Archive for Maggio, 2020

Corte dei Conti: “Aver privilegiato i grandi ospedali non ha protetto gli italiani”

domenica, Maggio 31st, 2020

La concentrazione delle cure nei grandi ospedali, verificatasi negli ultimi anni, e il conseguente impoverimento del sistema di assistenza sul territorio ha lasciato la popolazione italiana “senza protezioni adeguate” davanti all’emergenza Covid. Lo scrive la Corte dei Conti in un approfondimento sulla sanità nell’ultimo Rapporto sulla finanza pubblica, sottolineando che le strutture territoriali sono diventate sempre meno efficaci. 

La crisi, spiega la Corte, ha messo in luce anche, e soprattutto, i rischi insiti nel ritardo con cui ci si è mossi per rafforzare le strutture territoriali, a fronte del forte sforzo operato per il recupero di più elevati livelli di efficienza e di appropriatezza nell’utilizzo delle strutture di ricovero.

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SpaceX, la storia è scritta: lanciata la navicella Crew Dragon

sabato, Maggio 30th, 2020

Federico Giuliani

La navicella della SpaceX di Elon Musk, la Crew Dragon, con a bordo i due astronauti della Nasa, Doug Hurley e Bob Behnken, è partita dal Kennedy Space Center a Cape Canaveral, in Florida, per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale.

Il lancio, rinviato nei giorni scorsi a causa del maltempo, è avvenuto dalla rampa 39/A.

Fino all’ultimo il lancio era in dubbio per via delle cattive condizioni meteo, poi migliorate. Una decina di minuti prima del conto alla rovescia arriva il messaggio che tutti aspettavano. “Weather is go for launch”: la Nasa concede il via libera. Tre, due, uno: decollo.

Lanciato in orbita il razzo della Space X

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“L’Italia del nuovo boom deve fare la torta, non pensare a come spartirla”

sabato, Maggio 30th, 2020

“Eccomi, sono dovuto andare in farmacia e a comprar l’ova”. In effetti una chiacchierata con Sandro Veronesi sulla ricostruzione e sull’Italia del boom non poteva non partire da uova e medicine, o mascherine. Elementi base quanto mai necessari, oggi che si deve ripartire dopo la grande pandemia, senza però dimenticare che tra il 25 aprile e il Sorpasso c’è stato Ladri di Biciclette. Una stagione di miseria, ma anche di grande energia.

Veronesi, scrittore Premio Strega con Caos Calmo e candidato quest’anno con Il Colibrì, è nato nel 1959, l’anno della Grande Guerra di Monicelli, un anno prima della Dolce Vita di Fellini. La ricostruzione l’ha concepito, col boom ci è cresciuto. E la sua visione del boom è senza troppi fronzoli.

“Parliamoci chiaro, molti dei padri dei miei amici di Prato per 20-30 anni quando hanno messo su la loro grande ricchezza di imprenditori tessili non hanno pagato mai le tasse. Non è che l’hanno pagate poco, non l’hanno pagate mai, e nessuno controllava. Zero. Però i soldi per fare la sanità pubblica, la pubblica istruzione… non mancavano. Te li ridavano! Eravamo il molo democratico in Europa contro lo spettro del comunismo. Poi è quando questo sistema è andato in crisi, negli anni ‘80, che s’è fatto il vero debito”.

Il sorpasso, Dino
Il sorpasso, Dino Risi

Pronti-via, e il mito della generazione d’oro che ci ha fatto ripartire è subito smontato.

“Molti erano uomini e donne eccezionali, ma molti no. Eppure, si son fatti d’oro perché bastava montarci sopra a quel tram, e ti ritrovavi ricco. Bastava esserci e non fare sciocchezze. Quando cresci del 10 per cento all’anno vuole dire che la 500 che vedi parcheggiata sotto casa dalla finestra, l’anno dopo è una 1100, l’anno dopo ancora è una Giulietta. Era facile, ma era drogata quella situazione lì”.

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La scienza a orologeria

sabato, Maggio 30th, 2020

Alessandro Sallusti

C’è stato un tempo in cui le decisioni che riguardavano la vita degli italiani venivano prese dalla politica, il che più o meno ha coinciso con la ricostruzione post bellica e con gli anni del boom economico.

Poi c’è stato un lungo tempo (purtroppo non concluso) nel quale l’ha fatta da padrona la magistratura, che si è messa a indirizzare e condizionare le scelte politiche con vari sotterfugi e interventi a orologeria (solitamente alla vigilia di elezioni) ed è iniziata la decrescita del Paese. Oggi è la volta degli scienziati, che pretendono – senza averne alcun titolo, almeno fino a quando è in essere una democrazia formale – di decidere al posto di governi e Parlamento sulle libertà degli italiani.

