covid-19). 

La tedesca annuncia un intervento immediato da 25 miliardi (“Corona response Fund”) estratti dal bilancio della Commissione per dare liquidità alle imprese nella speranza di evitare crack a catena. 7,5 miliardi saranno stanziati entro la settimana e approvati dal Parlamento europeo il cui presidente, David Sassoli, commenta: «È una buona notizia, significa che l’Europa ha deciso di affrontare insieme la sfida». 

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«Ecco perché noi italiani vinceremo la battaglia contro il coronavirus»

mercoledì, Marzo 11th, 2020
Impariamo la lezione dei nostri genitori. E ce la faremo – Aldo Cazzullo /CorriereTV
La storia ci insegna che noi italiani ce la faremo a superare anche questa emergenza. Ecco perché
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Tutto ciò che serve contro il virus (e la crisi)

mercoledì, Marzo 11th, 2020

di Alberto Alesina e Francesco Giavazzi

Ha fatto bene il governo ad aumentare i fondi stanziati per far fronte agli effetti del Covid-19, più che raddoppiandoli. Ancor meglio ha fatto il ministro Gualtieri ad annunciare nel presentare il decreto: «Nessuno dovrà perdere il lavoro a causa del virus» cioè a comunicare un obiettivo chiaro e irrinunciabile. Aggiungeremmo noi: «E se qualcuno perderà il lavoro dovrà essergli garantito un reddito che lo sostenga fino a quando non ne troverà un altro». Il decreto del governo ha due obiettivi. Rendere disponibili nuove risorse per medici e ospedali che oggi operano in condizioni di grande difficoltà, ed evitare che allo «shock all’offerta», causato dalla diffusione del contagio che ha prodotto un generale rallentamento delle produzioni, si sommi uno «shock alla domanda», cioè una caduta dei consumi delle famiglie. Purtroppo non c’è nulla che la politica economica possa fare per attenuare lo shock all’offerta: solo la disciplina dei cittadini, se si attengono scrupolosamente alle regole anti-contagio, può rallentarne la diffusione. Questo non è il momento di disquisire di libertà personali e di diritti dei giovani (meno a rischio) e degli anziani (a rischio). Le regole vanno rispettate. Ma impedire una caduta della domanda, questo sì è il compito della politica economica.

Per evitare una riduzione dei consumi occorre dare certezze alle famiglie: garantire loro che qualora le aziende in cui lavorano chiudano per effetto del virus, i loro redditi saranno garantiti, qualunque sia il tipo di azienda in cui lavorano, qualunque sia il loro contratto. E questo deve valere anche per i giovani. Altrimenti le persone, preoccupate, spenderanno di meno e così renderanno più grave l’impatto del virus sull’economia creando un circolo vizioso. Per far questo era necessario rivedere le regole della Cassa integrazione e ampliarne il campo di applicazione, ciò che il decreto fa.

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“Niente teste di cazzo”

mercoledì, Marzo 11th, 2020

Alessandro Sallusti

C’è un momento in cui va detto forte: «Niente teste di cazzo». Non si offendano i lettori a leggere queste parole sul loro giornale.

«Niente teste di cazzo» è il titolo di uno dei libri che va per la maggiore nel mondo, in Italia è da poco uscito edito da Mondadori. Il suo autore, James Kerr, è un guru motivazionale che ha contribuito a risolvere i problemi di grandi team di Formula Uno, di squadre di Premier League, di aziende come Google, Unilever, Boeing. Il titolo è copiato dal motto degli All Blacks, la più forte squadra di rugby di tutti i tempi.

La tesi del libro è semplice. Per risolvere un problema tutti gli attori devono muoversi all’unisono. Ci vuole «una attenzione maniacale all’eccellenza, un impegno collettivo per la causa comune», fiducia, iniziativa e una comunicazione chiara. Tutto inutile però se nel gruppo c’è anche una sola «testa di cazzo», per dirla come gli All Blacks.

La tesi calza a pennello nella lotta al Coronavirus. L’eccellenza dei nostri medici, l’impegno di tanti bravi amministratori e la fiducia di molti italiani è tutti i giorni vanificata da un numero eccessivo di «teste di cazzo».

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Chi si approfitta del coronavirus

mercoledì, Marzo 11th, 2020

Andrea Indini

Lunedì Wall Street ha segnato il peggior declino dell’ultimo decennio. Un combinato di fattori negativi sta mettendo in ginocchio l’America e tutto il resto del mondo: la diffusione inarrestabile del coronavirus e il crollo dei prezzi del petrolio. È il cigno nero che molti economisti aspettavano da tempo. E, se gli Stati Uniti hanno subito la peggior performance dal 2008, quando fallì la Lehman Brothers e scoppiò la bolla immobiliare che portò alla peggiore recessione dal 1929, le Borse europee hanno addirittura fatto di peggio bruciando 611 miliardi di euro. La maglia nera è andata a Milano dove si è chiuso con un rosso superiore all’11% e sono andati in fumo oltre 63 miliardi di capitalizzazione, portando a 180 miliardi il conto dall’inizio della crisi.

È in questi momenti più difficili che gli squali entrano in azione. Questo il motivo per cui, all’indomani della blindatura del Nord Italia, il centrodestra aveva suggerito al premier Giuseppe Conte di chiudere la Borsa di Milano e di vietare le vendite allo scoperto. Dal governo non è stata intrapresa alcuna misure per tutelare i risparmi degli italiani e così l’assalto è iniziato.

Il rischio è che nelle prossime settimane assisteremo ad altre scorribande, non solo sui mercati

Intanto vi invito a segnarvi due date. La prima: il 16 marzo quando l’Eurogruppo voterà la riforma del Fondo salva Stati. La seconda: il 15 luglio quando scadranno due pandemic bond che potrebbero liberare 320 milioni di dollari per i Paesi colpiti dal coronavirus (sempre che l’Oms si decida a definirla pandemia).

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Coronavirus, Gabanelli: «Forse ancora non è chiaro a tutti: serve responsabilità, isoliamoci per un po’»

mercoledì, Marzo 11th, 2020
L’unico modo per fronteggiare l’avanzata del virus è cambiare il nostro stile di vita – di Milena Gabanelli /Corriere Tv
A venti giorni dall’inizio dell’emergenza Coronavirus in Italia, il numero di contagiati ha superato quota 10mila casi. Milena Gabanelli invita tutti a prendere finalmente coscienza della gravità del momento: «Forse ancora non è chiaro a tutti: serve responsabilità, isoliamoci per un po’. L’unico modo per fronteggiare l’avanzata del virus è cambiare il nostro stile di vita»
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