Archive for Luglio, 2020

Mose Venezia, per la prima volta entra in funzione il sistema di 78 dighe mobili

venerdì, Luglio 10th, 2020

Giornata storica a Venezia, dove la laguna è stata chiusa completamente al mare per poter effettuare il primo test completo delle 78 dighe mobili del sistema Mose, per salvare la città dalle acque. Sull’isola artificiale che divide la Bocca di Porto del Lido è stata approntata “una regia” dove si sono seguite le operazioni. Stop completo al traffico marittimo. E’ stato Conte a premere il pulsante per dare il via all’innalzamento delle dighe.

Tanta l’attesa per l’evento. Dopo i 187 centimetri di acqua alta del 12 novembre scorso, c’è stata un’accelerazione dei lavori. L’inaugurazione del Mose è prevista per la fine del 2021.

Conte: “A chi protesta dico auguriamoci funzioni” Conte ha parlato delle proteste per l’opera. “Ci sono movimenti di protesta, la mia sicurezza era preoccupata. Io ho detto ‘andiamo’: è giusto ci sia una visione dialettica. Dico a chi protesta, ai cittadini e agli intellettuali che hanno perplessità: concentriamoci sull’opera, auguriamoci tutti che funzioni”.

“Va completato entro l’autunno-inverno” “Questo Mose – prosegue il premier – va completato e dobbiamo fare in modo che il prossimo autunno-inverno ci sia uno strumento di salvaguardia”. “L’opera – ha ricordato Conte – ha attirato su di sé tante critiche e dibattiti, e’ stata avversata e auspicata, rallentata nella sua esecuzione. Si sono addensati cari episodi di corruzione e malaffare che ne hanno compromesso il funzionamento. Sono episodi deprecabili, non dimentichiamo nulla ma ora concentrarci sull’obiettivo”.

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Sconfitti Merkel, Macron e il Sud Europa: l’irlandese Donohoe presidente dell’Eurogruppo

venerdì, Luglio 10th, 2020
German Chancellor Angela Merkel and French President Emmanuel Macron give a press conference on June...
German Chancellor Angela Merkel and French President Emmanuel Macron give a press conference on June 29, 2020 at the German governmental guest house in Meseberg, outside Berlin. – Chancellor Angela Merkel hosts French President Emmanuel Macron for talks, two days before Germany takes on the rotating presidency of the European Union on July 1, 2020 with an economy mired in the worst crisis since World War II. Berlin’s chairing of the 27-member bloc will be the last with Merkel in charge, and could be the one that defines the legacy of the leader dubbed the “eternal chancellor”. (Photo by Hayoung JEON / POOL / AFP) (Photo by HAYOUNG JEON/POOL/AFP via Getty Images)

A sorpresa l’irlandese Paschal Donohoe è il nuovo presidente dell’Eurogruppo, che succede al portoghese Mario Centeno dimessosi a giugno. Al secondo giro di votazioni tra i ministri dei 19 paesi dell’area euro, Donohoe batte la spagnola Nadia Calvino, che sembrava favorita nella corsa, sostenuta dai paesi del sud, l’Italia, la Spagna, il Portogallo, la Francia, i più colpiti dalla crisi economica scatenata dal covid e la Germania. L’elezione dell’irlandese segna un punto a favore dei piccoli paesi frugali del Nord, insieme ai baltici, contrari alla nomina di una spagnola a capo dell’Eurogruppo: insieme sono riusciti a battere i paesi più grandi e persino il ‘potente’ asse franco-tedesco. E così la pandemia ha trasformato un’elezione di solito ‘neutra’ in una competizione dal sapore molto politico, che guarda alle misure da mettere in atto per affrontare la crisi, un atto della ‘guerra’ in corso sul recovery fund.

Donohoe è stato sostenuto dai paesi euro della cosidetta lega anseatica, voce dei rigoristi del nord che si rifà all’alleanza tra città dell’Europa settentrionale e del Baltico che dominò il commercio nel tardo Medio Evo e il XVI secolo. Ne fanno parte: Paesi Bassi, Danimarca, Finlandia, Svezia, Lituania, Estonia e Lettonia e l’Irlanda. Anche se l’Irlanda negli ultimi anni è stata più ‘punita’ dalle politiche di austerity che altro, la riesumazione della lega anseatica le ha permesso di prendere la presidenza dell’Eurogruppo. Ma Donohoe ha votato anche l’Austria, Cipro, la Slovacchia, la Slovenia.

