Archive for Marzo, 2020

L’abbraccio che mancava

sabato, Marzo 7th, 2020
desc img

di   Massimo Gramellini

Tutto andrà bene. Così, senza nessuna ragione a sostenerlo, se non la ragione stessa. Mentre le strade si svuotano, l’angoscia ci riempie e i profeti di sventura scalzano gli arruffapopolo dai talk-show, mani anonime hanno cominciato a scrivere «Tutto andrà bene» sopra dei post-it che appiccicano sui muri, sugli alberi, sulle serrande dei negozi. La gente passa, li vede, scuote la testa e poi continua per la sua strada, un po’ più leggera. Il web moltiplica l’effetto e rimbalza il messaggio dentro i telefonini. «Tutto andrà bene» era la frase che Gregory Peck sussurrava a Ingrid Bergman in certi filmoni ingoiati durante l’infanzia. Sono le parole che mi disse la mamma lasciandomi per la prima volta davanti al portone della scuola. Niente di che, una piccola medicina dell’anima, un integratore emotivo per le difese immunitarie.

Rating 3.00 out of 5

Coronavirus, Messina: Intesa Sanpaolo donerà 100 milioni per cure e ospedali

sabato, Marzo 7th, 2020

di Daniele Manca e Fabrizio Massaro

Liquidità, liquidità, liquidità. Subito. Adesso. Allo Stato, per spenderla in ospedali e sanità. E alle imprese, per consentire loro di pagare stipendi e fornitori e superare questo momento difficile. Non è la prima di crisi che Carlo Messina si trova ad affrontare, ed è per questo che le parole che l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo pronuncia, mentre in Italia sembra prevalere la rassegnazione, sono di orgoglio nazionale: «Siamo un Paese forte, abbiamo imprese eccezionali, il mondo apprezza i nostri prodotti e gli italiani hanno 10.500 miliardi di risparmio, una cifra tra le più alte al mondo. Giusto essere preoccupati, ma con la certezza che supereremo l’emergenza e torneremo a crescere». Da banchiere che guida uno dei più grandi istituti in Europa sa che le parole contano, ma ancor di più contano i fatti. «Siamo pronti a donare fino a 100 milioni, li metteremo a disposizione del Paese, per progetti specifici che affrontino l’emergenza sanitaria. Con 100 milioni si possono fare tante cose». Sembra tradurre in cifre quelle parole che il presidente della Repubblica ha indirizzato al Paese giovedì sera, invitandolo a reagire.

Ma delle cose che si possono fare ce ne dica qualcuna, a cosa state pensando?

«Vogliamo rafforzare le strutture di terapia intensiva, portando i posti letto da 5.000 a 7.500, per portare il sistema sanitario in condizioni di mettere in sicurezza la salute degli italiani. Ulteriori risorse potranno essere utilizzate per creare ospedali da campo e per l’acquisto di apparecchiature mediche. Vogliamo dare un contributo in grado di far fronte in maniera sostanziale all’emergenza e rafforzare in maniera strutturale il sistema sanitario».

Un gesto raro in Italia, tanto che forse nemmeno la legge lo prevede. Donare soldi allo Stato, come si fa?

Rating 3.00 out of 5

Coronavirus, Esselunga dona 2 milioni e mezzo di euro a sei ospedali

sabato, Marzo 7th, 2020

Due milioni e mezzo di euro agli ospedali e agli istituti impegnati in prima linea nell’assistenza dei pazienti e nella ricerca scientifica per fronteggiare il coronavirus. E’ la donazione che Esselunga ha deciso di fare per offrire il proprio contributo nell’emergenza che l’intero Paese sta affrontando. Il progetto riguarda l’Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, la Fondazione Irccs San Matteo di Pavia, l’Ospedale Luigi Sacco di Milano, l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, l’Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza e la Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. 

Con Unicredit sostegno anche a imprese fornitrici del gruppo – Per i fornitori, spiega una nota diffusa dalla società, è stato potenziato l’accordo con Unicredit che agevola i pagamenti allo scopo di alleviarne la tensione finanziaria. Saranno messi a disposizione dei fornitori di Esselunga da UniCredit Factoring 530 milioni di euro di affidamenti dedicati alle anticipazioni di pagamento dei crediti commerciali. 

