Archive for Giugno, 2020

Gualtieri: “Da luglio taglio di tasse in busta paga per 16 milioni di persone”

sabato, Giugno 27th, 2020

MILANO – La sforbiciata fiscale lanciata lo scorso anno si prepara a debuttare nelle buste paga degli italiani a partire da luglio.  “Abbiamo ridotto le tasse a 16 milioni di lavoratori e dal primo luglio gli stipendi aumenteranno per 16 milioni di persone”, ha ricordato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, spiegando che  “per 11 milioni i vecchi 80 euro arriveranno a 100 euro”, mentre per i restanti l’aumento avrà un importo variabile. Un taglio che, a regime, vale circa 7 miliardi di minore Irpef.

Rep

Cuneo fiscale, tutti gli aumenti mensili per fasce di reddito. Per chi guadagna 39 mila euro saranno 16 euro in più

di VALENTINA CONTE
Si tratta di una estensione dell’ex bonus Renzi, che inizialmente prevedeva un contributo uniforme di 80 euro in busta paga per i redditi fino a 24 mila euro, incapienti esclusi, con un decalage nella fascia tra 24 e 26 mila euro. Ora il provvedimento del governo estende il bonus a 100 euro per tutti fino ai 28 mila euro e poi introduce una aumenta la detrazione per i redditi tra i 28 mila e i 40 mila euro. Quest’ultima fascia di redditi si troverà quindi un incremento del proprio stipendio su base mensile che potrà arrivare fino a 100 euro al mese.

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Sallusti: “Feltri si dimette da giornalista”. L’Ordine: “Dobbiamo ancora votare, ma avremmo voluto accompagnarlo sulla strada del rispetto delle norme”

sabato, Giugno 27th, 2020

di GABRIELE ISMAN

Nel suo snobismo, si è regalato nel giorno dei suoi 77 anni compiuti ieri un buco, come in gergo giornalistico si chiama l’articolo che avresti dovuto avere e che invece è comparso altrove: la notizia non è apparsa infatti su Libero – di cui pure è editore editoriale – ma in prima pagina su Il giornale, a firma del direttore Alessandro Sallusti: “Clamorosa scelta, Feltri si dimette da giornalista”. E il catenaccio a spiegare: “Perseguitato da anni, il direttore lascia l’Ordine per poter scrivere ancora. Così il soviet del politicamente corretto uccide la libertà”.

Il suo amico Sallusti scrive che “Vittorio Feltri non è più giornalista, non nel senso giuridico del termine. Dopo cinquant’anni di carriera si è dimesso dall’Ordine rinunciando a titoli e posti di comando nei giornali, compreso nel suo Libero (lo fondò nel 2000). Perché lo abbia fatto lo spiegherà lui, ma io immagino sia una scelta dolorosa per sottrarsi una volta per tutte all’accanimento con cui da anni l’Ordine dei giornalisti cerca di imbavagliarlo”.

Su Libero oggi Feltri tratta tutt’altro tema, con un editoriale dal titolo “Chi non acquista è perduto e vive malissimo”. In realtà Feltri ha presentato le dimissioni all’Ordine dei giornalisti della Lombardia in cui è iscritto, “ma il Consiglio deve ancora riunirsi per accettarle e cancellarlo” come spiega il presidente dell’Odg Carlo Verna che poi aggiunge all’Adnkronos: “Avremmo preferito accompagnarlo su una strada di maggior attenzione alle norme della professione”.

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Polemica Salvini-Bonafede. Il leghista: “Presto altri ex 5Stelle al Carroccio”. Il ministro: “Sono traditori”

sabato, Giugno 27th, 2020

E’ polemica tra Matteo Salvini e il 5Stelle, ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. “Nei prossimi giorni – ha dichiarato il leader della Lega – ci saranno diversi ingressi nel partito di persone specchiate che hanno lasciato il Movimento e porteranno il loro valore aggiunto”.  Parole che hanno scatenato le accuse del Guardasigilli grillino. “Salvini è orgoglioso di accogliere i fuoriusciti dai 5Stelle? – attacca Bonafede – Piuttosto si dovrebbe vergognare di aver accolto i traditori”.