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Indovina indovinello: chi è quel leader che si crede Berlinguer?

venerdì, Luglio 10th, 2020

Indovina indovinello: c’è un leader politico italiano che ha detto d’aver ereditato i valori della sinistra di Enrico Berlinguer. Ricordate, magari con commozione? La questione morale, lo strappo dall’Urss, la fermezza sul caso Moro, l’evoluzione democratica del Pci, il grande partito, il paese nel paese di cui parlava Pasolini, eccetera eccetera.

Chi sarà mai questo leader, di tale levatura, politica e morale, che nella citazione a buon titolo si guadagna il ruolo di faro nella crisi dell’Italia di oggi? Se non avete indovinato, vi forniamo alcuni ulteriori indizi. A nostro insindacabile parere, certi di non poter essere smentiti, il suddetto leader ha ereditato anche: un po’ di conservatorismo europeo di Prezzolini, certo la centralità politica della cultura di Gramsci, il rigore morale di Leone Ginzburg, il federalismo di Cattaneo ma anche un po’ di federalismo europeo di Spinelli, certamente il costituzionalismo di Temistocle Martines, il liberalismo economico di Luigi Einaudi, l’etica politica di Benedetto Croce, il riformismo democristiano di Alcide De Gasperi. Ma anche la voce di Mina, il sinistro di Maradona, l’ars amatoria di Rodolfo Valentino, il girovita di Belen.

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Google scommette sulla ripresa dell’Italia in digitale: 900 milioni di dollari in 5 anni

venerdì, Luglio 10th, 2020

MILANO – Google investe in Italia 900 milioni di dollari in 5 anni, per aprire le due Google Cloud Region annunciate in partnership con Tim e per avviare l’iniziativa “Italia in Digitale” un nuovo piano dedicato alle piccole e medie imprese “con l’obiettivo di accelerare la trasformazione digitale del Paese”. “Google è orgogliosa di essere partner della ripresa economica dell’Italia”, dice Sundar Pichai, Ceo di Google.

Nello specifico l’annuncio riguarda “Italia in Digitale”, un nuovo piano per accelerare la ripresa economica del Paese attraverso progetti di formazione, strumenti e partnership per supportare le aziende e le persone in cerca di opportunità lavorative.

Questo nuovo progetto “nasce dall’esperienza e dal successo di precedenti iniziative come Crescere in Digitale e Google Digital Training, che negli ultimi cinque anni hanno aiutato 500.000 persone a ottenere le competenze digitali necessarie per rilanciare un’attività o migliorare la propria carriera lavorativa” si legge in una nota. “Con questo nuovo impegno, Google intende ora aiutare altre 700.000 persone e piccole e medie imprese a digitalizzarsi, con l’obiettivo di portare il numero complessivo a oltre 1 milione per la fine del 2021”.

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Lamorgese: “C’è il rischio concreto di un autunno caldo. Modifiche ai decreti sicurezza anche sull’accoglienza”

venerdì, Luglio 10th, 2020

Pronuncia parole preoccupate, Luciana Lamorgese. Per gli effetti della crisi economica e sociale che il Paese sta vivendo dopo l’emergenza sanitaria. “Il rischio di un autunno caldo è concreto perché noi a settembre vedremo gli esiti di questo periodo di grave crisi economica che ha colpito le aziende”, dice ospite di Agorà, sui Rai3. E spiega: “Vediamo negozi chiusi, vediamo cittadini che non hanno la disponibilità di provvedere ai propri bisogni quotidiani. Il governo ha cercato di andare incontro a queste esigenze e necessità, ma, ripeto, il rischio di un autunno caldo è concreto”. La ministra si mostra preoccupata anche per “i comportamenti violenti nei confronti delle forze di polizia, a cui deve andare non soltanto il mio ringraziamento, ma quello di tutti gli italiani, perché tutelano l’ordine democratico e la sicurezza dei cittadini”. Sono atti da condannare, aggiunge.