Consegna gratuita della spesa agli anziani – Per tutti gli over 65 anni, da domani e fino a Pasqua, la consegna della spesa sarà gratuita, sia per l’e-commerce Esselunga a Casa sia per le consegne dai negozi all’abitazione, in tutte le zone dove Esselunga è presente con il servizio. 

Rating 3.00 out of 5

Coronavirus, tutti gli aggiornamenti in Italia e nel mondo

sabato, Marzo 7th, 2020

I casi di Sars-CoV-2 nel mondo sono oltre 100 mila (qui la mappa). In Italia l’ultimo bollettino ufficiale conta 4.636 positivi (qui la mappa). Oltre tremila e quattrocento i morti nel mondo, nel nostro Paese 197 (chi sono e quanti anni hanno).

Gli aggiornamenti da Lombardia | Emilia-Romagna | Veneto | Campania| Piemonte |Puglia

Ore 12:49 – Zingaretti positivo
Il segretario del Pd Nicola Zingaretti lo ha annunciato con un video su Facebook: «I medici mi hanno detto che sono positivo al Covid19. Sto bene ma dovrò rimanere a casa per i prossimi giorni. Da qui continuerò a seguire il lavoro che c’è da fare. Coraggio a tutti e a presto!»

Ore 12:24 – Primo caso a Malta, è una 12enne
A Malta si registra il primo caso di coronavirus. Si tratta di una bambina di 12 anni di ritorno da un viaggio con la famiglia a Roma, come ha confermato oggi il ministro della Sanità maltese, Chris Fearne. L’intera famiglia della bambina si era messa in quarantena autonomamente di ritorno dal viaggio in Italia; successivamente, la 12enne ha manifestato i primi sintomi associati al coronavirus. Le autorità sanitarie maltesi hanno effettuato il test sulla minore, che è risultata positiva al coronavirus, come riferisce il portale «Malta Today».

Ore 12:14 – Oms: «Falsa speranza affermare che scomparirà col caldo»
Nel consueto briefing con la stampa a Ginevra l’esperto dell’Oms Mike Ryan, ha definito una «falsa speranza» affermare che il virus scomparirà in estate grazie all’aumento delle temperature. «Non sappiamo come si comporta il virus in contesti climatici differenti» e attualmente gli esperti «non hanno alcuna prova» che il caldo metterà fine all’emergenza.

Rating 3.00 out of 5

Coronavirus, Nicola Zingaretti contagiato: «Niente panico, combattiamo»

sabato, Marzo 7th, 2020

di Carlotta De Leo

Coronavirus, Nicola Zingaretti contagiato: «Niente panico, combattiamo»

«I medici mi hanno detto che sono positivo al Covid19. Sto bene ma dovrò rimanere a casa per i prossimi giorni. Da qui continuerò a seguire il lavoro che c’è da fare. Coraggio a tutti e a presto»: con un messaggio video su Facebook il presidente della Regione Lazio e segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ha annunciato di essere rimasto contagiato dal coronavirus.

Nel video postato sui social, Zingaretti spiega: «Niente panico, combattiamo».

CORRIERE.IT

Rating 3.00 out of 5

Vaticano, ora rischia di saltare pure l’Angelus del Papa

sabato, Marzo 7th, 2020

Giuseppe Aloisi

L’Angelus del Papa in streaming sta diventando qualcosa di più di una mera possibilità. Domenica Jorge Mario Bergoglio potrebbe non affacciarsi su piazza San Pietro.

E la preghera del Santo Padre potrebbe essere trasmessa soltanto a livello mediatico. La Tv dovrebbe essere il mezzo scelto dal vertice della Chiesa cattolica. Certo, c’è anche internet. E di sicuro la Segreteria per la Comunicazione, in caso, predisporrà tutto per il meglio.

