Archive for Luglio, 2020

Diagnosi precoce, testato esame del sangue che individua il tumore 4 anni prima che si manifesti

giovedì, Luglio 23rd, 2020

di TIZIANA MORICONI

Scoprire 5 dei tumori più comuni e difficili da trattare con quattro anni di anticipo rispetto a quanto è possibile fare oggi, attraverso l’analisi del sangue. È quello che mostra di poter fare un nuovo test sperimentale – chiamato PanSeer – in uno studio pubblicato oggi su Nature Communications, coordinato dall’Università della California di San Diego e condotto insieme a diverse università cinesi. 

Negli ultimi anni la ricerca sulla biopsia liquida ha avuto una grande accelerazione: quello che sembrava un miraggio – cioè la possibilità di scoprire il cancro quando è ancora ai primissimi stadi, invisibile con le normali tecniche di imaging – sta diventando un obiettivo sempre più realistico e prossimo. Il nuovo sistema, ancora lungi dal poter essere impiegato nella pratica clinica, si aggiunge ad altri promettenti test che sono in fase di sviluppo o validazione. Nello specifico, PanSeer sembra poter identificare i tumori di stomaco, esofago, colon retto, polmoni e fegato con un’affidabilità media del 91%. Va sottolineato, però, che per confermare queste potenzialità sarà necessario attendere i risultati dello studio su larga scala. 

Un test del sangue per scoprire 50 tipi di tumore di TIZIANA MORICONI


Cercare la firma del tumore nel Dna circolante

Come altre biopsie liquide, il sistema rileva dei “segnali” nel Dna già associati ai tumori: si tratta di metilazioni, cioè modifiche chimiche (la sequenza delle “lettere” resta la stessa, ma cambia la struttura) in grado di modulare l’espressione dei geni. PanSeer ha analizzato il Dna tumorale circolante metilato (ctmDNA), interrogando oltre 12 mila schemi di metilazione e utilizzando, tra gli altri, i dati del Cancer Genome Atlas.

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Previsioni meteo, pazza estate. Triplo blitz con nubifragi e grandine in arrivo

giovedì, Luglio 23rd, 2020

Roma, 22 luglio 2020 – Pazza estate, “bipolare” come la definiscono gli esperti. Le previsioni meteo confermano il ribaltone paventato nei giorni scorsi. Dopo un’assaggio rovente (e afoso) d’estate, ecco riaffacciarsi sull’Italia violenti temporali con nubifragi, raffiche di vento e rischio grandine. E se in alcune zone sarà tempesta, in altre caldo e afa continueranno ad aumentare.

Dopo aver sforato quota 35 gradi, con temperature finalmente in linea con luglio inoltrato, ecco che l’anticiclone sul Mediterraneo in poco più di 48 ore rischia di essere spazzato via da “impulsi instabili di matrice atlantica”, come spiega 3B Meteo. I blitz di maltempo dovrebbero arrivare al Nord già questa sera, mentre tra giovedì sera e venerdì si dovrebbe raggiungere l’apice dei fenomeni. Saranno tre ondate di nubifragi con forte vento e grandinate a livello locale. Il terzo passaggio della perturbazione, nel pomeriggio del venerdì, colpirà anche il Centro, con “temporali anche forti soprattutto sull’Appennino, in occasionale sconfinamento al versante adriatico entro sera”, conferma il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara. E proprio venerdì le temperature sono attese in diminuzione, mentre nelle prossime ore l’afa dovrebbe proseguire soprattutto sulle aree interne della Penisola con picchi “oltre i 35 gradi” anche sulle coste. Nel mirino del caldo i grandi centri urbani e la Pianura Padana, in particolare nelle ore serali. La situazione dovrebbe migliorare nel weekend, con qualche residuo di rovescio sabato “su Nordest, Appennino e versante adriatico, dove tuttavia non mancherà anche il Sole”. Sole praticamente ovunque domenica.