Doppio addio nel M5S, escono dal gruppo la deputata Ermellino e la senatrice Riccardi

Una polemica scatenata anche dal recente passaggio, nei giorni scorsi, della senatrice grillina Alessandra Riccardi agli scranni dell’opposizione con la sua adesione al Carroccio. Una defezione dal Movimento che rischia, tra l’altro, di mettere in serio pericolo la tenuta della maggioranza.

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Alla ricerca di aule. Il governo punta gli edifici dismessi

sabato, Giugno 27th, 2020

Amedeo La Mattina

ROMA. Accordo fatto nella Conferenza Stato-Regioni e un miliardo in più per la scuola. Le aule riapriranno il 14 settembre «in condizione di massima sicurezza», garantisce il premier Conte. L’unico fuori dal coro è il governatore Vincenzo De Luca, che contesta le misure della ministra dell’Istruzione Azzolina «per la quale i problemi della scuola sono diventati marginali rispetto alla politica politicante». Un duro colpo quello del presidente campano che considera «irresponsabile» far votare per le regionali il 20 settembre, a pochi giorni dall’inizio delle lezioni. Azzolina non entra nel merito delle questioni, dice solo che un accordo anche con il governatore della Campania si troverà. Con un certo imbarazzo spiega che saranno gli enti locali e il ministero dell’Interno a valutare se sarà possibile utilizzare altri locali per lo svolgimento delle elezioni regionali. «Personalmente più gli studenti sono a scuola più sono contenta», liquida il discorso la ministra, che vuole superare le cosiddette «classi pollaio» con 25-30 studenti. Come? Azzolina annuncia che il 15% degli studenti verranno portati in altri locali, creando nuove strutture con l’edilizia leggera: e «se non bastasse, verranno ripresi i 3 mila edifici scolastici dismessi». Le spara addosso Matteo Salvini che chiede con quali criteri verranno scelti gli «espulsi». Per la Lega, come per Fdi e Forza Italia, la Azzolina è inadeguata. Dubbi arrivano dai presidi del Lazio, che reclamano «indicazioni precise».

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Vitalizi, da Bertinotti a Dini (e Cicciolina): il fronte degli irriducibili

sabato, Giugno 27th, 2020

di Fabrizio Roncone

Vitalizi, da Bertinotti a Dini (e Cicciolina): il fronte degli irriducibili

Fausto Bertinotti nella sua casa romana (foto di Ada Masella)

È stato il giorno dei vitalizi ritrovati, riconquistati per ora solo al Senato ma poi chissà, vedremo, forse pure alla Camera e allora tutti noi — anche quelli più sfortunati che ancora aspettano un euro dalla cassa integrazione, o quelli che disoccupati sono e disoccupati resteranno — tutti abbiamo respirato, fuori e dentro i palazzi della politica, il sapore dolciastro dei soldi.
Di quei soldi.
Dei loro soldi.
Anni passati a contarglieli, a capire se fossero meritati, o troppi. Immagini in dissolvenza. Ecco Fausto Bertinotti, prima sindacalista tra gli operai tessili di Sesto San Giovanni e poi formidabile consumatore di cachemire, il leader di Rifondazione comunista che Giampaolo Pansa chiama il «Parolaio rosso» e che, in età avanzata, scopre i preti, i salotti romani e il Dom Perignon, diventando così il mitico «BertiNight» (copyright Dagospia): eccolo seduto nella sua casa romana — tre Mao di Andy Warhol alle spalle — e la sua voce che rimbomba uscendo dal convegno «Morale e politica»: «Se rinuncerei al vitalizio? Domanda stupida a cui sarebbe stupido rispondere di sì».

No, non hanno mai pensato a rinunciarci. Il leghista Francesco Speroni: «Non siamo noi ad essere privilegiati. Siete voi ad essere invidiosi». La pornostar Ilona Staller, in arte Cicciolina — eletta con il Partito Radicale, prima di traslocare con Moana Pozzi in quello dell’Amore, segretario Riccardo Schicchi — entrò nella buvette di Montecitorio urlando: «Prendevo 2 mila euro, ora ne prendo solo 800… Come pago la luce, il gas, il condominio?». Pura leggenda il caso di Piero Craveri: senatore per una settimana, dal 2 al 9 luglio 1987, poi contributi versati fino al termine della legislatura per prendere, al 31 dicembre 2008, un vitalizio da circa 2.300 euro al mese.