In Vaticano stanno ancora ragionando sulla questione. Il fatto che una persona, pare un sacerdote del Nord, sia risultata positiva tra le mura leonine è stato confermato dalle massime autorità comunicative dalla Santa Sede. Ieri le attività degli ambulatori sono state sospese. Poi sono arrivate le informative sulle restrizioni: alcune zone sono state sanificate; qualche palazzo dovrebbe essere stato chiuso in maniera provvisoria; gli eventi cui avrebbero dovuto prendere parte gli operatori sanitari sono stati sospesi e così via. Ma nella serata è iniziata a circolare pure una voce che riguarda altre possibili positività. Si parla addirittura di cinque persone. Non è tutto. Molte delle attività del pontefice coinvolgono gli assembramenti. Quelli che in questa fase vanno evitati. Il Papa, allora, potrebbe iniziare a registrare messaggi – pare che il primo sia già pronto – o comunque coadiuvare le disposizioni in essere, evitando il più possibile le occasioni pubbliche. È pronosticabile che dalle parti di piazza San Pietro stiano vagliando ogni ipotesi.

Rating 3.00 out of 5

“Infettati, uno su due ha meno di 65 anni”

sabato, Marzo 7th, 2020

Alberto Giannoni

Altri due morti a Milano città, numeri che fanno paura in Lombardia, ansia per la tenuta degli ospedali. La seconda settimana dell’ incubo Coronavirus si chiude in modo agghiacciante, così come si è aperto il 21 febbraio con la scoperta del primo «focolaio» nel Lodigiano.

E intanto si scoprono positivi anche due prefetti, quelli Brescia e di Bergamo, dove è risultato positivo anche il questore (e tutti assicurano di star bene e di essere operativi continuando a lavorare).

Sono cupe le notizie fornite ieri sera dalla Regione: i contagi continuano a salire inesorabilmente, siamo a quota 2.612 (negli ultimi giorni, a ritroso, sono stati 2.251, 1.820, 1.254 e 1.077). Il 36% dei contagiati ha oltre 75 anni, il 20% ha tra i 65 e i 74 anni, il 25% tra i 50 e i 64, il 17% tra i 25 e i 49 anni mentre l’1 per cento tra 18 e i 24 anni e l’1 per cento meno di 18 anni. Quanto ai territori, la Bergamasca è in una molto critica, la Regione ha criticato il ritardo con cui Roma sta affrontando il tema di una nuova zona rossa ma ora anche l’Istituto superiore di sanità sarebbe orientata a chiedere misure drastiche ora.

In Lombardia, i deceduti sono 135. A Milano città sono tre, tutti maschi. Ieri si sono purtroppo aggiunti un 76enne con patologie oncologiche e respiratorie e un 89enne con patologie cardiovascolari. In provincia i decessi salgono da 5 a 6. La Regione fa sapere che i deceduti sono «tutte persone anziane con un quadro clinico già compromesso». L’87% aveva più di 75 anni, l’11% fra 65 e 74 e il 2% fra 50 e 64 anni.

Rating 3.00 out of 5

Coronavirus, scatta l’allarme sui ventilatori. Chi li ha e perché sono pochi

sabato, Marzo 7th, 2020

Federico Giuliani

Si chiamano ventilatori polmonari e sono i respiratori che negli ospedali stanno letteralmente salvando la vita a quei pazienti contagiati da coronavirus che hanno difficoltà a respirare.

Il loro funzionamento è semplice: sono macchine capaci di insufflare nei polmoni, al fine di consentirne l’espirazione, una miscela di gas.

In questi giorni è emerso un problema secondario non da poco. Oltre al fatto che il numero di ventilatori polmonari presenti nei vari nosocomi italiani rischia di non essere più sufficiente, visto che i pazienti colpiti da Covid-19 in terapia intensiva continuano ad aumentare, c’è da considerare che la produzione di tali apparecchi è in mano a una decina di grandi gruppi stranieri.

Di questa oligarchia fanno parte Becton, Dickinson and Co., General Electric e Res Med (americane), Philips (olandese), Hamilton Medical (svizzera), Fisher & Paykel (neozelandese), Dräger e Maquet (tedesche), Medtronic (irlandese)e Smiths (inglese). Come spiega il Corriere della Sera, le aziende italiane sono state tagliate fuori dai giochi perché troppo piccole per una competizione troppo serrata.