Agosto

Tanti si chiedono se questa tendenza a due facce continuerà anche ad agosto. Secondo il Meteo.it la svolta arriverà all’inizio del prossimo mese: l’anticicone delle Azzorre, che finora ha prevalso causando instabilità, lascerà spazio a quello africano che porterà caldo intenso con “temperature al di sopra della media” fino a “3 gradi”.  Si andrà oltre i 35 gradi, specie “in Valpadana, sulle zone interne delle due Isole maggiori e su parte del Centro-Sud”. Mancano ancora diversi giorni all’ora X, ma i modelli sembrano andare in questa direzione. 

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La sconfitta storica dei sovranisti

giovedì, Luglio 23rd, 2020

di ROBERTO GIARDINA

Vince l´Europa e perdono i sovranisti. Non solo in Italia. Mai un vertice europeo era durato così a lungo (90 ore), e mai la sconfitta degli europeisti è sembrata così vicina. Alla fine ha prevalso Frau Angela, la leader più autorevole, anche se ormai alla fine della sua carriera. Ha trovato il compromesso tra l´avarizia dell’olandese Rutte e le richieste dell´Italia, e con lei ha trascinato Conte. Hanno perduto i sostenitori dell´egoismo nazionale. Ognuno per sé? La scelta che appare più facile è quasi sembra sbagliata, ha ammonito la Cancelliera. Perdono i sovranisti, la Lega di Salvini. Ma anche i grillini devono ingoiare il rospo, dopo che Di Maio (febbraio 2019) aveva addirittura sposato la causa dei gilet gialli francesi.

Un Conte che torna a mani vuote, o costretto ad accettare aiuti dalla Ue a condizioni disastrose, avrebbe provocato la caduta del governo e favorito una vittoria a mani basse alle prossime elezioni del fronte anti europeista.

Con sfumature diverse, con entusiasmo o con freddezza, da Renzi a Berlusconi, al professor Monti, si è costretti a riconoscere il risultato strappato a Bruxelles. I sovranisti che seguono Salvini si trovano in scacco matto: se continuano a opporsi ciecamente, a criticare, a fare le Cassandre che mettono in guardia contro la trappola in cui è caduto l´ingenuo Conte, si trovano contro gli italiani in crisi, i lavoratori in cassa integrazione, gli esercenti che temono il fallimento a causa del virus. Ed ora non si teme più nemmeno il Mes, l´unico meccanismo che promette aiuti immediati per far fronte all´emergenza dei prossimi mesi. Le condizioni imposte? Ma sono le riforme che gli italiani vogliono da decenni, dalla scuola alla giustizia. Perché protestare se ce lo ricorda l´Europa?

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Coronavirus in Italia, il bollettino del 22 luglio. Dati e tabella

giovedì, Luglio 23rd, 2020

Roma, 22 luglio 2020 – Nuovo bollettino sull’andamento dell’andamento del Coronavirus in Italia. Dopo tre giorni in cui la curva epidemica del Covid19 era tornata a scendere, oggi i dati del Ministero della Salute invertono la tendenza: i casi in un solo giorno sono più che raddoppiati e salgono a 282 (ieri 129), mentre i morti sono 9. L’attenzione rimane alta sui focolai, che continuano ad accendersi a macchia di leopardo sul territorio nazionale e non solo. Anche nella vicina Spagna, infatti, aumentano e preoccupano i cluster, mentre nel resto del mondo il numero di contagi è vicino a toccare quota 15 milioni. Intanto, però, arrivano buone notizie: sono stati isolati i cosiddetti “super anticorpi” che aprono a nuovi farmaci e vaccini anti-Covid, una svolta nella battaglia contro il virus, che potrà dirsi conclusa solo quando sarà disponibile un vaccino efficace. 