L’ultimo caso ieri. Tale Nino Cartabellotta, fondatore e anima della fondazione di ricerca Gimbe, ha dichiarato con solennità che le regioni del Nord, e in particolare la Lombardia, non devono aprire le loro frontiere, che farlo sarebbe da pazzi e di avere il «sospetto» (senza portare alcuna prova) che la Lombardia pur di riaprire stia truccando i dati dei contagi, ovviamente al ribasso.

Io non so perché Cartabellotta abbia deciso di inquinare i pozzi con i suoi sospetti, certo è che il suo – a ventiquattro ore dalla decisione del governo sulle riaperture – sa tanto di annuncio a orologeria, tipo quelli dei magistrati a ridosso di snodi politici rilevanti. In altre parole ha il sapore di un’indebita interferenza sui regolari processi democratici.

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La protesta infiamma gli Usa, a Detroit un Suv spara sui manifestanti, morto un 19enne

sabato, Maggio 30th, 2020

Morte George Floyd, proteste negli Usa. A Los Angeles poliziotto accerchiato e picchiato da manifestanti

Non si placa l’ondata di protesta e cresce la tensione in tutto il paese per l’uccisione da parte di un poliziotto di Minneapolis dell’afroamericano Geroge Floyd.  Un ragazzo di 19 anni è stato ucciso a Detroit, in Michigan, da spari provenienti da un Suv che ha sparato contro i manifestanti. Il ragazzo è deceduto in ospedale

Minneapolis, il più grande dispiegamento della guardia nazionale 

A Minneapolis potrebbe anche arrivare l’esercito –  il Pentagono ha pre-allertato in via precauzionale reparti di polizia militare – mentre alcuni colpi d’arma da fuoco sono stati sparati contro alcuni agenti nei pressi del quinto distretto di polizia ma non ci sono stati feriti. E così dopo una nuova notte di scontri a Minneapolis, durante la quale sono state arrestate 50 persone, la National Guard del Minnesota rafforza la sua presenza nella città schierando, entro domani, 1700 soldati. Lo ha annunciato il generale Jon Jensen, sottolineando che si tratta del più grande dispiegamento della storia dello stato. Morte George Floyd, troupe Cnn arrestata in diretta durante le proteste a Minneapolis

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La Lega perde il 10% (in un anno)

sabato, Maggio 30th, 2020

Dalle europee a oggi la Lega ha perso il 10% dei consensi. Il dato emerge dal sondaggio Ipsos di Nando Pagnoncelli pubblicato dal Corriere della sera.  Da cui si vede, tra l’altro un deciso calo del gradimento di Conte e del governo in un mese, di 6 e 3 punti.

La Lega, rispetto a un mese fa, fa segnare l’ulteriore calo di 1,1 punti attestandosi al 24,3% (ma alle Europee aveva il 34,3%), seguita dal Pd stabile al 21,2% (ma 1,5% rispetto alle Europee). A seguire il M5S con il 16,7%, in calo di 1,9%, tallonato da FdI che aumenta di 2,1% raggiungendo il 16,2% (10% in più rispetto alle Europee). Forza Italia al 7,4% e Italia viva al 3%

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Magistratura, quei piccini del Pd

sabato, Maggio 30th, 2020

Tocca dire le cose dal lato brutto da cui non si rimedia: così non funziona più. Il doppiopesismo, il collateralismo coi magistrati e le loro inchieste, il senso di superiorità, la grazia burbanzosa nel cascare dal pero, l’inclinazione a discutere della moralità altrui, presupposta per autocertificazione la propria, non andavano bene nemmeno prima, per niente, hanno contribuito a intossicare la vita politica italiana, ma perlomeno erano gestiti da Massimo D’Alema o Walter Veltroni, uomini strutturati, cresciuti a scuole politiche serie, capaci di usare la testa e il vocabolario, e a cui non era facile far fronte.

L’esibizione del Partito democratico negli ultimi giorni, davanti alle intercettazioni pubblicate dalla Verità, è stata più piccina che esecrabile. Insomma, saltano fuori membri togati del Csm (il sacro luogo dell’autogoverno della magistratura) impegnati a riconoscere le ragioni di Matteo Salvini indagato in Sicilia per gli sbarchi negati, e tuttavia a dargli pubblicamente addosso per convenienza politica; salta fuori il vicepresidente dello stesso Csm, Giovanni Legnini, del Pd, in tour telefonico con i capi delle correnti per sollecitargli un documento di solidarietà al procuratore e dunque di distanza da Salvini; salta fuori, ancora, il colloquio fra un paio di pm (uno è il solito Luca Palamara) in cui viene esplicitato il dubbio di chiunque, che Legnini non stesse ubbidendo a elevate incombenze istituzionali, ma a più dozzinali esigenze di consenso.