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Coronavirus, il piano anti contagio: “Bloccare gli ingressi dai Paesi a rischio”

di ALESSANDRA ZINITI
Sul fronte sanitario del Covid, Lamorgese spiega che la prima preoccupazione è evitare nuovi focolai: “Quindi stiamo ponendo in essere tutte le attività necessarie per monitorare, controllare ed evitare eventuali arrivi che potrebbero determinare un nuovo focolaio”.

Decreti sicurezza, oggi nuovo vertice. Palazzotto (Leu): “Bisogna riscriverli da cima a fondo”

di ALESSANDRA ZINITI
Ma nell’agenda di Lamorgese c’è oggi anche un nuovo vertice sui decreti sicurezza. E la ministra spiega che si andrà oltre le modifiche chieste dal Quirinale. In particolare sul tema dell’accoglienza: “Credo che arriveremo in tempi brevi a modifiche in materia di immigrazione che potrebbero andare oltre le osservazioni della presidenza della Repubblica. Potrebbero riguardare il sistema di accoglienza, la protezione umanitaria. Stiamo lavorando su questi due punti, e sono ottimista che arriveremo a una soluzione condivisa”.

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Recovery fund, Conte avverte il premier Rutte: “Dirò che abbiamo fretta o salta anche l’Olanda”

venerdì, Luglio 10th, 2020

È partito dai Paesi mediterranei, Giuseppe Conte. È stato prima in Portogallo, poi in Spagna. Ma la tournée europea – in vista del vertice sul Recovery fund – entra nella sua fase più difficile. Perché domani il presidente del Consiglio sarà all’Aia per incontrare il premier olandese Rutte, uno dei leader del fronte dei Paesi cosiddetti frugali. “Dirò al premier olandese Mark Rutte che occorre fare in fretta, serve una risposta tempestiva o altrimenti sarà inefficace e rischiamo tutti, anche l’Olanda”. Parole dure, rilanciate in un video postato su Facebook nel corso di un’intervista al canale spagnolo Nius.

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Salvini provoca gli eredi del Pci: “Noi e Berlinguer, stessi valori”

venerdì, Luglio 10th, 2020

Fabio Martini

Sembrava una piccola storia, un capriccio del caso: la Lega che va ad abitare a cinquanta metri dal Bottegone, per 45 anni la “casa” del Pci. La notizia – spuntata sui siti – sembrava finita lì. E invece Matteo Salvini – dopo averci pensato due giorni – ha rilanciato con una provocazione delle sue e nel giro di qualche ora è riuscito ad accendere una fiammeggiante polemica, alimentata soprattutto dagli eredi della sinistra comunista.

Tutto è iniziato tre giorni fa, allo spuntare della notizia: la Lega ha preso in affitto un appartamento in via delle Botteghe Oscure, proprio davanti alla vecchia sede del Pci, qualcosa in più di un palazzo: il simbolo di una storia. Peraltro dismessa dagli eredi almeno 20 anni fa. Ma col passare delle ore quella notizia è diventata “pruriginosa”, ha acceso polemiche online e Salvini ha pensato che valesse la pena rilanciarla: «I valori di una certa sinistra che fu quella di Berlinguer, i valori del lavoro, degli operai, degli insegnanti, degli artigiani, sono stati raccolti dalla Lega. Se il Pd chiude Botteghe oscure e la Lega riapre, sono contento: è un bel segnale». In pochi minuti dardi indignati hanno raggiunto il capo della Lega. Dal Pd sono stati espressi «orrore e pietà» (Emanuele Fiano), «come parlare di Cristo e Barabba (Achille Occhetto). Lapidario Nicola Zingaretti: «Chiamate il 118».

In realtà nella sua breve comunicazione Salvini si è espresso in modo ambivalente, proprio per provocare un incidente: ha parlato dell’eredità di Berlinguer, ma facendo riferimento ad operai e artigiani, ai valori che sarebbero stati, a suo avviso, «raccolti dalla Lega». Un messaggio studiato con i guru della “Bestia” e mirato ai tanti elettori popolari, una volta di sinistra e che da anni, pur votando o simpatizzando per la Lega, restano affezionati ai leader carismatici della sinistra.