Covid, il bilancio di oggi, 22 luglio

Torna a salire la curva epidemica in Italia. E più del doppio rispetto ai giorni precedenti. Oggi sono 282 i nuovi casi(+153) e 9 i morti, secondo la tabella diffusa dal Ministero della Salute, mentre la mappa ne indica 280. Dei nuovi contagi, l’Emilia Romagna registra il dato più alto: 57 nuovi casi, a cui segue la Lombardia con 51  (+17). Sia il Veneto sia la Basilicata segnano 36 casi, mentre sono 20 nella Provincia autonoma di Trento, 19 in Campania, 16 nel Lazio, 13 in Piemonte. Gli attualmente positivi raggiungono così quota 12.322 mentre i decessi 35.082. I ricoveri in terapia intensiva scendono di un’unità a quota 48 (-1) e calano a 724 i ricoveri (-8). Restano in isolamento domiciliare 11.550 pazienti (-62). Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati effettuati 49.318 tamponi, un dato che porta a 6.354.730 il numero complessivo dei tamponi effettuati dall’inizio della epidemianel nostro Paese. Ci sono solo tre regioni – Puglia, Abruzzo e Valle d’Aosta – e la Provincia autonoma di Bolzano a non registrare nuovi casi nelle ultime 24 ore.

Emilia Romagna

L’Emilia Romagna oggi registra il maggior numero di contagi: sono 57 i nuovi casi da Coronavirus, mentre 2 i decessi, un uomo e una donna, in provincia di Bologna e nel riminese. Salgono quindi ancora le infezioni e la gran parte dei nuovi positivi sono riconducibili a focolai o a casi già noti o a persone rientrate dall’estero. Intanto, la situazione nel residence di Rimini, dove vive un gruppo di senegalesi ed è esploso un focolaio di Coronavirus, è “all’attenzione del dipartimento di Sanità pubblica, puntualmente monitorata e sotto controllo“. Nei giorni scorsi, precisa l’Ausl Romagna, è emersa la positività di un paziente che abita nel residence, che aveva effettuato il tampone perchè contatto di un altro paziente positivo. Il paziente, asintomatico, è in isolamento domiciliare e l’Ausl ha tempestivamente messo in campo un’attività di contact tracing. Sono 51 i tamponi effettuati, anche tra gli altri ospiti del residence, tutti stranieri regolari, e al momentonove hanno avuto esito positivo, mentre si attendono i risultati degli altri. 

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l diritto, la Chiesa e le reti diplomatiche. Conte, premier per caso (ma non troppo)

giovedì, Luglio 23rd, 2020

di RAFFAELE MARMO

Fossimo nel mondo anglosassone, tra Londra e Martha’s Vineyard, tireremmo in ballo ‘L’uomo nell’ombra’, il film giallo Roman Polański sulla misteriosa “formazione” giovanile di uno studente “allenato” e “allevato” a diventare un primo ministro inglese, che, guarda caso, somiglia tanto a Tony Blair. Ma siamo in Italia e se vogliamo fare il gioco sulle ‘origini’ dell’attuale presidente del Consiglio, sbucato apparentemente dal nulla a fine maggio del 2018, dobbiamo guardare verso Santa romana Chiesa.

Perché se è vero che Giuseppe Conte viene da Volturara Appula, un paese del Foggiano, e da San Giovanni Rotondo, dove ha vissuto nella famiglia d’origine, con la maturità classica conquistata al liceo Pietro Giannone di San Marco in Lamis, è altrettanto vero che quando arriva a Roma, per Giurisprudenza alla Sapienza, riesce entrare a Villa Nazareth, il collegio cattolico che ha come slogan “Favoriamo lo sviluppo dei talenti”.

E il giovane Conte deve aver dimostrato talento se in quella comunità ‘di merito’, creata per sostenere negli studi ragazzi di valore soprattutto del Sud (ma spesso con ridotte possibilità economiche), finisce per diventare negli anni il pupillo del Cardinale Achille Silvestrini, dominus di Villa Nazareth e guida religiosa e ‘politica’ dell’ala sinistra della Chiesa cattolica durante l’era wojtyliana. E, del resto, la comunità-collegio ai margini della campagna della Pineta Sacchetti si consolida nei decenni come uno dei luoghi di elezione del cattolicesimo democratico, ma non solo. Aldo Moro e Oscar Luigi Scalfaro vi erano di casa, ma anche Romano Prodi, da presidente dell’Iri, il costituzionalista Leopoldo Elia, lo storico Pietro Scoppola l’hanno frequentata.