C’è qualche problema, no? No. Si fa finta di niente. Mani in tasca e fischiettare. Il segretario Nicola Zingaretti, intervistato dalla Repubblica, alla domanda risponde che serve una stagione riformista, e auspica che in queste ore si affronti l’urgenza, e bibì e bibò. Come se non fosse lui il segretario di un partito al governo. Come se il Pd non esprimesse il vicepresidente del Csm da sei anni, e come se il Pd non stesse a Palazzo Chigi dal 2013, escluso il solo (osceno) anno di interregno grilloleghista. Su Huffington si prova a sentire Andrea Orlando, ex ministro della Giustizia, e il medesimo Legnini. Il primo storicizza (gulp!) perché magari altre volte se ne sono viste di peggiori, comunque è ora di affrontare la questione in modo sistemico, Salvini strumentalizza, Legnini ha fatto il suo, tanti saluti; il secondo assicura sull’impeccabile sé stesso, e riconosce giusto che l’uso del trojan – il mostruoso virus inoculato nei telefonini per intercettare ventiquattro ore su ventiquattro, anche a telefonino spento – forse è leggermente da ripensare, ora che ci è finito in mezzo lui (ne parli col suo segretario Zingaretti, magari, o coi suoi alleati a cinque stelle, che insieme lo hanno approvato tre mesi fa, e non riescono a produrre una legge sull’utilizzo e la diffusione delle intercettazioni).

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Fase 2, Coldiretti: a giugno 7 milioni di italiani in partenza per le vacanze

sabato, Maggio 30th, 2020

Sette milioni di italiani sceglieranno il mese di giugno per andare in vacanza. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti, dopo il via libera agli spostamenti tra Regioni a partire dal 3 giugno. Il turismo, nella quasi totalità, sarà “made in Italy”, anche per i vincoli posti alle frontiere da molte mete tradizionali come la Grecia. Secondo le stime, sono 81 milioni le presenze turistiche perse in Italia negli ultimi tre mesi a causa del lockdown.

30 mag 12:43

Dal 3 giugno stop quarantena per i cittadini dell’area Schengen

Il 3 giugno cadrà l’obbligo della quarantena di 14 giorni per i cittadini stranieri provenienti dai Paesi Schengen e dalla Gran Bretagna. Per il resto dei cattadini europei tale obbligo finirà dal 15 giugno, secondo quanto è indicato nel dpcm in vigore, lo stesso che prevede la fine del divieto di spostamenti tra Regioni sempre dal 3 giugno.  30 mag 12:37

L’Italia riapre: scatta il conto alla rovescia

30 mag 12:24

In Basilicata un altro giorno senza contagi

Per il terzo giorno consecutivo in Basilicata nessuno tra i 512 tamponi analizzati nelle ultime 24 ore è risultato positivo. Lo ha reso noto la task force regionale, spiegando che sono 29 i cotnagi confermati. Fermo anche il dato delle vittime del Covid, che sono 27, mentre 341 sono i guariti. In totale, finora sono stati eseguiti 29.421 tampoin, tra i quali 29.004 hanno dato esito negativo. Nei due maggiori ospedali lucani restano cinque pazienti affetti da coronavirus. 

30 mag 12:24

Di Maio: “Non siamo un lazzaretto, esigiamo di essere rispettati”

“In questi giorni ne ho sentite davvero tante sull’Italia. Non mi sembra il momento di fare polemiche, ma una cosa voglio dirla chiaramente: esigiamo rispetto. Se qualcuno pensa di trattarci come un lazzaretto, allora sappia che non resteremo immobili”. Lo scrive su Facebool il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a proposito della riapertura dei confini. “Serve una risposta europea – continua – perché se si agisce in maniera diversa e scomposta viene meno lo spirito Ue. E crolla l’Europa”.  30 mag 11:18