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Merkel: «Non abbiamo creato il Mes per non utilizzarlo»

sabato, Giugno 27th, 2020

di Paolo Valentino

Merkel: «Non abbiamo creato il Mes per non utilizzarlo»

Utilizzare il MES «è una decisione italiana». Il Meccanismo di Stabilità è «uno strumento che può essere usato da tutti», ma «non lo abbiamo attivato perché rimanga inutilizzato». Lo dice Angela Merkel in un’intervista che viene pubblicata oggi dalla Süddeutsche Zeitung, della quale sono state date alcune anticipazioni. Alla vigilia della presidenza tedesca della Ue, che inizia il 1 luglio, la cancelliera presenta le linee guida di un semestre, le cui priorità iniziali sono state completamente stravolte dalla pandemia e dalle sue devastanti conseguenze economiche. Non tarda a giungere la risposta del primo ministro Giuseppe Conte, che a margine della conferenza stampa sulla scuola ha detto «Sure (il fondo europeo contro la disoccupazione, ndr) è un percorso che abbiamo attivato, chiederemo di partecipare a questo programma. Rispetto al Mes non è cambiato nulla rispetto alle opinioni della Merkel».
Merkel definisce «eccezionale» lo sforzo necessario per contrastare la crisi scatenata in Europa dal Coronavirus. Per questo è indispensabile che la Germania «non pensi solo a se stessa, ma sia pronta a un atto straordinario di solidarietà» verso i Paesi come per esempio Italia e Spagna, che sono stati «colpiti in modo violento sul piano economico, sanitario e, a causa del grande numero di vittime, anche emotivo». La cancelliera tuttavia ammette che l’azione solidale della Germania è dettata anche dal proprio interesse: «È nell’interesse tedesco avere un forte mercato interno e che l’Unione europea cresca insieme e non si sfaldi». Con una frase a lei ormai cara, Merkel ribadisce che «ciò che è buono per l’Europa, era ed è buono anche per noi».

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Sondaggio | Giù Lega e Pd, M5S in ripresa: e sale Fratelli d’Italia. Si accorciano le distanze tra i partiti

sabato, Giugno 27th, 2020

di Nando Pagnoncelli

Sondaggio | Giù Lega e Pd, M5S in ripresa: e sale Fratelli d'Italia. Si accorciano le distanze tra i partiti

Il termometro politico di fine giugno mostra qualche oscillazione rispetto al mese scorso infatti gli orientamenti di voto, pur confermando la graduatoria tra le principali forze politiche degli ultimi sette mesi, hanno fatto registrare una variazione di consenso tra le due forze principali della maggioranza. In dettaglio, la Lega si mantiene in testa con il 24% (-0,3%), seguita dal Pd con il 20,4% (-0,8%), dal M5S con il 18,0% (+1,3%), da FdI con il 16,3% (+ 0,1%) e da FI con il 7,2% (-0,2%). Tra le forze minori si registra un aumento di Azione di Calenda che passa dal 2,2% al 2,8% e di Sinistra italiana-Articolo1 che passa da 1,8% al 2,3%. Nel complesso i tre partiti del centrodestra si attestano al 47,5% mentre le forze della maggioranza sono accreditate del 43,6%. In un mese si riduce quindi il vantaggio delle forze dell’opposizione su quelle della maggioranza da 5,2% a 3,9%. Va sottolineato che l’area grigia dell’astensione e dell’indecisione si mantiene molto ampia e raggiunge il 43,7%, un dato elevatissimo corrispondente a circa 22 milioni di elettori, molto prossimo a quello delle Europee (che tradizionalmente mobilitano meno elettori), laddove alle ultime Politiche l’astensionismo, sommato alle schede bianche e nulle, riguardò 13,7 milioni di elettori.

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Dall’1 luglio le nuove bollette: cosa cambia per luce e gas

venerdì, Giugno 26th, 2020

Gabriele Laganà

Dopo il forte calo registrato nel secondo trimestre, periodo segnato dall’emergenza sanitaria, a partire dal primo luglio e per il terzo trimestre, le bollette delle famiglie in servizio di maggior tutela segneranno subiranno una ulteriore variazione.

Quelle del gas caleranno del 6,7% mentre torneranno ad aumentare quelle per la luce (+3,3%). La comunicazione è stata data dall’Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente.