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Il principio di realtà rifiutato

venerdì, Luglio 10th, 2020

di Paolo Mieli

La vicenda del ponte di Genova e del rapporto con la famiglia Benetton ci rivela in fin dei conti soprattutto una cosa: Giuseppe Conte si sta appalesando come uno dei più straordinari illusionisti della nostra storia. Ipnotizzata la sua (peraltro consenziente) maggioranza, annuncia, dice, si contraddice, rinvia, alla fine poi ricomincia riportandoci al punto di partenza. Non esiste ormai più un solo punto su cui qualcuno nella maggioranza si attenga al principio di realtà. Prendiamo il dibattito sugli aiuti europei (di cui, sia chiaro, dipendesse da noi faremmo richiesta all’istante). Quel che sconforta sono le argomentazioni messe in campo: tali aiuti devono essere donati e, nel caso si configurino come prestiti, va garantito che siano senza «condizionalità». I Paesi che pretenderebbero di ridurne l’ammontare e verificare come quei soldi saranno spesi, vengono descritti come egoisti, avidi e insensibili alla causa europea. Perché insensibili? Per il fatto che — se la Comunità non ci regala quei soldi all’istante o non ce li presta alla maniera che noi pretendiamo — noi non faremo nulla per impedire che vada a monte l’intera costruzione europea. Conta poco che noi quei soldi non sappiamo neanche bene come spenderli. E che probabilmente una parte li butteremo via. L’importante è prenderli. Fino a quando? All’infinito?

Ammesso che fosse ammissibile ragionare in questo modo a marzo, aprile, nell’esaurimento nervoso da crisi pandemica, oggi forse dovremmo definire meglio cosa noi, con le nostre forze, siamo pronti a fare per il nostro Paese oltre a spendere i soldi che riusciremo a farci dare dall’Europa. Al momento non si vede all’orizzonte neanche un’idea di qualcosa che ci imponga di risanare ciò che va risanato. Siamo solo capaci di spendere facendo debito, debito e ancora debito. Un’attitudine che almeno trenta o quarant’anni fa serviva a render saldi gli accordi tra partiti. Oggi non c’è più neanche quello.

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David Sassoli al Corriere: «Qui a Bruxelles c’è fiducia nell’Italia. Ma non può agire come prima del Covid»

venerdì, Luglio 10th, 2020

di Federico Fubini

David Sassoli al Corriere: «Qui a Bruxelles c'è fiducia nell'Italia. Ma non può agire come prima del Covid»

David Sassoli 64 anni, una lunga carriera da giornalista – è diventato presidente del Parlamento europeo all’inizio della sua terza legislatura, eletto nelle liste del Pd. Sassoli ha passato giorni sulle carte della proposta di Recovery Fund della Commissione europea, prima di confrontarsi mercoledì a porte chiuse con gli altri presidenti: Ursula von der Leyen per la Commissione, Charles Michel per il Consiglio europeo che riunisce i governi e la cancelliera Angela Merkel, perché la Germania ha il suo turno di presidenza in questo semestre decisivo.

Che impressione si è fatto sul negoziato?

«Michel si è impegnato a presentare una bozza di accordo in tempi strettissimi. Lui ha la necessità di trovare l’unanimità dei governi. Non vorremmo che ciò diminuisse il livello di ambizione».

C’è irritazione per il fatto che la proposta di Michel arriva solo a pochi giorni dal vertice Ue del 17-18 luglio?

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Catania, reati tributari: 24 arresti e 11 società poste sotto sequestro

venerdì, Luglio 10th, 2020

La guardia di finanza di Catania ha eseguito 24 arresti e sei misure interdittive nei confronti di 30 persone indagate, a vario titolo, per associazione a delinquere, reati tributari. Poste sotto sequestro 11 società e beni per 9,5 milioni di euro. Le indagini hanno ricostruito la commercializzazione di oltre 25 milioni di euro di crediti fittizi di cui oltre 9,5 milioni utilizzati per indebite compensazioni. 

TGCOM

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