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Il movimento 5S esalta la nuova Europa per eludere le sue ambiguità

giovedì, Luglio 23rd, 2020

di Massimo Franco

I peana europeisti dei grillini stridono con il rifiuto di ricorrere al prestito del Mes. Né basta sostenere che il problema è stato superato dopo l’accordo di martedì a Bruxelles. In realtà, aggrapparsi alla retorica sulla «nuova Europa» emersa da cinque giorni di duri negoziati è un pretesto per non dovere affrontare un tema divisivo per i Cinque Stelle e lo stesso premier.

Ma non può far dimenticare che in quel rifiuto, M5S e Giuseppe Conte si sono trovati e rimangono fianco a fianco con la destra euroscettica della Lega di Matteo Salvini e di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni.

Ancora ieri, il presidente Conte ha glissato sostenendo che fare domande sul Meccanismo europeo di stabilità, il Mes, appunto, sarebbe qualcosa di «morboso». Ma deve spiegarlo al segretario del Pd, Nicola Zingaretti, e ai suoi ministri, i quali continuano a chiedergli di utilizzarlo per avere liquidità in tempi brevi e non nel 2021; e a Italia viva. Nel trionfalismo di un Movimento passato in pochi mesi dalla diffidenza contro le istituzioni europee all’abbraccio esagerato tipico dei convertiti, si intravede un rischio: di usare la retorica sulla «svolta storica» per coprire le contraddizioni e non dovere elaborare una nuova identità.

Dire che l’esigenza di ricorrere al Mes «è reso inutile» per la pioggia di miliardi del Fondo per la ripresa in arrivo all’Italia significa eludere la questione, non risolverla; e dunque riproporre e cristallizzare un elemento di ambiguità nella politica dei Cinque Stelle. Si tratta di una riserva mentale che potrebbe riemergere se il governo investisse male i soldi, o riaffiorassero le tensioni con la Commissione europea. Oppure se in autunno, prospettiva già messa nel conto da molti, rispuntasse l’epidemia o si acuisse la crisi economica, ritrovandosi disarmati perché non si è fatto ricorso al Mes per un rifiuto pregiudiziale.

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Ma la maggioranza avrà bisogno al Senato dei voti di Forza Italia

giovedì, Luglio 23rd, 2020

di Enrico Marro

di Lorenzo Salvia

Si era partiti, qualche settimana fa, con una decina di miliardi, ma la cifra del nuovo maggior deficit che il governo chiederà al Parlamento è lievitata durante il vertice di maggioranza di ieri sera: circa 25 miliardi, che si aggiungono ai 20 e ai 55 già autorizzati a marzo e aprile. Nel 2020, quindi, il disavanzo di bilancio si gonfierà di un centinaio di miliardi per finanziare gli interventi di contrasto alla crisi. A spingere il governo a premere sull’acceleratore sono stati due fattori: il buon risultato ottenuto a Bruxelles sul Recovery fund, che metterà a disposizione dell’Italia 209 miliardi tra prestiti e sussidi; la necessità di tendere la mano alle opposizioni, in particolare a Forza Italia, in vista della votazione in Parlamento, mercoledì, della richiesta di autorizzazione allo scostamento di bilancio. Autorizzazione che, secondo l’articolo 81 della Costituzione, deve essere approvata dalla maggioranza assoluta dei componenti le camere. Al Senato significa 161 voti. Una soglia non proprio di tranquillità per il governo, tanto più che, secondo il sito specializzato Openpolis, dopo le defezioni degli ultimi mesi, la maggioranza, intesa come somma di M5S, Pd, Iv, Leu e Maie, può contare su 154 senatori. Il governo ha quindi bisogno di altri sostegni, non solo dai senatori a vita. Magari anche con una geometria variabile e qualche contraccolpo. Forse non è un caso che proprio ieri tre senatori — Paolo Romani, Gaetano Quagliariello e Massimo Berutti — abbiano lasciato il gruppo di Forza Italia per approdare nel misto.