Nonostante il rialzo delle bollette dell’elettricità, la notizia farà felice i consumatori. Nella nota, l’Arera ha segnalato che grazie alle variazioni ci sarà un risparmio per una famiglia tipo pari a 212 euro, al lordo delle tasse, rispetto allo scorso anno. L’Authority ricorda che l’aumento delle tariffe per l’elettricità “è dovuta esclusivamente a un aumento della spesa per la materia energia, legato alla variazione della componente a copertura dei prezzi di dispacciamento (+3,6%), solo in minima parta mitigato da una leggera riduzione della componente a copertura dei costi di acquisto dell’energia elettrica (-0,3%)”.

L’Arera ha poi aggiunto che anche per questo trimestre sono stati confermati i livelli delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema, Asos e Arim, che avevano già subito decise riduzioni nel corso del secondo semestre 2019 e nell’aggiornamento del I trimestre 2020. Inoltre, nel comunicato si sottolinea che nel prossimo futuro ci potranno essere ulteriori novità.

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Cos’è la commissione contenziosa del Senato che ha annullato il taglio vitalizi

venerdì, Giugno 26th, 2020

Il Movimento, che per il taglio dei vitalizi aveva festeggiato in piazza, è insorto. Così come la Lega, il Pd e buona parte delle forze politiche. Ma allora, chi ha deciso la marcia indietro sul taglio dei vitalizi? È stata la Commissione contenziosa del Senato. Composta da cinque membri. Uno è il Presidente, Giacomo Caliendo, senatore, magistrato, di Forza Italia. Gli altri componenti politici sono altri due senatori, entrambi della Lega: Simone Pillon e Alessandra Riccardi, che, eletta con i 5 Stelle, è appena passata con il Carroccio. Poi ci sono due membri «laici», non senatori, nominati dal presidente del Senato, l’azzurra Maria Elisabetta Alberti Casellati scelti tra magistrati a riposo delle supreme magistrature ordinaria e amministrative, professori ordinari di università in materie giuridiche, anche a riposo, e avvocati dopo venti anni d’esercizio. Anche i senatori che prendono parte alla Commissione devono avere gli stessi requisiti dei membri «laici». La Lega sostiene di essere stata l’unica a votare contro lo stop al taglio dei vitalizi. Si desume che a favore abbiano votato Caliendo e i due non parlamentari.

Per approfondire

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M5S, la scissione appare sempre più vicina

venerdì, Giugno 26th, 2020

Francesco Curridori

“Siano gli iscritti a scegliere qualunque cosa importante per il MoVimento 5 Stelle per la direzione del Movimento 5 Stelle”. Davide Casaleggio ha fatto irruzione nel dibattito politico con un’intervista al giornale Fanpage proprio nel giorno in cui due parlamentari hanno lasciato il gruppo dei pentastellati.

Tra Grillo e Casaleggio aleggiano le aspirazioni di ‘Dibba’

Casaleggio boccia, dunque, l’idea di Grillo di affidare il M5S a un direttorio che traghetti il partito fino agli Stati generali che, secondo le ultime indiscrezioni, dovrebbero tenersi a ottobre, dopo le Regionali. Il presidente dell’Associazione Rousseau ha voluto, quindi, giocare di sponda con Alessandro Di Battista che, intervistato da Lucia Annunziata su Rai3, ha chiesto di indire un “congresso”, o meglio “un’assemblea in cui tutti le persone del M5S, da iscritti ad attivisti, dicano la loro per costruire un’agenda politica”. In quell’occasione l’ex deputato romano ha fatto intendere di essere pronto ad assumere la leadership del Movimento con una piattaforma “legata al rafforzamento dello stato e alla lotta alle politiche globaliste”. Un’uscita che il garante del Movimento Beppe Grillo ha immediatamente respinto con un tweet assai velenoso: “Dopo i terrapiattisti e i gilet arancioni di Pappalardo, pensavo di aver visto tutto… ma ecco l’assemblea costituente delle anime del Movimento. Ci sono persone che – ha concluso il comico genovese – hanno il senso del tempo come nel film ‘Il giorno della marmotta”. Di Battista, pur senza citare apertamente Grillo, ha replicato via Instagram:”Oggi pomeriggio sono tornato in Tv. Ho fatto proposte e preso posizioni chiare. Si può legittimamente non essere d’accordo. Lo si dica chiaramente spiegando il perché”.

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