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Il vaccino funziona: da dicembre un miliardo di dosi l’anno

sabato, Maggio 30th, 2020

di Alessandra Cattoi  

Due mesi che valgono due anni, o forse di più. Sono passati sessanta giorni dall’avvio della sperimentazione clinica del vaccino contro il virus SARS-CoV-2 dell’azienda biothec americana Moderna e i primi risultati, resi pubblici il 18 maggio, sono stati definiti da tutti gli esperti molto promettenti. Innanzitutto il vaccino si è dimostrato sicuro, non comporta effetti collaterali ed è ben tollerato. Ma soprattutto i dati mostrano che le persone vaccinate hanno sviluppato livelli di anticorpi uguali o superiori a quelli misurati in soggetti infettati dal virus e successivamente guariti. Notizie tanto incoraggianti da fare sbilanciare anche Anthony Fauci, direttore del Niaid (National Institute of Allergy and Infectious Diseases) e capo della task force della Casa Bianca per l’emergenza coronavirus. Fauci si è detto «cautamente ottimista» rispetto all’efficacia del vaccino di Moderna «proprio perché» ha dichiarato alla Cnn, «i primi risultati hanno dimostrato la capacità di neutralizzare il virus con la somministrazione di dosi ragionevoli di vaccino, ed è lecito prevedere che se gli stessi livelli di anticorpi saranno confermati su un numero più ampio di persone, il vaccino potrà proteggere dall’infezione».

Alla frenetica corsa verso il vaccino per sconfiggere la piaga del 2020, partecipa anche Andrea Carfí, scienziato italiano, da dieci anni negli Usa e da due a capo del team sulle malattie infettive di Moderna.  Intervistato  dal sito dell’Espresso lo scorso marzo, era apparso ottimista fin dai primi giorni della prima fase di sperimentazione sull’uomo e, a quanto pare, i fatti oggi gli danno ragione.

«La cautela era e continua ad essere d’obbligo ma si, confermo che l’ottimismo era ben risposto», dice oggi Carfi all’Espresso. «Infatti, su tutti i 45 volontari sottoposti alla prima fase di sperimentazione, il vaccino è risultato sicuro, confermando i dati ottenuti in studi clinci di altri nostri vaccini. Abbiamo anche osservato la produzione di anticorpi in tutti i soggetti vaccinati e in otto di loro abbiamo dimostrato la presenza di anticorpi neutralizzanti, cioè in grado non solo di riconoscere il virus ma anche di bloccarlo evitando cosí l’infezione. Dopo la somministrazione del vaccino, i titoli di questi anticorpi appaiono paragonabili a quelli di persone infettate e poi guarite da infezione da SARS-CoV-2. Tra qualche settimana avremo i risultati definitivi di tutti i 45 volontari a cui è stato somministrato il vaccino mRNA. Nel frattempo continuiamo i test su modelli animali. Sappiamo già che i topi vaccinati con mRNA-1273 (il nome del vaccino di Moderna, ndr) hanno anticorpi che neutralizzano il virus e, più importante, sono protetti quando esposti al virus.

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Le parole necessarie. Lo sconcerto di Mattarella davanti a un anno di inconcludenza sulla giustizia

sabato, Maggio 30th, 2020

Le parole necessarie. Punto. Senza alcuna sottovalutazione di ciò che è accaduto, indulgenza o prudenza lessicale. Parole che vanno al cuore della questione. E la questione è la delegittimazione che investe la magistratura italiana, in un quadro in cui, di fronte all’opaco intreccio tra toghe e politica che emerge dallo scandalo Palamara, né la politica, nel suo complesso, né la magistratura, nel suo complesso, hanno mostrato una consapevolezza e una capacità reattiva.

Non a caso il capo dello Stato, nel suo crudo intervento, fa rifermento al suo discorso al Csm di un anno fa, quando lo scandalo si manifestò in tutta la sua deflagrante portata, rivelando la “degenerazione del sistema correntizio” e “l’inammissibile commistione tra politici e magistrati”. In quell’occasione Mattarella espresse “grave sconcerto” e “riprovazione”: uno stato d’animo, che oggi si ripropone in modo ancora più assillante, nella misura in cui reca in sé una denuncia politica e morale, di fronte a un anno di sostanziale immobilismo, che una nuova ondata di ascolti rende pressoché incomprensibile e ingiustificabile. 

Vox clamantis in deserto, sia allora, quando, tranne rare eccezioni, anche i Torquemada in servizio permanente effettivo, con la toga svolazzante e il dito puntato, evitarono di porre il tema della “questione morale” nella magistratura,  sia oggi che si registra un anno di inconcludenza, a causa delle contraddizioni interne al Conte 2, in materia di giustizia, che parimenti al Conte 1, hanno nei fatti congelato il tema. E anche a causa di una reazione anch’essa “correntizia” alla questione da parte dei magistrati con l’Anm impegnata in un rimpallo di responsabilità tra chi è più o meno coinvolto, ma non a una corale assunzione di responsabilità.

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