I precedenti

Nei precedenti due scostamenti di bilancio il problema non si era posto perché Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia avevano dato il via libera alla richiesta pressati dall’emergenza. Ma stavolta, nonostante l’appello a collaborare che il premier Giuseppe Conte ha ripetuto ieri in Parlamento, il consenso non è scontato. Ieri, alla Camera, il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri (Pd), dopo le aperture già fatte dalla vice Laura Castelli (M5S) ha confermato che uno dei piatti forti del prossimo decreto legge, sarà una forte rateizzazione (fino al 2021) delle ritenute e dei versamenti fiscali e contributivi di marzo, aprile e maggio per ora solo rinviati al 16 settembre. Un passo al quale ha risposto la capogruppo di Forza Italia, Mariastella Gelmini, giudicandolo insufficiente e minacciando di non votare la nuova richiesta di deficit senza altre contropartite sul piano fiscale per i lavoratori autonomi e le partite Iva.

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Proroga dello stato di emergenza. Scuole, smart working e blocco dei voli: ecco a cosa servono poteri speciali

giovedì, Luglio 23rd, 2020

di Fiorenza Sarzanini

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Le misure

Smart working, riapertura delle scuole, gestione delle elezioni, via libera agli eventi con migliaia di persone come le partite di calcio, i concerti, le manifestazioni: sono queste le decisioni che il governo ritiene di dover affrontare in stato di emergenza da coronavirus. La linea è quella di mantenere questa situazione fino a quando il numero dei contagi non sarà praticamente nullo o comunque molto basso e quando non ci saranno nuovi focolai. L’attuale situazione consente infatti di agire in deroga su numerosi aspetti della vita pubblica grazie all’emanazione di Dpcm e ordinanze del ministro per la Salute. Tra le scelte che si possono fare in stato di emergenza c’è anche il blocco dei voli dai Paesi ritenuti ad alto rischio di contagio, proprio come sta avvenendo attualmente con 16 Stati dai quali chi non è residente in Italia non può arrivare, mentre gli italiani hanno l’obbligo di mettersi in quarantena.

Smart working resta la regola

Per i dipendenti pubblici e privati si può ricorrere allo smart working fino al termine dello stato di emergenza. Quando invece si tornerà alla situazione ordinaria, anche i criteri per il lavoro a distanza dovranno essere rivisti. La scelta di far lavorare i dipendenti da casa si è resa obbligatoria nel momento di massima criticità della pandemia per limitare al massimo i contatti tra le persone. Tra i motivi che durante il lockdown giustificavano le uscite c’erano proprio quelli legati al lavoro, ma per garantire il distanziamento sociale e così cercare di limitare i contagi da Covid-19 erano state diramate linee guida proprio per garantire la minima presenza negli uffici. Una strategia peraltro ribadita anche nella relazione finale della commissione Colao e dai protocolli dell’Inail per la sicurezza.

Dai banchi ai guanti, gare d’appalto più snelle

Tutte le gare per l’approvvigionamento del materiale necessario a far ripartire la scuola, ma anche a rifornire di dispositivi di protezione gli uffici pubblici e a distribuirli a prezzi calmierati per i cittadini possono essere svolte seguendo un iter più snello. In particolare lo stato di emergenza consente al commissario Domenico Arcuri di procedere all’acquisto di banchi, test sierologici, mascherine, guanti e tutto quel che viene ritenuto necessario per fronteggiare i rischi di nuovi contagi da coronavirus, senza dove applicare il codice degli appalti e quindi accorciando procedure e inevitabilmente i tempi. Si tratta comunque di gare pubbliche, ma alcuni passaggi vengono eliminati proprio per garantire la celerità.