Rating 3.00 out of 5

Il coronavirus spaventa gli Usa. Trump rassicura il Paese dove la salute è un lusso

sabato, Marzo 7th, 2020

8,3 miliardi di dollari per fermare il coronavirus: il presidente Usa Donald Trump ha firmato il pacchetto di misure approvato dal Congresso, ma l’America si scopre fragile di fronte a una minaccia che finora la Casa Bianca ha provato a minimizzare. Il piano prevede lo stanziamento di fondi alle agenzie sanitarie federali per l’acquisto di vaccini, test e potenziali cure. E offre aiuto agli stati e ai governi locali per prepararsi e rispondere all’emergenza. Trump avrebbe dovuto firmare il provvedimento al Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta, ma la visita è stata cancellata dalla Casa Bianca “per non interferire con la missione del centro di proteggere la salute degli americani”.

L’ultimo bollettino nazionale dice che i casi di coronavirus negli Stati Uniti sono adesso 230 distribuiti in 20 Stati. I più colpiti restano la California (48 casi e un morto), e lo stato di Washington (57 casi e 13 vittime). A New York al momento il numero dei pazienti positivi è pari a 22.

Il punto – secondo l’interpretazione di Politico.com – è che sull’emergenza coronavirus il presidente ha deliberatamente scelto di lasciare al suo vice, Mike Pence, il ruolo di salvatore, affidandogli il compito di guidare la task force anti Covid-19. Un compito difficile in qualunque Paese, ma particolarmente ostico in un Paese come gli Stati Uniti, con un sistema sanitario caratterizzato da pesanti squilibri e molto complesso dal punto di vista burocratico. Non sorprende, dunque, anche dal punto di vista elettorale, che The Donald provi a non esporsi troppo sull’emergenza coronavirus. Un’emergenza che però si sta facendo sempre più pressante anche negli Usa, con tre stati (California, Washington e Florida) che hanno dichiarato lo Stato d’emergenza e il numero dei contagiati che continua a salire.

Rating 3.00 out of 5

Cronavirus, in Italia si sfiorano i 4000 contagiati. Verso nuovo zone rosse. L’Oms: “Non è detto che il virus sparisca col caldo”

sabato, Marzo 7th, 2020

ROMA – Nel giorno in cui, ieri, il dottor Mike Ryan dell’Oms, l’organizzazione mondiale della Sanità, ha affermato “non c’è al momento alcun segnale che ci dica che in estate il coronavirus sparirà come una normale influenza”, si rafforzano in Italia le misure prese dal governo per rallentare la diffusione del virus. Entro domani il presidente del Consiglio firmerà molto probabilmente un nuovo decreto contenente le indicazioni sulle nuove zone rosse. La giustizia si ferma per due mesi e mezzo: rinviate fino al 31 maggio le udienze per i reati meno gravi per far sì che all’interno degli uffici giudiziari tutti possano essere tutelati, chi vi lavora e i privari cittadini. E, soprattutto, si procederà assunzione straordinaria negli ospedali di 20.000 tra medici, paramedici e operatori sanitari – chi da settimane lavora senza sosta in prima linea per curare gli ammalati da Covid-19 – per far fronte all’emergenza sanitaria legata all’epidemia del coronavirus.

Il bilancio

Intanto nel Paese si sfiorano i 4000 contagiati. Sono stati registrati 620 malati in più in un giorno, 25 l’ora, con il primo caso in Vaticano; 49 morti in più rispetto a giovedì, con un aumento del 33,1%, che fanno arrivare il totale a 197, il 4,25% del totale dei malati. Secondo l’ultimo quotidiano bollettino della Protezione civile – il prossimo è atteso oggi alle 18 – ieri ci sono stati 49 morti, per cui le vittime sono salite a 197, mentre i guariti sono 523. Il numero dei positivi in Italia è di 3916 casi totali.

LA MAPPA I contagi in tempo reale

Rating 3.00 out of 5
Marquee Powered By Know How Media.