Avanti con i Dpcm

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Via libera del Cdm a scostamento di bilancio da 25 miliardi

giovedì, Luglio 23rd, 2020

Via libera del Consiglio dei ministri al nuovo scostamento di bilancio pari a 25 miliardi. L’extra deficit sarà votato in Parlamento il prossimo 29 luglio. Buona parte dei fondi sarà destinato alla Cig Covid, agli enti locali e agli incentivi alle imprese per le assunzioni. Nel corso del Cdm non è stata formalizzata, diversamente da quanto previsto, la proroga dello stato di emergenza. 

Proprio la cifra del nuovo deficit è stata al centro di un incontro pre Cdm al quale, oltre al premier Giuseppe Conte e ai capidelegazione di maggioranza, hanno preso parte i ministri Roberto Gualtieri, Stefano Patuanelli e Nunzia Catalfo e i responsabili economici dei partiti alleati di governo. Lo scostamento ipotizzato inizialmente di 20 miliardi è poi stato aumentato a 25.

Oltre alla proroga della Cig Covid (potrebbero essere altre 18 settimane, legate però ai cali di fatturato delle imprese) l’esecutivo, come ha confermato Gualtieri, pensa a introdurre subito anche meccanismi di incentivo alle nuove assunzioni, probabilmente sotto forma di decontribuzione. Allo stesso tempo, ha spiegato il vice di Gualtieri, Antonio Misiani, si sta pensando anche a “incentivi alle imprese che riportano al lavoro i dipendenti in cassa integrazione perché la via maestra non può essere la cassa all’infinito”.

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Nuove scintille Usa-Cina mandano in rosso le Borse. Milano giù coi petroliferi

mercoledì, Luglio 22nd, 2020

di Enrico Miele e Stefania Arcudi

Le ultime da radiocor

Borse europee tutte in rosso sulla scia delle notizie dell’escalation nella tensione tra Usa e Cina. Debole anche Wall Street. La Cina infatti ha reso noto che gli Stati Uniti hanno ordinato la chiusura del consolato generale di Houston, Texas. La richiesta di Washington segna “una provocazione politica unilaterale lanciata dagli Stati Uniti”, ha detto il protavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin in conferenza stampa a Pechino.

Sul fronte finanziario, prosegue la stagione delle trimestrali, mentre sullo sfondo gli investitori tengono sotto controllo l’andamento della pandemia, che preoccupa soprattutto negli Stati Uniti, dove anche il presidente Donald Trump è tornato a raccomandare l’uso della mascherina. Per la prima volta da giugno, martedì 21 luglio, gli Usa hanno superato la drammatica soglia dei mille decessi giornalieri. Intanto, negli Stati Uniti sale anche l’attesa per il pacchetto d’aiuti che il Parlamento si prepara a varare.

Wall Street in calo, pesano tensioni Usa-Cina

In ribasso anche Wall Street, dopo la chiusura positiva di ieri. A pesare, oggi, sono le tensioni con la Cina, le preoccupazioni relative alla Covid-19 e i dubbi sull’approvazione di un nuovo piano di aiuti all’economia statunitense, che potrebbe non essere rapida come sperato. Sul fronte degli aiuti, si fa largo il pessimismo dopo le parole del leader della maggioranza in Senato, Mitch McConnell, secondo cui il Congresso difficilmente approverà velocemente un nuovo piano di stimoli; il timore è che si arrivi alla pausa estiva senza un accordo, viste le divisioni tra democratici e repubblicani su varie questioni. Il calendario macroeconomico prevede per oggi il dato sulle vendite di case esistenti per il mese di giugno (alle 16 in Italia); 30 minuti più tardi, gli analisti attendono le scorte di petrolio per la settimana conclusa il 17 luglio.
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